Capo Nord rappresenta una sorta di luogo sacro per i camperisti, i quali vi si devono recare almeno una volta nella vita. Ma “il sole di mezzanotte” è solo l’apice di un viaggio meraviglioso.
Verso Nordkappdi Davide e Ketti
Se state leggendo questo diario significa che vi preparate ad intraprendere un viaggio assolutamente emozionante. Per noi è stato così. Vi anticipo che qui non troverete indicati luoghi particolarmente diversi da quelli che potreste aver già letto su altri diari, ma non significa che non siano interessanti, anzi, il nostro consiglio è di non farvene scappare nessuno. È stato il nostro primo Nordkapp, per cui è stata un’esperienza unica ed entusiasmante. È innegabile, la prima volta a Nordkapp ha un sapore del tutto particolare, tutto quello che ci si aspetta è proprio come ce lo si aspetta e spesso anche meglio. Abbiamo toccato la maggior parte dei luoghi che vale la pena vedere durante questo nostro primo, lungo viaggio. Amiamo vedere ogni cosa, per cui non abbiamo dato troppo peso ai consigli di certi “puristi” della Scandinavia, che vedono nel Nordkapp odierno o nel Geirangerfjord luoghi ormai troppo turistici. Abbiamo evitato di descrivere in modo troppo approfondito le caratteristiche di ogni luogo, certamente su internet e nelle guide ognuno potrà decidere in che modo approfondire. Per ogni giorno abbiamo indicato i km totali dalla partenza e i parziali della giornata, il tempo indicato è riferito esclusivamente alla sola durata del viaggio in quella giornata, senza soste. Troverete le coordinate GPS delle quali deciderete voi che farne, dato che spesso le opportunità di sosta sono infinite.
Itinerario in breve:
Bologna, Bolzano, passo Resia, Puttgarden, ponte Øresund, Stoccolma, Rovaniemi, Inari, Nordkapp, isola di Senja, isole Vesteralen, isole Lofoten, Bodø, Trondheim, Strada Atlantica, Trollstigen, Geirangerfjord, Briksdalsbreen, Borgund, Bergen, Preikestolen, Oslo, ponte Øresund, Puttgarden, passo Resia, Bolzano, Massa Fiscaglia, Bologna.
29 luglio: Bologna – Trento
Partenza da Bologna verso le ore 21, pioggia ininterrotta fino a Campogalliano, Autobrennero tranquilla e scorrevole. Sosta notturna presso l’area camper presente subito all’uscita del casello di Trento Centro.
Km 232 dalla partenza/Km 232 percorsi oggi, in 2.13 ore di viaggio.
30 luglio: Trento-Puttgarden
Partenza verso le ore 8.30. Autobrennero, Bolzano, Merano, Passo Resia, Landeck, (se non avete la vignette evitate con attenzione questi 10km di autostrada austriaca), Fernpass, Füssen, autostrada A7 fin ad Amburgo, poi autostrada A1 fino a Puttgarden. Tempo soleggiato per tutta la giornata. Qualche coda autostradale causa lavori nei pressi di Amburgo. Se prima di entrare in Danimarca e Scandinavia (visti i prezzi in agguato), avete previsto di fare una bella spesa alimentare, un’ottima opportunità potrebbe essere quella di fermarsi ad Oldenburg in Holstein, circa 40 km prima di Puttgarden, solo 3 km fuori dall’autostrada. Ci sono numerosi discount e nei loro parcheggi abbiamo visto, anche in sosta notturna, numerose roulotte e camper di tedeschi e scandinavi, probabilmente in attesa di imbarcarsi la mattina successiva. Ovviamente troverete anche numerosi distributori di carburante. Sosta notturna presso area autostradale circa 60 km prima di Puttgarden (N +54.068808 E+10.757171).
Km 1391 dalla partenza/Km 1159 percorsi oggi, in 11.30 ore di viaggio.
31 luglio: Puttgarden – Stoccolma
Partenza verso le ore 8.30, Puttgarden, traghetto per Rødbyhavn, København, tunnel/ponte Øresund, Malmö, autostrada E4 verso Stoccolma. Sosta notturna presso area autostradale nei pressi di Granlund, circa 60 km prima di Stoccolma, con possibilità di carico e scarico dietro al distributore (N +58.917222 E+17.369320).
Km 2186 dalla partenza/Km 795 percorsi oggi, in 7.40 ore di viaggio.
1 agosto: Stoccolma
Arrivo a Stoccolma in mattinata e sistemazione presso l’area camper sull’isola di Langholmen in Kutskepparvägen 2 (N +59.32040 E +18.03214). Dopo aver sistemato il camper, ci procuriamo cartine della città ed info alla fornita reception dell’area attrezzata e partiamo per la visita della città. Abbiamo con noi le bici pieghevoli e non vediamo l’ora di utilizzarle, una comoda pista ciclabile passa davanti all’area camper e in 10 minuti si raggiunge comodamente la città vecchia, Gamla Stan. A Stoccolma le ciclabili sono numerose e ben articolate, la giornata è soleggiata ed invita ad approfittarne. Da non perdere il cambio della guardia presso il palazzo reale, il museo del battello Vasa ci ha esaltato, da solo vale la sosta a Stoccolma. Sosta notturna presso l’area camper.
2 agosto: Stoccolma direzione Rovaniemi
Partenza da Stoccolma verso le 10 sotto una leggera pioggia che è aumentata di intensità man mano che ci dirigevamo verso nord, per smettere attorno alle 14. Oggi si affronta un discreto trasferimento, abbiamo deciso di arrivare a Capo Nord sostando solamente a Rovaniemi, le numerose bellezze svedesi le visiteremo la prossima volta. Numerosi autovelox e relativi segnali di preavviso, strada comunque scorrevole e poco trafficata. Sosta notturna circa 50 km dopo Umeå, a Bygdeå di fronte ad una stazione di servizio sulla E4 (N +64.061427 E+20.848875). Notturna si fa per dire, ormai non fa più buio ed iniziamo a goderci il primo spettacolo della notte senza oscurità. Purtroppo verso le 2 di notte un gruppetto di amici, con auto rumorose, hanno sgommato sul piazzale, fortunatamente solo per 10 minuti, poi si sono dileguati.
Km 2868 dalla partenza/Km 682 percorsi oggi, in 8.30 ore di viaggio.
3 agosto: verso Rovaniemi
Partenza verso le 9 sotto un bel sole. Superata Haparanda, l’ultima città svedese prima del confine, ci fermiamo a Tornio, in Finlandia, per fare gasolio. Approfittiamo del prezzo decisamente inferiore rispetto alla Svezia. Entriamo in un discount Lidl per fare un po’ di spesa in previsione di poterla fare il meno possibile in Norvegia. Il tempo è diventato nuvoloso e a tratti piove. Ripartiamo proseguendo sulla E8 per poi prendere la E75 in direzione Rovaniemi, dopo qualche chilometro incontriamo, per la nostra prima volta, una renna che passeggia tranquillamente in mezzo alla strada: finalmente è toccato anche a noi! Arriviamo a Rovaniemi sotto un bel sole; la superiamo per fermarci a Napapiiri, al parcheggio del Santa Claus Village in Stjärngränd, gratuito con fondo in asfalto. Possibilità di carico acqua sul retro del negozio “Napapiirin Lahja Oy” dalle ore 08.00 alle 18.00, (N+66.54273 E+25.84050), connessione gratuita Wifi. Foto e visite ai vari negozi di souvenir, sosta notturna con altri 6 camper presso il parcheggio. Il chiarore continuo inizia a modificare le nostre abitudini, per cui verso mezzanotte ci sforziamo di andare a dormire mentre fuori è praticamente giorno in un cielo con pochissime nuvole.
