Loreto e la Riviera del Conero: tra spirito e mare

La riviera del Conero è un’oasi di pace e natura che da sempre attira il turista per le sue bianche spiagge e per la natura incontaminata. Al punto che nei tempi antichi gli angeli decisero di posare in questi luoghi la casa più sacra della storia cristiana.

Loreto, Piazza della Madonna

Lo spirito

I luoghi della regione lauretana sono indissolubilmente legati a una delle leggende più affascinanti della religione cristiana. Si narra che nel 1294 i musulmani stavano per conquistare la città di Nazareth, dove più di dodici secoli prima era avvenuta l’Annunciazione dell’angelo Gabriele alla Madonna e dove Gesù Cristo aveva vissuto la sua infanzia. Per evitare che la Santa Casa venisse distrutta, un gruppo di angeli in una sola notte, più precisamente quella tra il 9 e il 10 dicembre 1294, la sollevò in aria e la portò in volo sopra terre e mari, fino a depositarla sopra una collina deserta sulla nostra penisola. Sopra questa altura nel marchigiano, all’epoca abitata solo dagli animali e impreziosita da una natura incontaminata, nacque il Santuario della Santa Casa, attorno al quale nel corso dei secoli si sviluppò la città di Loreto.
Questa è la leggenda. La realtà fu ben diversa da quanto viene raccontato dal mito, ma ciò non toglie che Loreto e il suo santuario sia uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio del nostro paese e, forse, dell’intera cristianità. Innumerevoli personaggi celebri si sono recati in questi luoghi: dal celebre compositore austriaco Wolfgang Amadeus Mozart, che in memoria del suo viaggio compose le Litanie Lauretane, a Giosuè Carducci, passando per Silvio Pellico, il re di Napoli Gioacchino Murat e Giovanni XXIII, che nel 1962 scelse Loreto come primo viaggio papale dai tempi dell’Unità d’Italia. Numerosi pellegrini hanno per secoli frequentato questi luoghi, che ancora oggi è una meta irrinunciabile per religiosi, ma anche per turisti in cerca di qualcosa di indimenticabile.

Loreto, mura e porte cittadine
Loreto, mura e porte cittadine

Loreto fa sentire la sua presenza prima ancora di giungere in città. La cupola della Basilica e il Santuario si intravedono già da lontano, quando non si è all’interno del paese, ma si hanno ancora nelle narici il profumo del mare poco lontano e degli ulivi che, in file ordinate, si arrampicano sulle alture della campagna circostante. Le prime case sono adagiate sulla collina con un movimento sinuoso e in cima a questa incontriamo il Santuario, da secoli sacro protettore della casa più importante del mondo cristiano. Attorno ad esso, per ordine del vescovo di Recanati Nicolò delle Aste, venne costruita la basilica nel 1469. Fu terminata solamente 118 anni dopo e il campanile fu aggiunto nel 1755 su disegno dell’architetto Luigi Vanvitelli. Già solo l’esterno cattura lo sguardo dei visitatori. La luce del sole batte e riscalda la superficie bianca del marmo, che viene completata dall’adiacente Palazzo Apostolico, il quale circonda per quasi due terzi la centrale piazza della Madonna. Al centro del piazzale svetta la preziosa Fontana Maggiore, opera del Maderno. L’architettura tardo gotico-rinascimentale dell’edificio colpisce sia il pellegrino, sia il visitatore occasionale. La struttura interna della basilica è a croce latina su tre navate e numerose sacrestie e cappelle decorate finemente ne arricchiscono le pareti. Particolarmente pregevoli sono la Sacrestia di San Marco, dove ammirare i meravigliosi e antichi affreschi di Melozzo da Forlì, e la Sacrestia di San Giovanni, dove è possibile trovare le opere affrescate di Luca Signorelli. In cima, come a protezione di tutte queste opere, è da ammirare la cupola realizzata da Giuliano da Sangallo e affrescata da Cesara Maccari. Sotto a questa si trova la Santa Casa, protetta da una struttura di marmo che segue i meravigliosi disegni e le idee di Donato Bramante, uno dei più famosi architetti italiani della storia. Particolari sono i due solchi che si osservano sulla base del rivestimento marmoreo, segnati dai pellegrini che per secoli interi si sono recati a pregare in questo luogo sacro. Una volta usciti dalla basilica, merita una visita il Palazzo Apostolico, che ospita nelle sue stanze il Museo Pinacoteca. Qui sono conservate numerosissime opere d’arte pittorica di illustri artisti come Lorenzo Lotto e il Pomarancio, oltre a frammenti della basilica stessa, rimasti dopo i grandi restauri eseguiti durante il XIX secolo. Bellissimi anche gli arazzi, realizzati nel Seicento basandosi sui cartoni del celebre Raffaello Sanzio.

