A Lignano Sabbiadoro il tradizionale Presepe di sabbia

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A Lignano Sabbiadoro il tradizionale Presepe di sabbia

400 metri cubi di sabbia, 4 artisti, circa 1800 ore di lavoro, 600 metri quadrati di area espositiva

 Tema del 2020: La Cura. L’Amore. La Speranza

400 metri cubi di sabbia, 4 artisti della rinomata Accademia della Sabbia e circa 1800 di lavoro sono i numeri della 17^ edizione del tradizionale Presepe di Sabbia di Lignano Sabbiadoro, che lo rendono uno dei più grandi d’Italia!

Con le oltre 80.000 presenze della scorsa edizione è stato sicuramente uno dei più ammirati e, per permettere anche quest’anno a migliaia di persone di emozionarsi davanti alle sue straordinarie sculture, sarà visitabile per la prima volta online. L’accesso da remoto avverrà attraverso il sito www.presepelignano.it nella speranza che l’emergenza Covid-19 allenti la sua morsa rendendo possibile l’ingresso all’area espositiva, portata quest’anno a ben 600 metri quadrati (200 in più dello scorso anno) proprio per tutelare la sicurezza delle persone.

Il Presepe è stato voluto da tutta la città friulana per il suo valore fortemente simbolico e per evitare che il Coronavirus, come il malvagio Tom Skeletron del film-cult Nightmare Before Christmas di Tim Burton, rubasse il Natale di Lignano Sabbiadoro, con le splendide atmosfere invernali quando mare e terra si sposano in abbandono e leggerezza.

È dal 2004, infatti, che questa creazione artistica, organizzata dall’Associazione Dome Aghe e Savalon D’Aur, regala al Friuli la bellezza delle sue narrazioni tramate di minuscoli granelli, d’acqua e d’arte, associate ai messaggi di speranza e agli spunti di riflessione sul presente, espressione autentica di quei valori di pace e universalità sintonici con la vocazione di accoglienza e ospitalità della città balneare friulana.

Una visita virtuale per diventare quasi personaggi dell’installazione

La visita virtuale sarà possibile grazie al sostegno del Comune di Lignano Sabbiadoro e di Lignano Sabbiadoro-Gestioni: sorprendente l’esperienza che catturerà i visitatori remoti con particolari effetti visivi e un meraviglioso gioco di immagini.

L’impossibilità di avvicinarsi realmente ai personaggi e all’ambientazione sarà compensata dalla particolarità dell’inedito punto di vista che permetterà di osservarli come non era mai accaduto in passato. La distanza sarà, infatti, davvero ravvicinata e sembrerà di poter letteralmente entrare dentro il Presepe per diventare quasi un suo personaggio, partecipe e attore del singolare percorso ideato per il 2020 con la finalità di trasformare questo “tempo di paura” in un “tempo generativo” di rinnovata solidarietà.

Oltre al grande Presepe, per ora visibile, appunto, da remoto, è stato creata una seconda scultura en plein air, accanto al duomo cittadino: una struggente Natività di ambientazione lagunare, con un casone e la riproduzione del celeberrimo faro rosso, emblema di Lignano.

Il percorso: “La Cura. L’amore. La speranza.”

Il percorso legato al tema “La Cura. L’amore. La speranza.” inizia con una singolare Natività che fa trapassare l’iconografia bizantina di Maria con in braccio Gesù nell’immagine di una nascita reale. Segue la trasposizione in sabbia della Dormitio Virginis bizantina dove è Cristo a tenere in braccio l’anima-bambina della Madre. Un’altra scena evangelica è quella di Cristo addormentato sulla barca mentre infuria la tempesta, con Pietro che lo scuote impaurito. Gli altri ci aiutano: Cristo spezza il pane e il buon samaritano si ferma a soccorrere, con a sfondo l’immagine di straordinaria forza di un grande volto di Cristo. Un’installazione di solenne grandiosità fa da snodo al percorso e cattura lo sguardo del visitatore condensando in un’unica sequenza la morte e la resurrezione di Lazzaro di Betania, con l’incontenibile pianto di Gesù. Un dolore straziante, profondamente umano, che in questo tempo di pandemia si è condensato nell’immagine ormai emblematica della facciata del cimitero monumentale di Bergamo, la cui architettura fa da sfondo ai due episodi evangelici.

Il tema della cura viene reiterato dall’immagine-doppio di una madre che culla il figlio con gli stessi gesti d’amore con cui si prende cura di un uomo anziano (la parentesi che apre e chiude l’alfa e l’omega della vita).

Si prosegue attraverso la raffigurazione di un DNA umano, la cui seconda elica è sovrascritta con le parole delle Opere di Misericordia del Vangelo di Matteo. Se la prima scultura rappresenta una Natività, l’ultima raffigura, in una sorta d’inversione spazio-temporale, un’Annunciazione strettamente accostata a una Visitazione; si viene così a istituire una possibile circolarità all’interno del percorso: una ragazza accucciata abbraccia il pancione di una donna incinta. Alla fine del percorso, l’evento dell’Annunciazione non è solo riferito a Maria, ma a ogni visitatore, interpellato dalla narrazione evangelica a far fiorire l’Amore nel proprio cuore. Lo spettatore lascerà il Presepe di Sabbia in una luce avvolgente, accarezzato dalle parole rassicuranti che l’angelo rivolge ai pastori nella notte di Natale.

CREDITI:

Gli scultori Michela Ciappini, Ornella Scrivante e Mario Vittadello sono stati guidati da Antonio Molin, direttore dei lavori.

La direzione artistica è di Patrizia Comuzzi.

Il Virtual Tour del Presepe di Sabbia è opera di 4Dodo-San Giorgio di Nogaro 

La voce narrante è di Massimo Somaglino.

Dati Evento

Data di inizio
16/12/2020
Data di fine
06/01/2021
Indirizzo
Lignano sabbiadoro