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Surf in Versilia, con Volkswagen California

Per saltare su una tavola da surf e cavalcare l’onda occorre raggiungere la west coast… quella del Tirreno. Andiamo a caccia dei migliori spot, insieme al Volkswagen California con una certezza: il surf in Versilia è divertimento assicurato… per tutti!

California Ocean panoramica

Si parte: le tavole sono sul van, il meteo assicura mare agitato quanto basta perché si crei l’onda lunga sui bassi fondali sabbiosi che si aprono di fronte alla Versilia. Un’accurata selezione musicale dei Beach Boys per colonna sonora durante il viaggio riprodotta fedelmente dall’impianto stereo del Volkswagen T6 California Ocean, il veicolo complice di questa nuova avventura. Una volta lì, anche se in questa stagione la Versilia turistica è piuttosto dormiente, la compagnia è assicurata: saranno in tanti a farsi tentare da una giornata sulle onde. E per la serata? Non c’è problema, siamo su uno dei tratti di costa più mondani e il pericolo di annoiarsi è inesistente. Anzi, in bassa stagione siamo liberi di muoverci come vogliamo da una spiaggia all’altra. Non avete mai provato l’ebrezza del surf? Qui ci sono i migliori club e noleggiare tavola e muta (tranquilli in acqua si entra protetti dal freddo) non è un problema, così come prendere qualche lezione per iniziare.

 

Ovviamente la Versilia non è solo surf: Forte dei Marmi, Marina di Pietrasanta, Lido di Camaiore e Viareggio offrono spunti interessanti. Alle spalle di questa sorta di metropoli sulla spiaggia lunga una quindicina di chilometri, le Alpi Apuane con il loro “innevamento marmoreo”: borghi e sentieri, pareti rocciose… E dopo Viareggio la grande pineta e le zone umide del lago di Massaciùccoli per passeggiate o pedalate su ciclabili perfettamente in piano, respirando a pieni polmoni l’odore silvestre della resina dei pini o lasciandosi sorprendere dall’avvistamento di un airone o di una garzetta. Vogliamo parlare della cucina? Diciamo che se non vi piace il pesce potrete sempre ordinare una pizza, ma se apprezzate le zuppe c’è davvero da leccarsi i baffi. C’è una sola controindicazione: in questa stagione per le vie centrali di Forte dei Marmi scarseggiano i volti noti dei VIP… Ce ne faremo una ragione!

In Versilia

Pietrasanta

A una manciata di chilometri dalla costa, fare un salto a Pietrasanta è un obbligo. Qui il marmo che arriva dalle cave circostanti trionfa attraverso l’architettura e molte sono le botteghe di scultori e scalpellini che danno forma a questa roccia calcarea. La chiamano la piccola Atene. Il centro storico medioevale ha una piazza che da sola vale la visita, un concentrato di opere civili e religiose arricchite da opere e installazioni di scultori contemporanei. Nelle botteghe degli artigiani potete apprendere l’arte e acquistare anche piccoli oggetti. Ma se volete una visione completa sul mondo del marmo fate un salto al MuSA, il museo reale e virtuale di scultura e architettura, nel quale vi farete un’idea piuttosto chiara sul procedimento di estrazione e della lavorazione del marmo.

Terme? Si può fare!

Il territorio della Versilia aveva un solo cruccio dal punto di vista turistico: la mancanza di una zona termale. Certo, SPA e centri benessere se ne trovano a decine, ma le vere acque termali – che peraltro pullulano in tutta la Toscana – sembrava non sgorgassero in questo lembo di terra scelto dal Belmondo per trovare pace dalle fatiche quotidiane… Ma, ecco il miracolo! Una quindicina di anni fa lavorando alla ristrutturazione della rete idrica viene alla luce una sorgente termale. Neanche il tempo di vedere gli esiti degli esami chimici sui campioni d’acqua che già era pronto il marchio Terme della Versilia. Si tratta di acqua salsobromoiodica che sgorga alla temperatura di 17°. Contiene iodio in una concentrazione dieci volte superiore all’acqua di mare, bromo, per un efficace rilassamento dell’apparato muscolare, e sodio per contrastare le infiammazioni articolari e la cellulite. Le trovate sul litorale di Cinquale, nel Comune di Montignoso, presso Villa Undulna.

Forte dei Marmi

Pontile Forte dei Marmi
Pontile Forte dei Marmi

O al ami, o la odi… Forte dei Marmi è così, una specie di elegante caricatura di se stessa che si prende molto sul serio. Ha il cuore piantato in un’epoca che non c’è più, quando nobiltà decaduta, capitani d’industria e vip dello spettacolo si davano appuntamento qui, tra festini nelle ville, passeggiate sul lungo mare, aperitivi serali e shopping sfrenato. Oggi alle reception dei migliori alberghi, come nei migliori ristoranti, il personale parla il russo per gestire al meglio i capricci dei nuovi ricchi arrivati da est, turisti spesso che non denotano una grande classe e ignorano le regole del “noblesse oblige”. In compenso hanno fiumi di denaro che tamponano con efficacia gli eccessi di virili giovanotti o arroganti uomini di mezza età accompagnati da donne viziate ma di una bellezza da togliere il fiato.
Prendetela così, accettate con il sorriso il diverso trattamento che il cameriere potrebbe riservare a voi rispetto alla vostra vicina di tavolino impellicciata che con accento milanese chiede il suo terzo drink aspettando le amiche… Fate conto di essere in una specie di Paperopoli, pulita e ordinatissima. Godetevi la passeggiata, le ricchissime vetrine, il lungomare, la vista sulle ville e sui suoi simboli come il Fortino, la fortezza settecentesca che dà origine al nome della località, o alla Capannina, night club attivo da quasi un secolo che ha visto esibirsi e tra il pubblico generazioni di celebrità.

