Il Parco Nazionale del Gargano è l’avamposto del mediterraneo sulla costa adriatica italiana. E’ l’unica zona montuosa della Puglia, uno sperone di roccia calcarea ricoperta di macchia mediterranea che si estende dai campi coltivati del Tavoliere fino a scendere a picco sul mare.
Il Parco Nazionale del Gargano è un paradiso di colori che dominano questo sperone: il bianco delle scogliere e dei paesini, l’azzurro del mare ed il verde scuro della vegetazione. E’ un luogo in cui mare e montagna sono in dialogo continuo. I boschi si alternano alla macchia mediterranea e la roccia carsica forma doline sull’altopiano e grotte sul mare. Il fascino del litorale del Parco Nazionale del Gargano è assoluto: la costa frastagliata e variegata alterna spiagge, calette, faraglioni e pareti rocciose su cui si aprono meravigliose grotte. Ad arricchire il paesaggio, l’opera dell’uomo che nei secoli ha costruito nei punti più sporgenti trabucchi per la pesca e torri di avvistamento per difendersi dalle incursioni saracene. Due elementi architettonici in completa armonia con il paesaggio circostante. Mediterranei sono i centri abitati di tutto il Parco Nazionale del Gargano, arroccati sul promontorio con le viuzze strette che si inerpicano tra le case in calce bianca. Interessante è la storia, un susseguirsi di insediamenti e di invasioni da oriente e la dimensione del “sacro” che fin dall’antichità ha contraddistinto questa altura sul mare e che attira ancora oggi pellegrini da tutto il mondo. Dal sacro al profano, veniamo ai piaceri della tavola, che in Puglia non possono essere lasciati in disparte: un trionfo di piatti semplici e saporiti che valorizzano la ricchezza del mare e della terra. Dal gusto all’udito.. il canto delle cicale, colonna sonora indimenticabile di ogni viaggio in questa terra.
Parco Nazionale del Gargano: la costa, da nord a sud
Rodi Garganico
Per chi viene da nord, superata la zona dei laghi costieri di Lesina e Varano, Rodi Garganico è il primo centro sul mare che si incontra. Il borgo vecchio, detto Vuccolo, si sviluppa su un piccolo promontorio a ridosso del mare. Da visitare il Santuario della Madonna della Libera in cui è conservata un’icona dalla storia affascinante. Secondo la tradizione infatti, una nave proveniente dalla Turchia, nel 1453, nonostante il vento, si immobilizzò di fronte alla città di Rodi Garganico. L’imbarcazione fu in grado di riprendere il viaggio solo dopo aver fatto dono della reliquia alla cittadina. La denominazione “della Libera” deriva proprio da questa leggenda: la reliquia manifestò la sua volontà su dove fermarsi.
Rodi Garganico è rinomata soprattutto per gli agrumeti profumati e per le spiagge presenti nei dintorni: venendo da Lesina incontrate i litorali di Torre Mileto e del Lido del Sole, la cui pianta è ispirata proprio alla forma del sole, con la piazzetta principale e le varie stradine che si diramano a mo’ di raggi verso il mare. Proseguendo invece lungo la strada che costeggia il mare in direzione Peschici, si attraversano le località di San Menaio e Calenella.
Peschici
Immerso tra le pinete e tra i boschi del Gargano, Peschici si sviluppa su una collina addossata alla scogliera. Passeggiate per la città vecchia, le tipiche case bianche, con le scalette che salgono e le cupole bizantine (lampie) vi ricorderanno l’architettura delle casbah arabe. I vicoli, scavati nella rupe, si inerpicano irregolarmente fino alla parte alta, gironzolate e curiosate tra i vari negozi che propongono artigianato locale e prodotti tipici.
Il tratto di costa tra Peschici e Vieste è sorprendente: baie e calette sono divise da piccole penisole che sporgono sul mare. Le spiagge più rinomate sono le baie di San Nicola e di Manacora e le spiaggie di Calalunga e di Zaiana.