Km 3343 dalla partenza/Km 475 percorsi oggi, in 6.20 ore di viaggio.
4 agosto: Rovaniemi – Nordkapp
Partenza verso le 9, si vede il sole ma il cielo è nuvoloso. Sosta pranzo ad Inari in un bel parcheggio vista lago; prima di ripartire facciamo carburante riempiendo fino al limite il serbatoio, manca poco al confine norvegese e conosciamo bene il costo del gasolio che ci attende da quelle parti. Dopo pochi chilometri incontriamo il primo cartello stradale che indica Nordkapp 343 km, per cui lasciamo la E75 e proseguiamo sulla statale 92. Arrivati a Karigasniemi lasciamo la Finlandia ed entriamo in Norvegia. A Karasjok proseguiamo sulla E6; superiamo Lakselv fino ad Olderfjord dove prendiamo la E69 che non lasceremo fino all’arrivo. All’uscita del tunnel sottomarino di Magerøya, detto anche il Tunnel di Capo Nord, ci attende il pedaggio di 65 euro (stessa cifra al ritorno): eravamo preparati al salasso ma in cielo c’è un sole meraviglioso, di conseguenza non desideriamo altro che raggiungere quanto prima la meta in modo da goderne lo spettacolo con un tempo simile. Abbiamo letto troppi diari di bordo che parlavano di pioggia e cielo nuvoloso una volta arrivati “al capo”, per cui ritenendoci molto fortunati, abbiamo iniziato a divorare gallerie e tornanti. Ketti è alla guida ed io continuo a scattare foto in ogni direzione. Il paesaggio è incredibile, la vegetazione è alta al massimo pochi centimetri, la strada ben asfaltata si snoda su tratti ondulati che ricordano quei bellissimi sfondi desktop per computer, quando in lontananza intravediamo il casello per il pedaggio di ingresso al parcheggio. Pagato il pedaggio per camper e due persone (60 euro per 48 ore), ci sistemiamo fronte mare, (N+71.168699 E+25.778915). Sono le 20.14 del 4 agosto 2010, fuori è limpido ma c’è un vento molto forte e fa un freddo cane, la nostra felicità è massima, vestiti adeguatamente andiamo a vedere tutto il possibile e a scattare foto a non finire. Non siamo certo quelli che ipocritamente criticano la turisticità del luogo, come due bambini ce lo godiamo e consigliamo a tutti quelli che vengono qui di fare altrettanto: se volevamo raggiungere posti abbandonati o completamente sconosciuti ne avevamo una lista piena e qui intorno non c’è che l’imbarazzo della scelta, nel prossimo viaggio o nella prossima vita vedremo, per ora siamo al Capo, l’adrenalina è a 1000 e questo è quello che volevamo. Alle 24.00 il tempo è ancora bello, ma il sole (anche a causa del periodo ormai tardo) fatica a spuntare dall’orizzonte sul mare, complice una nuvoletta esattamente posizionata davanti, ma i colori sono comunque da cartolina. Dopo poco tempo iniziano a salire nuvole minacciose, stanchi ed appagati ci mettiamo a nanna.
Km 4043 dalla partenza/Km 700 percorsi oggi, in 9.30 ore di viaggio.
5 agosto: Nordkapp Isole Vesteralen
La notte passa sotto raffiche di vento notevoli, che scuotono il camper come se ricevesse delle mazzate sulle pareti, non dimentichiamo che ci troviamo a 1600 chilometri dal Polo Nord, sotto di noi il Mar Glaciale Artico. Qui il tempo non scherza affatto anche in estate, e va preso assolutamente sul serio. Ci alziamo verso le 10, piove e non si vede a 2 metri davanti a noi. Ultimo sopralluogo presso il centro servizi, un paio di telefonate per sistemare un problema con la carta di credito e via, imbocchiamo a ritroso la E69 e si parte, il lungo e tanto desiderato rientro lungo la magica Norvegia sta per iniziare, non prima di aver sganciato altri 65 euro per il tunnel sottomarino di Magerøya. Il programma previsto subisce alcune variazioni, per cui decidiamo di saltare Tromsø e puntare direttamente verso Gryllefjord, sull’isola di Senja, dove è nostra intenzione prendere il traghetto per Andenes, dove ci aspetta il whalesafari. Salteremo anche l’isola di Husøy, sarà per la prossima volta, abbiamo un pochetto la paura, poi rivelatasi infondata, di non riuscire a vedere la Norvegia del sud… vabbè, qualche dispiacere l’abbiamo messo in preventivo. Per sicurezza facciamo gasolio e camper service presso un distributore ad Honningsvåg. Lungo il tragitto il tempo mette al bello, le nuvole spariscono e il sole appare in tutto il suo splendore, in un cielo di un blu che non avevamo mai visto: vorremmo scattare foto ovunque, i paesaggi sono tutti da cartolina, un’indigestione di una natura espressa al meglio possibile. Lasciamo la E69 ad Olderfjord per imboccare la E6. Verso le 20, nei pressi di Storsteinnes, ci imponiamo di fermarci: il chiarore nel cielo ci invita a guidare senza sentire il bisogno di sostare, meglio prendersela con calma. Sosta per la notte nel parcheggio di una stazione di servizio dopo Markenes, all’incrocio tra la E6 e la 858, (N+69.21742 E+19.30160), tempo ottimo, poche nuvole in cielo.
Km 4620 dalla partenza/Km 577 percorsi oggi, in 7.00 ore di viaggio.
6 agosto: Gryllefjord – Andenes
Sveglia verso le 9, colazione e partenza direzione isola di Senja. Riprogrammiamo le soste successive e a malincuore decidiamo di saltare la magica isola di Husøy (altrimenti cosa vedremo nei prossimi viaggi?), per dirigerci direttamente verso Gryllefjord. Continuiamo sulla E6; superato Olsborg prendiamo a destra sulla 855 fino a Skogen dove prendiamo la 86 che, superato Finnsnes, ci porta sull’isola di Senja e direttamente fino a Gryllefjord. L’ultimo tratto che conduce al paese è strettino, per cui consigliamo di porre attenzione all’incrocio con altri mezzi; fortunatamente incontriamo poche auto, comunque l’educazione, la cortesia e la collaborazione degli automobilisti norvegesi è una garanzia di viaggi sereni. Arriviamo sul porticciolo verso le 12, siamo i primi all’imbarco, il prossimo traghetto è alle 15, per cui facciamo un giretto nei dintorni. C’è una piccola festa di paese quindi c’è un certo fermento. Il tempo è sempre bello, le nuvolette circondano a metà altezza le montagne circostanti, in mare ci sono meduse giganti e colorate come non avevamo mai visto. Il traghetto parte in orario ed in meno di un’ora siamo ad Andenes sulle isole Vesteralen. Ci dirigiamo direttamente al centro whalesafari, ben indicato e facile da raggiungere; ampio il parcheggio all’ingresso (no pernottamento), prenotiamo l’escursione per la mattina successiva (circa 100 euro a testa), scegliamo di salire sul peschereccio Reine, più caratteristico e pittoresco dell’altra imbarcazione, un grosso catamarano. Cerchiamo un punto sosta per la notte e lo troviamo in un parcheggio secondario (N+69.32034 E+16.12502). Il cielo si è fatto nuvoloso, non piove ma fa decisamente freddo. La stufa fino ad ora è stata utilizzata poco, per cui la nostra preoccupazione per le scorte di gas (due bombole da 10kg) inizia a svanire.