Viareggio, la perla (verde) della Versilia

Viareggio
Viareggio

Se alla tribù dei surfisti il nome Viareggio è immediatamente collegato ai loro spot preferiti, per la maggioranza delle persone la località della Versilia riporta alla mente il suo monumentale Carnevale fatto di carri e gigantesche statue allegoriche di carta pesta.
Ma è nei giorni “normali” che Viareggio mostra la sua anima. Si rivela lungo la sua passeggiata puntellata da hotel, bar e ristoranti storici come il Caffè Margherita, o nelle decorazioni liberty delle villette di una “Belle Époque” ormai così lontana.
Se quello che cercate è un momento di relax in un’area climatica tra le più al riparo dai rigori invernali, l’invito è a percorrere le sue aree verdi, come il viale dei Tigli – sei chilometri tra Viareggio e Marina di Torre del Lago – e la pineta di Ponente, nella parte Ovest della città. Altro consiglio: se avete al seguito le biciclette e non vi spaventa una passeggiata di qualche chilometro, avventuratevi nel Parco Regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, un’oasi verde e selvaggia compresa tra la via Aurelia e il mare che continua fino a Marina di Pisa (dove è presente anche l’area camper www.ats-camperisti-marina-ilfortino.com). Dalla pineta i sentieri trasversali accompagnano fino al mare e a spiagge dove sarete solo voi, il sole tiepido sul volto e il rumore della risacca.

Surf in Versilia!

Surfisti Versilia
Surfisti Versilia

Toscana terra d’arte, paesaggi e… Surf! I “riders” nostrani trovano spot, beach breack, scuole di surf e negozi specializzati sulle sponde del Tirreno in Versilia. Non avete mai provato? Andate e noleggiate!
Sapete almeno nuotare? Avete tutto quello che vi serve. E il consiglio è di non aspettare l’estate: l’inverno va bene e la primavera è perfetta, la muta trasforma l’acqua freddina (tra i 10 e il 15 gradi) in una fresca esperienza adrenalinica. Se non sapete da dove si comincia organizzatevi contattando prima una scuola di surf della zona che vi comunicherà la giornata “peggiore”: quando i marinai tirano i remi in barca, il rider affronta il mare! Tranquilli, dimenticatevi i b-movie americani di surfisti che affrontano onde da uragano venendone inghiottiti nei “tube” d’acqua non tornando più in superficie, come non incontrerete lo squalo beffardo che segue l’ignaro surfista per ingoiarlo con tavola e tutto. Qui le “wave train”, onde lunghe e regolari, corrono lungo i bassi fondali sabbiosi e l’unico pericolo in arrivo dai pesci è una indigestione per eccesso di caciucco divorato al ristorante.

Ecco dove

Surf in Versilia
Dove praticare surf in Versilia? Lungo i circa 20 chilometri di spiagge sono numerosi i punti che si prestano e dove si radunano gli appassionati. Il classico dei classici è il pontile di Forte dei Marmi: la bella costruzione seicentesca si protende verso il mare aperto per circa 300 metri. Da questa posizione privilegiata è facile capire come arrivano le onde, e se non avete voglia di essere voi i protagonisti dell’avventura gustatevi da qui le evoluzioni altrui. A Marina dei Ronchi il fondale è poco profondo e sabbioso, luogo ideale per i neofiti. Più a sud, vicino al ristorante il Trabucco, a piedi si raggiunge il Cinquale. L’inverno è il momento ottimale dell’anno per fare surf qui. La migliore direzione del vento è da nord-est, quella di gonfiamento da sud-ovest. Marina di Pietrasanta è il posto giusto per chi inizia, mentre a Viareggio ci si incontra a Piazzale Mazzini, di fronte al quale c’è una secca artificiale che “allunga” e alza le onde. La città del Carnevale ha uno spot a Tito Molo, a nord del molo. Anche in questo caso le mareggiate, passando sulla secca al largo, producono la desiderata onda lunga. Alcuni surfisti scelgono invece la Darsena e Fosso dell’Abate, un po’ meno frequentati. Altro celebre pontile è il Bellavista Vittoria al Lido di Camaiore. Una ragione in più per scegliere l’inverno per provare questa esperienza è la maggiore tolleranza per la sosta con i van… Difficile che vi contestino e numerosi sono gli appassionati che utilizzano questo tipo di veicolo per trasportare le tavole e viverne il weekend.