Anche Peschici vanta una leggenda che lega il mare e la cristianità: a meno di due chilometri dal centro abitato, lungo la strada diretta a Vieste, si incontra la piccola chiesa bianca della Madonna di Loreto, la tradizione vuole che sia stata costruita proprio nel punto in cui la Madonna ha fatto la sua apparizione salvando una barca dalla tempesta, forse di pellegrini. La chiesetta fu costruita dai marinai ed ha le stesse dimensioni della barca miracolata, al suo interno sono conservati diversi modellini di imbarcazioni, remi ed ex voto dei marinai.
Il fascino dei trabucchi
Sono sospesi sull’acqua, quasi fossero un simbolo del rapporto tra terra e mare, mediato dall’uomo e dalla sua cultura marinara. Sono i trabucchi, antiche macchine da pesca ancora funzionanti: sono delle piattaforme protese sul mare ed ancorate alle scogliere e sorrette da pali di pino d’Aleppo conficcati nella roccia. Da esse, con un sistema di carrucole, argani e funi, viene gettata in mare, al passaggio de branchi di pesce, un’enorme rete a maglie strette, detta il trabocchetto.
Li trovate lungo la strada costiera tra Peschici e Vieste, nei punti più sporgenti della costa, proiettati verso il mare aperto. Secondo alcuni storici furono i Fenici a diffondere nella zona queste costruzioni, tanto che il Parco Nazionale del Gargano ha deciso di proteggere e valorizzare gli esemplari più antichi come simboli di quella cultura marinara che ha scolpito la società ed il paesaggio di questa terra.
Recentemente alcuni sono stati trasformati in ristoranti. L’esperienza di una cena al tramonto, sospesi sul mare, tra le vecchie travi corrose dalla salsedine è unica. Provare per credere. Un indirizzo? “Al Trabucco da Mimì” (a Punta San Nicola di Peschici). L’ambiente è semplice e spartano, si mangia sui tavoli di legno con le tovagliette di carta. Il pesce è fresco, il menu è scritto su una lavagnetta. Il protagonista assoluto è l’azzurro del mare.
Le torri costiere
Oltre ai trabucchi, noterete lungo il tratto di costa tutta una serie di torri di avvistamento, fatte costruire nel cinquecento dal vicerè spagnolo Don Pedro di Toledo, per difendere la costa dalle invasioni turche. Sono costruzioni piuttosto semplici, alte circa 12 metri, costituite da un unico ambiente e ubicate in posizione strategica non troppo lontane tra loro, in modo da permettere la comunicazione visiva in caso di pericolo o avvistamenti.
Le torri, costruite a scopi prettamente difensivi, non sono decorate, sono a pianta quadrata ed hanno sulla sommità un terrazzo per gli avvistamenti. Alcune sono collocate su delle penisole rocciose, altre sono nascoste tra gli olivi in completa armonia con il paesaggio circostante.
Vieste
Siamo sulla punta più orientale del Parco Nazionale del Gargano, a 20 chilometri da Peschici. Mediterraneo è lo scenario naturale e mediterranea è l’architettura: le casette in calce bianca, gli archi, le scalinate e le piccole piazzette. I ristoranti con i tavoli apparecchiati direttamente lungo i vicoli. Dubrovnik è più vicina di Roma ed a ben guardare non sembra un caso. La città vecchia si sviluppa intorno al castello, fatto costruire nel 1240 da Federico II nel punto più alto della città, in modo da difenderla dagli attacchi via mare. La Chianca Amara (in dialetto significa “pietra amara”) ubicata in via Cimaglia, ricorda ancora oggi una delle aggressioni più cruente che ha subito la città: è la pietra sulla quale il turco Dragut decapitò nel 1554 circa 5000 viestani.
Due sono le chiese degne di nota della cittadina, la chiesa di San Francesco, nella parte più alta della città, e la Cattedrale, dell’undicesimo secolo, in stile romanico pugliese, in cui è conservata una statua in legno raffigurante la madonna ritrovata nel ‘500 sulla spiaggia di Scialmarino. La statua, secondo gli storici, potrebbe essere sopravvissuta alla distruzione dell’antica Merino che sorgeva proprio nella zona.
