Via col vento… in Kitesurf | Sicilia

Profondo sud, dove la Sicilia guarda in faccia la Tunisia, il sole asciuga il sale e il vento muove pale di mulini e vele… dei kitesurfer!

Divertitevi a setacciare palmo a palmo la costa tra Trapani e Marsala: scoprirete che il vento che da queste parti negli ultimi anni gonfia le ali degli appassionati di Kitesurf, da tempo immemorabile muove le pale dei mulini delle saline dalle quali si ottiene il vero “oro bianco” della Sicilia.

Una visita su tutte è alla salina di Mozia. Qui la produzione, per precisa scelta, è ancorata alla tradizione, e i mulini a vento muovono le loro pale per pompare l’acqua da una vasca all’altra e per macinare il prezioso raccolto.

Il nostro consiglio è di partecipare alla visita guidata e di organizzarvi per sedervi al bar della salina all’ora del tramonto: uno spettacolo che non scorderete facilmente.

Marsala

Il centro storico è piccolo, non rischiate certo di perdervi, ma decisamente ricco di spunti. La città è stata protagonista del Risorgimento: è qui che Garibaldi sbarcò con i suoi Mille per risalire lo stivale, e i segni del suo passaggio sono un po’ ovunque, testimoniati da targhe e luoghi intitolati alle camicie rosse.

Il centro storico è ben curato, si passeggia su una pavimentazione in marmo lucido accompagnati dalle facciate di chiese e palazzi nobiliari barocchi e molti ristorantini e bar di tendenza.

Tra i luoghi da non perdere mettete in nota le storiche cantine Florio: danno origine al celebre vino liquoroso che porta il nome della città.

Kitesurf, un gioco da ragazzi

È lo sport del nuovo millennio, si apprende più velocemente del windsurf e tra tutti i veicoli a vela che l’uomo ha approntato da quando ha iniziato a solcare i mari è il più veloce.

Da subito lo Stagnone di Marsala è stato individuato dai primi appassionati come luogo d’eccellenza. Per chi inizia è necessario per prima cosa un buon corso: costa intorno ai trecento euro in una decina di ore circa e mette in condizione di muoversi da soli per andare e tornare lungo la laguna.

Inizierete imparando le manovre di preparazione delle attrezzature, a collegare la barra di manovra ai 4 o 5 cavi di circa 25 metri ciascuno dell’aquilone, il “kite” appunto.

Il primo approccio sarà il “freeriding”, semplicemente divertirsi a planare sull’acqua governando l’aquilone con le braccia e imprimendo la direzione alla tavola con il peso del corpo. In questo caso un vento tra i 12 e i 24 nodi sarà più che sufficiente.

Dove?

Lo Stagnone di Marsala è uno di questi luoghi. Il fondale basso e l’arcipelago di fronte suggerisce una temperatura dell’acqua decente anche nella stagione più fredda (ma la muta serve) e un mare non troppo agitato anche quando il vento ha una certa consistenza.

Altro spot nelle vicinanze e quello di Pozzitello, a otto chilometri da Mazara. Si tratta di un golfo sabbioso tra due litorali rocciosi. È considerato uno spot tecnico con una bella varietà di venti e un’esposizione che in inverno consente alle onde di raggiungere i quattro metri di altezza… Se amate il wavestyle è il luogo che fa per voi!

In inverno il golfo di Tonnarella, il litorale marittimo di Mazara del Vallo, è lo spot storico del windsurf e del kitesurf mazarese, in particolare di fronte al Circoletto, la scuola di surf locale e base operativa della Kitesurf Mazara Academy.

Capo Feto è lo spot più meridionale del trapanese: si trova a Ovest di Mazara, in estate il mare è spesso estremamente calmo anche con il vento.

Viene sconsigliato solo con la tramontana per le raffiche repentine.

 

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