Le fabbriche dei sogni, Malibu Van

Le fabbriche dei sogni, Malibu Van. Nell’ambito delle strategie per garantire la massima qualità del prodotto, il Gruppo Carthago fa scuola: tre sedi produttive, una fondazione, tante buone idee e la volontà ferrea di non cedere a compromessi. Ora i van si fanno a Ormoz.

La saga della produzione Carthago, siamo sicuri, un giorno ispirerà la trama di un film. Gli ingredienti ci sono tutti: successi e colpi di scena a ritmi piuttosto frequenti, molti i personaggi affascinanti, con il protagonista principale – il fondatore Karl-Heinz Schuler – quasi leggendario e con una vita piena di aneddoti interessanti: dalla partenza della produzione di van a fine anni 70 in un garage, alla passione per il volo che lo ha visto spesso spostarsi in autonomia da uno stabilimento all’altro, alla decisione di creare una fondazione per impedire che l’azienda si potesse snaturare in qualcosa di diverso rispetto alla missione che si è data.

Karl-Heinz Schuler

 

E poi il dream team di collaboratori stretti e affidabili, che Schuler è riuscito a formare intorno a sé, gli stessi da anni. Il tutto passando attraverso i grandi scossoni del 21esimo secolo, dall’attentato alle Torri Gemelle alla crisi del 2007, dalla pandemia appena trascorsa alla carenza nella fornitura di meccaniche di base che ha minato tutto il settore. E oggi che finalmente può concedersi di non essere tutti i giorni dietro alla scrivania o sulle linee di montaggio (la cosa non vale per i suoi due figli, ovviamente), Karl-Heinz Schuler guarda soddisfatto a quanto fatto: dà lavoro a 1500 persone in due nazioni e tre stabilimenti, attraverso una delle più grandi aziende a conduzione famigliare rimaste in Europa, ma soprattutto ha realizzato i sogni di decine di migliaia di clienti che, puntando sui suoi veicoli, hanno potuto viaggiare sereni, contando su mezzi affidabili, costruiti con vera maestria.

E qui sta il segreto del successo: essere riuscito ad aumentare la produzione ottimizzandola al tempo stesso per contenere costi e pesi, migliorando la qualità generale del prodotto. Inoltre ha anche avuto l’intelligenza di differenziare l’offerta affinché un prodotto di alto livello non sia destinato solo a una élite di fortunati, ma possa essere accessibile a un pubblico più vasto. Stiamo parlando del brand Malibu che esprime la sintesi tra la qualità costruttiva Carthago – un vero e proprio codice genetico dal quale non si può prescindere – e un costo di realizzazione inferiore.

Dove nascono i nostri sogni

La storia di Carthago segue alcune tappe fondamentali, e le più importanti corrispondono all’inizio della produzione in un nuovo stabilimento. Dunque cominciamo dalla fine, dal sito inaugurato da poco a Ormoz, nel nord della Slovenia, e che segue quello di Odranci, sempre in Slovenia. Il motivo che sta dietro alla realizzazione di ben due stabilimenti fuori dai confini naturali dell’azienda, la Germania, è presto detto: la Slovenia è una giovane repubblica in cui il costo della vita, e dunque degli stipendi, è ancora leggermente inferiore rispetto al resto dell’Europa occidentale, ha una burocrazia dedicata agli investitori in unità produttive piuttosto “smart”, senza tuttavia essere un far west: ordine ed efficienza sono i migliori alleati degli investitori. Non sorprende che alla festa di inaugurazione a Ormoz fossero presenti, oltre a tutto il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Carthago con Karl-Heinz Schuler in testa e al sindaco della città, anche il ministro dell’economia e la Presidente della Repubblica Nataša Pirc Musar, e nemmeno che dalla posa della prima pietra all’inaugurazione della produzione sia passato solo un anno.

Quest’ultimo stabilimento è dedicato in particolare ai furgonati, poiché questa tipologia di veicolo richiede una tecnica delle stazioni di montaggio ben diversa rispetto ai pannellati, con personale specializzato, e il numero di van che il mercato richiede è tale da giustificare una fabbrica dedicata. Malibu Van, del resto, è un brand ben deciso a guadagnarsi una fetta sempre più larga di mercato nel segmento medio/alto. Non mancano riconoscimenti importanti in questo senso, come il prestigioso premio giornalistico “Reisemobil des Jahres” (Camper dell’anno) 2023: per la quarta volta di seguito si è aggiudicato il primo posto nella sua categoria.