Il simbolo della città è il monolite Pizzomunno, ubicato a sud, in prossimità della spiaggia del Castello (versante sud). E’ uno sperone imponente di roccia calcarea bianca, alto ben 25 metri. La costa nei pressi di Vieste è bellissima e variegata, oltre alle due spiagge che la delimitano a nord (spiaggia di San Lorenzo) ed a sud (spiaggia del Castello) alcuni tratti sono caratterizzati da grotte, scogliere e faraglioni. Per scoprire questo tratto del Parco Nazionale del Gargano dal fronte mare potete optare per dei tour organizzati in barca o affittare una barca e trascorrere una giornata alla scoperta delle baie e delle grotte.
Mattinata
Da Vieste la costa avanza con falesie, grotte e faraglioni fino ad arrivare in prossimità di Mattinata. La cittadina si sviluppa su due colline, Coppa Madonna e Castelluccio, completamente ricoperte di oliveti. Il bianco del centro abitato spicca a distanza tra il verde scuro della vegetazione che ricopre il declivio verso il mare. Anche il centro storico di Mattinata, chiamato Junno, è un intreccio irregolare di stradine e scalinate, delimitate da case bianche. Particolare è la presenza di alcuni esemplari di una tipica costruzione in pietre a secco, detta “pagghiére” (pagliaio). Hanno forma rettangolare e sono costruite in pietre calcaree locali, singolare è la tecnica di costruzione del tetto, a tholos, che ricorda i trulli di Alberobello ed il nuraghi sardi.
Lungo la costa la falesia lascia spazio in alcuni punti a spiagge di ciottoli e ghiaia, le più belle sono le baie di Mattinatella, dei Mergoli (o dei Faraglioni), di Vignanotica, delle Zagare. Il contrasto bianco/azzurro/verde qui raggiunge l’apice, con la macchia di pino d’Aleppo, rosmarino e ginepro che giunge fino alla costa.
Il Parco Nazionale del Gargano ed i paesi bianchi sulle alture
Su 121.118 ettari il Parco Nazionale del Gargano concentra una varietà d habitat sorprendente. Dalle falesie a picco sul mare, alle zone più alte e carsiche, passando per le foreste e per le lagune costiere di Lesina e Varano.
Ogni ambiente è caratterizzato da flora e fauna specifiche, che rendono il Parco Nazionale del Gargano un bacino unico di biodiversità. Basta citare le 85 specie di orchidee selvatiche che crescono nell’area del parco per capire l’importanza a livello naturalistico del promontorio. Si tratta di una vera e proprio isola biologica in cui esistono specie introvabili altrove.
Provenendo da Rodi Garganico, lungo la strada costiera, trovate il lago di Varano (lungo 10 km e largo 8) ed il lago di Lesina (lungo 20 km e largo 3). Più che laghi sono lagune, alimentate da sorgenti sotterranee e separate dal mare da una sottile lingua di sabbia ricoperta di boschetti e canneti. I laghi sono interessantissimi dal punto di vista naturalistico in primis perché è una zona di passaggio per la fauna migratoria, tanto che è possibile dedicarsi al birdwatching sul lago. Le acque di Lesina sono anche ricche di anguille (riconosciute come Presidio da Slow Food) che vengono pescate per lo più con la tecnica della “paranza” ed usate in diversi piatti della tradizione locale. A Lesina è anche attivo un Centro Visite gestito dalla Lipu che si occupa di organizzare le visite sulla laguna.
Ci allontaniamo di pochi chilometri dalla costa e saliamo sulle alture. Il paesaggio cambia totalmente, la zona interna centro-orientale del Parco Nazionale del Gargano è occupata per circa 400 ettari dalla Riserva naturale della Foresta Umbra, un’area naturale protetta attraversata da 14 sentieri realizzati e segnalati dal Corpo Forestale dello Stato. Informazioni si possono reperire presso il centro Visite del Parco (tel. 0884.568911).
