Tranquillità e benessere sono garantiti dalla buona tavola di Anghiari e dalla tradizione erboristica di Sansepolcro. Ci troviamo nella parte toscana della Valtiberina.
Anghiari è il borgo medievale più famoso della provincia di Arezzo per la battaglia del 29 giugno 1440, nella quale si scontrarono i Fiorentini, guidati da Michelotto Attendolo e Giampaolo Orsini, e i milanesi, condotti da Niccolò Piccinino. La vittoria fu dell’esercito toscano, a discapito del Duca di Milano che in caso di vincita si sarebbe impadronito della città.
Oggi la valle appare come una rigogliosa distesa di campi coltivati e all’orizzonte si ergono colli boscosi che ospitano sentieri e luoghi “mistici” dove passeggiare e ritrovare serenità. Anghiari fa parte de I Borghi più belli d’Italia, è paese Bandiera arancione e Città Slow (città del buon vivere). E’ possibile visitare il piccolo paese in poche ore, ma sono numerose le curiosità che possono catturare l’attenzione e far scorrere velocemente il tempo. Di particolare rilievo sono Palazzo Pretorio, l’Antica Via di Ronda, la chiesa della Badia e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Una tappa a Palazzo Taglieschi con il suo Museo Statale delle Arti e Tradizioni Popolari è consigliata a chi ama affreschi, dipinti e sculture. Qui è conservato un magnifico esempio di figura lignea policroma di Jacopo della Quercia, che rappresenta la Vergine, e molti antichi oggetti di artigianato locale. Il patrimonio del museo dimostra la profonda tradizione locale delle arti del ferro e del legno, che è l’assoluta protagonista della Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana. La manifestazione si svolge ogni anno tra la fine di aprile e gli inizi di maggio e richiama una gran quantità di artigiani e antiquari di valore, infatti la località è anche rinomata come polo per l’arte del restauro del mobile antico.
Anche in assenza di particolari manifestazioni, la visita al dedalo di vicoli e stradine anghiaresi è suggestiva.
Case di pietra si alternano a incantevoli piazzette traboccanti di fiori e piccoli giardini pensili che si affacciano sulla valle sottostante.
Vietato dimenticare che la tradizione gastronomica di questi luoghi è dominata dall’olio, il vino e soprattutto dalla pasta fatta in casa. Nelle trattorie e i ristoranti è raro non trovare piatti a base di ingredienti genuini: pasta fatta in casa dalle donne che ancora usano il rasagnolo e la spianatoia; olio dell’antico Frantoio Ravagni, di cui si hanno notizie dal 1421, e Vin Santo accompagnato da un tipico dolce casalingo che qui chiamano torcolo.
Erbe da museo
A meno di dieci chilometri da Anghiari si trova Sansepolcro, altro interessante centro della Valtiberina, patria di Piero della Francesca e città del Palio della balestra (si svolge la seconda domenica di settembre da oltre sessanta anni). Oltre ai musei e alle dimore storiche di alto valore artistico e culturale, di cui si trova ampia documentazione presso l’ufficio turistico e la dettagliata segnaletica sparsa per le vie del centro, consigliamo la visita a un particolare museo dedicato alle erbe medicinali. Si tratta dell’Aboca Museum, realizzato dall’omonima azienda produttrice di cosmetici e integratori naturali. La collezione esiste con lo scopo di recuperare e diffondere la storia e l’utilizzo delle erbe medicinali attraverso i secoli. Nelle sale del bel Palazzo Bourbon del Monte sono stati ricostruiti antichi ambienti di lavorazione delle erbe medicinali, arricchiti da pregiati arredi d’epoca e da una importante collezione di mortai, strumenti, vetri e ceramiche antiche. Spezie e piante benefiche, a centinaia, crescono nell’antistante giardino dedicato a Piero della Francesca.
Sempre in tema di benessere e salute consigliamo una passeggiata fino all’Eremo di Montecasale, sulla montagna sopra Sansepolcro. Si può affrontare il percorso anche a piedi partendo da Sansepolcro, ma bisogna possedere un buon passo e molto tempo a disposizione. Infatti, la strada è comoda e asfaltata, piacevolmente immersa nel bosco, ma il percorso è piuttosto lungo e in salita. Altrimenti si può utilizzare l’automobile o il camper per andare a conoscere la storia di questo luogo molto suggestivo, che deve la sua fama al nome di San Francesco d’Assisi. Qui si svolse l’episodio dei due ladroni, di cui tuttora si conservano i teschi all’interno dell’antico convento. L’eremo è circondato da ampi spazi verdi dotati di tavolini per il pic-nic e sentieri per addentrarsi nella fitta vegetazione di alberi secolari e nel silenzio della mezza montagna.
COSA COMPRARE
• Donna Eleonora, via Marconi 34
I tradizionali bringoli, grossi spaghettoni tirati a mano da condire con il sugo di lepre, d’oca o di funghi. www.donnaeleonora.it
• Antico Frantoio Ravagni, località Ravagni, Tel. 0575789244.
Olio extra vergine e mosto di oliva, molto pregiato e ottenuto attraverso una antica procedura. www.ravagni.com
• Tanti i laboratori di artigianato artistico nel centro storico: tessili, ceramiche, oggettistica in terracotta e antiquari.
DOVE MANGIARE
Locanda al Castello di Sorci. C/o Castello di Sorci – Anghiari
Tutta la settimana si mangia pasta fatta a mano. Piatti sempre tipici (pasta fatta in casa con legumi, ribollita, zuppe di farro e funghi, polenta). Possibilità sosta per i camper. www.castellodisorci.it
SOSTA CAMPER
• Anghiari: Area sosta in parcheggio asfaltato non ombreggiato, nella parte alta del paese. 6 posti per camper molto piccoli, adatti solo per sosta occasionale. Piccola botola unica centrale per acque grigie e nere, fontanella per l’acqua. Via del Campo della Fiera, Piazza 2 Agosto.
Agriturismo Val della Pieve: 10 piazzole dotate di illuminazione notturna e immerse nel verde. Via della Fossa, 8
Presso “Locanda al Castello di Sorci”, ampia area verde con tavoli per pic-nic.
• Sansepolcro: area di sosta viale Alessandro Volta 7, parcheggio comunale gratuito con carico e scarico disponibile.
Podere Violino, agricampeggio con 8 piazzole. Via del Tevere, 1150
INFORMAZIONI
• Museo della Battaglia e di Anghiari
Ci siamo incontrati ieri ad Anghiari sotto la torre dell’orologio.