Affidabile, leggero, compatibile con il sistema Eps, gestibile dalla rete assistenza Fiat Professional. Ecco le caratteristiche del Ducato nella nuova versione a trazione integrale. Una interessante base da camperizzare.
Il Ducato 4×4 non è una novità assoluta, ma con la nuova generazione di Ducato si è voluto anche rinfrescare il progetto per renderlo più appetibile agli allestitori di furgonati. Fiat Professional ha ben presente, infatti, che il cosiddetto camper puro sta conoscendo un successo tale da non avere precedenti nella storia. Un pubblico giovane, sportivo e dinamico è il target di riferimento, ma noi sappiamo anche che chi sceglie il van è un tipo di viaggiatore orgoglioso del proprio veicolo e che ne vanta volentieri l’agilità e l’elasticità. Siamo sicuri che non pochi camperisti apprezzano l’idea di andare in montagna in tutta tranquillità anche su fondo innevato, di scendere lungo una ripida strada sterrata per raggiungere la spiaggia solitaria (consapevoli di riuscire a ritornare in cima alla strada asfaltata), di uscire dal prato dove si è pernottato anche se ha piovuto: insomma, di essere davvero liberi di vivere l’avventura in van su ogni tipo di terreno, anche in condizioni difficili. Magari senza impegnarsi nel superamento delle dune di sabbia o affrontare il guado dei fiumi… Ma nel fuori strada leggero, Ducato promette che non avrà rivali.
Si scrive Dangel, si legge Fiat Professional
Anche per questa nuova versione del Ducato 4×4 Fiat si è appoggiata per la cinematica all’azienda specializzata francese Dangel che costruisce lo specifico ponte posteriore. Fiat Professional, però, è entrata a fondo nel merito del progetto curandone maggiormente, rispetto al passato, alcuni aspetti quali affidabilità, contenimento dei pesi e compatibilità con il sistema EPS. Inoltre ha predisposto la gestione dell’assistenza direttamente dalla rete di officine Fiat Professional. L’incremento di peso rispetto alla versione normale è di circa 150 kg, un peso accettabile sui furgonati.
Come funziona
Il sistema è a giunto viscoso; si tratta di una trazione permanente con ripartizione dell’80% sull’asse anteriore e il resto sul posteriore. Venendo a mancare aderenza sull’asse anteriore, le ruote sull’asse posteriore iniziano a spingere con maggiore vigore fino alla ripartizione perfetta della forza sui due assi. Per le situazioni più difficili è previsto il blocco del differenziale, ma si tratta di un’opzione a richiesta.
Interessante l’aspetto relativo agli pneumatici del tipo “tutto terreno” forniti di primo equipaggiamento.
Rispetto al reparto sospensioni, nulla cambia sulle anteriori, se non una specifica taratura per la particolare configurazione. Sull’asse posteriore resta il principio dell’asse unico con sistema di ammortizzatore e balestre, ma completamente ridisegnato.
Si apprezza, al fine delle trasformazioni in camper, il fatto che l’albero di trasmissione non sia perfettamente centrale rispetto al veicolo: un vantaggio, per esempio, al momento di collocare il serbatoio delle acque grigie sotto al pianale.
Rispetto al costo della meccanica è di circa 8.000 euro in più rispetto alla versione normale.
Per maggiori informazioni: fiatcamper.com
