Rivoluzione a bordo: via tutto ciò che funziona a gas. Le bombole scendono per sempre dal camper e non ci sono più fiamme libere nella cellula abitativa.
Addio per sempre GPL: pulito, a basso impatto ambientale e anche abbastanza sicuro con gli impianti più moderni… Ma pur sempre un gas infiammabile, pressurizzato in una bombola, velenoso se respirato non importa se combusto o incombusto. L’idea di eliminare i gas non è originalissima per la verità, da anni alcuni allestitori artigianali propongono questa soluzione speciale, ma il punto è: passando dalla teoria alla pratica, funziona tutto davvero così bene? O è solo una chimera che in qualche modo complica la vita al camperista? Ecco la soluzione ottimale che abbiamo scelto per rivoluzionare tutto il sistema, ha costi significativi, ma è possibile ottenere lo stesso risultato arrivandoci per gradi.
Le utenze a gas sul camper
L’impianto GPL normalmente è costituito da un vano accessibile dall’esterno al cui interno trovano posto una coppia di serbatoi da 11 litri. Negli ultimi anni nel sistema regolatore c’è una sicura che in caso di forte scossone (paragonabile a un urto) interrompe il flusso di gas verso l’interno, ma non chiude le bombole. La condotta del gas va ad alimentare la cucina (i cui fornelli sono nella quasi totalità dei casi a fiamma libera), il frigorifero ad assorbimento, la caldaia o il boiler e la stufa, a secondo dei modelli. Dovremo perciò sostituire tutti questi elementi, compreso il frigorifero. Infatti la tecnologia ad assorbimento prevede anche il funzionamento solo a elettricità ma non è conveniente: infatti deve azionare in modo fisso una resistenza elettrica che riscaldi l’ammoniaca presente nel circuito; bene se si è in viaggio e l’alternatore continua a produrre corrente o se si è allacciati alla colonnina del campeggio, male se si conta sulle batterie. Li abbiamo sostituiti con una caldaia Webasto Dual Top, una cucina a gasolio Webasto in vetroceramica, un frigorifero a compressore Indel B.
Quale energia
La rivoluzione che si porta a bordo comporta anche qualche complicazione in più: mentre in una caldaia a gas rispetto a una a gasolio i consumi elettrici per il funzionamento sono paragonabili, altri accessori richiedono più energia. Il frigorifero è il primo elemento. Con il vecchio frigo ad assorbimento il consumo elettrico risultava nullo quando si era in sosta. Ora il compressore, per quanto il frigo sia a basso consumo, ha bisogno di un quantitativo di ampere quotidiani che vengono a mancare alla batteria. Lo stesso dicasi per la cucina a gasolio, anche se in questo caso il consumo è limitato ai momenti di funzionamento. Webasto nel progetto propone la pila a combustibile Efoy, che attraverso l’alimentazione a metanolo produce una quantità sufficiente di corrente verso la batteria di servizio, tale da consentire in sosta l’uso di tutti gli utilizzatori di bordo in piena autonomia, senza produrre rumore e gas di scarico.
Nel nostro caso la faccenda è un po’ più complessa, infatti il camper è dotato di impianto fotovoltaico, tecnologia Switch di carica dall’alternatore e sdoppiatore per alternare la carica e l’utilizzo alternato di due batterie. Tutto ciò non è perfettamente compatibile con la tecnologia dell’Efoy che è concepito per lavorare con una sola batteria da caricare fino al picco di potenza, fermarsi, per ripartire quando la tensione della batteria scende sotto una certa soglia. Con il nostro sistema il picco non si raggiunge mai perché lo sdoppiatore interviene prima del raggiungimento della tensione di picco e il generatore non smette mai di caricare. Ma per il test abbiamo adattato l’impianto.
Il Dual Top Webasto
Dual Top è l’evoluzione naturale dell’Air Top, il riscaldatore a gasolio Webasto celebre tra i camperisti, il cui limite era nella non possibilità di produrre e accumulare acqua calda. Con il Dual Top in un unico corpo estremamente compatto ha sede un potente riscaldatore e un boiler da 11 litri gestiti da un’elettronica di ultimissima generazione che permette l’ottimizzazione del rendimento e dei consumi. Due i vantaggi principali che introduce il Dual Top rispetto altri sistemi: il funzionamento a gasolio attinto direttamente dal serbatoio dell’automezzo e la possibilità di installare il Dual Top sotto al pianale, a tutto vantaggio dello spazio e della silenziosità a bordo. Il funzionamento a gasolio si traduce nel vantaggio del poter utilizzare il riscaldamento a lungo senza compromettere l’esigua riserva del gas che, notoriamente, in inverno è destinata per circa il 90% a produrre calore. Aggravata dalla mancanza di omogeneità tra gli standard, alla difficoltà di sostituire le bombole in giro e anche con serbatoi fissi, dalla differenza fiscale tra il GPL destinato all’autotrazione e quello per il riscaldamento che rendono difficoltoso il rifornimento nella rete di distributori presenti lungo le strade.
