Serbia | Lungo il Danubio, da Novi Sad alle Porte di Ferro

Seguire le sponde serbe del Danubio, fermarsi a visitare grandi città o piccoli borghi, castelli e monasteri, placidamente accompagnati dal più grande fiume europeo.

Un percorso lungo l’anima balcanica del Vecchio Continente

Seguire il corso del Danubio è quello che si può considerare un vero viaggio dalle mille sorprese.

In questo viaggio serbo seguiremo quasi tutti i 588 chilometri del tratto di fiume che scorre in Serbia. Ne vedremo di ogni colore, passeremo da Belgrado, percorreremo il tratto che fa da confine tra Romania e Serbia fino alle Porte di Ferro, la profonda gola sulla quale l’imperatore Traiano fece costruire il ponte per invadere la Dacia.

Viaggiando lungo il Danubio: dal confine a Novi Sad

Arrivando da nord, in estate incontrerete un clima piuttosto afoso e un paesaggio piatto: benvenuti in Pannonia, equivalente della Pianura Padana in salsa balcanica. Scendendo, la geografia del paese è decisamente più mossa con montagne rocciose, macchia e foreste.

Bezdan, località da dove inizia il nostro itinerario danubiano.
Tra le prime località dove fermarsi per una sosta vi consigliamo Sombor, città che fu ungherese e che ha un bel centro storico dal sapore mitteleuropeo.

Sombor

Non si bagna sul Danubio, ma ne è prossima, ed è collegata al fiume attraverso un canale. Viene chiamata la “Città Verde” per i suoi parchi.

È invece sulle sponde del Danubio, Apatin, una località che dista una ventina di chilometri da Sombor e che viene considerata una perla barocca di sapore asburgico. Tra le premiate ditte con sede in città segnaliamo la Apatinska Pivara, il birrificio dove nasce la birra Jelen.

Apatin

Nei pressi della città anche la stazione termale Junaković dotata di piscine interne ed esterne, oltre che di campi sportivi e centri benessere.

Proseguiamo lungo il corso del fiume in direzione di Novi Sad, ma prima di raggiungere questa importante città facciamo tappa alla suggestiva Fortezza di Bač.

La fortezza medievale di Bač

Da Bač si raggiunge in una manciata di chilometri il Monastero di Bodjani, fatto costruire da un ricco commerciante nel 1300 nei pressi della fonte miracolosa che gli guarì gli occhi… La fonte è ancora lì: andate e servitevi!

Infine Novi Sad, una città tutta da vedere e da vivere. Ai primi luglio qui si svolge il celebre Exit Festival, quest’anno dal 4 al 7 luglio, una colossale kermesse musicale pop rock che vedrà affluire in città decine di migliaia di giovani da tutta Europa e soprattutto dalle repubbliche della ex Jugoslavia. La manifestazione ha assunto importanza anche per il suo valore simbolico contro un nazionalismo spietato e pagato a caro prezzo dalla gente di quella che era la Jugoslavia.

 

A Novi Sad sono molte le cose da visitare. Suggestiva la Fortezza Petrovaradin che su un promontorio si specchia sull’acqua del Danubio. Si trova sulla sponda opposta del fiume rispetto Stari Grad, la città vecchia, con le sue pittoresche strade e le chiese.

Fortezza Petrovaradin

Fate anche un salto alla spiaggia Strand per rendervi conto di come gli abitanti della città vivano il fiume come fosse un mare, da qui piuttosto lontano. Dal porto di Novi Sad partono interessanti gite in barca per una minicrociera sul Danubio.

Un giro nei dintorni interessante è lungo il monte Fruška Gora, sulle cui pendici c’è una vera e propria via dei monasteri serbo ortodossi come il Velika Remeta, il Krušedol, il Grgeteg, il Novo Hopovo, il Beočin, tanto per citarne alcuni tra i più importanti.

Monastero di Kovilj in Fruska Gora

Belgrado, la capitale!