Quando l’Italia ha scoperto il surf

Negli anni Ottanta, quasi contemporaneamente all’apparizione sulle nostre coste delle vele dei windsurf (anch’essi come le tavole da surf di paternità californiana), la piccola ma estremamente motivata comunità dei surfisti ha individuato sulle coste toscane i luoghi più adatti e facilmente raggiungibili per cavalcare le onde: fondi sabbiosi, lunghissimi litorali e i venti di Libeccio e Maestrale che volentieri e frequentemente spazzolano la superficie del mare agitandolo. Perfetto: le “tribù” hanno cominciato a darsi appuntamento sperimentando e adattando la tecnica al “mare nostrum”. Per molti ragazzi di allora la California è rimasta solo un sogno e si sono accontentati di “cielo grigio su” cantato dai Dik Dik in Sognando California, ma con il tempo per molti la passione è diventata un lavoro, la comunità si è allargata e le possibilità di divertimento a tutto tondo offerte dalla Versilia hanno fatto il resto… Siamo pronti a scommettere che più di un californiano passando da queste parti si sia detto “Al diavolo Santa Cruz!”.

IL POSTO GIUSTO

Wave Shop - Jacopo Conti
Wave Shop – Jacopo Conti

Wave Shop, il negozio sulla cresta dell’onda
È il posto giusto per eccellenza, negozio ma anche base di partenza per principianti che vogliono cimentarsi con questa esperienza attraverso un corso. Il titolare è un nome di quelli che al solo sentirlo si increspano le acque del mare più calmo: Jacopo Conti, agonista prima, commerciante e istruttore ora. Ma ce lo vedete un personaggio del genere a passare la vita dietro a un bancone a fare inventari e scontrini di cassa? Da quest’anno, anche se non è più un ragazzino, ha ricominciato a gareggiare ed è tornato a casa con le sue belle soddisfazioni. Passate dal suo negozio: in inverno non c’è grande affollamento e fatevi raccontare qualche aneddoto… Rischiate di fare sera insieme! Una vita davvero avventurosa.
Se non avete mai provato questa esperienza Wave Shop in inverno organizza corsi base. Si tratta di un pacchetto di tre ore dove dopo una prima introduzione teorica si va in acqua appoggiandosi a una spiaggia di Cinquale. Per imparare non occorre l’onda anomala: un mare con onde di venti/trenta centimetri di altezza è quello che occorre per imparare a stare in piedi e a destreggiarsi… Se poi avete stoffa e la passione vi prende troverete la vostra strada. I costi sono contenuti: 60 euro comprensivi di attrezzatura e assicurazione… Non vi resta che saltare sull’onda giusta!
Wave Shop – Via Gramsci 59/69 Cinquale (MS) Tel. 0585 808973 – wave2010@libero.it

Wave Shop - Negozio
Wave Shop – Negozio

Ola Surfboards – Custom Shapes
Il vero beach boy è a Pietrasanta

Tutto il meglio della “Custom Culture “ californiana in fatto di tavole è a Pietrasanta. Non ci credereste mai, ma è proprio qui al numero 11 di viale Marconi che ha sede il laboratorio Ola Surfboards Custom Shapes di Michele Puliti, un vero mago delle tavole e una vera leggenda tra i riders. Le realizza una per una, le personalizza ed è in grado di costruirne per ogni specialità. Ma se volete vederlo davvero gioire ditegli che desiderate una tavola in stile retrò. Ecco che la leggenda americana si materializza in poche settimane tra le sue mani e a voi non resta che farvi crescere i capelli e procurarvi bermuda e camicia a fiori… Intanto andate a dare un’occhiata.
Ola Surfboards, Viale Marconi 11 – Tel. 058473535 – www.olasurfboards.com

Ola Surfboards Custom Shapes
Ola Surfboards Custom Shapes

A scuola di surf

Nimbus Surfing
Viale Roma 10 – Marina di Pietrasanta (LU)
Tel. 342 6147312 – www.nimbussurfingclub.com
Dal 1993 presso la “Ex Colonia Laveno”, è il primo Surfing Club italiano dotato di una base nautica operativa durante tutto l’anno e il primo a istituire la prima scuola di surf su onda in Italia, riconosciuta dalla ASI (Associazione Surfisti Italiani, da cui è nata l’attuale FISURF). Organizza gare e Contest partecipatissimi e contribuisce a diffondere questa specialità in Italia.

Black Wave Surf Club
Piazza Europa 1 – Marina di Pietrasanta (LU)
Tel. 333 2515349 – www.blackwave.it
La BlackWave, in collaborazione con Boardriders Marina di Pietrasanta, organizza la Boardriders Marina Di Pietrasanta Surf School. La sede è presso il negozio specializzato Quiksilver, a due passi dallo spot sotto il pontile! In sede, oltre al materiale tecnico, sono disponibili spogliatoi e docce.

Tahatai Surf & Sup School c/o Alessandro Dini
Via Pacinotti 53 – Viareggio (LU)
Tel. 392 3532848 –
Scuola che fa formazione per principianti e corsi avanzati per istruttori.

 

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