Van | Come nasce il camper puro

Nell’immaginario collettivo, pensando alla costruzione di un veicolo ricreazionale di tipo tradizionale, le prime cose che ci vengono in mente sono un telaio commerciale a longheroni, lastre di alluminio, fogli di vetroresina, polistirolo, styrofoam, pannelli di legno multistrato, impiantistica e le classiche dotazioni di bordo.

Se qualcuno invece si domandasse cosa c’è sotto il “vestito” di un camper furgonato?

Cerchiamo di dare una risposta a questo interrogativo analizzando passo per passo la costruzione di un Van partendo inizialmente dal momento in cui il mezzo, nudo e crudo, arriva in azienda, per poi arrivare a quando lo vediamo esposto nel piazzale del concessionario.

Il Van è molto apprezzato dalla coppia giovane e dinamica e, grazie all’ottima gestione degli spazi proposta nelle nuove piante immesse sul mercato con letto matrimoniale in coda, strizza l’occhio a quegli equipaggi che hanno figli al seguito.

Sempre più corteggiato anche dagli equipaggi esperti che ricercano per la propria vacanza spostamenti rapidi quotidiani, facilità di sosta e una guida meno impegnativa.

La francese Trigano S.p.a., uno dei gruppi leader a livello mondiale nella costruzione di veicoli ricreazionali, dal 2004 ha aperto la divisione Trigano Van producendo i veicoli furgonati del gruppo.

Trigano

I primi interventi

Usciti dalle linee produttive di Sevel, i telai furgonati Fiat Ducato vengono portati da un carrozziere esterno di zona per il taglio delle lamiere e la creazione delle aperture di servizio, che lasceranno il posto successivamente all’installazione delle finestre e degli oblò a tetto.

Successivamente i telai giungono nei piazzali dello stabilimento Abruzzese. È proprio qui che inizia il primo stadio delle 30 fasi produttive che servono per dare alla luce un camper puro così come lo vediamo esposto nelle fiere di settore e negli showroom dei concessionari.

Entrato in catena di montaggio, i tecnici nella prima fase provvedono all’applicazione delle grafiche esterne e delle serigrafie laterali mediante l’utilizzo di un particolare processo di incollaggio che previene la formazione di bolle d’aria e ne garantisce la massima resistenza agli elementi atmosferici.

applicazione grafiche esterne

L’isolamento

Un Van cosa cela sotto la sua “corazza” in lamiera? ExPS (Extreme Protection System EVO) è il nome di una speciale fibra di poliestere accoppiata all’alluminio. È proprio questa la scelta che dal 2012 il gruppo Trigano ha realizzato per la coibentazione dei propri veicoli furgonati

mezzi arrivati presso la fabbrica pronti ad iniziare il percorso con l’installazione della coibentazione interna

La sua flessibilità fa sì che si possano seguire al meglio le linee curve tipiche delle carrozzerie dei furgoni in modo da isolare in maniera precisa ogni parte delle struttura, montanti e portelloni compresi, evitando così ponti termici.

Il materiale coibentante è fornito dalla casa dotato di un lato già predisposto per l’incollatura. I tecnici attraverso delle dime tagliano il materiale e successivamente viene tolta la pellicola di protezione e viene incollato direttamente alla lamiera del mezzo.

I cablaggi, le finestre, gli impianti

Una volta rivestita internamente la carrozzeria con il materiale isolante, vengono installati i cablaggi dell’impianto elettrico, idrico e di riscaldamento. Si continua poi con la posa del pavimento e del piano di calpestio realizzato in legno multistrato rivestito in PVC.

Gli addetti posizionano gli oblò nelle aperture create inizialmente nella lamiera e avvitandoli alla scocca ne garantiscono la massima resistenza alle turbolenze atmosferiche in marcia. Attraverso l’utilizzo di un sigillante bicomponente poliuretanico resistente agli sbalzi termici e alla luce solare, vengono riempite le fessure e sigillati gli oblò garantendo la migliore tenuta alle infiltrazioni.

