Candelo: un’oasi di pace medievale in camper

Un tempo era luogo di difesa dedicato ai prodotti della terra e rifugio per il popolo in caso di guerra e pericolo. Oggi il Ricetto di Candelo è una meta ideale per “anime” in fuga dalle grandi città invase da cemento, polveri sottili e i ritmi frenetici che scandiscono le giornate lavorative.

Nel fine settimana, a bordo del proprio camper, si può partire alla conquista di qualche ora di sollievo per lo spirito e per il palato in questo angolo di Piemonte al confine con la Val d’Aosta. Ci troviamo in provincia di Biella, territorio rinomato per la ricchezza di riserve naturali, oasi faunistiche e produzione di succulenta enogastronomia.
L’origine storica del Ricetto di Candelo risale al 1300 e si deve all’iniziativa della locale comunità contadina che ha realizzato questa struttura fortificata per contenere e proteggere i prodotti della terra e le lavorazioni artigianali.

Il territorio fu ceduto dalle signorie del luogo ai contadini in cambio di un censo annuo affinché potessero costruirvi un complesso di 157 casupole, riunite su una superficie di circa 15000 mq, abbracciate da 500 metri di cinta muraria merlata e fortificata sugli angoli da quattro torri. Dall’epoca della sua edificazione fino agli anni dell’ultima occupazione napoleonica, che decretò la definitiva modifica della struttura politico amministrativa del borgo (a cavallo tra il 1700 il 1800), il Ricetto di Candelo non ha avuto una vita facile. Passato sotto diverse giurisdizioni feudali; ceduto al Ducato dei Savoia per poi passare quello di Milano; coinvolto nelle lotte tra francesi e spagnoli, dove i primi si nascondevano e i secondi incendiavano e distruggevano per stanare il nemico, il Ricetto arriva ai giorni nostri straordinariamente conservato (alcune parti sono state ricostruite nel 1561).

Varcare le mura del Ricetto di Candelo è un’esperienza fiabesca. Si accede dalla torre-porta, che è l’unica via d’accesso al Ricetto e che conduce al maestoso palazzo detto del Principe. La dimora di imponente bellezza è incorniciata da una graziosa piazzetta su cui si affacciano le “rue” e le “cellule”. Rua è il francesismo con cui si chiamano le strade acciottolate che si snodano tra gli isolati, anch’essi caratterizzati da edifici fatti di pietre levigate provenienti dal vicino torrente Cervo. Le cellule, invece, compongono gli edifici e sono singoli comparti formati da un piano inferiore e uno superiore dotato di una balconata di legno. I diversi ambienti erano dedicati a differenti operazioni agricole, come la conservazione e l’essiccazione delle granaglie e la produzione di vino. L’atmosfera che si respira nel Ricetto è rustica ed evoca momenti di vita agreste, che fino a pochi anni fa si potevano osservare all’interno delle cellule, nel tempo aumentate di numero fino a a raggiungere 200 unità. All’interno del borgo l’attuale organizzazione di accoglienza turistica ha allestito un eco museo dove sono raccolti i reperti storici e i documenti della tradizione vinicola locale. Il borgo è sede di numerose associazioni di artisti che operano ed espongono manufatti all’interno delle cellule e animano gli eventi che si susseguono durante l’anno.

ricetto di candelo (1)

I dintorni

Candelo dista circa dieci chilometri da Biella, che offre altri numerosi spunti di visite culturali su questa zona del nord-ovest Piemontese.

Significative sono le testimonianze archeologiche, artistiche e architettoniche conservate al Museo del Territorio e sparse nella città di Biella. Esempi di architettura romanica sono rappresentati dallo splendido battistero e dal campanile di S. Stefano. Una visita merita pure il borgo medioevale del Piazzo, adagiato in collina. Il territorio biellese è sede di insediamenti industriali ottocenteschi che ne fanno un luogo privilegiato per la scoperta dell’archeologia industriale legata al settore tessile. Per gli amanti del genere è consigliato il percorso “La Strada della Lana”, che collega Biella con Borgosesia.
Adagiati sulle pendici delle montagne e collegati da tranquille strade panoramiche ci sono alcuni santuari dove il culto religioso si svolge in uno scenario di rilevante importanza artistica e culturale. Presso il Santuario di Oropa, per esempio, sono conservate opere realizzate fra ‘600 e ‘700 dai migliori architetti della corte sabauda e un facile percorso a piedi conduce sul sacro monte costituito di dodici cappelle popolate di statue in terracotta a grandezza naturale. Nelle due vallate laterali si innalzano il Santuario di Graglia, in Valle Elvo, e quello di San Giovanni d’Andorno nella Valle del Cervo.

