Ferrara, da assaporare passeggiando per le sue vie

A tu per tu con il Rinascimento italiano: questa è Ferrara, una città “monumento” ma anche un centro vitale e una città perfettamente a misura d’uomo. La bicicletta è il veicolo più naturale per spostarsi nelle sue strade sentendosi parte del tessuto urbano.

Ferrara è una città straordinaria, ricca delle testimonianze del suo glorioso passato, ma ben proiettata nel suo tempo attraverso le numerose iniziative per promuovere arte e cultura e, perché no, il divertimento fine a se stesso. Del resto il popolo degli studenti della sua Università sono un bel motore in questo senso. Perdersi a Ferrara è difficile anche per il più imbranato dei viaggiatori: il centro storico cittadino si concentra attorno alla Cattedrale. Accanto al Duomo sorgono i simboli del periodo comunale, i palazzi degli Estensi e un denso raggruppamento di monumenti storici dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1995. Per spostarsi in città oggi il comune promuove molto l’utilizzo della bicicletta attraverso piste e vie ciclabili e con la chiusura al traffico di ampie porzioni del centro storico. Ma l’amore o se preferite l’abitudine dei ferraresi a spostarsi in città in bicicletta affonda le sue radici sin dal tempo dell’invenzione del veicolo più ecologico pensato dall’uomo.

La cattedrale di San Giorgio

Le sue strade prive di qualunque pendenza, in questo senso sono un prezioso alleato. In bicicletta si può affrontare un piacevole itinerario che dalle mura che circondano il centro storico, costituite da una rossa cortina di mattoni che si staglia contro il verde dei terrapieni alberati, porta fino al fiume Po, attraverso un facile percorso di circa 17 chilometri. Dal Castello Estense, si arriva alla Porta degli Angeli, si ammira il Torrione del Barco e si prosegue per il Giardino delle Capinere, gestito dalla LIPU. Si attraversano Porta Paola, risalente al sec. XVII, e Porta di S. Pietro, che conduce verso una delle zone monumentali più importanti della città. Dal Torrione S. Giovanni, la cui struttura circolare è tipica dell’architettura militare rinascimentale, si gode di una vista molto suggestiva. Bisogna, però, salire sul terrapieno, un vero e proprio viale alberato di tigli, per scorgere il Cimitero Ebraico e la Certosa. Una parte del percorso ciclabile si svolge nel Parco Urbano e nella tranquilla campagna ferrarese, fino a raggiungere la meta del percorso, ovvero l’argine del Po presso il Centro visite dell’Oasi dell’Isola Bianca.

L’Isola Bianca è una delle più antiche isole fluviali del Po: esiste dal XV-XVI secolo e in ogni stagione offre un panorama di ricca vegetazione. E’ abitata da oltre 76 specie di uccelli, patrimonio naturalistico gestito dalla LIPU. L’accessibilità all’oasi è garantita anche ai disabili per mezzo di un natante e di sentieri appositamente attrezzati, in ogni caso le visite vanno prenotate con anticipo.

Ma restiamo in città e concentriamoci sulle sue strade. Sì, perché qui c’è qualcosa di diverso rispetto il solito centro di origine romana a strade che si intersecano o di origine medioevale a cerchi concentrici. Buona parte dei riconoscimenti che l’Unesco ha conferito alla città derivano dall’Addizione Erculea, il progetto urbanistico voluto da Ercole I d’Este e realizzato da Biagio Rossetti: un’area monumentale nella parte nord della città che termina con una prospettiva architettonica compresa tra il Castello Estense e la Porta degli Angeli. Queste due opere sono unite dal lungo Viale degli Angeli – oggi Corso Ercole I d’Este – che andando a intersecarsi con un altro viale disposto in direzione est-ovest crea il Quadrivio degli Angeli formato da Palazzo dei Diamanti, Palazzo Prosperi-Sacrati e Palazzo Turchi di Bagno. Il centro storico della città è un vero inno all’architettura medioevale per il gran numero di edifici e centri storici.

Le mura
Le mura

Il simbolo dei simboli di questa città è il suo Castello Estense, che davvero ci riporta indietro alle battaglie di un tempo attraverso una struttura difensiva che sembra creata a Hollywood con tanto di fossato difensivo ancora pieno d’acqua. Per altro non sono molti i castelli in Europa che possono vantare questo tipo di integrità. Inevitabilmente è il primo edificio che si va a visitare quando si arriva a Ferrara. Realizzato in mattoni e a pianta quadra, ha quattro torri difensive con altane. Fu costruito alla fine del trecento dagli Este, non tanto per difendersi da chissà quale esercito nemico, ma per le rivolte popolari mosse da parte dei ferraresi stufi delle continue tasse e gabelle che la casata imponeva al popolo. Peraltro in una di queste rivolte Nicolò II d’Este fu costretto a consegnare alla folla il suo “consigliere finanziario” Tommaso da Tortona (ma si provvide a conferirgli i sacramenti prima di “liberarlo dai suoi obblighi”). La gente amava così tanto il riscossore del marchese che di lui non restò più nulla. Nei primi anni del 2000 è stato completato il restauro del castello che oggi è aperto per buona parte al pubblico ed è diventato il centro degli eventi culturali in città.

