Alcune osservazioni interessanti sul funzionamento del condizionatore evaporativo Viesa Holyday III a seguito di un test
Ha senso testare un condizionatore evaporativo nella camera riscaldata paragonandolo in una comparativa con condizionatori tradizionali? Probabilmente no, come non ha senso testare una city car in pista in una comparativa tra bolidi sportivi, anche se si sottolinea che in città parcheggia meglio e consuma di meno… Alcuni colleghi di una rivista europea hanno fatto questo paragone a margine di una comparativa tra condizionatori tradizionali. È comunque un interessante spunto di riflessione per paragonare due sistemi profondamente diversi tra loro. Risponde alle osservazioni della redazione direttamente il general manager di Ital Colven srl, Alejandro Jacquet, che produce in Italia e commercializza i prodotti Viesa. La prova si è svolta in una camera climatica riscaldata per una notte fino a 35° C e con un’umidità relativa dell’aria pari al 55% con un camper le cui finestre e porte sono rimaste aperte. Il test prevedeva che i condizionatori riuscissero velocemente a ridurre la temperatura interna.
• Articolo: “Il condizionatore Holiday III ha ottenuto un raffreddamento dell’abitacolo di circa 4° C, per essere esatti di 4 gradi Kelvin. Durante questo periodo, l’umidità dell’aria all’interno del veicolo, con la finestra leggermente aperta, è stata piuttosto alta”.
Alejandro Jacquet: «Per ottenere il necessario supporto, i tecnici del mensile si sono rivolti al nostro distributore tedesco. Purtroppo non è stata trasferita un’informazione importante: Holiday III prima di entrare nel suo regime standard di funzionamento ha bisogno di 80 ore di rodaggio. Questa è una condizione necessaria, scritta a chiare lettere e in tutte le lingue anche sul libretto d’uso e manutenzione che consegniamo insieme al prodotto. Il principio di funzionamento del nostro condizionatore evaporativo, infatti, si basa su un filtro brevettato e costituito da un intreccio di filamenti di fibre legnose disposte in modo da formare una superficie il più grande possibile (pari a quella di 127 mq) dove l’evaporazione può avvenire velocemente. Le 80 ore previste di rodaggio sono necessarie a eliminare le resine naturali presenti all’interno dei capillari della fibra. Prima di questo periodo il filtro non è in grado di assorbire la quantità d’acqua prevista e il funzionamento non è quello corretto: l’aria restituita nell’ambiente ha una percentuale maggiore di umidità, con una densità di umidità superiore a quella prevista (che è di 0,0002 micron), una minor efficacia nell’effetto di raffrescamento e un aumento dei consumi d’acqua. Noi non possiamo e non vogliamo eliminare questa resina durante il processo produttivo, perché è una protezione naturale che rallenta il processo di degrado delle fibre legnose».
• Articolo: “Nel momento in cui sono stati aperti maggiormente oblò e finestre, l’umidità dell’aria all’interno del veicolo è un po’ calata, però la temperatura rilevata dai sette sensori installati è risalita immediatamente fino a raggiungere quasi i valori iniziali”.
Alejandro Jacquet: «L’obiettivo di Holiday III è quello di evitare sbalzi di temperatura tra l’abitacolo e l’ambiente esterno. Quando parliamo di “benessere naturale” riferendoci ai nostri sistemi ci riferiamo anche a questa particolarità. Eccessivi sbalzi di temperatura sono rischiosi per l’organismo così come dannosa è l’aria privata di una corretta percentuale di umidità, perché con l’aria troppo secca, si seccano anche le mucose che non sono più in grado di fermare i batteri. È importante che le vie respiratorie siano idratate. I nostri sistemi di condizionamento sono particolarmente indicati per chi ha bambini, persone anziane a bordo o chi è affetto da patologie respiratorie. Nel test della rivista tedesca il risultato di raffreddamento è stato di 4° C, cioè all’interno si è scesi a 31 gradi rispetto ai 35 esterni, ma con un alto livello di umidità. Ribadendo che la prova è viziata dalla mancanza del rodaggio del filtro, dobbiamo anche sottolineare che non è compito di Holiday III raffreddare l’abitacolo. Parlare di rilevamento della temperatura attraverso dei sensori non ha senso per un prodotto che promette benessere direttamente sulla persona e a patto che questa si trovi investita dal flusso d’aria raffrescata. Il benessere si raggiunge quando il corpo riesce a dissipare calore e mantenere la temperatura in equilibrio. Non parliamo mai di temperature, ma di un punto di benessere che si raggiunge con l’assenza della sudorazione.
• Articolo: “Per il condizionamento di tutto l’abitacolo, il sistema di raffreddamento a evaporatore è indicato solo in condizioni climatiche estremamente secche. Chi si accontenta anche solo di una leggera brezza e non è infastidito dalle finestre e porte aperte, può prendere realisticamente in considerazione l’acquisto di Holiday III”.