Km 4760 dalla partenza/Km 140 percorsi oggi, in 2.30 ore di viaggio.
7 agosto: Andenes, verso Svolvær
Sveglia presto, cielo nuvoloso, pioviggina. Col camper ritorniamo al centro prenotazioni per il breefing pre-imbarco, dove parcheggiamo e ci uniamo al nostro gruppo. Purtroppo in quella giornata eravamo gli unici italiani e l’unica guida italiana disponibile in quel momento non si è poi rivelata molto gentile, solo due parole sulle pillole per il mal di mare poi si è dileguato, lasciandoci assistere alle spiegazioni in inglese e norvegese di due giovani biologi marini, fortunatamente molto gentili e preparati. Le spiegazioni pre-imbarco sono utili per prepararci a ciò che vedremo, ma soprattutto sulla vita di capodogli e balene. Al termine abbiamo ripreso il camper ed abbiamo raggiunto il posteggio nei pressi dell’imbarco per il whalesafari vero e proprio, dove scopriremo che diversi camper ci hanno passato la notte. Saliamo sulla Reine all’orario previsto ed in 5 minuti ci stiamo dirigendo al largo per raggiungere la zona degli avvistamenti; nello stesso istante il sole si manifesta in tutto il suo splendore, preannunciando una giornata molto favorevole. Dopo circa un’ora di navigazione, durante la quale i biologi davano spiegazioni al microfono, inizia la ricerca dei capodogli attraverso il sonar in dotazione all’equipaggio, in pratica stavamo inseguendo il richiamo dei cetacei. Dopo circa 30 minuti avviene il primo avvistamento: i cetacei della zona sono stati classificati e nominati, ed i biologi ormai li riconoscono da caratteristiche più o meno evidenti, la pinna caudale ad esempio è come un’impronta digitale, con segni unici per ogni esemplare. L’esemplare visto si chiama Moby Dick (che nome originale) e stava lanciando in aria i caratteristici spruzzi d’acqua, galleggiava tranquillamente a circa 15 metri da noi, lungo circa 15 metri; la Reine ha messo i motori al minimo per non arrecare fastidio, a bordo il silenzio era totale, si sentivano solo i commenti a bassissima voce dei partecipanti, le fotocamere lavoravano a pieno ritmo, fino a quando i biologi ci hanno avvertito che nel giro di pochi secondi Moby Dick si sarebbe immerso (probabilmente assume un comportamento pre-immersione a loro ormai noto). E così è stato, l’enorme coda si è alzata in alto descrivendo il classico semicerchio, a bordo il boato di stupore è stato enorme, è stato veramente un momento eccitante, da provare assolutamente. Nelle due ore successive la Reine ed il catamarano hanno ripreso la ricerca di altri cetacei. Il primo dei due che avvistava qualcosa veniva raggiunto dall’altra imbarcazione. Dopo altri tre avvistamenti ed altrettante immersioni, ci siamo diretti verso il porto, contemporaneamente a bordo è stato offerto thè, caffè e zuppa di verdura caldi, biscotti e pane bianco. Una volta sul camper, ed una volta smaltita l’euforia per la bellissima giornata, ci siamo diretti verso Svolvær, inizialmente percorrendo la F974 anziché la più veloce 82: questa strada percorre la costa ovest passando per Bliek e Nordmela, quindi fronte oceano, è più pittoresca e tranquilla, con ottime possibilità di sosta libera. Una volta ricongiunti con la 82 nei pressi di Risøyhamn proseguiamo, e dopo Forfjord, sulla destra, troviamo un comodo spiazzo fronte mare per la notte (N+68.82057 E+15.66821).
Km 4928 dalla partenza / Km 84 percorsi oggi, in 1.30 ore di viaggio.
8 agosto: verso Svolvær
Sveglia alle 9 circa, colazione e partenza direzione Svolvær, il tempo è molto bello, il sole non manca, per cui si preannuncia uno spettacolare ingresso nelle isole Lofoten, anche questo è uno dei momenti che tanto attendevamo, ed ancora una volta durante questo viaggio, il meteo non ci ha delusi. Percorriamo la 82 fino a Strand, dove proseguiamo sulla 85 per circa una ventina di chilometri fino all’incrocio con la E10, che imbocchiamo girando a destra, seguendo le indicazioni per Å e Svolvær. Arrivati al capoluogo delle Lofoten passiamo oltre, vogliamo assolutamente pernottare al Sandvika camping, più volte riportato in diversi diari di bordo e consigliato anche dalla nostra guida di Vivicamper che abbiamo portato con noi. Beh, le aspettative sono state ampiamente ripagate, un posto da favola, difficile da descrivere, incastonato tra piccoli fiordi, montagne, scogli e spiagge bianchissime; scegli la piazzola (o luogo) che più ti gusta, (nel rispetto ovviamente del prossimo), allacci la corrente ed inizi a chiederti in che pianeta ti trovi. In poche parole, da provare (N+68.20383 E+14.42303). Il tempo era molto bello, ci siamo goduti tutto il pomeriggio con la possibilità di pescare, zona predisposta per pulizia pesce e notte tranquilla.
Km 5048 dalla partenza/Km 120 percorsi oggi, in 2.30 ore di viaggio.