Successivamente, mediante un ponte meccanico, il furgone viene alzato e gli addetti provvedono a posizionare sotto al pianale il serbatoio delle acque grigie. Terminata l’installazione delle componenti sotto pianale, si predispongono le tubazioni del riscaldamento autonomo di bordo e si isolano le canalizzazioni allo scopo di evitare dispersioni; montata la stufa che a seconda del mezzo e delle esigenze del cliente può essere a gas o gasolio, il mezzo passa alla stazione successiva, nella quale viene assemblato l’arredo interno.

installazione canalizzazioni sotto scocca

Il mobilio sale a bordo

Adottando quella forma di produzione che in Europa prende il nome di Lean Production (produzione snella) ispirata alla filosofia industriale Toyota Production System che prevede la minimizzazione degli sprechi e la massima efficienza produttiva, nello stabilimento di Paglieta il mobilio viene preassemblato esternamente al mezzo; questo permette ai tecnici di effettuare il montaggio su comodi banchi di lavoro, prestando la massima attenzione nell’accoppiare gli elementi e garantendo il massimo comfort di marcia e l’assenza di scricchiolii una volta che il mezzo è su strada.

Per ogni stazione, una volta terminato il preassemblaggio del mobilio di riferimento, quest’ultimo viene installato interamente al mezzo, partendo dai componenti più ingombranti come il vano toilette e la cucina. Si passa poi, stazione dopo stazione, a montare tutti gli elementi che completano il living, terminando il montaggio dell’arredo con l’installazione dei pensili e dei vani a giorno.

Vengono fissati al telaio i punti di ancoraggio delle cinture di sicurezza della panca posteriore, il Van via via prende forma e avanza verso la parte finale della costruzione.

In questa fase, sulla base della scelta effettuata in fase d’ordine, i tessuti vengono prelevati dal magazzino e portati nella stazione di montaggio dedicata alle cuscinerie. Qui con precisione e cura le addette delle Trigano provvedono a ricoprire le sedute e gli elementi della dinette con le fodere e i tessuti scelti.

Il Collaudo

Una volta completata questa fase il mezzo è quasi pronto, è dotato ormai di tutti gli elementi che compongono un camper puro e quindi nella fase successiva si collauda l’impianto elettrico, idrico e l’impianto del gas. Quest’ultimo, con l’aiuto di una macchina che manda in pressione l’impianto, viene verificato e vengono controllati eventuali cali di pressione e conseguenti perdite.

collaudo e prova di tenuta impianto gas

Per l’impianto elettrico si passa al collaudo visivo e funzionale, mentre per quanto riguarda l’impianto idrico anch’esso viene verificato e messo sotto stress attraverso una simulazione di utilizzo quotidiano.

Siamo quasi giunti alla fine del percorso, in questa stazione i responsabili del controllo qualità verificano con cura tutti i dettagli e controllano che siano stati adottati tutti quei criteri costruttivi che l’azienda impone per la realizzazione dei veicoli dei propri brand. Terminata questa fase il veicolo viene portato nel piazzale esterno dove avviene l’ultimo collaudo.

test infiltrazioni

Siamo giunti al test delle infiltrazioni. Nel piazzale dell’azienda trova posto una struttura in acciaio sotto la quale viene posizionato il camper. La struttura simula a pieno gli effetti che provoca su lamiera e telaio un acquazzone, ricoprendo per 45 minuti il mezzo di una pioggia artificiale e costante.

Al termine, con un attento e scrupoloso esame, si verifica che le sigillature siano state fatte a regola d’arte e che non ci siano punti in cui l’acqua sia penetrata all’interno. Ora possiamo definire conclusa la costruzione e i veicoli vengono ricoverati all’interno dei piazzali dell’azienda in attesa che vengano caricati sui mezzi e mandati nei saloni dei concessionari.

 

 

 

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