Gli aspetti negativi del sistema restano quelli della natura stessa del tipo di tecnologia utilizzata: un costo maggiore rispetto alle caldaie a gas e le immissioni nell’aria dei residui di combustione del gasolio (anche se minimi). Esternamente si presenta come un parallelepipedo che misura 53 centimetri di lunghezza, 35 di larghezza e 25 di profondità, per un peso totale di 19 kg. Sono misure studiate appositamente per poterlo installare sotto l’autotelaio o per trovare posto in modo razionale all’interno di gavoni, nel garage o nel doppio pavimento. Da un’estremità del corpo una doppia bocchetta permette di far partire due condotte verso la zona abitativa in modo da avere un flusso d’aria omogeneo sui terminali che si vorranno posizionare. Sul lato opposto la bocchetta di immissione dell’aria fresca pescata all’interno del camper, i terminali per l’entrata del gasolio di entrata dell’acqua fredda e di uscita di quella calda, la condotta dei gas combusti, le connessioni elettriche.
Il boiler è a cilindro cavo ed è attraversato all’interno dalla fiamma in uscita dal bruciatore in modo da esporre un’ampia superficie all’irradiazione di calore. Un pannello di controllo remoto permette di gestire dall’interno del camper tutte le funzioni.
Interessanti i risultati ottenuti da Dual Top nel test eseguito da Webasto nella camera del freddo (secondo i criteri DIN IN1676\2) su un autocaravan di 7 metri portato a una temperatura di -15°C. Nella curva grafica temperatura/tempo/assorbimento si apprezza il raggiungimento di una temperatura interna di 20°C in due ore. L’energia prodotta in questo lasso di tempo è stata di 4500 Watt per poi stabilizzarsi a 2.500 Watt per mantenere la temperatura con una differenza di 35°C tra interno ed esterno. In queste condizioni estreme l’energia elettrica richiesta è stata di 27 W. Più elevata nelle due ore nelle quali si è raggiunta temperatura di 20°C: 90 Watt.
La massa d’aria immessa è di 200 metri cubi ogni ora con una pressione di 0,5 mbar. Per quanto concerne il consumo di gasolio, è direttamente proporzionale calore prodotto. Nella gestione pratica, il Dual Top consuma al minimo 0,19 litri per ora per arrivare a 0,66 necessari per produrre 5.500 Watt in calore. Webasto Dual Top viene proposto in un’unica potenza di calore (5,5 kW), ma con un modello che integra una resistenza elettrica al sistema.
Due modelli, quindi: quello standard è siglato con RHA 100 la cui elettronica permette di gestire in modo ottimale la temperatura e il suo mantenimento. Il modello RHA 101 integra, invece, una resistenza elettrica a 220 volt da 1 kW compatibile con le colonnine dei campeggi. In questo modo è possibile integrare i due sistemi per arrivare a produrre un totale di 6.5 kW di calore o gestire separatamente le due fonti energetiche.
Calore sotto controllo
Per regolare le funzioni del Dual Top sono previsti due tipi di pannello di controllo: uno standard e uno digitale. Nel modello standard sono presenti due regolatori, uno con funzione di termostato per regolare la temperatura desiderabile tra 5° e 35° in virtù della quale l’elettronica gestirà il funzionamento della macchina; l’altro comando fa da interruttore ON-OFF e permette di scegliere tra le diverse modalità. Nell’utilizzo estivo, si può attivare solo la funzione boiler scegliendo due temperature: 40° e 70°. 11 litri a 70° C permettono una buona diluizione per una doccia duratura e per disinfettare da un gran numero di organismi patogeni termosensibili.
Una modalità permette il funzionamento del solo riscaldatore, qualora non vi sia acqua nell’impianto; un’altra combina produzione di calore e di acqua calda sanitaria. Nel caso non vi sia acqua nel boiler passa automaticamente alla funzione precedente.