Il Castello degli Estensi
Il Castello degli Estensi

Non distante dal castello c’è la Cattedrale di San Giorgio, sede dell’Arcidiocesi di Ferrara e Comacchio. Risale al 1100 e fu realizzata con facciata principale e laterali in stile romanico. Più tardivo il campanile costruito nella seconda metà del 1400 incarnando nello stile lo spirito rinascimentale dell’epoca, opera che tuttavia restò incompleta. Di fronte alla cattedrale il Palazzo Municipale fu la residenza ducale degli Este fino al XVI secolo, quando la corte si trasferì al vicino Castello Estense. Oggi è sede del comune di Ferrara. Il nucleo originario fu iniziato nel 1245 lungo la via Cortevecchia ma assunse le attuali dimensioni fra il 1472 e il 1481. L’accesso principale, posto davanti alla cattedrale chiamato Volto del Cavallo, è fiancheggiato dalla statua equestre del marchese Niccolò III e da quella del duca Borso d’Este. Fra il 1924-1928 la facciata posta davanti alla cattedrale di San Giorgio fu rifatta in stile neo-medievale mentre la restante parte lungo l’attuale Corso Martiri della Libertà era già stata rimaneggiata nel 1738. Accanto vi è l’imponente Torre della Vittoria, che rappresento un monumento celebrativo importante per il fascismo ferrarese. Poi il Cortile ducale (ora Piazza del Municipio) dove si possono vedere le finestre in marmo degli appartamenti estensi, lo scalone d’onore (del 1481) realizzato su progetto di Pietro Benvenuto degli Ordini e la ex Cappella di Corte, ora Sala Estense utilizzata prevalentemente per conferenze e spettacoli.

La Cattedrale di San Giorgio, facciata
La Cattedrale di San Giorgio, facciata

Non distante c’è la sede dell’Università. Questa un tempo era nel trecentesco Palazzo Paradiso che oggi ospita la Biblioteca comunale Aristotea, che ha tra i suoi volumi la più completa raccolta di edizioni dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto che qui visse e morì nel 1533, alcune lettere del Tasso e una copia della bibbia appartenuta niente meno che al severo predicatore domenicano Girolamo Savonarola. L’Università di Ferrara ha una storia antichissima. Nasce alla fine del 1300 e vide laurearsi sui suoi banchi personaggi del calibro di Niccolò Copernico, quel signore, per intenderci, che intuì che probabilmente non era la terra al centro del Sistema solare ma il sole stesso. Del resto erano anni favorevoli alle nuove idee e alle arti umanistiche e la corte estense ospitava i migliori poeti dell’epoca come Matteo Maria Boiardo, Ludovico Ariosto e Torquato Tasso, e veri giganti della pittura, la cosiddetta “officina ferrarese”, come Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Tiziano, Dosso, Scarsellino e molti altri le cui opere si possono ammirare alla Pinacoteca nazionale a Palazzo dei Diamanti. Quest’ultimo è una delle strutture architettoniche di maggiore spessore della città, la cui particolarità più importante consiste negli 8.500 blocchi di marmo a forma di punta di diamante che, oltre a dare il nome all’edificio, rendono la struttura articolata con le sue diverse inclinazioni delle punte dei diamante che creano numerosi giochi di luci ed ombre. Il palazzo si trova al centro del “Quadrivio degli Angeli”.

Il Palazzo dei Diamanti
Il Palazzo dei Diamanti

Da non dimenticare una delle principali piazze della città, Piazza Trento e Trieste, anticamente detta Piazza delle Erbe. Molte delle principali attrazioni di Ferrara si affacciano su essa, come la Cattedrale di San Giorgio, il Palazzo Municipale, il Museo della Cattedrale e le torri. Qui da vedere la particolarità della piazza: il marciapiede lungo 120 metri e largo 12 è chiamato “listone”.

Piazza Trento e Treiste
Piazza Trento e Treiste

Area Sosta

Area sosta Vaia, Rampari S. Paolo: attualmente chiusa per lavori di rifacimento, vicino vi è un parcheggio gratuito e uno a pagamento. Il centro storico dista 15 minuti a piedi.

Camping Estense: via Gramicia 76, Tel. 0532 752396 Coordinate GPS N 44°51’12” E 11°38’00” www.campeggioestense.it

Altri parcheggi a Ferrara: FerraraTua

In alternativa: Area sosta Oasi Park II – Bosco Mesola (FE)

Strada medievale nel centro storico
Strada medievale nel centro storico

 

 

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