Lo stabilimento è stato costruito completamente dal nuovo su una superficie di 100.000 metri quadri. All’interno del sito produttivo hanno sede la falegnameria, la linea di pre-assemblaggio e la logistica. Per gli amanti delle coincidenze numeriche (e per mettere un po’ d’ordine nella storia dell’azienda), possiamo dire che l’inaugurazione nel 2023 dello stabilimento avviene a 10 anni esatti dalla messa in commercio dei primi Malibu Van e dall’inaugurazione della celebre Carthago City, l’avveniristica sede madre ad Aulendorf, e a 15 anni dalla inaugurazione dello stabilimento di Odranci.

Il sito è un modello per produttività e organizzazione del lavoro e cerca di conciliare la produzione con il minor impatto ambientale: un terzo dell’area è occupato da piante e vegetazione, l’illuminazione è a Led, si sfrutta perfino un sistema di recupero del calore dalla produzione di aria compressa e del vuoto. All’alimentazione energetica dello stabilimento contribuiscono in modo significativo l’impianto fotovoltaico da un megawatt con i picchi di potenza coperti da pompe di calore ad alta efficienza. Tutti gli ambienti di produzione e gli uffici sono riscaldati e raffreddati, con aerazione o aspirazione controllate. Ma soprattutto con questo sito produttivo si portano in casa anche le ultime lavorazioni che erano delegate ad aziende terze. Ora si tratta di stoccare solo materia prima, al resto ci pensano le macchine a controllo numerico.

Carthago è una città

Nel 2013 Carthago City apriva i cancelli nei pressi di Aulendorf, vicinissimo a dove tutto è iniziato, nel sud della Germania, tra Ravensburg e Ulm.

Carthago City

Centro di produzione (qui nascono chic e-line, chic s-plus e liner-for-two), centro amministrativo, cuore pulsante della creatività e della progettazione (qui sono programmate tutte le macchine a controllo numerico in azione negli stabilimenti sloveni), ma anche il porto di approdo per tutti i camperisti che vogliono avvicinarsi al mondo Carthago: centro esposizione, vendita, assistenza, con piazzole a disposizione per il pernottamento… Questo è guardare avanti! Un anno dopo, per garantire il futuro come impresa a conduzione familiare indipendente da gruppi, Schuler ha creato una “fondazione di famiglia”, la Karl-Heinz Schuler Familienstiftung. Nel 2021, con un ulteriore investimento, Carthago ha costruito una nuova sede amministrativa, che ora occupa circa 5.400 metri quadrati.

Il balzo in avanti

Dobbiamo fare un ulteriore piccolo passo indietro nel tempo. È il 2008 e, con l’apertura dello stabilimento di Odranci in Slovenia, Carthago ha segnato il primo grande passo in direzione dell’espansione: aumenta il personale in modo significativo e con esso la produzione. Quest’ultima viene riorganizzata in modo che nello stabilimento di Odranci, partendo dal telaio scudato o cabinato, vengano prodotte le gamme c-tourer e chic c-line semintegrali e integrali e successivamente anche i semintegrali e integrali Malibu Reisemobile. Oggi, con la riorganizzazione del lavoro e con il nuovo stabilimento in supporto, contano di produrre il numero record di 3.800 veicoli.

“The product is the hero”

È una frase che il fondatore ama ripetere: “È il prodotto a essere l’eroe”. Va ad aggiungersi all’altra definizione che viene usata quando si parla dell’azienda: DNA Carthago, ossia il codice genetico che caratterizza la produzione. Questa eccelle in tutte le sue componentistiche, a partire dalla preparazione delle pareti: il sandwich è in alluminio, sia all’interno che all’esterno, con isolamento RTM-X, materiale ad alta densità impenetrabile dall’acqua. Tetti e pavimenti sono, invece, rivestiti in fibra di vetro. Dalla parete vengono tagliati gli spazi per finestre porta e gavoni. Porta e gavoni vengono costruiti con la porzione tagliata, garantendo uniformità totale. Prima di entrare in catena di montaggio, i veicoli stazionano 24 ore alla stessa temperatura dei materiali di assemblaggio, al fine di annullare gli effetti legati alle diverse dilatazioni. Ogni veicolo nasce in base alla scheda richiesta dal cliente finale, grazie alla informatizzazione che consente di pianificare la consegna dei pezzi specifici necessari, eliminando la necessità di tenere scorte di materiali nei pressi della stazione.

I mobili vengono pre-assemblati in moduli prima di essere montati sul veicolo: un sistema di umidificazione mantiene costante il livello di umidità del legno. La lavorazione dei bordi viene realizzata a macchina per i mobili dritti e manualmente per quelli dalle forme più elaborate. Ogni pezzo viene comunque rifinito e pulito a mano. Alla fine del montaggio di tutte le componentistiche si ripetono tutti i controlli già effettuati direttamente sulla catena di montaggio. Infine, i veicoli vengono testati per l’impermeabilità prima di essere puliti e pesati singolarmente, pronti per essere inviati al concessionario.

 

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