Un viaggio in camper nella regione più piccola di Francia. Un territorio diviso tra Alto Reno e Basso Reno che molto ha da offrire al turista itinerante.
Testo: Marco Fasola
Un passato travagliato che le sono valse numerose citazioni sui libri di storia, una terra contesa e ambita da quella che un tempo era la Prussia successivamente identificata come Germania, secoli di guerre e conflitti che hanno segnato quello stretto lembo di terra che traccia il confine. Un susseguirsi di alternate dominanze, dalla devastante guerra franco-prussiana del 1870-1871 alla riannessione alla vicina Lorena alla fine della Prima Guerra Mondiale, l’illusione dell’impenetrabilità della Linea Maginot che di fatto segnò una nuova caduta sino alla pacificazione con il definitivo disegno dei confini come li conosciamo al giorno d’oggi. L’Alsazia è divisa in due dipartimenti: il Basso Reno o Bas-Rhin, che per intenderci riguarda la zona di Strasburgo, e l’Haut-Rhin, che è la parte meridionale che da circa metà regione si estende fino al confine elvetico.
Il paese delle cicogne
A 5 km di distanza si trova Riquewihr considerata una parente stretta di Ribeauville.
E in effetti, eccezion fatta per l’aspetto un po’ più medioevale, i due luoghi sono da ritenersi molto simili sia per le architetture sia per la loro bellezza. Tra i due belli d’Alsazia spunta Hunawihr, piccolo villaggio circondato da mura trecentesche divenuto noto per essere sede del Centre De Reintroduction des Cicognes et des Loutres, dove le cicogne svolazzano senza alcun timore dell’uomo. La struttura, oltre a circa 200 esemplari di uccelli, ospita anche lontre, cormorani e una galleria di acquari dove sono presenti le varie specie di pesci che vivono nelle acque dolci di torrenti, fiumi e laghi della zona. Dal 1981, nel pomeriggio, viene allestito uno spettacolo acquatico dove gli animali sfoggiano tutte le loro tecniche di nuoto e pesca. A far letteralmente impazzire i più piccoli è una nursery in cui si possono osservare le cicogne dall’abbandono del guscio ai primi giorni di vita, anche in questo caso ad orari prestabiliti viene fatta una dimostrazione su come si nutrono i nascituri.
Turckheim e il giro di ronda
Cullata da filari di vigne spunta Kaysersberg, un paese che fa pensare di essere in Germania.
A spasso per il centro oltre al ponte fortificato, al bel palazzo municipale e alla chiesa in arenaria rossa eretta tra il XII e il XV secolo, si notano splendide vetrate colorate e imposte decorate come opere d’arte. A Turckheim ogni sera dal 1°maggio al 31 ottobre la spensierata atmosfera del villaggio si tinge di qualcosa di magico. Con appuntamento alle 22 davanti all’edificio del corpo di guardia, un tempo mercato coperto e in seguito casa comunale, un guardiano vestito in abiti tradizionali ripercorre per i turisti il giro di ronda che un suo antenato eseguiva molti anni fa, intrevallando con spiegazioni e filastrocche in francese. Tra un frase compresa e una no, il gruppo segue la guardia lungo il suo cammino con soste davanti ai luoghi simbolo del paese. Il centro viticolo merita una visita anche di giorno: dopo aver varcato la Porta di Francia, uno degli accessi al nucleo storico, imboccate rue Du Conseil fino alla chiesa di Sant’Anna con annesso campanile datato 1190, e proseguite in senso anti orario prendendo Rue Des Vignerons prima, e poi la Grand Rue che conduce al punto di partenza.
Eguisheim
Sulla strada per Colmar, ecco l’ennesimo luogo interessante.
Eguisheim è un grazioso paese di 1.500 anime noto, oltre che per le sue cantine, anche per essere stato il luogo di nascita di Papa Leone XI. Il suo particolare centro storico circolare visto dall’alto ricorda una rotella di liquirizia. Infatti, partendo dall’ufficio del turismo ci si lascia trasportare in un vortice di colori e sapori: vie acciottolate, caratteristiche case con tetto a doppio spiovente e le classiche travi in legno a vista, bellissime finestre adornate di fiori, peluches e cimeli di ogni genere che variano in base periodo, bancarelle di formaggi locali e dolci dal profumo inebriante ci accompagnano durante una bella passeggiata che segue inizialmente rue Du Rempart sud, poi la nord ed infine addentrandosi verso place Du Chateau, che con la sua fontana ed i suoi caffè è il fulcro dell’abitato, a pochi passi vi è la chiesa Delle Vergini.
Colmar
Un’armoniosa città a misura d’uomo.
Il centro storico custodisce numerosi palazzi del tardo Medioevo e del Rinascimento comprese le, seppur restaurate in stile più moderno, classiche case alsaziane. In mezzo a ristoranti e negozi che siamo ormai abituati a trovare in ogni città d’Europa si nascondono perle non indifferenti; talvolta basta alzare lo sguardo per ammirare balconcini in cemento e legno decorarti come vere e proprie tele, oppure la slanciata ed imponente basilica gotica Collegiale St. Martin eretta tra il XIII e il XIV secolo. Sulle rive del fiume Lauch, che attraversa Colmar, sorge l’allegro e antico quartiere dei Pescatori e la zona che in tutte le parti del mondo cercano di imitarci chiamata la “petite Venice”, che anche in questo caso, col sorriso sulle labbra, possiamo dire impropriamente. In rue Kebler tra le mura del museo d’Unterlinden è gelosamente conservata la pala d’altare di Issenheim considerata un’opera d’arte dal carattere assai drammatico.
