6 località di mare dove non stare (solo) fermi in spiaggia ma camminare lungo sentieri vista mare: per un tuffo nel verde della natura oltre che nel blu dell’acqua.
Sentiero Rilke – Friuli Venezia Giulia
Era il percorso preferito dal poeta Rainer Maria Rilke, quando soggiornò presso il castello di Duino all’inizio del Novecento, e per questo è stato a lui intitolato. Molte le suggestioni che un sentiero come questo, a picco sul mare, fa emergere: colori e profumi si mescolano al silenzio e a “pezzi” del passato. Bunker e avamposti militari usati in entrambe le Guerre Mondiali e ora riadattati a punti panoramici spuntano a caratterizzare la camminata. Il silenzio a volte è rotto dal vento che spazza la costa, rendendo i colori più luminosi. Allora ci si può sedere su una delle panchine in legno ad ammirare il tramonto che accende i colori di mare e rocce.
Il percorso: lungo poco meno di due chilometri su un percorso di sassi, quasi completamente pianeggiante, è un sentiero adatto a tutti. Con le dovute cautele e precauzioni, essendo a picco sul mare. Dal punto di vista paesaggistico alterna una vegetazione balcanica a quella mediterranea e formazioni rocciose di diverso tipo. Il connubio di elementi naturali così caratteristici è tutelato come Riserva Naturale Regionale delle Falesie di Duino. Deviazioni e soste sono tutte interessanti: sport acquatici e relax nella baia di Sistiana, una visita al castello di Duino, un giro lungo la Strada Costiera Triestina.
Info: Al sentiero si può accedere da Duino e da Sistiana, tra Monfalcone e Trieste, raggiungibile dalla A4.
Sosta: Il Camping Village Mare Pineta è costeggiato dal sentiero Rilke.

Argentario – Toscana
Appare come una montagna che sbuca dal mare, ricoperta in parte di boschi, e offre la possibilità di ammirare il panorama a 360˚ dalla Maremma alle isole dell’arcipelago toscano. Questo la rende il luogo ideale dove poter fare attività sportiva e godersi il mare turchese sulle coste rocciose. I percorsi sono numerosi e spaziano su diversi tipi di difficoltà e lunghezza. Inoltre sono per la maggior parte segnalati e puliti, agevolando la fruizione e la sicurezza dei camminatori. I colori sono i verdi intensi della profumata macchia mediterranea e le sfumature di blu del mare: l’acqua compare, ora lontana ora vicina, con il salmastro che si attacca alle narici, invogliandoci a un tuffo rinfrescante.
I percorsi: ci sono sentieri poco impegnativi che partono da Porto Santo Stefano e si allungano alla scoperta di vecchi e nuovi fari. E ci sono itinerari più impegnativi, dove l’ombra della macchia fa eco al silenzio di vecchie cappelle. Lungo il cammino si incontrano ruderi di vecchie costruzioni, come quelli dell’acquedotto Leopoldino. Tra le spiagge raggiungibili la famosa Cala del Gesso, che ricorda il tempo in cui alcune cave erano attive nella zona, e spiaggia Lunga detta anche Lo Sbarcatello.
Info: A metà strada tra Grosseto e Civitavecchia.
Sosta: Ad Albinia Argentario Camping Village; in località Feniglia il campingfeniglia.it.

