Toscana Classica

Toccata e fuga in Toscana: Siena, San Gimignano, Volterra e Pisa. Un breve tour perfetto per chi ha pochi giorni a disposizione. Le impressioni e i consigli di un lettore e della sua numerosa famiglia

Tutto è pronto: il nuovo super mezzo è in ottime condizioni e pronto per la nostra prima uscita “seria”: tre notti in Toscana. La meta è un classico e non si discute: i ragazzi, unanimi, vogliono vedere la torre di Pisa, e come dargli torto? Preparo quindi un itinerario ad hoc per sfruttare al meglio il lungo week-end. Alle 14.15 in perfetto orario il “MaC” (Louis) è carico e impaziente di macinare chilometri. Recuperiamo l’amica Teresa (il viaggio è per lei, il suo regalo di Cresima) e poco dopo siamo in autostrada: il traffico intenso frena il nostro entusiasmo, in cima all’Appennino siamo in coda e procediamo incolonnati fin dopo Firenze, all’uscita per Siena. Decidiamo visto l’orario di fermarci per la cena e parcheggiamo in un autogrill lungo la superstrada; il tempo è buono, la fame molta, l’emozione per la vacanzina sempre effervescente. Ci accorgiamo che poco alla volta i camper in fila dietro di noi sono quasi una decina…

Ripartiamo che è quasi buio e in circa un’ora raggiungiamo il luogo della nostra prima sosta notturna: il monastero di Monte Uliveto Maggiore, nel comune di Asciano (SI). Parcheggiamo nell’area di fianco alla strada per le soste degli autobus o pulmini: siamo da soli! La location è davvero notevole: un camper in mezzo al bosco, non c’è anima viva, solo i versi degli animali notturni. Mac e il suo equipaggio in silenzio si addormentano nel buio della notte, sotto lo sguardo rassicurante della luna piena.

 

Venerdì: Asciano San Gimignano

Alle 7 sono in piedi, l’aria frizzante, bella la vista verso le colline a sud, con la nebbiolina nel fondo valle che fa emergere le cime delle colline: sembra un lago! Il tempo un po’ grigio promette di migliorare…

Mi avvio in perlustrazione verso il monastero che è proprio a cinque minuti: silenzio totale, nessuno in vista, un monaco su un auto esce dal cancello e si allontana. Arrivo all’ingresso dei visitatori che apre alle 9.15. Provo ad entrare in chiesa da una porticina laterale che risulta aperta e mi intrufolo con nonchalance: un monaco prepara l’altare, un altro compare da non so dove, mi vede e mi saluta con un sorriso. È ora di tornare al camper per dare la sveglia alla truppa… Colazione ed eccoci tutti fuori, pronti per iniziare la visita, libera e gratuita. Il pezzo forte è senza dubbio il chiostro grande, interamente affrescato tra il 1495 e il 1505 dal Signorelli e dal Sodoma in maniera pregevole, illustrando la vita di San Benedetto. Il complesso monastico è molto bello e caratterizzato dalle costruzioni in mattoni rossi ed è inserito in una cornice naturale davvero armoniosa.

Tornati al camper partiamo alla volta di Siena attraversando le stupende colline denominate “Crete senesi”, paesaggi da cartolina e strada “da guidare” che è un piacere per il mezzo e l’autista! Fatichiamo a trovare parcheggio a Siena, sono tutti molto lontani dal centro e poco forniti dai bus; intanto scorgo un bel camper parcheggiato lungo una strada secondaria e mi ci piazzo davanti, meglio mangiare qualcosa mentre pensiamo al da farsi… Nel mentre arriva la proprietaria del camper, una signora gentilissima che abita lì, facciamo conoscenza, e con mia grande sorpresa si offre di accompagnarci tutti in centro con la sua auto: troppa grazia, questa sì che è solidarietà tra camperisti!

Entriamo a piedi nella città vecchia e dopo alcuni minuti ecco scorgere la torre civica del Palazzo Pubblico che ci guida nella famosissima Piazza del Campo: che spettacolo! È proprio vero che certe cose le abbiamo solo in Italia!!

Anche i ragazzi percepiscono di essere in un luogo speciale, e mi stupisco nel vederli ascoltare senza sbuffare il racconto della storia del Palio: sono giustamente incuriositi da questo evento così strano e bizzarro. Gli racconto delle contrade, dei cavalli che corrono, dei fantini che cadono, del “meccanismo” della partenza col gioco delle alleanze, del cavallo vincente che viene portato in trionfo fin dentro la Chiesa… insomma una favola in piena regola, che qui però è realtà. Proseguiamo fino all’imponente Duomo con il caratteristico “facciatone” incompiuto ed entriamo per ammirare le bellezze di questa chiesa stupenda, massima espressione dello stile romanico-gotico italiano. Passeggiamo per le vie del centro concedendoci un ottimo gelato e ben due calamite-ricordo del luogo. È ora di ripartire e il sottoscritto si deve macinare quasi tre chilometri a piedi per recuperare il MaC, ma quello che conta è che poco dopo siamo ancora tutti a bordo in viaggio per la prossima meta, l’altrettanto famosa San Gimignano.

Arriviamo verso le 18, il tempo sta peggiorando; andiamo a colpo sicuro al parcheggio attrezzato di S. Chiara, molto affollato ma ottimo per struttura e dotazioni, con bagni, risto-bar, servizio navetta e un bel campo da calcetto a disposizione di tutti. Siamo un po’ stanchi e optiamo per visitare la città l’indomani, adesso un po’ di gioco/relax e poi la cena.