Una buona base per chi intende esplorare la Foresta Umbra è Vico del Gargano, un grazioso paese collinare a 5 km dalla costa di San Menaio. Il centro abitato è immerso tra gli agrumeti in cui vengono coltivati due varietà autoctone: l’ “Arancia bionda del Gargano” ed “Limone Femminello del Gargano” (entrambi IGP). Il centro storico è caratteristico e sono ancora visibili i resti del castello che Federico II fece costruire per difendere la cittadina. Una curiosità per i più romantici: il santo patrono di Vico è San Valentino, protettore degli innamorati e degli agrumi, festeggiato ogni 14 febbraio con una processione per le vie del paese. E se siete in cerca di ispirazione percorrete il Vicolo del Bacio!
Restiamo sulle alture e ci spostiamo a Carpino (18 km circa), altro paese grazioso rinomato per il festival della musica popolare che ospita ogni estate: il Carpino Folk Festival, che sta raccogliendo di anno in anno sempre più consensi e che si terrà questa estate dal 4 al 10 agosto.
Le testimonianze del passato
Il fascino del Gargano scaturisce in gran parte dalle sue origini, dalle vicissitudini storiche, dalle incursioni turche, croate e greche. Sono diverse le aree archeologiche visitabili, immerse nella natura, che ci permettono di familiarizzare con le civiltà che hanno abitato le sue coste e le sue alture nell’antichità.
A Mattinata, a tre chilometri dal centro abitato, sulla sommità di Monte Saraceno si trova una necropoli che comprende 500 tombe scavate nella roccia risalenti a 2600 anni fa.
A 9 km da Vieste è visitabile invece l’Oasi naturalistico-archeologica La Salata, considerata dagli archeologi la necropoli più maestosa del Mediterraneo. Il complesso cimiteriale è ubicato di fronte al mare, i loculi sono scavati sulle pietra e nelle grotte naturali da cui sgorgano due ruscelli. La zona è interessante anche dal punto di vista geologico, botanico e faunistico.
La montagna sacra
Sacralità e mistero hanno da sempre connotato il promontorio del Gargano. Nei secoli pontefici, crociati e pellegrini hanno frequentato le sue alture alla ricerca del “sacro”. Dalle chiesette bianche costruite in prossimità del litorale, ai santuari nascosti nei boschi, la zona è ricca di luoghi di culto che sono tutt’oggi meta di pellegrinaggi. San Giovanni Rotondo in primis, che accoglie ogni anno milioni di fedeli che giungono in pellegrinaggio sulla tomba di Padre Pio da Pietralcina.
A 10 chilometri da San Giovanni Rotondo, a San Marco in Lamis, troviamo, immerso nel bosco, il Santuario di Santa Maria di Stignano, costruito dai Monaci Cistercensi verso la metà del 1300. Restiamo nell’entroterra ma ci spostiamo Monte Sant’Angelo, la cittadina più in alto del Gargano (796 m.) dove sarebbe apparso più volte l’Arcangelo Michele. Il santuario venne costruito nel XIII secolo da Carlo I d’Angiò proprio in corrispondenza della grotta in cui avvenne la prima apparizione. La grotta, a cui si accede direttamente dall’interno del santuario, nei sei secoli è stata visitata da papi e sovrani.
LE VICINE TREMITI
Di fronte al lago di Lesina, a 10 miglia marine dalla costa, sono localizzate le Isole Tremiti. L’arcipelago, costituito da tre isole principali, San Domino, San Nicola e Capraia, è facilmente raggiungibile da Vieste. Nel periodo estivo ci sono infatti collegamenti diretti e giornalieri per le isole, per maggiori informazioni ed orari contattate le compagnie: Tirrenia di Navigazione (www.tirrenia.it) Navigazione Libera del Golfo (www.navlib.it). La traversata dura un’ora circa ed il prezzo medio è di 30 euro a/r (sull’isola non si possono traghettare mezzi di trasporto).