Torre dell’Orso – Puglia
Nel Salento, grazie a percorsi di trekking, si possono unire il relax sulla spiaggia, le visite a borghi e città con il loro patrimonio storico e artistico e tappe per gustare i prodotti enogastronomici. Nella zona di Torre dell’Orso, famosa località di mare, ci sono alcuni itinerari che portano alla scoperta di una Puglia intensa e genuina.
Il percorso: un percorso ad anello di circa 12 chilometri, pianeggiante e a bassa difficoltà, si snoda tra la costa e la campagna: unisce il borgo di Roca Vecchia con Torre dell’Orso e Torre Sant’Andrea. Leit motiv sono le vestigia del passato e le testimonianze religiose. Un primo assaggio lo si ha nell’area archeologica di Roca Vecchia, dove sono conservate preziose testimonianze di epoche diverse, e nei ruderi della torre, posta su un isolotto. Nelle grotte nascoste negli anfratti della costa si osservano i fossili. Il luogo che regala maggiori sorprese è la Grotta della Poesia, una piscina naturale di straordinaria bellezza che conserva una sorgente d’acqua dolce e un antico luogo di culto. Il sinuoso itinerario costiero si apre poi sugli scogli denominati Le Due Sorelle, a cui si lega una antica leggenda: due sorelle, per cercare refrigerio dalla calura, si tuffarono in mare senza riuscire poi a tornare a riva. Infine si arriva sui faraglioni di Sant’Andrea, formazioni rocciose che rendono inconfondibile questo tratto di costa. Il ritorno può esser percorso all’interno, sotto l’ombra di una pineta e in una campagna che cela piccoli luoghi di culto, legati alla devozione popolare.
Info: Torre dell’Orso si trova sulla costa adriatica pugliese, a nord di Otranto.
Sosta: Sentinella Village Camping.
Sentiero del Trecciolino – Calabria
Il percorso regala bellissimi panorami, soprattutto al tramonto, quando il sole tinge di sfumature violacee acqua, terra e cielo: ecco perché Platone definì questa zona Costa Viola. Saremo noi e le capre a osservare dall’alto questi muri a picco, versanti verdi dove boschi e prati si tuffano nel mare. Lo sguardo richiederà uno stop ogni tanto per potersi soffermare sulle spiagge e calette che si aprono in mezzo alle rocce: raggiungerle pare un miraggio, un volo possibile soltanto a falchi e poiane che, con un po’ di fortuna, si possono avvistare. E poi gli occhi si alzano per abbracciare le isole Eolie, lo Stretto di Messina, e a nord il Capo Vaticano: tanti luoghi dove storie, leggende e racconti mitologici si intrecciano.
Il percorso: sentiero classificato come escursionistico, è preferibile affrontarlo con un minimo di allenamento e con una guida. Collega Palmi a Bagnara Calabra e ha tre diverse varianti, di cui due ad anello. La terza variante è per lunghezza e difficoltà adatta solo a chi ha un buon allenamento. Attraversa il Sentiero dei Francesi, così chiamato per il tunnel da loro scavato nel 1806, o del Vino, perché si sviluppa tra vigneti piantati lungo i terrazzamenti. Tra le spiagge , Cala Janculla è quella più suggestiva: raggiungibile con un sentiero in pendenza o via mare.
Info: Il Sentiero del Trecciolino parte da Palmi, nella Costa Viola calabrese, accessibile dalla A2 Salerno-Reggio Calabria.
Sosta: A Palmi Villaggio Camping Anna e Villaggio Camping La quiete.

Cala Goloritzé – Sardegna
Si dice che la cala sia stata creata da una frana negli anni Sessanta, uno scontro che ha prodotto un arenile di sassi bianchi, contornato da rocce dalle forme suggestive e da una guglia che la rende inconfondibile. Su queste pareti amanti del free climbing hanno aperto nuove vie, dando il via alla scoperta della spiaggia.
Il percorso: il percorso di trekking di 3 chilometri non è una semplice passeggiata e bisogna essere un po’ allenati. Alberi sinuosi si alternano a cespugli, i profumi tipici della macchia mediterranea solleticano le narici. Lo sguardo è attratto da grotte e anfratti per il ricovero degli ovini, forse abitate in tempi antichi. Un trekking verso il mare si trasforma così in un percorso nel cuore più genuino di questa parte della Sardegna: il carattere spigoloso delle rocce viene ammansito dallo spumeggiare delle onde e dal riparo protettivo offerto da alcune piante. Ricordatevi acqua e viveri per la giornata, crema solare e spray anti insetti, scarpe adatte a un trekking leggero e un cappello. I bambini piccoli vanno portati nello zaino da montagna.
Info: Procedere sulla SS 125 tra Orosei e Arbatax, a Baunei seguire per l’altopiano del Golgo e parcheggiare a Su Porteddu.
Sosta: area sosta nella natura Su Porteddu, all’accesso del sentiero per la cala.
Asinara – Sardegna
Un’isola appartata, scelta come zona di isolamento e poi sede di carcere. Un’isola esposta ai venti, con scogliere a ovest e una costa sabbiosa a est. Un’isola caratterizzata dalla macchia mediterranea e da diverse specie animali. L’asinello bianco ne è divenuto il simbolo. Un’isola che conserva testimonianze di insediamenti del passato. Una gita all’Asinara non si limita dunque a un bagno in acque turchesi. Offre un tuffo in una natura che ha potuto conservare flora e fauna selvagge, insediamenti umani discreti e semplici, un ritmo lento e tranquillo.
I percorsi: si può visitare l’Asinara, parco nazionale e area marina protetta, in bicicletta, a cavallo e a piedi. Sentieri tematici partono da diverse zone dell’isola e spesso si incrociano tra loro. Scegliete quello che fa al vostro caso. Il Sentiero del Castellaccio vi porta alla struttura diroccata da cui prende il nome in meno di 10 chilometri, con un incantevole panorama sullo stretto di Fornelli. E si vi appassionano i resti del passato il Sentiero della memoria tocca proprio quei luoghi del parco che ne conservano traccia: grotte, tombe prenuragiche e l’ossario austro-ungarico. Lo vedrete un po’ ovunque, qui, ma percorrere il sentiero a lui dedicato vi permetterà un incontro più sicuro: il Sentiero dell’asino bianco vi condurrà poi fino a una vecchia torre aragonese. E il tuffo nel mare? A Cala d’Arena e a Cala Sabina!
Info: L’Asinara si raggiunge tramite traghetto (durata della tratta tra 1 ora e 1 ora e mezza) dai porti di Stintino e Porto Torres.
Sosta: Il Camping Golfo dell’Asinara Resort, vicino a Porto Torres.
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