Ostuni: bianca regina degli ulivi

Dai rilievi della Murgia meridionale, la città, candida di luce e di calce, si offre al visitatore in tutta la sua luminosa bellezza.

Posta ai margini della Valle d’Itria, conserva la schiva ritrosia dei borghi adagiati in questo suggestivo lembo di terra, insieme alla gaiezza e vivacità propria dei paesi sorti sul mare, dal quale dista appena sei chilometri. Un paesaggio dalle mille suggestioni, caratterizzato dalla presenza degli ulivi, abbondantemente disseminati nelle piane e sulle balze rocciose. Una città ricca di stratificazioni storiche, che in successione di tempo, è stata Messapica, Romana; ha conosciuto il dominio dei longobardi, di Bisanzio, dei Normanni, degli Svevi, degli Angioini, degli Aragonesi, la tirannia della famiglia spagnola degli Zevallos, il governo Borbonico, la tensione libertaria del Risorgimento.
L’antico borgo, appollaiato sul colle più alto, immerso nella candida colata di calce, ammalia e intriga con molteplici richiami. Chiuso e fortificato nella cerchia muraria, il vecchio nucleo si allarga qua e là in ariose terrazze. Per chi ama l’arte sarà piacevole dedicare qualche ora alla visita delle chiese di Ostuni. L’edificio sacro più importante e uno dei più noti della Puglia per le sue singolarità costruttive è la Cattedrale. La sua costruzione risale alla seconda metà del sec. XV. Di notevole pregio artistico la facciata, mirabile sintesi di elementi “romanici, gotici e veneziani”. Divisa in tre corpi, presenta tre portali ogivali. La chiesa di S. Vito Martire sorge attigua all’ex convento delle Tonacelle, oggi sede del Museo delle Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale. Costruita dal 1750 al 1754, dedicata a S. Vito, la Chiesa costituisce uno dei pochi esempi in Ostuni di architettura barocca. Sulla triangolare piazza della Libertà, affiancata al palazzo di città, ex convento francescano, si erge invece la facciata della chiesa di S. Francesco d’Assisi, edificata nel 1780 nell’area di una chiesa più piccola del sec. XVI.

La Concattedrale
La Concattedrale

Dalla collina in giù, vi è solo una lunga distesa di ulivi che accendono di riflessi argentei l’agro ostunese, in forte contrasto col cielo di un azzurro intenso che va a sfumarsi nel mare. La costa di Ostuni si estende per venti chilometri circa in un susseguirsi di baie tra frastagliate scogliere con un retroscena di verde macchia mediterranea. I visitatori, quindi, potranno scegliere tra le tantissime spiagge dalla bianca sabbia finissima o la scogliera, usufruendo di uno dei fondali tra i più variegati della zona. Piacevole contrappunto ai vividi colori della marina di Ostuni, i toni più pacati e la tranquillità della campagna, definita “la selva“. È questo il regno dei mitici trulli, simbolo ed emblema della civiltà contadina. Distese tra gli uliveti della marina o arrampicante sui dolci declivi della collina, s’incontrano poi le masserie. Nel territorio di Ostuni sono numerosissime, se ne contano circa trecento, e costituiscono oltre a un prezioso patrimonio architettonico, la più significativa espressione della civiltà agricola. Andar per masserie soddisfa la voglia di passato, di ricerca del tempo perduto, significa immergersi nella quiete della campagna per scoprire consistenti tracce di un ricco repertorio di usi e tradizioni, per ritrovare i colori, gli odori i suoni del mondo rurale, i rudimenti attrezzi da lavoro in uso nel passato.
Ostuni non è solo questo. Il visitatore avrà il piacere di scoprirla passo passo nei suoi valori paesaggistici, nel suo ricco patrimonio storico, artistico, folcloristico e umano.

ostuni3Come si arriva

Autostrada A14, uscita casello di Bari Nord. Poi seguire la SS.16 Bari-Brindisi. Superstrada E55 (S.S. 16 e S.S. 379) Bari-Lecce.

Dove sostare

-Area di sosta in località Pantanagianni, uscita Morgicchio, con acqua, scarico, elettricità, custodita. Aperta maggio-settembre. Info 347.6522942.
-Punto sosta presso il mercato ortofrutticolo, in via Pisanelli angolo via Specchia.
-Punto sosta in piazza Matteotti.
-Holiday Park area sosta camper al mare Ostuni Via Consolato Veneziano n. 12 – Villanova di Ostuni (BR)

Informazioni

Iat, corso Giuseppe Mazzini, 8
Tel. 0831.301268‎
info@ostuni.com – www.ostuni.com

Specialità da gustare

I farinacei occupano un posto di primo piano sulla tavola degli ostunesi, a cominciare dal pane, cotto ancora nei forni a legna -e i suoi derivati: la “grisella” e la “puccia”. Le orecchiette – che a Ostuni chiamano “stacciodde” – aprono il lungo racconto della pasta fatta in casa, sono di semola di grano duro- al pari degli “strascinate”, delle “lajanedde”, dei “cavatelli”- conditi con sugo e cacioricotta o in gustosi accoppiamenti con la verdura di stagione. Gusto di sana genuinità anche nei secondi piatti. Le pietanze a base di carne scelgono il sistema di cottura più antico nella storia dell’alimentazione: sulla brace fumante vengono cotti il capretto, le salsicce, i “marretti” (frattaglie di agnello rinserrate a gomitoletti).

Gli eventi principali

Festa di San Biagio: nel suggestivo paesaggio della selva ostunese migliaia di pellegrini si dirigono a piedi, alcuni anche scalzi, fino al Santuario situato in un’aspra gola dove, all’interno di una piccola chiesa, si trova l’obelisco di San Biagio.

La domenica successiva alla Pasqua: Festa della Madonna della Nova. Gli ostunesi si recano in visita al santuario
e la festa si conclude consumando un dolce a forma di colomba con al centro un uovo sodo, detto la “palomma”.

La festa del “Barco” a Luglio: si svolge nel rione omonimo e per l’occasione i gruppi folkloristici locali eseguono balli tradizionali coinvolgendo tutti i partecipanti. Durante la festa si possono gustare molti piatti della gastronomia locali.

Sagra dei vecchi tempi, il 15 Agosto: lungo le pittoresche stradine del centro storico antichi costumi, mestieri, tradizioni e sapori del passato rivivono grazie agli stessi abitanti del vecchio quartiere.

Cavalcata di S. Oronzo, a fine Agosto -La statua in argento del Santo, prelevata dalla Cattedrale, è scortata proprio dai “valicali” a cavallo. La processione, partendo dalla Cattedrale, interessa il centro storico, i rioni ottocenteschi e la nuova zona commerciale.

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