Isola di Ponza: magnifica da scoprire in bici e a piedi

È la principale isola dell’Arcipelago Pontino. Offre infinite opportunità non solo legate alla balneazione e, fuori stagione, è una meta molto ambita dagli escursionisti.

isola di Ponza

L’ isola di Ponza fa parte dell’Arcipelago Pontino, composto da due gruppi di isole di origine vulcanica. Il primo dei quali comprende oltre l’isola di Ponza, Gavi, Zannone e Palmarola, mentre il secondo comprende Ventotene e S. Stefano. La conquista da parte dei romani ha lasciato ancora oggi tracce indelebili, come le mura in opus reticulatum, le grotte seminaturali adattate a piscina-vivaio o a serbatoio, i resti di ville e le rovine di un anfiteatro. L’isola di Ponza ha la forma di una lingua di terra vulcanica che si restringe fino a 200 metri tra Cala dell’Inferno e Cala dell’Acqua. Possiede 41 km di coste frastagliate e ricche di bellezze naturali. Per la sua formazione ci sono voluti almeno 500 mila anni ed è ancora una terra in continuo movimento e incessantemente modellata dal mare. Da un punto di vista ambientale, l’isola offre infinite opportunità non solo legate alla balneazione e, fuori stagione, è una meta molto ambita dagli escursionisti. Molte sono le opportunità combinate bici e trekking o gite in barca.

L’isola di Ponza un tempo viveva di agricoltura e particolarmente pregiato era il suo vino. Nonostante sull’isola ci sia ancora molto verde, oggi sono rimasti pochi terreni coltivati. Attualmente l’isola vive di turismo, commercio e pesca; a quest’ultima, un tempo, partecipavano anche le donne, abili quanto gli uomini nel remare. In passato le principali attività erano la pesca di corallo, e aragoste e la vendita di queste ultime vive nel porticciolo.

Non c’è una estesa rete di strade ma in pochi km si può compiere un vero viaggio sulla cresta dell’isola. Magnifica la pedalata sulla dorsale della maggiore tra le isole Ponziane che diventa un’oasi di pace tutta da “navigare” esplorandola in bicicletta. La strada che attraversa l’isola collega i centri di Ponza e Le Forna ed è interamente asfaltata. L’itinerario non è lungo: infatti, tra andata e ritorno non supera i 17 km, e può essere facilmente percorso in bicicletta. I tratti più impegnativi sono la strada Panoramica tra Ponza e Campo Inglese che si sviluppa in 5 km per un dislivello di 170 m e, sulla strada del ritorno, il tratto tra Le Forna e Campo Inglese per un dislivello di 125 metri in 2,2 km. Con una mountain bike o una buona mountain bike, le pendenze imposte dalle strade dell’isola sono superabili in agilità anche da cicloturisti non troppo allenati.

La formula migliore per scoprire l’isola prevede l’uso della bici per gli spostamenti su strada e il prolungamento a piedi su magnifici sentieri per avere una percezione completa dell’isola. In particolare la prima delle due escursioni a piedi consigliate è quella verso la Punta Incenso, attraversando l’omonima piana, partendo dal ristorante Angelino: meraviglioso il panorama sulle pareti tufacee della Punta Incenso e sull’isolotto di Gavi. L’altra passeggiata suggerita è quella che parte dal porto di Ponza e raggiunge il Faro della Guardia passando per la Scarrupata, affacciandosi sui faraglioni del Calzone Muto.

Isola di Ponza: da non perdere

• La Baia Chiaia di Luna
• Il porticciolo di Cala Fonte
• Il Giro dell’isola in barca
• Festa di San Silverio a Le Forna, Festa della Madonna della Civita, della Santissima Maria Assunta
• Museo Etnografico Gerardo Gazzella

INFORMAZIONI
www.comune.ponza.lt.it
www.prolocodiponza.it

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