Alejandro Jacquet: «Se il cliente desidera ottenere soltanto un abbattimento della temperatura, allora sì, il nostro non è il prodotto giusto. Perché non è questo che fa Holiday III. Il nostro sistema agisce raffrescando l’aria immessa nell’abitacolo e portandola ai valori di umidità ottimale e a bassa densità. Il flusso d’aria generato favorisce una veloce evaporazione del sudore sulla pelle generando una sensazione di benessere sulla persona. Non raffreddiamo le cose (i sensori per esempio), ma raffreschiamo le persone. Non è corretto dire che Holiday III è indicato solo in condizioni climatiche estremamente secche. I nostri condizionatori evaporativi sono stati progettati e costruiti per funzionare in condizioni estreme. Sono nati, infatti, in un Paese dove l’umidità è altissima, cioè il nord dell’Argentina che include anche una parte della foresta amazzonica. Lì è cominciato tutto. E se siamo riusciti a far funzionare i nostri prodotti con quel clima, è certo che funzionano ancora meglio qui in Europa. In nostro aiuto vengono i numeri del successo commerciale di Holiday, ma anche di nostri analoghi sistemi evaporativi progettati per i veicoli industriali e veicoli da lavoro, ottenuti in tutto il mondo. Noi siamo riusciti laddove molti altri che hanno provato a proporre la tecnologia evaporativa hanno fallito. Paragonare la velocità di raffreddamento di un condizionatore tradizionale con quella di un condizionatore evaporativo è come paragonare la velocità massima di una bicicletta a quella di uno scooter. Certo, entrambi hanno due ruote e si possono caricare sul portatutto dietro al camper, ma quello che fai con lo scooter non lo fai con la bicicletta e viceversa. La tecnologia è diversa e i risultati sono diversi. Noi non misuriamo la soddisfazione dei nostri clienti attraverso dei sensori di temperatura».
• Articolo: “Chi regola gli ugelli in modo tale da colpire direttamente o leggermente indirettamente il corpo, percepisce una leggera brezza e così una sensazione di sollievo, anche se piuttosto irrilevante.”
• Articolo: “A umidità dell’aria molto elevata ha senso solamente la funzione ventilatore, la funzione raffreddamento non sarebbe molto efficace.”
Alejandro Jacquet: «Ognuno di noi ha un punto di benessere diverso che si raggiunge quando il corpo riesce a dissipare calore. Alcuni non sopportano il caldo già a 25°C. Porto l’esempio di un cliente che ci chiamò, qualche tempo fa, perché in un giorno particolarmente umido non riusciva a percepire la sensazione di fresco che aveva sperimentato il giorno prima. Suggerimmo di spegnere Holiday III. Il cliente cominciò immediatamente a sudare e comprese che anche se non ne percepiva un beneficio evidente, il prodotto stava funzionando… eccome. Per umidità elevata intendiamo “in caso di pioggia”. Allora consigliamo di far funzionare solo la ventilazione staccando la pompa. Ma anche questo non è un consiglio standardizzabile, né una funzione che possiamo rendere automatica. È il cliente a decidere quali sono le condizioni di funzionamento più adatte alla sua persona. Per questo abbiamo previsto 25 regolazioni di potenza e quattro bocchette con flussi orientabili e parzializzabili».
• Articolo: “Necessita fino a due litri d’acqua l’ora dal serbatoio d’acqua.”
• Articolo: “Aumenta l’umidità dell’aria all’interno del veicolo.”
Alejandro Jacquet: «In realtà il consumo va da 0,5 a 1,5 litri. Se l’unità in prova ha consumato due litri all’ora è perché il filtro non era rodato, cioé Holiday III ha generato più umidità e consumato più acqua perché il filtro non era in grado di assorbirla. Il nostro sistema non aumenta l’umidità, ma stabilizza l’umidità relativa interna portandola a valori compresi tra il 40 e il 60% e con una densità molto bassa. Stabilizzare l’umidità relativa interna è importante poiché, quando l’aria è troppo ricca di acqua, l’evaporazione del sudore avviene meno facilmente o non avviene del tutto. Inoltre per ottenere un’evaporazione veloce e una maggior sottrazione del calore è necessaria una bassa densità di umidità».
• Articolo: “Non si esclude una possibile contaminazione batterica dell’acqua sulla superficie evaporativa”.
Alejandro Jacquet: «Dove c’è acqua ci sono batteri. Anche nella condensa che si forma sugli elementi dei condizionatori tradizionali ci sono batteri. I nostri prodotti sono forniti già dall’origine di un prodotto antibatterico che si attiva non appena si accende l’unità per la prima volta. Si tratta di un presidio medico prodotto da un nostro fornitore in Giappone e con il nome commerciale di Calfabas. È una soluzione in cristalli che ha una durata di sei mesi dalla sua attivazione e può essere sostituita con facilità anche dal cliente finale. Noi abbiamo ben presente il problema della contaminazione batterica e l’abbiamo risolta in questo modo. Ma non è un problema che affligge solo gli evaporativi. E gli altri produttori? Ci hanno pensato?» •