9 agosto: Svolvær – Utakleiv
Sveglia di buon ora, camper service, e partenza per Svolvær. Lasciamo il camper nel parcheggio del supermercato Coop Mega (N+68.234213 E+14.559374). Passeggiata in piazza e al porto, il sole continua a splendere, iniziamo a farci l’abitudine, per cui ormai ci sembra una cosa normale, ma per scaramanzia io e Ketti continuiamo a scambiarci frasi di meraviglia. Abbiamo letto moltissimi diari dove il tempo inclemente era una costante sul 70% di tutto il viaggio. Un mio amico ha fatto due Capo Nord di circa 30 giorni ognuno, nel primo pioggia per 15 giorni su 30, nel secondo pioggia per 27 giorni su 29, una prospettiva preoccupante. Ma non più di tanto, anche perchè se desideri tanto un viaggio simile, devi essere pronto ad accettare anche questo. Siamo in viaggio da 12 giorni ed il tempo finora è sempre stato decisamente a favore, tutto il resto è in regalo, cosa chiedere di più? Dopo un po’ di shopping nel centro, ripartiamo in direzione Henningsvær, dove subito a sinistra all’ingresso del paese, c’è un comodo parcheggio, dove piazziamo il nostro mezzo proprio sul mare. Giretto lungo la strada principale che si snoda fino all’estremità opposta fronte mare – gli scorci da cartolina sono decine -, il caldo ci obbliga a girare praticamente in maglietta, un pittore riprende la famosa vista del porto dal ponticello sud, le rorbu rosse e quelle color senape contrastano il blu del mare e del cielo con le montagne grigio verdi dalle bianche cime innevate, nessuna foto ti può preparare a tanta meraviglia: le Lofoten sono davvero un paradiso! Pranzo in camper poi partenza direzione Eggum ed Utakleiv, due località dove dovremmo trovare un punto sosta vista oceano Atlantico, anche se a mezzanotte il sole è ormai troppo basso, il panorama rimane comunque eccezionale. Arrivati ad Eggum proseguiamo fino al punto sosta sul mare.. Il posto è notevole, due o tre mezzi sono già in ottima posizione, ma prima di pagare decidiamo di vedere anche l’altra possibilità. Ritorniamo indietro e ci dirigiamo verso Utakleiv, dopo il tunnel e prima del paese, a sinistra ci sono le indicazioni per il punto sosta, 100 corone al giorno, no scarico ma possibilità di fare acqua, c’è anche un wc a cabina. Decidiamo di tirare il freno a mano proprio qui (N+68.20951 E+13.50216), una sosta camper che non si vede nemmeno nelle pagine delle riviste di settore, per le nostre abitudini oserei dire sconvolgente: oceano Atlantico di fronte, montagne verticali e verdissime alle spalle, spiaggia di una sabbia bianca come ai Caraibi ed acqua color turchese… gelida, decidiamo che ad Eggum non ci torniamo. È pomeriggio quando arriviamo, per cui ci rimane il tempo per perlustrare i dintorni. Vi consiglio una bella passeggiata lungo la vecchia strada in ghiaia che conduceva ad Utakleiv prima della costruzione del tunnel, voluto fortemente dagli abitanti del luogo per ragioni di sicurezza e praticabilità. Parte dal punto sosta camper e gira attorno alla montagna a picco sul mare. Dopo circa 15 minuti di cammino si arriva ad un’altra spiaggia bianchissima, da non perdere. Ritornati al camper, le poche auto posteggiate se ne sono già andate, nello spiazzo erboso di fronte a noi alcuni ciclisti piantano le tende per la notte e preparano la cena sui fornellini da campeggio, un clima di totale relax, serenamente condiviso tra tutti, col sottofondo dello scrosciare delle onde del mare sulla spiaggia bianchissima. Addirittura alcune persone fanno anche un bagno, sono usciti dall’acqua gelida incolumi (almeno ci è sembrato), per cui ci siamo tranquillizzati.
Km 5138 dalla partenza/Km 90 percorsi oggi, in 2.30 ore di viaggio.
10 agosto: Utakleiv – Moskenes
Sveglia verso le 8.30, cielo coperto, colazione e partenza per Nusfjord. La raggiungiamo in poco tempo, parcheggio a destra all’ingresso del paese, l’ingresso al paese costa 10 corone a persona, il cielo si è schiarito ed è comparso il nostro sole “italiano” abituale (e noi sempre con le dita incrociate), che ci permette di fare una bellissima visita a questo paesino, uno dei borghi di pescatori più antichi e meglio conservati della Norvegia. Un altro angolo di paradiso che solo le Lofoten sanno offrire; un piccolo museo mostra e spiega con foto e video e reperti storici, la durezza della vita dei pescatori in inverno, c’è anche un bellissimo negozio arredato in tipico antico stile norvegese. Ripartiamo direzione Reine e poco prima di Moskenes approfittiamo di una tomstation per fare camper service; sostiamo sul ponticello che conduce a Reine per la foto di rito, a quest’ora del pomeriggio il paese è un po’ all’ombra del monte Navaren, per cui la luminosità non è come quella delle varie foto visibili sui depliant, ma siamo esaltati ugualmente. La nostra intenzione era quella di salire sul crinale che porta al Reinebringe e poi sul monte Navaren, per fotografare Reine e Moskenes dall’alto (altra foto di rito), ma avevamo appena pranzato, per cui lo strappo in forte pendenza di 400 metri di dislivello in quel momento non era consigliabile. Dopo aver visto Reine proseguiamo per Å, la strada termina nel parcheggio (no sosta notturna), entriamo nel paesino a piedi, dove si può visitare il museo del merluzzo. Ritornati al camper decidiamo di prepararci per l’imbarco per Bodø, per cui raggiungiamo il porto di Sørvågen in attesa del primo traghetto disponibile, sono le 18 e c’è già una discreta fila che non lascia sperare di riuscire a partire col prossimo traghetto in arrivo. All’ufficio turistico presso il porto è possibile prenotare i biglietti dalla postazione internet locale; l’ufficio non rilascia nessun tipo di biglietto, ma gentilmente ti assistono per la prenotazione in rete sui computer a disposizione, gratuitamente, nonostante il collegamento fosse a pagamento. Il pagamento finale (242 euro) avviene ovviamente con carta di credito, comunque il primo traghetto prenotabile partiva alle 06.15 della mattina successiva, click, fatto. Notte al porto in posizione tranquilla (N+67.89987 E+13.04651), bagni pubblici disponibili e riscaldati, quindi cena e camper piazzato in modo tattico sulla corsia dei prenotati, notte… poco tranquilla. Verso le 04.00 è arrivato il traghetto, per cui sono scesi i veicoli presenti a bordo, il problema non è stato il rumore di quelli che scendevano (l’avevamo comunque previsto, amen), ma i camion e le auto in fila con noi che, vista la scena hanno avviato i motori pensando che imbarcassero subito. Noi eravamo i secondi dopo un tir, e per evitare di creare ingorghi, in pigiama e pantofole ho avviato il camper e col biglietto in bocca mi preparavo ad imbarcare, mentre mia moglie si vestiva e contemporaneamente apriva gli oscuranti asciugando la condensa dai vetri (casomai si presentasse il bigliettaio….), in camper c’era un discreto panico. Ovviamente il traghetto non imbarcava nessuno prima delle 6.00, quindi motori accesi inutilmente per 20 minuti e sonno ormai perduto. Al momento dell’imbarco, dal bigliettaio capisco che la mia prenotazione, causa diritti di prevendita, è costata circa 300 corone in più del normale biglietto (avrei dovuto immaginarlo), pazienza almeno siamo partiti tranquilli. Dopo l’imbarco, la traversata si svolge tranquilla in circa 3.5 ore, nelle quali Ketti recupera il sonno perso alle 4 di stamattina, sdraiandosi a dormire beatamente, occupando almeno 4 posti.
Km 5218 dalla partenza/Km 80 percorsi oggi, in 2.30 ore di viaggio.