Una grande città equiparabile a Milano per numero di abitanti. Qui la sosta consigliata è di almeno un paio di giorni per poter apprezzare parte dell’offerta turistica. Prima di tutto cerchiamo casa: il Camp Dunav www.campdunav.com è il riferimento per i camperisti di passaggio.

Arrivando da Novi Sad lo incontriamo una decina di chilometri prima del centro di Belgrado, placidamente adagiato sul fiume. A qualche centinaio di metri dal campeggio passano diversi autobus per il centro.

Da dove cominciare? Sicuramente da una buona guida per organizzare al meglio la scoperta della città, ma il punto di partenza è senz’altro “Trg Republike”, Piazza della Repubblica, in particolare “sotto al monumento di Mihailo III”, il classico punto dove i cittadini si danno appuntamento.

Trg Republike

Da qui in pochi minuti si raggiungono i luoghi di maggiore interesse come Knez Mihailova, via pedonale che dalla piazza porta al Parco Kalemegdan, oltre ai numerosi bar, ristoranti, negozi ed edifici storici forzatamente in stile liberty per il piano regolatore ottocentesco che voleva una netta rottura con lo stile balcanico. Al capo opposto il Parco Kalemegdan, grande area verde urbana che ospita musei, lo zoo e il parco divertimenti.

Fortezza di Kalemegdan e Victor Monument

Altro simbolo di Belgrado è il tempio di San Sava con le sue belle cupole verdi: è la più grande chiesa ortodossa del mondo.

Verso le Porte di Ferro

Geograficamente siamo nella più grande gola fluviale d’Europa, conosciuta anche come le Porte di Ferro. Pur concentrandosi sulla sponda del fiume, il Parco si allarga sull’area montuosa circostante per una distanza compresa tra i due e gli otto chilometri.

All’interno di quest’area vi consigliamo la navigazione su battello: vedere le gole dal centro del fiume farà tutto un altro effetto. Nel territorio del parco è presente anche una rete ciclabile e di sentieri per il trekking.

Qualcosa da sapere

Il Paese non è parte dell’Unione Europea, ma da anni ci si accede anche con la carta di identità. La moneta locale è il Dinaro, le carte di credito, fuori da Belgrado, non hanno la stessa diffusione presso gli esercenti alla quale siamo abituati. Preparatevi a pagare in contanti in campeggi, ristoranti e talvolta nelle aree di servizio. Un euro corrisponde a 118 dinari.

Il gasolio costa circa 1,40 euro al litro e la fermata nei campeggio, gli “autocamp”, e nelle aree di sosta attrezzate tra i 10 e i 20 euro. In generale, la vita è meno cara rispetto all’Italia. Un pasto in trattoria costa sui 5 euro, una birra da mezzo litro, se usate questo termine di paragone dei prezzi, al ristorante vale 1,30 euro, le sigarette costano la metà rispetto all’Italia.

La viabilità secondaria è piuttosto approssimativa nella manutenzione ma in netto miglioramento, e non contate troppo sui cellulari nelle zone più remote e meno urbanizzate del paese. In compenso, dove è presente il segnale, si fa grande uso delle reti wifi gratuite. Se siete in gruppo valutate l’utilizzo di radio CB

Per le soste libere seguite il buon senso, preferibilmente chiedete ai ristoratori di farvi dormire nei parcheggi. Una nota di colore: i serbi, mediamente, non hanno il calore latino, non aspettatevi che vi facciano festa perché vi fermate presso di loro. Ma non interpretatelo come un segno di ostilità nei vostri confronti, sono fatti così e basta. Belgrado è un’altra cosa, anche da questo punto di vista.

SOSTE

Sombor
Camping SoSul, Venac Petrove Gore 23
campingsosul.com

Apatin
Camping Apatin Budzak
Sv Markovica 21
www.camping-apatin.net

Belgrado
Camp Dunav
Zemun, Batajnicki drum 7 part number 12
www.campdunav.com

Dobra
Camping Asin
Cezava, 12224, Dobra
camping-asin.com

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