Il museo all’aperto
Una trentina di km a sud, ad Ungersheim, è stato allestito il più grande museo all’aperto di Francia: l’Ecomusee d’Alsace.
Si tratta di una vera e propria esposizione vivente dove artigiani vestiti in abiti tradizionali svolgono i mestieri e le attività di un tempo ridando vita a un villaggio di case alsaziane autentiche trasportate in loco. Attenzione però perchè l’apertura è stagionale. Ultima tappa dell’itinerario prima di intraprendere la via di casa è Mulhouse, città industriale che a parte il grazioso nucleo centrale non conserva nulla dell’imperdibile fascino della regione, tuttavia la Citè du Train (museo dei treni) rappresenta un ottimo motivo per trascorrerci qualche ora. Sulle rovine di una vecchia stazione dismessa ha preso forma uno splendido museo che conserva decine di locomotive e vagoni che hanno fatto la storia della ferrovia dagli albori ai giorni nostri. All’interno della struttura si può anche osservare un dettagliatissimo plastico, fare un breve tratto a bordo di una vera motrice e per la gioia dei più piccoli montare su un trenino pilotato da macchinista che li scorrazzerà attraverso rotaie, treni e stazioni.
La cicogna
Le cicogne bianche oggi fanno parte a tutti gli effetti del patrimonio turistico alsaziano: non è raro vederle annidate sui tetti o lungo le strade.
Questi splendidi volatili hanno assunto fin dall’antichità un forte valore simbolico e come tutti ben sappiamo nel credo popolare sono considerate portatrici di buoni auspici e bambini. In natura il loro istinto migratorio le spinge a lasciare le zone di nidificazione europee per trascorrere l’inverno nell’Africa subsahariana, per poi farvi ritorno in primavera. Con l’avvento della modernizzazione questo flusso aveva ridotto ai minimi termini gli esemplari esistenti, e non solo a causa della bonifica di numerose zone paludose in cui trovavano nutrimento e ad altri eventi naturali, ma soprattutto per la massiccia costruzione dei tralicci elettrici in cui sovente terminavano il loro viaggio di ritorno, tant’è che nel 1982 nella regione rimasero solo due coppie. Da qui l’idea di costruire dei centri di riproduzione come quello che abbiamo visitato a Hunawihr, che hanno permesso la ripopolazione della specie.
La strada dei vini o “Route du vin”rappresenta una delle maggiori attrattive turistiche dell’Alsazia.
La via si sviluppa in circa 120 km che partono da Marlenheim, in zona Strasburgo, fino a raggiungere Thann, che dista circa una trentina di km da Colmar. Si attraversano numerosi paesi e villaggi più o meno interessanti, case tipiche con travi in legno a vista e vigneti che offrono splendide sfumature di colori. A punteggiare il territorio vi sono diverse caves, cantine, dove ci si può sedere a degustare dell’ottimo vino locale, come il classico Pinot che in Alsazia raggiunge elevatissimi standard qualitativi, il Gewurstraminer dal colore giallo paglierino e gusto dolce e aromatico o il fruttato Riesling in tutte le loro varietà. Per chi intende percorrere sentieri alla ricerca di castelli, oppure tratti di ciclabili, il consiglio è quello di acquistare una guida dettagliata degli itinerari presso gli uffici turistici. •
SOSTA CAMPER
Generalmente la sosta libera è tollerata, ma in zona sono comunque presenti diverse aree attrezzate. Di seguito quelle testate durante l’itinerario.
• Colmar
Rue de la Cavalerie/rue des Brasseries – GPS: N 48.08218 E 7.35990
Circa 20 posti su fondo asfaltato lungo la via a pagamento, comoda per la visita della città ma situata in zona poco idonea alla sosta notturna.
• Eguisheim
Presso la cantina Bannwarth in rue de Bruxelles 3
GPS: N 48.04434 E 7.30539
5/6 posti su sterrato con carico scarico ed elettricità. In alternativa si può utilizzare il parcheggio asfaltato di fronte al cimitero.
• Kaysersberg aire camping car
GPS N 48.13565 E 7.26325
80 posti asfaltati, camper service, wc a pagamento con parchimetro.
• Ribeauville route de Guèmar
GPS: 48.19225 E 7.32634 15 posti su ghiaia, camper service a pagamento con parchimetro.
• Riquewhir avenue Jacques Prèsis
GPS: N 48.16608 E 7.30175
Circa 20 posti asfaltati, camper service a pagamento con parchimetro.
• Turckheim
GPS: 48.08556 E 7.27084
Punto sosta nella via della stazione prima del campeggio, una decina di posti su ghiaia gratuito.
• Turckheim camping municipale
Les Cicognes 4 quai del la Gare – GPS: N 48.08539 E 7.27535 – Apertura stagionale.
• Ungersheim
Presso il parcheggio dell’ecomuseo d’Alsazia Chemin Grosswald.
GPS: N 47.85200 E 7.28400
Sterrato e ombreggiato con camper service nel parcheggio di fianco a pagamento.
INFO
Giancarlo Pariani
Valerio Visioli
Stupenda Alsazia
Molto buona anche la pizza Alsaziana
Al lavoro
Fatta nel 2013 e 2014…. Davvero incantevole!!!!
L anno prossimo..