Viaggio in camper: come organizzare lo spazio

Con il camper non si scherza: poco spazio a disposizione per conciliare vacanze attive, sport, appetiti da lupi, comfort e relax. Un rompicapo che può avere una soluzione. Dunque per il vostro prossimo viaggio in camper… come organizzare lo spazio?

Il carico ottimale: un delicato equilibrio

Il carico ottimale del camper resta nel novero delle utopie. Per quanto ci si sforzi, si finisce sempre per far fare il giro del mondo a un vaso di cipolline sotto aceto. Magari, a 2000 km da casa siamo colti da una irrefrenabile voglia di cipolline… Il saporito ortaggio ringrazia per tutte le vacanze a scrocco che si è fatto. Ed è in buona compagnia: imbarazzanti camice hawaiane, un fucile subacqueo mai uscito dal borsone, scatole di viti ben ordinate come un fondo di magazzino di un ambulante specializzato in ferramenta. Però ci sono delle linee guida ed è a quelle che dobbiamo attenerci se vogliamo tendere verso il delicato equilibrio tra necessità, piacere del superfluo e poco spazio a disposizione.

camper organizzazione

Dress code

Carta e penna e annotate quante magliette, mutande, pantaloni servono a voi e al resto dell’equipaggio. Ogni due righe guardate l’armadio del camper, dividete per due il numero di mutande previste e passate al capo successivo. Alla fine avrete sempre troppe cose inutili e vi mancherà qualcosa di indispensabile, ma ci avrete provato. Due cose sono fondamentali: sapere cosa farete e dove lo farete. E avere a bordo un pezzo di sapone da bucato per lavaggi di biancheria. Fondamentali le scarpe. Se devo scegliere tra scarpe da trekking e infradito, carico le prime (le seconde ci stanno sempre). Poter camminare in sicurezza e comfort vi permetterà di discendere il sentiero lungo la scogliera senza visitare i pronto soccorso della zona. Poi ci sono cose che si possono evitare. Una cosa che non ho mai aperto sono le giacche antipioggia e vento… Indispensabile, invece, un bel berretto.

Indispensabili e non!

Altro errore che compio è quello di caricare un jeans e un pantalone leggero: puntualmente i calzoncini corti diventano l’unico capo che indosso. Questo vale per la regione mediterranea, dalle Alpi in su il concetto è opposto. Oltre al sapone non dimenticate qualche metro di corda e un po’ di mollette per stendere il bucato tra pali o rami. Due cose ho imparato grazie a mia moglie: la prima che è meglio non sposarsi, la seconda è che un solo asciugamano per spiaggia e doccia è troppo poco. Ho passato decenni ad asciugarmi dopo la doccia ritrovandomi salato come un prosciutto di Parma. Consiglio gli asciugamani di tessuto a nido d’ape, leggeri, poco ingombranti, si lavano facilmente e dopo la doccia ti asciugano! Ci siamo capiti: totale razionalità e nessun cedimento nei confronti della vanità e del buon gusto fine a se stesso!

camper organizzazione

Fornello, pentolini e moka

Fin dai primi viaggi in bici, avevo l’abitudine di portarmi dietro fornello, pentolini e moka. Lo stesso kit fa ora parte del corredo del camper, insieme a tutta una serie di scatoline e bottigliette ben organizzate per spezie e condimenti. Affidarmi completamente a bar e ristoranti o mangiare solo panini lo trovo avvilente dopo qualche giorno. L’errore da non fare è quello delle cipolline citate all’inizio. Il cibo da acquistare lo si trova ovunque e l’acqua potabile alle nostre latitudini è una consuetudine. Anche la grande distribuzione ha raggiunto angoli remoti, ma io continuo a preferire la spesa presso i contadini che vendono lungo la strada: nel mio piccolo cerco di sostenere i produttori locali, provare varietà di frutta e verdura che non conosco.

Quale dieta in camper?

Un altro consiglio: a bordo scegliete una dieta prevalentemente vegetariana, più leggera e facile da gestire, da consumare cruda o con brevi cotture e a prova di frigorifero che si spegne. Per un bello spiedo alla brace seguite il vostro naso, sono sicuro che troverete il ristorante dove soddisfare il bisogno di proteine nobili. Un accorato appello a chi consuma acqua minerale in bottiglia. Evitate di caricare il camper di plastica usa e getta per un bene che si trova ovunque. Trovate un angolino per una tanichetta da 5 litri che userete solo per approvvigionarvi alle fontane o alle sorgenti.

Ospedale da campo

Dove andrete probabilmente esiste a distanza ragionevole un pronto soccorso, una farmacia, un presidio medico, ma per un intervento veloce serve un “ospedale da campo”. Medicinali per contrastare prontamente mal di testa, febbre, diarrea. Pomata cortisonica per contrastare reazioni severe a punture di insetto (ovvio, con sintomi da shock anafilattico correte in ospedale), pomata contro contusioni e distorsioni e un laccio emostatico che non ho mai usato ma potrebbe salvare la vita in caso di emorragia copiosa o morso di vipera. Come polmone d’acciaio uso un’amaca ben legata tra due alberi in un posto ombreggiato e ben ventilato.

camper organizzazione

Cassetta degli attrezzi

Attrezzatura e ricambistica adeguate sono un capitolo infinito. Ho ridotto al minimo. Per la motoristica ho stipulato l’assicurazione che comprende il soccorso stradale. Per il camper ho selezionato un ricambio: la pompa dell’acqua del serbatoio. Per il resto ho materiali per riparazioni di fortuna: una matassa di filo elettrico di sezione sovradimensionata, fusibili assortiti e nastro adesivo, morsetti di collegamento e il tester voltmetro per le diagnosi. Per la parte idraulica cinquanta centimetri di tubo in gomma, fascette stringitubo e giunti a innesto. Viti assortite. Gli attrezzi sono pinze, forbici, cacciaviti, un seghetto da ferro piccolo, con lame di ricambio, martello, mollette per accoppiamento, chiavi a forchetta e a brugola. Vengono in soccorso i nastri, le colle e le magiche bombolette spray sbloccatutto, magari una specifica per riattivare i contatti elettrici. Una matassa di fil di ferro e una pinza pieghevole.

Buona organizzazione e, per altri consigli, consultate la nostra pagina Primi Passi.

Articoli Correlati