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Dove sostare
Le proposte, tra camping ed aree attrezzate, sono molteplici in tutte la zone del Gargano, ve ne segnaliamo alcune:
Rodi Garganico (Lido del Sole): Area sosta camper “Isola Bella” (tel. 0884 965282 ) a pagamento, con servizi igienici e docce calde, illuminazione e prese di corrente, carico e scarico.
Peschici: Area Attrezzata “Marina Piccola” sulla baia (tel. 0884.962660) a pagamento, con acqua pozzetto ed illuminazione.
Vieste: Area Attrezzata “Alga Blu”, sulla litoranea Vieste-Peschici in Contrada Santa Lucia (tel. 392 575 4898). Carico, scarico, elettricità, servizi igienici con docce, area giochi bimbi.
Mattinata: Area attrezzata “Punta Grugno”, Contrada Intorce (tel. 0884.559021). Carico, scarico acqua, servizi igienici, docce, illuminazione dell’area di sosta. Direttamente sul mare.
Manfredonia: Camping Lido Salpi (www.lidosalpi.it), area camper nei pressi della spiaggia, a 7 km dal centro, in direzione sud.
San Giovanni Rotondo: Area Attrezzata presso la Trattoria Il Casale (tel. 0882. 411764). Attacchi elettrici, carico acque, scarico acque reflue e servizi wc.
Cosa mangiare
Profumi ed ispirazioni mediterranee dominano anche le tradizioni culinarie della zona. Uno degli elementi centrali è il pane, in tutte le sue forme, servito anche abbrustolito con pomodori, cipolla fresca, origano ed olio. E poi pizze e focacce farcite in ogni modo. Tantissime sono le varietà di pasta fatta in casa: i cavatelli, le strascinate (una versione di orecchiette), i cicatelli (che vengono serviti prevalentemente con pomodoro fresco, olio di oliva a ricotta grattugiata), i lintorci (tipo bucatini, lavorati con il lintorcio) ed i troccoli (un tipo spaghetti spessi), servite con verdure (rape, erbe selvatiche, rucola, pomodoro e funghi cardoncelli), sughi di agnello o di pesce.
Il mare, di fatto, è predominate anche in cucina. Il “crudo” è l’antipasto che va per la maggiore: i frutti di mare (ricci, cozze, vongole, cannolicchi ed ostriche) freschissimi vengono serviti appena aperti con delle fette di limone. Tra i primi di pesce più tipici vi segnaliamo gli spaghetti conditi con un sugo a base di anguille, soprattutto a Lesina, ed i troccoli con il sugo di seppie ripiene (con mollica di pane, aglio, prezzemolo e formaggio), una sorta di piatto unico assolutamente da provare. Interessante è anche la produzione casearia, a Mafredonia troviamo soprattutto mozzarelle di bufala, burrate e mozzarelle “passite” (ovvero stagionate), ottimo è anche il caciocavallo podolico del Gargano che grazie alla lunga stagionatura diventa saporito e profumato. Nella zona viene prodotto anche il cacioricotta, servito fresco come pietanza e, una volta stagionato, grattugiato sui primi piatti o per insaporire i ripieni. Tranquillizziamo anche i più carnivori, la tradizione culinaria del Gargano vanta anche svariati piatti a base di carne: i ragù di agnello, la tiella di agnello con patate e lampascioni la forno, i “turcenille” (budella di agnello avvolte su un ripieno a base di animelle, prezzemolo, formaggio e cotte sulla griglia), salsicce macinate al coltello ed aromatizzate con il finocchio e gli involtini di carne di cavallo al sugo. Ottimi infine da portare a casa i sott’oli: melanzane, pomodori, capperi e lampascioni.
Come arrivare
Arrivando da nord: A14, uscita Poggio Imperiale – Lesina, si prosegue per la superstrada a scorrimento veloce del Gargano in direzione Vieste/ Peschici / Rodi Garganico.
Arrivando da sud: A14, uscita Foggia e poi si seguono le indicazioni per Manfredonia e San Giovanni Rotondo.
Informazioni
ENTE PARCO NAZIONALE DEL GARGANO: tel. 0884.568911 (www.parcogargano.it)
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