Umbria | La Valnerina

Tra una sosta golosa e una gita nel verde, ecco i luoghi più piacevoli dove andare a scoprire l’autenticità del centro Italia

Boschi silenziosi, a tratti aspri e selvaggi, isolati. In Valnerina si cammina sentendo il rumore dei passi, l’acqua che scorre nel fiume Nera, il vento tra i rami.

Fermandosi, circondati dall’abbraccio della natura, non si fa fatica a capire perché questi luoghi solitari abbiano nei secoli attratto monaci ed eremiti. Oggi, i moderni pellegrini e gli escursionisti ripercorrono le loro orme, seguendo le suggestioni di un luogo quasi ascetico, intenso. Bello. Cercano la pace, il contatto con la terra, la vita genuina, e anche un pizzico di avventura. E le trovano proprio qui, in questa zona autentica dell’Umbria, nel paesaggio unico disegnato dalla valle del Nera.

Siamo tra la Piana di Castelluccio di Norcia e la Cascata delle Marmore, in un territorio punteggiato da eremi – uno dei più belli è quello rupestre di Santa Maria della Stella, nel bosco di Roccatamburo Cerreto di Spoleto e borghi medievali. Piccoli gioielli, come Sellano, nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia, situato su un poggio che domina una valle verdeggiante. Un grumo di case in pietra, che nascondono dei veri tesori: la cinta muraria, la pieve cinquecentesca, il palazzo comunale completamente affrescato all’interno, e la chiesa di San Francesco.

Castello di Postignano

Una delle sue frazioni, Postignano, con l’antico castello sormontato da una torre esagonale, è stato trasformato in relais di charme. Un esempio di recupero che tutela il territorio e si offre come base per il turismo lento: oltre alle camere, al ristorante trattoria e al wine bar, ospita eventi culturali negli spazi della ex Chiesa della SS. Annunziata, botteghe artigiane, il centro benessere e un giardino delle rose.

Castello di Postignano

Poco lontano, a circa 30 chilometri, Preci è conosciuto come il “borgo dei chirurghi”. Qui, a partire dal 1200 e per tutto il Medioevo, la scuola di chirurgia era riconosciuta in tutta Europa: le tecniche operatorie dei monaci benedettini furono trasmesse negli anni dagli abitanti del borgo, ma anche di Norcia, Spoleto, Foligno e Roma. Anche qui, si sente forte il richiamo della natura. E della buona tavola. Siamo all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, la Piana di Castelluccio, che si colora per la multicolore fioritura delle genzianelle, dei papaveri, dei narcisi e delle violette, e delle lenticchie. Legumi pregiati: piccoline, sode, gustosissime. Così come il tartufo, re dei boschi, i formaggi tipici di Norcia, il pecorino, la ricotta salata, la caciotta morbida. O i prodotti della norcineria, che qui è un’arte e un rito. Provate ad assaggiare il famoso prosciutto di Norcia Igp, o prelibatezze come il salame, il capocollo, il lombetto (di lonza), la salsiccia, i cojoni di mulo. Capirete.

Poi, però, bisogna smaltire. E via allora a piedi, per sentieri e trekking tra gli alberi di latifoglie. Più a sud, a meno di 80 chilometri, il comune di Ferentillo offre oltre 200 km di sentieri tracciati dal Club Alpino Italiano. Ce n’è per tutti i gusti: si possono raggiungere le vette del Monte Solenne, Monte Petano, Monte Fionchi, Monte Aspra; percorrere il sentiero per l’Eremo di Sant’Angelo. Gli amanti dell’arrampicata si mettono alla prova sulla Falesia di Ferentillo, che offre diverse vie: il settore “le Mummie” ha percorsi più semplici e adatti ai principianti; mentre gli esperti scelgono “il Balcone” e “il Gabbio”.

Ma di qui passa anche la Greenway del Nera che, da Ferentillo, arriva sotto la Cascata delle Marmore e raggiunge i tesori della Valnerina, come Arrone, Scheggino, l’Abbazia di San Pietro in Valle.

 

Perfetta per un’escursione in mountain bike. Con l’e-bike si pedala tranquilli lungo la ciclabile dell’Ex Ferrovia Spoleto-Norcia, mentre per un pizzico di adrenalina, c’è il Parco Batteria, pista per il downhill.

E se il caldo si fa sentire, impossibile resistere al richiamo dell’acqua. Per una passeggiata rinfrescante, ci sono i sentieri attorno alla Cascata delle Marmore. E all’interno del meraviglioso Parco Fluviale del Nera si può fare rafting, kayak e canoa.

Per il velismo, il sup e lo sci d’acqua, invece, meglio deviare verso il vicino lago Piediluco, il più grande bacino d’acqua naturale della regione, dopo il Trasimeno. Ma sul Nera si divertono anche i pescatori. Nelle acque del fiume la trota fario è la specie dominante e viene tutelata con la pesca no-kill. Attenzione, però, prima di preparare la canna, bisogna munirsi di apposito permesso di pesca (licenza B). A Borgo Cerreto, nell’infopoint, si trovano tutte le informazioni necessarie e i contatti delle guide che meglio sapranno far fruttare la giornata di pesca.

Info: La zona della Valnerina si trova nella parte orientale dell’Umbria, al confine con le Marche.

W: castellodipostignano.it; cascatadellemarmore.info; parcodelnera.it; neranokill.it.

Sosta: Il Collaccio (ilcollaccio.com/it), un campeggio e un agriturismo, ma anche un’azienda agricola. Il Collaccio, a Preci, è un posto particolare, gestito dalla famiglia Baldoni. Immerso nella natura, offre stanze, appartamenti, bungalow, piazzole, tende e case mobili attrezzate. Ci sono aree barbecue, campi di calcetto e tennis, ogni comodità. E un ristorante, “Al Porcello Felice”, dove si mangia e si beve bene, al giusto prezzo.

Indirizzo: 06047 Preci (PG)

GPS: N42.888472 E13.014528

Tel. 0743/939084 – 939005

Cell. 334 2611111

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