11 agosto: Moskenes – Trondheim
Verso le 9.30 sbarchiamo a Bodø, il tempo è nuvoloso, facciamo gasolio e proseguiamo sulla 80 fino a Fauske, dove imbocchiamo la E6 in direzione sud, e che non lasceremo più fino a Trondheim. Dopo un centinaio di km spunta puntuale il nostro splendido sole, che ci accompagnerà per tutto il resto della giornata. Siamo saliti leggermente in quota; alla nostra destra vediamo le cime innevate ed alcuni ghiacciai sulle montagne circostanti, è difficile descrivere il territorio che stiamo attraversando, la prima cosa che mi viene in mente è qualcosa che somiglia alle foreste canadesi, stiamo fiancheggiando un torrente che offre la visione di rapide e cascate come non ne abbiamo mai viste. Raggiungiamo la linea del circolo polare artico norvegese a Mo i Rana, dove visitiamo il visitor center, più discreto di quello di Rovaniemi; all’esterno il panorama è assolutamente favoloso, complice certamente il bellissimo sole che si staglia in un cielo blu intenso. Finalmente troviamo l’adesivo della renna (non quello dell’alce), probabilmente il più carino visto finora, e così il nostro camperino si guadagna i gradi, per cui da questo momento la renna è ben aderente sulla sua parete posteriore, a testimonianza della nostra piccola impresa. Ripartiamo in direzione Trondheim che raggiungiamo in serata; oltrepassiamo le barriere del telepedaggio già sapendo che l’importo dovuto ci verrà addebitato al nostro domicilio in Italia. L’area sosta indicata in diversi diari purtroppo è chiusa per lavori, non sappiamo se per ristrutturazione o per altro, fatto sta che per la notte rimediamo nel parcheggio del supermercato Rema 1000 poco distante (N+63.44685 E+10.44361), una spesa veloce prima di cena, tv, libro e a nanna.
Km 6030 dalla partenza/Km 812 percorsi oggi, in 10.00 ore di viaggio.
12 agosto: Trondheim, Atlanterhavsvegen
Sveglia di buon mattino, fuori le biciclette dal garage e partenza direzione centro di Trondheim, il cielo è leggermente coperto. Arrivati all’ufficio turistico facciamo il punto della situazione, visitiamo la cattedrale ed il Gamle Bybro (il vecchio ponte) che conduce al Bryggene, il quartiere antico e caratteristico con le case a palafitta. Bici lucchettate ad un palo e passeggio per il centro pedonale. La via principale Munkegata è piena di vita e di bancarelle che vendono fragole e ciliegie dolcissime, una dolce sorpresa gustare frutta così in Norvegia. Nel pomeriggio inoltrato ritorniamo al camper, ci riassettiamo e partiamo in direzione Strada Atlantica, traghettiamo da Halsa a Kanestraum (27 euro) e raggiungiamo Vevang. Da qui percorriamo il tracciato avanti ed indietro almeno 6 volte, fantastica, al tramonto è incantevole, un ponte più bello dell’altro. È lunga circa 8km e sul percorso ci sono numerose possibilità per scattare foto dai ponti. Non mancano ovviamente gli spiazzi per la sosta, anche notturna, possibilità che sfruttiamo immediatamente scegliendo un delizioso spiazzo leggermente lontano dalla strada (N+63.01259 E+7.32587) che si affaccia sull’Oceano Atlantico: il cielo è leggermente coperto ma sul mare il sole splende regalando alla serata un fascino particolare.
Km 6280 dalla partenza/Km 250 percorsi oggi, in 4.00 ore di viaggio.
13 agosto: Atlanterhavsvegen – Geiranger
Partenza direzione Trollstigen, traghettiamo da Sølsnes ad Åfarnes (23 euro) e facciamo camper service presso un distributore situato poco prima che inizi la salita. La strada si presenta subito ripida, ma non incute timore, gli slarghi situati ai lati della carreggiata permettono di incrociare senza problemi anche i pullman. Arrivati in cima purtroppo si presentano lavori di miglioramento dell’arredo urbano del belvedere che inevitabilmente restringono il parcheggio e le possibilità di sosta, le terrazze che danno sulla valle sono comunque da visitare. Ripartiamo dopo aver visitato ogni shop possibile, la direzione è Ålesund. Abbiamo intenzione di salire sulla terrazza del belvedere, per vedere la città dall’alto, per raggiunge la quale, prima di entrare ad Alesund, occorre seguire le indicazioni per Fjellstua (rifugio) N+62.474446 E+6.164972, da dove in cima ad una collinetta si ammira un panorama stupendo e indescrivibile. Attenzione, in fase di avvicinamento, il nostro navigatore ci ha fatto saltare il bivio dove un segnale stradale ben visibile indicava di tenere la destra verso il Fjellstua, probabilmente individuando un percorso più breve. Così facendo ci ha fatto proseguire per poi girare a destra su per una serie di tornanti molto, molto ripidi e stretti che si diramavano in mezzo al centro abitato. Non potendo fare inversione siamo stati costretti, nostro malgrado, a dargli retta. In certi punti siamo passati a pochissimi centimetri dalle auto parcheggiate, tra gli occhi sbigottiti dei passanti: se non avessimo avuto un camper più stretto della media, forse saremmo ancora incastrati là, quindi attenzione!
Il tratto finale che porta al Fjellstua è leggermente stretto ed in mezzo al bosco, occorre crederci e percorrerlo, altrimenti rischiate di parcheggiare lontani e percorrere più di un chilometro a piedi. Dopo il belvedere siamo andati presso l’area di sosta sul mare, parcheggio a pagamento automatizzato (solo con carta di credito) riservato ai camper in Sorenskriver Bulls Gate 32 (N+62.47659 E+6.16047) – ultimo tratto leggermente nascosto da percorrere, ma ben indicato -, fondo in asfalto, servizi igienici, docce, carico e scarico con griglia a terra e per WC chimico. Costo: nok 160 x 24h. Modalità di pagamento: 1) all’arrivo inserire la carta di credito nel parcometro e ritirare lo scontrino da apporre sul cruscotto con ora e data di arrivo; 2) alla partenza inserire nuovamente la carta di credito e ritirare lo scontrino dell’avvenuto pagamento. Come spesso è capitato, abbiamo cambiato in corso d’opera il nostro itinerario, per cui, dopo aver tentato di pescare qualcosa senza successo e dopo aver fatto una bella doccia calda presso le ottime e pulitissime docce presenti nell’area, siamo partiti in direzione Geirangerfjord. La nostra intenzione è quella di raggiungere Geiranger la mattina successiva, scendendo lungo la Strada delle Aquile. Dopo aver preso il traghetto da Linge ad Eidsdalen (22 euro), iniziamo la salita lungo la 63, arrivati davanti ad un laghetto vediamo un delizioso spiazzo sosta con wc (N+62.19403 E+7.14424).
Km 6515 dalla partenza/Km 235 percorsi oggi, in 4.30 ore di viaggio.