 

Sabato: San Gimignano Volterra – Pisa

Ci svegliamo tardi ma alle 9 in punto siamo pronti per prendere la navetta per il centro: peccato che l’orario giusto sia alle 9.30! Poco male però, perché c’è già un gruppettino di persone in attesa e la navetta è uno scassatissimo Transit 9 posti… In poco tempo il nugolo di persone cresce notevolmente, ma il pulmino non ne vuol sapere di anticipare la partenza. Fortunatamente prendiamo il secondo “giro” e alle 9.45 stiamo per varcare la bella e antica porta d’accesso alla città. San Gimignano è davvero splendida nella sua integrità medievale, sembra di essere in un film! La piazza, il duomo, il palazzo comunale e le famose torri donano all’antica città un’impronta davvero unica.

Peccato si debba però pagare per qualsiasi cosa! Optiamo per i musei civici (siti nel palazzo comunale), perché Paola vuole vedere un dipinto riportato nel suo libro di storia: sta proprio studiando l’epoca dei primi comuni! Inoltre è possibile salire sulla torre grossa, la più alta di tutte, e subito ci lanciamo alla sua conquista; Marco però non è dell’idea, e dopo averlo trascinato sulle prime due rampe di scale si blocca, non ne vuol sapere di proseguire. Aspetto con lui mentre gli altri continuano la scalata. Dopo 10 minuti le ragazze scendono entusiaste contando i gradini… Ora è il mio turno, e arrivato in cima mi godo lo stupendo panorama sulla città e il bellissimo paesaggio collinare che ha reso la Toscana celebre nel mondo. Anche la Pinacoteca non tradisce le attese, con bellissime pale dipinte con maestria e colori vivaci anche dal celebre Pinturicchio. Paola non trova il “suo” quadro (San Gimignano che tiene tra le mani il modellino della città) ma qui subentra super papi, che risolve brillantemente la situazione identificando l’oggetto in un battibaleno: era proprio quello davanti ai miei occhi! Bravura o fortuna? Decidete voi… Infine la sala Dante, interamente affrescata e suggestiva. Rientriamo contenti al camping e ci prepariamo un bel pranzetto.

Si riparte per Volterra attraversando paesaggi molto belli e pressoché disabitati. Anche Volterra non ci delude con la stupenda piazza dei Priori e l’omonimo palazzo che visitiamo, ma la caratteristica tipica della città sono le botteghe che vendono (e producono) oggetti in alabastro davvero notevoli: entriamo anche in un piccolo laboratorio, dove due artigiani sono intenti a modellare la morbida pietra bianca semitrasparente.

Tornati al camper ripartiamo per l’ultima tappa del nostro viaggio: Pisa. Arriviamo prima di cena e ci fermiamo nell’aera di sosta attrezzata di via del Pratale, che è un grande parcheggio asfaltato con camper service ed elettricità a richiesta.

San Gimignano
San Gimignano

 

Domenica: Pisa Treviso

La torre di Pisa
La torre di Pisa

Alle 9 siamo pronti per andare in centro; ci incamminiamo e dopo 15 minuti varchiamo le mura medievali e raggiungiamo la bella chiesa di S. Caterina che visitiamo velocemente. Proseguiamo verso il pezzo forte, la mitica torre pendente, simbolo della città nel mondo, che compare dopo poco ai nostri occhi in tutto il suo splendore: che emozione!

Non sono ancora le 10 ma c’è già molta gente in giro. Ci informiamo per salire e sinceramente rimaniamo male nello scoprire il costo del biglietto: ben 18 euro a persona: pazzesco! Ovviamente mi passa subito la voglia, ma quando guardo i visi delusi del trio devo cambiare idea: almeno loro devo farle salire, siamo venuti fin qui apposta. Prenoto la visita delle 12.00 così che abbiamo due ore per goderci la stupenda Piazza dei Miracoli e assistere alla messa nel grandioso Duomo. Alle 12 entriamo nella torre (alle fine son dovuto andare pure io) e finalmente iniziamo la salita nell’unica scala a chiocciola che si avvita all’interno della sua struttura circolare. Salendo si perde il senso dell’orientamento e fa effetto sentirsi cambiare continuamente la pendenza dei gradini sotto i piedi: sembra di essere un po’ ubriachi! Eccoci in cima, con le belle campane e le foto di rito. Individuiamo anche la mamma e Marco che ci salutano dal basso, due puntini tra la folla.

Bene, tutto è compiuto, torniamo a piedi verso il parcheggio per l’ultimo pranzo e poi alle 14.30 siamo pronti per il rientro. MaC in moto, nei nostri occhi le immagini vive delle tante bellezze ammirate in questi giorni e nei cuori la consapevolezza di aver potuto, ancora una volta, godere di quella straordinaria dimensione che è il “Viaggio”.

 

Le nostre soste

 Asciano, strada provinciale di Monte Uliveto Maggiore; gratuita; coordinate GPS: 43.179013, 11.547239

San Gimignano, sosta camper Santa Chiara; 22 euro/24 ore; coordinate GPS: 43.45555,11.034700

Pisa Area camper Pratale; notte + camper service euro 12; coordinate GPS: 43.72127,10.42077

 

Road book

Durata: 4 giorni

Km percorsi: 980

Consumo medio: 10,4 l/100 km

Camper: Mc Louis Steel 540 su Ducato 2.3 130 cv

Equipaggio: famiglia Colombo (Riccardo, Chiara, Paola, Silvia, Marco) + Teresa B.

 

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