Tutto il sistema prevede delle difese dal gelo, per evitare che l’acqua gelando all’interno del boiler causi danni irreparabili. In fondo alla scala, posizionando la manopola al di sotto della funzione di spegnimento, è possibile provocare all’istante lo svuotamento del boiler. L’allestitore potrà disporre un sistema a cascata che permette, con lo stesso comando, di svuotare anche il serbatoio delle acque chiare. Lo svuotamento del boiler avverrà in ogni caso qualora la temperatura dell’acqua scenda sotto i 6° C. Per evitare di raggiungere questa soglia, dalla parte opposta della scala, è presente la modalità “antigelo” utilizzabile quando non si è a bordo e non si vuole rischiare di far scattare la valvola di sicurezza. Un sensore nel boiler e uno interno al veicolo ricreazionale, azionano il Dual Top solo per il tempo necessario a riportare la temperatura di acqua e ambiente al di sopra dei sei gradi centigradi. Il pannello di controllo digitale consente alcune funzioni in più: scegliere l’integrazione o meno della resistenza elettrica e programmare ora per ora sette giorni su sette la temperatura che si vuole ottenere a bordo. In questo modo è possibile trovare il confort a bordo al rientro da una giornata sugli sci, o la sera della partenza per il weekend.
Diesel Cooker X 100
La cucina funzionante a gasolio è una macchina complessa e costosa, ma necessaria se vogliamo escludere il gas dal camper. Ha un enorme vantaggio rispetto a quelli tradizionali a gas: permette di non avere fiamme libere a bordo.
Un vantaggio non da poco che abbatte il rischio di banali quanto deleteri incidenti “domestici”, inoltre non si brucia l’ossigeno all’interno della cellula ne si liberano prodotti della combustione e vapore acqueo. Diciamo subito che c’è un prezzo da pagare che non si ferma al maggiore costo della cucina rispetto al piano fornelli GPL tradizionale. Ha un solo fuoco e per andare in temperatura il piano in vetroceramica impiega qualche minuto.
La maggiore inerzia termica della vetroceramica però, consente anche di spegnere in anticipo il fuoco e completare la cottura a fuoco spento. Chi ha in casa la cucina elettrica con questo tipo di piano di cottura ne conosce bene le regole. Il disegno del piano fa supporre l’esistenza di un secondo fuoco che è in realtà uno scaldavivande, quindi questa cucina richiede di riorganizzare il modo di lavorare in cucina. Dal punto di vista estetico non c’è nulla da eccepire, l’adattamento del piano di lavoro esistente, attraverso una lastra d’acciaio tagliata appositamente con il laser, rende quello che è un riadattamento, un aspetto gradevole del design generale. Esternamente si vede solo la piastra in vetro ceramica e il comando sul lato, piuttosto intuitivo, che comprende anche il compensatore che arricchisce la miscela nella polverizzazione di aria e gasolio quando si utilizza sopra i 1200 metri di altitudine. La macchina è ben studiata, un ventilatore permette di raffreddare ed espellere il calore in eccesso dalla zona di installazione convogliandola in una condotta che va verso l’esterno.
La camera di combustione, pur con tutte le differenze del caso, funziona come il riscaldatore: per semplificare, il gasolio pescato dal serbatoio viene pressurizzato attraverso un iniettore, miscelato con aria e immesso nella camera di combustione dove una resistenza elettrica provvede a incendiarlo. I fumi vengono espulsi verso l’esterno. Tutto ciò comporta dei consumi elettrici e di gasolio. Per quanto riguarda il consumo di quest’ultimo, varia a seconda della potenza di cottura che va in una scala da 900 a 1.800 Watt equivalenti a una quantità di carburante necessario tra 0.09 litri/ora a 0.19 litri/ora. Se il consumo di carburante è costante a parità di potenza richiesta, gli assorbimenti elettrici invece sono maggiori in fase di avviamento, quando richiedono 8 Ampere nei primi sei minuti, stabilizzandosi a 0,43 Ampere durante il funzionamento.
EFOY, la pila a combustibile
Efoy è un apparecchio che genera corrente elettrica alimentandosi a metanolo e ritenuto fondamentale nel progetto “Gas Free” di Webasto perché consente di essere energeticamente autonomi, nonostante rinunciando ad alcuni apparecchi a gas (frigo e fornello) si sia aumentato il consumo di energia elettrica. Spesso i camperisti paragonano la pila a combustibile Efoy al generatore. Riteniamo che la cosa sia concettualmente sbagliata. Il generatore è un motore endotermico che produce in modo meccanico una buona quantità di energia elettrica, portandosi dietro tutto il corollario di inconvenienti che ben conosciamo.
L’Efoy è una pila e come tale produce corrente elettrica attraverso una reazione chimica che si può continuare ad alimentare fornendogli metanolo o alcool metilico che dir si voglia. Sono proprio le sue molecole le protagoniste della reazione chimica che avviene all’interno della pila. La corrente prodotta durante la reazione è costante e quindi nella pratica non utilizzabile. Infatti le nostre richieste di assorbimento sono, invece, variabili. Per questo la pila a combustibile riversa l’energia elettrica prodotta in un accumulatore, la batteria di servizio, dalla quale la attingiamo a richiesta.