14 agosto: Geiranger Briksdalsbreen
Sveglia verso le 8.30 sotto un bel sole, colazione e partenza verso la Strada delle Aquile, che dopo poco iniziamo a percorrere per poi fermarci dopo alcune centinaia di metri sul lato sinistro, per poi accedere a piedi al belvedere che permette di ammirare il Geirangerfjord dall’alto in tutta la sua maestosità, la giornata soleggiata ci permette di scattare foto stupende. Arrivati a Geiranger parcheggiamo nel posteggio gratuito sul porto (no pernottamento); dopo una passeggiata per il paese prendiamo il battello per la visita guidata lungo il fiordo, durata circa 1.30 ore, merita assolutamente. Ripartiamo lungo la 63 e ci fermiamo al Flydalsjuvet, il primo belvedere che si incontra e che si affaccia sul paese ed il fiordo, proseguiamo e dopo circa 20 minuti ininterrotti di strada tortuosa, troviamo il bivio che indica a sinistra la salita per il belvedere Dalsnibba. Il casello del pedaggio non è minimamente presidiato, sembra addirittura abbandonato da tempo, per cui proseguiamo lungo la salita su strada sterrata compatta e ben percorribile, anche se con cautela, soprattutto all’incrocio con altri mezzi. Gli ultimi 500 metri sono asfaltati e conducono al grande parcheggio, dal quale la visuale su tutto il Geirangerfjord ed il resto della vallata è assolutamente eccezionale, come sempre un bel sole aiuta ad apprezzare e valorizza in modo superlativo tanta bellezza. Riscendiamo e riprendiamo la 63 fino all’incrocio con la 15 che imbocchiamo; prima di raggiungere Stryn ci sciroppiamo una serie infinita di tornanti, ben percorribili ma che ci hanno dato un certo fastidio; a Stryn imbocchiamo la 60 fino a Olden, dove incontriamo l’indicazione che dice di prendere a sinistra sulla F724 per il ghiacciaio Briksdals. La strada che da Olden conduce al parcheggio è stupenda, attraversa laghetti e paesaggi da cartolina. Ma è stretta e nei punti sosta non è consentito il pernottamento. Arrivati al termine la strada finisce e troviamo un camping, poco più avanti un parcheggio a pagamento (pochi metri prima del parcheggio dei pullman) permette anche il pernottamento (N+61.66389 E+6.81982). Ci sistemiamo nel parcheggio.
Km 6665 dalla partenza/Km 150 percorsi oggi, in 4.00 ore di viaggio.
15 agosto: Briksdalsbreen – Borgund
Dopo aver fatto colazione ci infiliamo gli scarponcini, zaino, in mano bacchette da nordic walking e si parte lungo il sentiero che inizialmente taglia la comoda strada sterrata percorsa dai piccoli mezzi, che accompagnano alla base del ghiacciaio i turisti che non desiderano percorrere a piedi il tragitto. In poco più di un’ora arriviamo alla base del ghiacciaio: è certamente un’esperienza notevole, i rumori del ghiaccio che scricchiola ci lasciano un po’ interdetti, il colore verde smeraldo dell’acqua del lago glaciale è incredibile, scattiamo a raffica le nostre foto ed iniziamo a ridiscendere, stavolta lungo la comoda stradina. Arrivati a metà percorso, quella che durante la salita era un’innocua cascatella, ora è una cascata di dimensioni considerevoli, sono circa le 14 e l’innalzamento della temperatura causato dal bel sole, rende il disgelo del ghiacciaio più evidente, causando un considerevole aumento della portata d’acqua nel torrente, i vari spruzzi generano un bellissimo arcobaleno nella piccola vallata, sembra un paese incantato. Arrivati al camper pranziamo e poi partiamo in direzione Borgund. Riprendiamo la 60, che dopo Utvik inizia ad inerpicarsi verso sud in numerosi tornanti. Arrivati a Byrkjelo facciamo carburante, poi imbocchiamo la E39; arrivati a Skei prendiamo la 5, circa 6 km dopo Kaupanger non riusciamo nemmeno ad uscire da un tunnel che ci attende già il traghetto per Lærdalsøyri (20 euro), alla rotonda per il Lærdal tunnel, proseguiamo diritto sulla E16. Sapendo del divieto di pernottamento nel parcheggio della stavkyrkje di Borgund, decidiamo di fermarci poco prima, in un piccolo parcheggio appena fuori dalla statale (N+61.04966 E+7.751702).
Km 6875 dalla partenza/Km 210 percorsi oggi, in 3.30 ore di viaggio.
16 agosto: Borgund-Bergen
Sveglia, colazione e partenza per visitare la stavkyrkje di Borgund, che raggiungiamo dopo pochi minuti. Parcheggiamo, facciamo i biglietti e visitiamo questa bellissima costruzione in legno, una delle più antiche di Norvegia. Ripartiamo in direzione Bergen, percorriamo il Lærdal tunnel, il tunnel automobilistico più lungo del mondo, 24.5km: ad intervalli regolari una luce azzurra crea l’illusione dell’uscita dal tunnel, in questo modo si rende meno noiosa la lunga durata del suo attraversamento, circa 25 minuti. A pochi km da Bergen, a Vaksdal, il traffico si blocca a causa di un incidente nella galleria poco distante da noi; si era capito che la sosta sarebbe stata molto lunga per cui la gente scende dalle auto e, come capita in questi casi, si inizia a chiacchierare e vedere cosa poter fare per risolvere la cosa. Ci trovavamo paralleli ad una pista ciclabile che certamente conduceva al paese; a pochi metri c’era una piccola apertura pedonale che ne permetteva la comunicazione con la statale ed alcuni automobilisti si erano organizzati: percorrendola riuscivano ad aggirare la galleria quindi l’intoppo. In questi posti spesso non ci sono alternative alle strade principali, per cui un incidente può generare attese molto lunghe, di conseguenza ci si arrangia come si può. Essendo praticamente percorribile solo a senso unico era incredibile come autonomamente riuscissero ad evitare di ingorgarla, tanti ne entravano e dopo pochi minuti tanti ne uscivano provenienti dal lato opposto della galleria, vigili in giro non ne abbiamo visti, per cui complimenti. Ad un certo punto, il capannello di camperisti che avevamo formato decide di tentare e subito un’automobilista norvegese, che conosceva il percorso alternativo, ci aiuta a formare un trenino di camper per condurci dal lato opposto lungo la ciclabile. Ha fatto un paio di telefonate, e 5 o 6 camper (tra cui noi) con abili manovre riescono ad infilarsi sulla ciclabile al seguito della sua monovolume. Attraversiamo l’intricato centro del paesino, e pian piano riusciamo ad arrivare sul lato opposto della galleria, dove la strada in direzione Bergen era completamente sgombra. Per completare l’opera questa persona è scesa dalla sua auto all’incrocio della strada per Bergen per fermare gli altri veicoli, dandoci così la certezza di non prendere la direzione sbagliata, e mentre gli sfilavamo davanti ci salutava calorosamente. Una vicenda che ho voluto raccontare per far capire che tipo di cortesie potete aspettarvi dagli automobilisti norvegesi, persone che hanno veramente il senso della correttezza, della cortesia e della misura, sempre pronti ad agevolare il passaggio di un camper con un grande sorriso ed un saluto. Nel pomeriggio inoltrato entriamo finalmente a Bergen; passiamo sotto le telecamere che regolano il pedaggio delle automobili in ingresso ed in uscita, sappiamo che ci verrano inviate a casa tutte le spese dei vari pedaggi norvegesi senza sovrattassa per cui non ci poniamo il problema, raggiungiamo l’area di sosta presso il porto (N+60.38245 E+5.31673).
Km 7092 dalla partenza/Km 217 percorsi oggi, in 3.00 ore di viaggio.
17 agosto: Bergen
Sveglia alle 9, cielo nuvoloso. In 20 minuti raggiungiamo a piedi il centro dove visitiamo il famoso mercato del pesce; mentre visitiamo il porto ed il Bryggen esce il sole. Pranzo da Mc Donalds poi saliamo sulla Fløibanen, la funicolare che ci conduce sulla sommità del colle che sovrasta Bergen, dal quale si gode un panorama stupendo. Passeggiata nel parco in cima al colle e ridiscesa a Bergen. Dopo la visita alla stazione dei treni, sostiamo nel parco cittadino, rientro in camper dove ci rilassiamo per il resto della serata, comodamente seduti in riva al mare, a goderci i fantastici colori del tramonto, uniti alle luci del porto che alla sera gli donano un che di romantico.
