Nell’entroterra marchigiano una città-castello che conserva l’antica urbanistica medioevale a testimonianza del suo antico passato. Siamo a Cerreto d’Esi.
Siamo a metà strada tra Fabriano e Matelica, nel paesino di Cerreto d’Esi. Non molto conosciuto come le località circostanti, è sorto nel Medioevo come castello d’avamposto e conserva tutt’ora l’originale pianta fatta di vie perpendicolari tra loro che si sviluppano all’interno della cinta muraria. Il primo nucleo abitativo di Cerreto d’Esi venne fondato da alcuni abitanti della vicina Tuficum che, durante l’invasione dei Longobardi si rifugiarono nei dintorni. Durante la guerra greco-gotica il nucleo fortificato, divenne il caposaldo del generale Belisario. Secondo antichi scritti del XVI secolo, la cittadina fin dal Medioevo ebbe facoltà di legiferare. Perfettamente conservata è la torre del municipio che si erge al fianco del palazzo Comunale, vegliando sul paese. La piazza del Comune anticamente ospitava il castello vero e proprio e da questo punto è facile raggiungere gli altri siti d’interesse come Piazza Marconi.
Conosciuta anche come piazza Delfini, deve il suo soprannome alla fontana tardo ottocentesca che ospita e che rappresenta appunto dei delfini. Un giro in Via Roma regala uno scorcio sulla vita cittadina essendo il centro “commerciale della cittadina” su cui si affacciano botteghe, bar e ristoranti, retaggio dell’antica Contrada Grande, sede degli scambi economici del castello. Ma quello che fa la fortuna di Cerreto d’Esi è la sua posizione: nel cuore della campagna marchigiana può diventare tappa di un itinerario più ampio che può svilupparsi tra città d’arte o natura. Si può quindi visitare il Museo della Carta e della Filigrana a Fabriano, partecipare ai laboratori insieme ai propri figli e poi fare un salto fino a Matelica per una cena a base di salame Lardellato, Vincisgrassi e coniglio in porchetta accompagnati da un bicchiere di Verdicchio di Matelica.
Per gli amanti della natura incontaminata invece, in circa mezz’ora è possibile raggiungere il Parco Naturale Gola della Rossa e di Frasassi. Da aprile ad ottobre il parco può essere scoperto anche in sella alla propria mountain bike ed è inoltre possibile prenotare esperte guide che vi condurranno negli angoli più belli fino alle Grotte di Frasassi. Con un po’ di fortuna potreste anche imbattervi nella coppia di aquile reali che abitano nell’oasi, uniche di tutta la provincia di Ancona. E per gli appassionati di arrampicata ci sono alcune pareti che è possibile scalare in tutta sicurezza, calandosi ancora più profondamente nella natura. Va ricordato inoltre che il comune di Cerreto d’Esi è membro della Comunità Montana dell’Esino Frasassi ed oltre a promuovere il parco naturale si rende partecipe di numerosi iniziative volte alla promozione e allo sviluppo del territorio con manifestazioni, progetti didattici e conferenze. Per una visita esaustiva della zona probabilmente servirebbe più di un weekend. Se il vostro obiettivo è fare un tuffo nel verde e riscoprire luoghi ricchi di storia e tradizioni il cuore marchigiano fa proprio al caso vostro.
Cerreto d’Esi a tavola
Tra le specialità locali spicca su tutte il Verdicchio di Matelica che tra queste colline ha i natali. Ci sono poi funghi e i tartufi che fanno da base a numerose ricette. C’è infine una discreta produzione del profumatissimo miele millefiori. Nelle trattorie è poi possibili assaggiare i piatti tipici della cucina marchigiana come i vincisgrassi (un particolare tipo di pasta al forno simili a lasagne).
DOVE MANGIARE
Osteria da Buracciò, via Roma 22
Agriturismo Il Colle del Sole, Localita Colletenuto, Matelica
SOSTA CAMPER
Area sosta Camper Cerreto d’Esi
INFORMAZIONI
www.comune.cerretodesi.an.it
www.cmesinofrasassi.it