Attenzione: l’Efoy non solo non è un generatore, ma non è nemmeno un carica batteria. Il carica batteria, infatti, ha un’elettronica che gestisce il voltaggio fornito in base alla carica della batteria e in virtù di questo permette di caricare ottimamente una batteria completamente scarica. Dobbiamo immaginare il funzionamento dell’Efoy come un filo d’acqua di una sorgente che riempie un grande serbatoio. Questa continua a fornire in modo costante acqua fino a quando il galleggiante del troppo pieno ne interrompe il flusso (nel nostro caso al raggiungimento di 14,2 volt della batteria) per ricominciare a farla scendere quando il livello si abbassa (vale a dire al raggiungimento di 12.3 volt della batteria). L’acqua che usiamo è quella accumulata nel serbatoio (la batteria appunto). Naturalmente questa è una semplificazione, in realtà l’Efoy ha l’elettronica per gestire la quantità di corrente in base alla carica della batteria.
Il “miracolo” avviene nello stack: la reazione chimica, si sviluppa tra il metanolo, l’acqua e l’aria. Dalla scissione tra le molecole che avviene sulle membrane viene prodotta corrente elettrica, vapore acqueo e una minima quantità di anidride carbonica.
Per avere un’idea pratica della resa si tenga presente che una tanica di metanolo da 10 litri è sufficiente a tenere accesa una televisione con relativa antenna satellitare per 130 ore o una lampada alogena da 10 W per 910 ore! Il metanolo è un alcool e come tale è tossico e infiammabile. Per questo l’azienda lo fornisce in taniche sigillate da 5 o 10 litri che si innestano sull’apparecchio attraverso un braccio flessibile e si fissano su un apposito supporto. Viene prodotto in quattro diverse potenze per ottimizzarne l’utilizzo. È piuttosto costoso, ma occorre considerare che si paga sia la tecnologia apparentemente semplice ma raffinatissima sia il platino delle piastre che, tanto per intenderci, ha una quotazione maggiore dell’oro (26.000 dollari al kg circa sui mercati metalliferi). Dato che la differente potenza tra i vari modelli dipende dal numero di membrane e piastre della pila, quindi di quantità di platino si capisce anche la grande differenza di prezzo che passa tra il modello più piccolo (2.117 euro per produrre 50 Ah al giorno) e quello più potente (3.932 euro per avere 130 Ah al giorno). In totale sono quattro i modelli: 600, 900, 1.200 e 1.600; gli ultimi due consigliati per chi ha a bordo il frigorifero a compressore.
Nel conto economico, al momento di scegliere tenete presente che con questa soluzione non avrete bisogno di installare il pannello solare, un bel risparmio di per se e allo stesso tempo non dipenderete dall’intensità della luce per avere corrente o meno. Non avrete bisogno nemmeno della seconda batteria, e anche questo aspetto va messo in conto; anzi avere due batterie con lo sdoppiatore non permette all’Efoy di lavorare correttamente. Le cartucce di metanolo sono acquistabili in centinaia di centri vendita o presso i rivenditori di camper e accessori in formati da 5 litri o 10 litri. Il secondo è più conveniente e permette una maggiore autonomia. Nel nostro caso, essendo il camper attrezzato con doppia batteria e deviatore per la carica e la scarica alternata tra i due accumulatori, abbiamo duvuto fare una modifica temporanea per far si che tutto l’impianto dipenda da una sola batteria e che questa in sosta sia mantenuta in carica solo dall’Efoy.
La macchina si controlla attraverso un pannello di comando remoto che permette di accenderla, spegnerla, inserire la modalità automatica e segnala anche la fine del combustibile. L’Efoy è dotato di tubazioni che convogliano calore (la reazione chimica avviene a 70°C) condensa in eccesso e anidride carbonica verso l’esterno. Nel modello più potente, il 1600 da noi provato, l’aria è sufficientemente calda da dover essere sfogata verso l’esterno.
FAQ
• Sostituendo la caldaia a gasolio con quella a gas, posso collocarla nello stesso vano?
Si ma non ne vale la pena. Dual Top è stata studiata per avere dimensioni che la rendono collocabile sotto al pianale. Il vano della vecchia caldaia è uno spazio in più guadagnato a bordo.
• Non c’è pericolo che l’acqua geli nel boiler?
Sì, per questo è stata fatta una termovalvola che svuota il boiler in prossimità di zero gradi centigradi.