18 agosto: Bergen – Preikestolen
Decidiamo di evitare la costosa tratta costiera e di seguire il percorso via Odda, anche se più lungo è certamente meno caro, la via costiera la teniamo per il prossimo viaggio. Il primo traghetto che incontriamo in circa 15 minuti ci conduce da Gjerdmundshamn a Løfallsstranda (22 euro). Più avanti, nei pressi di Odda, una sosta ci permette di ammirare le enormi cascate Låtefoss. Il secondo traghetto della giornata in circa 15 minuti ci porta da Nesvik a Hjelmeland (22 euro). Arrivati in zona, sappiamo che la sosta notturna presso il parcheggio per il Preikestolen è vietata, per cui per la prima volta chiediamo al nostro navigatore se nel suo archivio soste camper ci rimedia un posto interessante nei dintorni. Ci fa uscire dalla statale e ci conduce verso il mare, lungo una stradina sterrata che non avremmo mai osato percorrere e che sfocia in un piccolo, incantevole, tranquillo spiazzo sul mare (N+59.02614 E+5.95035). Il sole, ormai al tramonto, rende lo spettacolo estremamente suggestivo, il silenzio è totale e gli altri due equipaggi tedeschi già piazzati prima di noi, si stanno già godendo tanta bellezza, seduti comodamente in riva al mare. Siamo senza parole, rimaniamo per 10 minuti in silenzio a bocca aperta a guardare l’orizzonte e a scattare foto e filmati, poi ci ricordiamo che è ora di cena.
Km 7444 dalla partenza/Km 352 percorsi oggi, in 5.30 ore di viaggio.
19 agosto: Preikestolen
Sveglia verso le 8, colazione e partenza, in circa 30 minuti raggiungiamo il parcheggio del Preikestolen, pagamento all’uscita con carta di credito presso la colonnina. In poco tempo siamo già vestiti ed attrezzati per la salita che dura circa 1 ora e mezza. A metà strada incontriamo alcuni laghetti. Quando arriviamo sulla roccia lo spettacolo è incredibile: uno strapiombo alto circa 650 metri a picco sul Lysefjord – un po’ di inquietudine emerge – l’enorme crepaccio che attraversa trasversalmente il roccione fa immaginare che possa aprirsi da un momento all’altro e far precipitare tutti in mare. Sono millenni che è in quelle condizioni, vuoi proprio dire che si apra ora? Scattiamo foto e video da ogni punto possibile ed iniziamo la ridiscesa, che fin da subito si rivela più ostica della salita: le rocce, che prima si superavano con un paio di balzi, in discesa richiedono molta più attenzione, comunque vi consigliamo vivamente di mettere almeno gli scarponcini ed eventualmente abbigliamento da montagna. Raggiungiamo tranquillamente il camper e ci rilassiamo, poi, vista l’ora, ritorniamo al punto sosta della notte precedente, raggiunto il quale inizia a venire giù una pioggia violentissima. Siamo stati fortunati.
Km 7474 dalla partenzaI/Km 30 percorsi oggi, in 0.45 ore di viaggio.
20 agosto: Preikestolen – Oslo
Oslo ci aspetta, abbiamo intenzione di passarci qualche giorno, per cui partiamo decisi ad arrivare prima di sera. Dopo pochi chilometri, ad un lato della strada, incontriamo una bancarella che vende patate norvegesi, ben segnalata da un’asse di legno con la dicitura “potetter”, scritta sopra con un pennello da imbianchino. Ci fermiamo e decidiamo di acquistarne un sacchetto per la cena, la cosa curiosa (curiosa per noi, ma abituale da questa parti), è che la bancarella non è presidiata da nessuno, nemmeno nelle vicinanze: apri la portella trasparente dello scaffale, scegli il sacchetto già pronto del peso desiderato, lasci i soldi nel cestello, se occorre prendi il resto, e riparti…. Che meraviglia, lascio a voi ogni altra considerazione! Percorriamo a ritroso la strada che ci ha condotto qui da Bergen, nuovamente i 15 minuti del traghetto da Hjelmeland a Nesvik (22 euro); all’altezza di Røldal lasciamo la 13 per imboccare la E134. Ad Heddal ci fermiamo a vedere la stavkyrkje più grande di tutta la Norvegia, poi proseguiamo fino a Drammen, dove l’autostrada E18 (la prima che prendiamo in Norvegia) ci condurrà dentro Oslo. Usciti dall’autostrada continuiamo sulla Drammensveien fino all’uscita di Skøyen dove immediatamente a destra, appena usciti, e 50 metri prima di passare sotto le telecamere del telepedaggio c’è l’ingresso per l’omonima area attrezzata (N+59.91905 E+10.67706). Si entra, si prende subito a sinistra e si oltrepassa un ponticello stretto, poi a destra in fondo si può parcheggiare in riva al mare. Attenzione, perché durante i giorni di pioggia e l’alta marea, l’acqua sale fino a lambire i veicoli in sosta dal lato mare, niente di preoccupante, ma se avete le ciabatte elettriche collegate e posizionate sotto al camper…. Il pagamento è minimo 24h, quando è nei paraggi è possibile pagare direttamente all’addetto che passa in bicicletta, oppure all’ingresso presso la macchinetta automatica dove occorre la carta di credito, poi esporre il tagliandino in vista sul parabrezza. Stanchi del viaggio facciamo due passi per sondare le possibilità, c’è la fermata bus appena usciti sulla destra, biglietto direttamente in vettura, ovviamente la prima volta è l’opzione più comoda ma più costosa, una volta all’ufficio turistico consigliamo la Oslo Pass, si viaggia su tutti i mezzi (battelli compresi) e si entra praticamente ovunque (anche sul trampolino di Holmenkollen).
Km 7949 dalla partenza/Km 475 percorsi oggi, in 7.00 ore di viaggio.
21 e 22 agosto: Oslo
In questi tre giorni abbiamo visitato Oslo in lungo ed in largo, se potete dedicatele un paio di giorni o più. È un vero peccato aver letto di diari di bordo che la liquidano come poco interessante e non attraente. Una città assolutamente a misura d’uomo, in ordine sparso potrei elencare alcune cose da non perdere. Tutti i musei sulla penisola di Bygdøy, il Fram il Kontiki, il Norsk Folkemuseum, il porto ed il suo passeggio, l’Akershus, assolutamente il parco Vigeland, il nuovo teatro dell’Opera, il palazzo Reale, il passeggio e lo shopping lungo tutta Karl Johans Gate, il trampolino di Holmenkollen. È possibile arrivare fino alla zona del trampolino in metro + bus, informatevi bene dove sono le coincidenze tra metro e bus, alla base della struttura del trampolino c’è un bel parcheggio, nel nostro periodo accessibile anche per la notte. Per il resto possiamo solamente dirvi che ci è piaciuta veramente tanto, la gente estremamente cordiale e gentile, sarà banale ripeterlo, ma il comportamento degli automobilisti quando attraversate sulle strisce, per noi italiani è pura fantascienza. Se siete fermi al lato della strada e fate solamente il gesto di appoggiare il piede su una striscia pedonale si fermano tutti all’istante, ma proprio tutti, auto, scooter, bus, furgoni. Un paio di volte, mentre al lato della strada con mia moglie stavamo guardando la piantina stradale per decidere dove andare, ci è capitato di mettere involontariamente un piede sulle strisce pedonali, senza la volontà di attraversare. Beh, dopo 5 secondi che realizzavamo di aver bloccato il traffico (evidentemente immaginavano la nostra intenzione di attraversare), abbiamo attraversato ugualmente senza averne necessità, non volevamo buttare al vento tanta gentilezza, inevitabilmente ci stavamo abituando ad una superba convivenza auto e pedoni, per cui da parte nostra avremo certamente posto più attenzione ai nostri maldestri comportamenti “pedonali”.
