Zavattarello: uno scorcio di storia e leggenda

 

Uno dei più bei Borghi d’Italia situato sulla via del vino, stretto tra il piacentino e il Passo del Penice a due passi da Milano e da Piacenza.

Nell’Oltrepò pavese non si trovano solo colline e rinomate eno-produzioni, ma anche scorci di storia e leggenda come il piccolo comune di Zavattarello, fiore all’occhiello della Val Tidone. Ci si arriva facilmente, la parte bassa del paese è attraversata da una comoda strada provinciale, ma varcata la soglia si viene rapiti dall’atmosfera di eterna solennità che si respira da ogni dove.
Dominato dal Castello Dal Verme, il borgo antico viene ancora chiamato dai paesani il “Su di dentro” in memoria delle possenti mura duecentesche che lo cingevano. Dell’antica struttura urbanistica colpisce, oltre ovviamente al castello, la Torre in Piazza Luchino dal Verme. La torre sovrasta un arco acuto che fa da accesso al piccolo viottolo che porta al maniero, una volta cuore pulsante del borgo. Dalla sommità di Zavattarello si gode una vista da togliere il fiato sulla campagna circostante e in un attimo si viene riportati indietro nel tempo fino al 1385, quando Jacopo Dal Verme si impossessò del feudo dimora di “ciabattini” da cui prese il nome (Zavattarello deriverebbe, infatti, dal volgare “savattarèllum”, “luogo dove si confezionano ciabatte”). Emozione che diventa ancora più forte se si visita il paese a metà agosto durante la giornata medioevale.

Zavattarello panoramica
Zavattarello panoramica

Ma la storia del piccolo comune è ancora più antica e articolata, passa per lunghe contese ed intrighi e risale addirittura ai Romani (come testimonia la necropoli), in un misto di realtà e leggenda. L’origine dovuta ai disertori della guerra contro Annibale nel 218 a.C. o gli strani accadimenti nella stanza all’ultimo piano del castello: folklore popolare o realtà? Solo i camperisti più curiosi potranno trovare risposta, magari visitando anche il Museo “Magazzino dei Ricordi”. La visita alle bellezze del borgo non può trascurare di far tappa al Cimitero Ottagonale di Carlo Alberto di Savoia (dove è ospitata la tomba dei Dal Verme) e alla Chiesa Patronale di S. Paolo, edificata nel X secolo e restaurata nel XVIII con una facciata barocca che poco si addice allo stile romanico del resto dell’edificio. Il borgo va girato a piedi, ma sono numerosi i parcheggi nella parte più nuova di Zavattarello. Inoltre, quando si è stanchi di storia, esistono interessanti sentieri intorno al comune da percorrere anche in bici. Una sosta per rifocillarsi a base di salame crudo e un bel bicchiere di Rossarone metterà di buon umore i più grandi e per i più piccoli c’è sempre un bel gelato o una fumante cioccolata gustati all’ombra del Castello. Insomma, Zavattarello è uno di quei luoghi da cui si esce un po’ più ricchi, con l’emozione nel cuore e lo stupore negli occhi. E’ uno i quei posti dove si sente il profumo del passato e si ha la consapevolezza della propria finitezza. Dove si immaginano genti di epoche diverse che prima di noi percorrevano quelle vie ogni giorno; dove si immaginano battaglie e roghi che non hanno scalfito le possenti mura; dove il silenzio, i colori, i profumi delle campagne circostanti inebriano i nostri sensi.

Zavattarello, Il Castello
Zavattarello, Il Castello

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Specialità da gustare

Ma forse sarebbe meglio da sorseggiare, vista la vocazione di questa terra al vino. La cucina è fortemente ispirata a quella lombarda, con primi conditi con cacciagione e salumi. La zona è adatta per la produzione di vini bianchi finissimi, oggi base di grandi spumanti, ma vi si trovano rossi corposi e dal sapore pieno. Non perdetevi il Buttafuoco.

Area Sosta

Area Camper di Romagnese a 8 km da Zavattarello Tel. Comune 0383 580001
Area Camper di Ruino a 8 km da Zavattarello Tel. 0385 955903
Area Camper di Varzi a 14 km da Zavattarello Tel. Comune 0383 52676 – 545290
Campeggio Alta Valle Staffora a 25 km da Zavattarello Tel. Comune 0383 551114

Informazioni

www.zavattarello.org

Zavattarello, La ghiacciaia del Castello
Zavattarello, La ghiacciaia del Castello

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