A PIEDI, IN BICI E SOPRA GLI ALBERI…

Il Ricetto di Candelo, che fa parte del circuito de I Borghi più Belli d’Italia, è situato sull’altopiano del Baraggione, in un comprensorio naturalistico dove colline, montagne e pianure si incontrano offrendo numerose occasioni di svago all’aria aperta e attività sportive invernali ed estive.

ricetto di candelo, una rua

Per chi ama camminare a piedi ci sono itinerari di diverse lunghezze e gradi di difficoltà. Dal Ricetto parte il percorso botanico delle Baragge. L’itinerario è molto facile, dotato di segnaletica sulle principali specie vegetali che si trovano in questo particolare ecosistema. Si cammina prima su asfalto e poi su sterrato per circa due km fino all’area pic nic su fondo pianeggiante, in terra e prato e può essere fruito anche con carrozzelle, meglio se con accompagnatore e in buone condizioni meteo. Avendo a disposizione più tempo si può visitare l’Oasi Zegna. Mulattiere e sterrati, attrezzati con pannelli di orientamento si dipartono tutti dalla Panoramica Zegna, salgono verso gli alpeggi e raggiungono la solitaria Alta Valsessera o scendono ai paesi della Valle di Mosso e della Valle Cervo. Un’altra fitta rete di facili sentieri si snoda nella riserva naturale della Bessa. Stradine sterrate dotate di segnaletica sono percorribili in mountain-bike o a cavallo. Le più battute sono le piste ciclabili delle Vecchie Cave, dei Massi Erratici e dei Cumuli di Ciottoli. Tutti questi itinerari sono facilmente percorribili in mountain bike o bici da strada e sono serviti da parcheggi per autoveicoli a Mongrando (zona Cava Fiora), Zubiena (Vermogno – Centro Visite della Riserva della Bessa e str. provinciale), Borriana (fraz. Rivalta – passerella sul’Elvo) e Cerrione (zona Cava Barbera). D’inverno si può praticare sci, sia discesa, sia fondo, su piste di contenute dimensioni a Bielmonte e Oropa. A Veglio, che dista pochi chilometri da Candelo, esiste un Parco Avventura costruito tra gli alberi utilizzando corda e legno, che consente a bambini e adulti intraprendenti di arrampicarsi e muoversi su percorsi sospesi tra i rami.

SPECIALITÀ DA GUSTARE

Paletta Candelese: insaccato di spalla di maiale sottoposto a “massaggiatura”, salatura e aromatizzazione manuale. Si conserva dopo una complessa asciugatura o sotto grasso. Si consuma dopo lessatura, caldo o freddo. La produzione è molto limitata.
Croccanti del Ciavarin: dolci secchi, friabili di gusto caramellato, profumati di mandorle e fiori d’arancio. Ciavarin sta per fabbricante di chiavi… pare che l’ideatore di questi dolci fosse un “dopolavorista” che faceva il fornaio di secondo mestiere.
Strade del Vino: l’itinerario parte dal lago di Viverone, rinomata stazione balneare, sulle cui colline si producono i Doc Canavese e Erbaluce. Qui si trova il Castello di Roppolo, sede dell’Enoteca Regionale della Serra, dove è possibile degustare ed acquistare tutti i vini piemontesi.
A Candelo si produce il Coste della Sesia rosso, un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Biella e Vercelli.

Leggi anche:  I borghi e i castelli del Canavese

DOVE MANGIARE

Menabrea, via R.Germanin 6, Biella
Ristorante con fabbrica di birra. La Menabrea è stata più volte vincitrice del World Beer Championships di Chicago, come migliore birra del mondo. www.birramenabrea.com

Il Torchio 1763 Piazza Castello, Candelo, Tel. 015 249 9028

Locanda la Greppia Località Ricetto III Rua SNC, 13878 Candelo, Cell. 333 370 0425

SOSTA CAMPER

• Candelo: area attrezzata nei pressi della palestra comunale. Area gratuita, illuminata, ammessi 30 mezzi, pozzetto ed acqua. Sosta consentita anche dietro la Chiesa di S.Maria Maggiore. Altra area attrezzata ai piedi del ‘Ricetto’, il borgo medievale.
Piatto: presso impianti sportivi, parcheggio con camper service gratuito.
Biella: parcheggio con camper service gratuito presso Stazione Ferroviaria, corso Europa.

INFORMAZIONI

• Pro loco Candelo www.prolococandelo.it

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