• Come riscalda il DualTop l’acqua sanitaria?
Il DualTop contiene un boiler da 11 litri che viene riscaldato dal bruciatore.
• A che temperatura viene riscaldata l’acqua sanitaria quando si riscalda contemporaneamente l’aria?
L’acqua è riscaldata fino ad 55°C.
• Quanti fuochi ha la cucina a gasolio?
Ha un’unica fiamma, ma esiste una seconda zona per mantenere la pentola calda.
• Ci vuole più tempo per riscaldarsi una cucina a gasolio?
Sì, la fiamma di gasolio chiede qualche minuto per raggiungere una combustione stabile e per riscaldare il piano di cottura.
• Dove scarica il gasolio bruciato?
Attraverso un tubo di scaricare i fumi vengono espulsi preferibilmente sotto il veicolo.
• La cucina a gasolio richiede manutenzione?
Si, la cucina a gasolio deve essere controllata ogni 2 anni da un centro assistenza autorizzata Webasto. Il filtro del combustibile deve essere cambiato ogni anno se si usa la si usa spesso.
• Ci sono problemi di funzionamento in quota?
La modalità “altitudine” va inserita tra i 1.800 metri fino a 2.200 m.
• Quanto consuma la cucina a gasolio?
Tra 0,09 l e 0,19 l di gasolio ogni ora.
• L’Efoy mi permette di alimentare un condizionatore?
Nessun problema per i condizionatori evaporativi, non va bene per i condizionatori a compressore per i quali è necessaria o l’allacciamento alla rete elettrica o la presenza di un generatore a motore. Con il modello più potente della gamma si possono gestire tutte le utenze di bordo, accessori come tv o computer e avere anche il frigorifero a compressore.
• Il metanolo è una sostanza pericolosa?
È velenoso e molto infiammabile. Per questo i serbatoi sono stati brevettati e omologati dal Tüv tedesco per offrire la massima sicurezza. Naturalmente i serbatoi non vanno manomessi e in caso di incendio del camper occorre avvertire chi è intorno che c’è materiale infiammabile a bordo.
• Il frigorifero a compressore è come quello di casa?
Esattamente, solo che è alimentato a 12 Volt. È di concezione moderna, consuma poco ed è molto efficace nella velocità di raffreddamento. È più affidabile rispetto ai trivalenti nel produrre freddo anche quando la temperatura esterna è molto elevata.
• Come si può richiedere un preventivo personalizzato?
Presso una qualunque officina autorizzata Webasto. Per informarsi sulla rete assistenza è possibile visionare il sito.
PERCHE’ COMPRARLO
Nell’insieme gli accessori proposti permettono di fare a meno del gas GPL a bordo e di utilizzare come combustibile solo il gasolio del veicolo. L’operazione di sostituzione può anche essere fatta per gradi, sicuramente partendo dalla caldaia che è la maggior consumatrice di gas.
Scusate se scrivo adesso su articolo del 2009, magari la situazione da allora è cambiata.
Anche io cerco un modo per eliminare il gas dal camoer, principalmente per motivi di sicurezza, gli stessi che mi hanno portato a scegliere un furgonato.
La mia attenzione è su come gestire il frigo.
In pratica voi proponete di togliere le bombole di gas e mettere delle taniche di pericoloso metanolo e alla cifra di quasi 4.000 € (Efoy 140 montato)
Senza contare che il metanolo della Truma in Asia o Nord Africa non è decisamente comune.
Ma a questo punto non è meglio un piccolo gruppo elettrogeno a gasolio??
Pesa un po' di più, ma se lo devo confrontare con 2 bomboloni di gas o con non so quante taniche di metanolo, la differenza non sarebbe poi così grande ma sarebbe molto più pratico
la ringraziamo per il suo commento. Dal 2009 a oggi sicuramente i prodotti in commercio sono cambiati. Inoltre da quanto leggiamo ci sembra di capire che lei è in procinto di fare viaggi extracontinentali e quindi dovrà fare delle valutazioni specifiche.
Grazie Flavio per la risposta
Che però, purtroppo, in mancanza di quegli aggiornamenti da lei solo accennati, conferma quanto dicevo: ovunque il costoso e pericoloso metanolo nelle specifiche taniche Truma sia di difficile reperibilità (Portogallo, Grecia Continentale, Turchia e Albania di sicuro, ma avrei qualche dubbio anche in Finlandia del nord, Galizia, ex Jugoslavia) meglio un generatore o le classiche bombole ricaricabili.
Almeno fino a quando una tecnologia alternativa valida, sicura e accessibile non sarà disponibile
Certamente Massimo, grazie del contributo