Nel cuore della Toscana, tra le province di Siena a sud e di Firenze a nord: il Chianti Classico, ben plasmato dalla mano dell’uomo, è una zona collinare ricca di ulivi e di filari, un comprensorio di grande richiamo turistico e la storica sede di civiltà evolute come quelle degli Etruschi, Romani e Longobardi.
ChiantiIncerta l’origine del nome: per alcuni storici evoca il batter di ali, il clamore di urla e di suoni di corno di antiche cacce al cinghiale; per altri, sarebbe invece una derivazione della parola etrusca Clante. I comuni che ne fanno parte sono: Gaiole, circondato dai vigneti, piccolo centro agricolo noto per la produzione del vino e per i castelli di Meleto e di Brolio; Castellina, che ha conservato l’aspetto quattro-cinquecentesco ed è caratterizzato dalle mura e della rocca merlata; Radda, nella zona orientale del Chianti, da cui si può ammirare uno splendido paesaggio (e nei dintorni non sarebbe da perdere una visita a Badia a Coltibuono); Greve, una splendida simbiosi tra città e campagna, meta di un turismo elitario; e, ancora, Castelnuovo Berardenga, Tavarnelle Val Di Pesa e San Casciano. Caratteristico della zona è anche il susseguirsi di borghi che richiamano immediatamente una suggestiva atmosfera medievale. Da questa porzione di Toscana è poi facile muoversi per visitare importanti località vicine come i comuni della Val d’Elsa. Il Chianti è inoltre sorgente di numerosi fiumi come l’Arbia e l’Elsa. Le cime più elevate della zona raggiungono un massimo di circa 800 metri, digradando in colline sempre più basse. Percorribilità e fruibilità sono il biglietto da visita ciclistico del comprensorio del Chianti
Molto conosciuto tra i ciclisti del nord Europa, da qualsiasi località chiantigiana si possono intraprendere numerosi tracciati di diversa lunghezza. Da Radda, Gaiole o da Greve in Chianti infatti possono prendere il via itinerari verso Firenze oppure verso Siena. Gli amanti della specialissima possono raggiungere Siena percorrendo la dorsale che si snoda da Figline Valdarno, sul versante sinistro del Valdarno Superiore. Partendo da Gaiole si prende la direzione di Castello di Broglio, su una strada in salita pedalabile circondata da lecci e pini. Si prosegue poi per Castelnuovo Berardenga, San Piero in Barca, Pianella e, per chi se la sente di pedalare una quarantina di chilometri, si rientra a Gaiole.
Altrimenti si può proseguire verso Siena, dirigendosi verso Castellina in Chianti e, pedalando su di uno splendido crinale, si possono ammirare la Val d’Elsa a sinistra e il Chianti senese a destra.
Una volta giunti, è possibile rientrare di nuovo via Radda verso la partenza (si è pedalato per oltre 60 km). Se invece si vogliono superare i 100 chilometri, da Castellina si devia per San Donato, proseguendo per San Buca, Monte Firidolfi, Passo dei Pecorai e oltre. Ci si trova così nel Chianti fiorentino, da cui si rientra verso Greve, Radda o Gaiole. Le tipiche strade bianche, quelle dove si corre “l’Eroica” di fine settembre in sella a bici d’epoca, sono state riconosciute patrimonio culturale del Chianti e bianche, non asfaltate, sono destinate a restare. La zona è ideale anche per la mtb.
Un classico per tutti, effettuabile su entrambi i sensi di marcia, è quello con partenza da Radda, passaggio per Lucarelli in Chianti, poi Ponzano, l’ascesa al monte San Michele, il proseguimento per la fattoria Volpaia e il rientro a Radda. Molto interessanti i circa 70 chilometri intorno a Gaiole.
Consigliabile anche il giro dei castelli, Meleto e Broglio: ascesa a Monteluco, poi il sentiero del crinale, arrivo a Barbischio e discesa su Gaiole. Possibili anche due escursioni di circa 30 chilometri ciascuna che prendono la salita verso Barbischio, da dove ci si inserisce ancora sul sentiero del crinale fino a Badia Coltibuono, per proseguire verso Vertine prima di rientrare su Gaiole. Per chi si sposta tra Gaiole e Radda, meglio utilizzare la strada bianca con la villa Vistarenni. Periodo consigliato: tutto l’anno.
DA NON PERDERE
• I castelli di Meleto, Verrazzano e Brolio a Gaiole
• Badia a Coltibuono: ex-abbazia trasformata in villa, che si trova nel comune di Gaiole in Chianti, in provincia di Siena.
• I musei d’arte sacra a San Casciano, Greve, Tavarnelle
• Tumulo di Montecalvario: tomba etrusca situata a Castellina in Chianti. Di grandi dimensioni, ha un diametro di oltre 50 metri ed è costituita da quattro camere sepolcrali situate ai punti cardinali. Tale disposizione secondo i punti cardinali, le sezioni delle camere ipogee e la forma del tumulo, hanno portato gli studiosi a ipotizzare che il tumulo sia stato fonte d’ispirazione per il mausoleo di Leonardo da Vinci.
• Montefioralle è una frazione di Greve in Chianti. Il paese medievale, risalente al 1085, si sviluppa intorno all’antico castello, prendendo una pianta a forma ellittica, composto da una strada radiale dalla quale si dipanano dei vicoletti facenti tutti capo al cassero feudale.
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