23 agosto: Oslo – Kirkebo
Fino al primo pomeriggio visitiamo quello che rimane del nostro programma su Oslo e verso le 17 partiamo per quello che sarà il lungo rientro verso l’Italia. Si parte. Dopo circa 80 km e dopo aver pagato un paio di euro all’ultimo casello autostradale norvegese (senza telepedaggio), nei pressi di Kirkebo ci fermiamo per la notte, presso un bel parcheggio al lato di un distributore e supermercato (N+59.32438 E+10.95507). Sono circa 50km che ha iniziato a piovere e a soffiare un vento traverso micidiale.
Km 8031 dalla partenza/Km 82 percorsi oggi, in 1.00 ore di viaggio.
24 agosto: Kirkebo – Puttgarden
Il viaggio di rientro è appena iniziato. Il vento incontrato la sera precedente è ancora lì e insistente, anzi, tende ad aumentare, al punto che spesso è più sicuro mantenere una velocità ridotta a 70/80 orari. Non piove, ma il vento non concede tregua. A Malmo attraversiamo il tunnel/ponte Øresund (75 euro), dove al centro del ponte troviamo inevitabilmente un vento traverso fortissimo. Traghettiamo da Rødbyhavn a Puttgarden (94 euro) con mare mosso, per l’ora di cena ci fermiamo in un parcheggio lungo l’autostrada tedesca A1, (N+54.15518 E+10.85488). Il tempo si calma, siamo distrutti, Ketti non ha nemmeno la forza di mettere mano ai fornelli. L’affettato ed i formaggi fortunatamente risolvono.
Km 8781 dalla partenza/Km 750 percorsi oggi, in 10 ore di viaggio.
25 agosto: Puttgarden – Rothenburg O.d.t.
Svegliati da un paio di camion, ci lecchiamo le “ferite” dell’incredibile tratta del giorno precedente, una bella colazione ed un lavaggio con acqua gelida ci ritempra, il tempo è bello, quindi si parte subito. Nei pressi di Amburgo purtroppo l’illusione svanisce, inizia a piovere alla grande, autostrada trafficata, verso la nostra adorata Rothenburg O.d.T. Quando siamo nei paraggi non ce la facciamo mai mancare, arriviamo in serata, il tempo è buono e lì sembra che non sia piovuto, sosta presso la comoda area camper (N+49.37044 E+10.18242). Abbiamo il tempo per un giretto serale, che meraviglia e che pace.
Km 9436 dalla partenza/Km 655 percorsi oggi, in 7 ore di viaggio.
26 agosto: Rothenburg Odt
Giornata vissuta in pieno relax per le viuzze, i negozi e le bellezze storiche di questo paradiso medioevale che ormai conosciamo come le nostre tasche. Abbiamo ormai esaurito la voce a forza di raccontarne la splendida bellezza: un consiglio per chi non l’abbia mai visitata, segnatevi le coordinate dell’area camper e veniteci, punto. Da qui domani partiremo per l’ultima tappa di questo viaggio meraviglioso.
Km 10204 dalla partenza/Km 768 percorsi oggi, in 10 ore di viaggio.
PEDAGGI
In Norvegia i traghetti si pagano al momento dell’imbarco, non dovete nemmeno scendere dal camper, passa l’addetto. Come noto si paga in contanti (Nok) ed in base alla lunghezza del mezzo comprensivo del conducente; ogni persona in più paga il corrispettivo, oltre i 7 metri si paga davvero tanto. È anche vero che a volte, nonostante dichiarassimo la lunghezza, venivamo associati ad un 6 metri. Insomma, tenete pronto il libretto e vedete voi caso per caso. Gli ingressi alle zone urbane soggette a pagamento di Trondheim, Bergen e Oslo, sono sorvegliati da telecamere che vi leggono automaticamente la targa anteriore del veicolo. Se non provvedete prima, vi verranno inviati i totali dei vostri eventuali passaggi al vostro domicilio entro tre o quattro mesi, senza nessuna spesa aggiuntiva, solo i costi dei pedaggi, per cui non sprecate tempo prezioso ad andare in giro a cercare uffici o distributori ai quali pagare qualcosa, rimanendo poi nell’incertezza di aver pagato il giusto e per il periodo voluto, i norvegesi vogliono che vi godiate tranquillamente i loro luoghi, non che diventiate matti in pastoie formali.
SOSTA
Per la sosta e pernottamento non abbiamo mai avuto problemi e neppure per il carico e scarico, presso tutti i distributori di carburante c’è la possibilità di fare camper service, generalmente gratis, a volte con spesa simbolica. Abbiamo fatto solo una sola notte in campeggio, 8 notti in aree attrezzate, il resto in libera.
CODICE DELLA STRADA
Potremo sembrare stucchevoli e ripetitivi, ma in Scandinavia guidare è molto rilassante. Contrariamente all’Italia, non esistono prevaricazioni o rancori tra automobilisti, anzi, le abitudini sono esattamente opposte, il prossimo viene sempre agevolato, in qualsiasi caso, un vero paradiso. Le regole vengono fatte rispettare, ma si percepisce immediatamente che ciò che prevale su tutto è la loro sconfinata educazione civica. L’unico problema è dato dallo shock da rientro, provare per credere appena rimetterete il cofano entro i confini italiani.
SPESA, ALIMENTARI
Abbiamo fatto scorta da casa, ma a noi piace “curiosare” nei supermercati locali, per cui ogni 2 o 3 giorni facevamo un po’ di spesa, generalmente sono cari, ma con accortezza è possibile spendere il giusto.
GASOLIO
Nei paesi attraversati la più economica è stata l’Austria e poi la Germania e la FInlandia, la più cara la Norvegia. Fuori dagli orari di apertura i distributori accettano solamente carte di credito con PIN, inoltre, come noto, non sono molto frequenti, specialmente al nord, per cui prendete l’abitudine di fare gasolio quando il serbatoio è attorno alla metà.
AUTONOMIA ENERGETICA
Un pannello solare da 120W, due batterie di servizio al gel da 100W ciascuna, alternatore con caricatore potenziato da 22Ah. Stufa a gas Truma Combi C4, due bombole gas da 10kg ciascuna, impianto Secumotion + Duo Comfort. Abbiamo terminato soltanto una bombola, utilizzata molto poco per il riscaldamento, avviato sopratutto a Capo Nord. In aree attrezzate e camping, anche se non necessario, ovviamente approfittavamo della 220v, più che altro per l’asciugacapelli.
Ulteriori informazioni: www.visitnorway.it