Il mare

Il mare della riviera del Conero
Il mare della riviera del Conero

Questa zona delle Marche, però, non è dedicata solamente ai pellegrini o a chi desidera fare turismo culturale. Loreto si trova presso il Parco del Conero, un’oasi ambientale istituita nel 1987 attorno al Monte Conero per preservare le bellezze naturali del luogo. In quest’area sono presenti tanti sentieri dedicati gli escursionisti, per poter godere della flora e della fauna che incantano questi luoghi. Le numerose e bellissime spiagge bianche della Riviera del Conero, poi, ci conducono a scoprire paesi indimenticabili e preziosi come piccoli gioielli. Il primo che si incontra è Porto Recanati, che da più di un secolo offre ai suoi visitatori quanto di meglio possa offrire una città balneare. Il lungomare è sempre chiuso al traffico, così che ci si possa godere una romantica passeggiata tra le variopinte case del paese e, magari, lasciare che i bambini, e anche i genitori, si godano un po’ di libertà e di tranquillità. I numerosi frangiflutti posti lungo la costa rendono il mare calmo e docile, così da poter godere dei numerosi stabilimenti balneari presenti sulle spiagge. Continuiamo il nostro viaggio, fin dove inizia la spiaggia di Numana bassa, la zona “giovane” della città, costellata da numerosi stabilimenti balneari, che proseguono a perdita d’occhio fino al porto, da sempre una delle maggiori fonti di sostentamento del paese assieme al turismo. Questo porto, inoltre, è uno dei più apprezzati in Italia per la nautica da diporto. L’occasione è buona per fare due chiacchiere con gente esperta del luogo, magari per farsi indicare un buon ristorante dove assaggiare i deliziosi piatti a base di pesce caratteristici della zona. Superate le banchine, si arriva a una bancata di rocce bianche e lisce, che scendono fino al mare con il bosco della Conchiglia verde, arrivando nuovamente sulle spiagge di Numana. Questa parte di costa è caratterizzata dalla rupe su cui poggia villa Bianchelli, costruita sui resti di un convento nel XIII secolo.
Proseguendo verso nord si arriva al piccolo centro medievale di Sirolo. Originariamente centro della civiltà picena, nel medioevo Sirolo acquistò una precisa identità di città fortificata. Il paese è adagiato in mezzo a una natura ancora incontaminata, caratterizzata da spiagge selvagge, rupi, grotte e bianche rocce ricoperte di pinete, perfetta cornice che ci introduce al mare. Soprattutto le acque di Sirolo meritano una menzione, dato che sono state più volte premiate da Legambiente con la Bandiera Blu, riconoscimento della chiarezza e della qualità del mare che bagna questa zona di costa marchigiana. Sirolo è caratterizzato da un clima soleggiato e ventoso ed è circondato da ettari di terreno coltivato a grano, vite e ulivo, pregevoli ingredienti che rendono saporiti e indimenticabili i profumi e i sapori della cucina locale. Il viaggio continua, dopo un breve tratto di strada, a Portonovo. Anche questo è uno splendido paese, ideale per rilassarsi sulla spiaggia che circonda l’omonima baia. Questa zona è dominata e protetta dal forte napoleonico del XIX secolo e dall’abbazia di Santa Maria, probabilmente precedente al secolo XI e considerata un capolavoro di architettura romanica. Anche Portonovo, come detto, dedica la massima attenzione alla valorizzazione delle sue spiagge. La sabbia sembra nascere e cadere dalle colline, colorate di bianco e verde dalle rocce e dai rigogliosi alberi. Queste alture poi si tuffano in acqua, quasi a voler proseguire la loro corsa a pendio sotto i flutti. Un’esperienza da provare è l’esplorazione di questa baia in canoa, avanzando adagio con la pagaia tra il blu del mare e le rocce calcaree, scoprendo la natura che mostra tutta la sua bellezza sia sopra, sia sotto l’acqua. Quando soffia lo scirocco, poi, non lasciatevi sfuggire l’occasione se siete appassionati di surf o di vela. Questo è un punto d’incontro ideale, dove unire lo spirito con la gioia di vivere, tra la Riviera e il Santuario.

Frutti di mare
Frutti di mare

COSA MANGIARE

Numerosissimi i piatti di pesce che si possono gustare in questa zona del marchigiano. Uno dei prodotti più gustosi è sicuramente il mosciolo, un mitilo pescato nella zona di Portonovo, che può essere fatto arrosto o alla marinara. A Loreto da assaggiare sono i vincisgrassi, gustosissimo piatto di pasta e carne. Se siete amanti del buon vino, inoltre, merita di essere assaggiato il Rosso Conero, prodotto con le pregiate uve del vitigno Montepulciano e lasciato invecchiare da uno a tre anni. A Porto Recanati è da provare il brodetto in bianco, cucinato con tutti i tipi di pesce tipici della regione. Ricordatevi sempre di portarvi a casa qualche esemplare di ciauscolo, anche noto come il “salame che si spalma”. Un delizioso salame piuttosto grasso, che si può trovare più o meno affumicato e più o meno speziato. Da provare anche le seppie con i piselli. Per finire, addolcitevi con un po’ di sapa, una sorta di vecchio zucchero rurale, da alcuni chiamato anche miele d’uva.

SOSTA CAMPER

A Loreto troviamo due aree di sosta: una in via Maccari. In alternativa se ne trova un’altra in via Benedetto XV.

Per altre aree in zona consultate Aree Sosta Marche

INFORMAZIONI
Comune di Loreto www.comune.loreto.an.it/

Riviera del Conero www.rivieradelconero.info   www.conero.it

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