Un paese circondato dalla natura lussureggiante nella Pianura Padana che conserva in sé pregevoli opere artistiche, testimoni di una lunga e illustre storia.
Una posizione invidiabile nel pieno della Pianura Padana, a poca distanza da due grandi centri come Verona e Mantova e costeggiato dal fiume. Questa è Valeggio sul Mincio, un paese dalla grande suggestione naturalistica che, però, non dimentica di essere stato protagonista di una lunga e gloriosa storia legata a personaggi di grande spessore e gloria. Nel settecentesco Palazzo Guarienti soggiornò, il 30 aprile 1796 durante la campagna d’Italia, l’imperatore di Francia Napoleone Bonaparte, mentre nella vicina Salionze si dice sia avvenuto l’incontro tra Attila, re degli Unni, e Papa Leone Magno.
La visita alla città comincia già nella zona periferica del centro. In località Borghetto, infatti, si trovano alcune delle attrazioni più interessanti della zona. La prima la si incontra immancabilmente se ci si reca a Valeggio provenendo dalla Lombardia. Vale la pena fermare il camper e ammirare l’impressionante Ponte Visconteo, una diga fortificata costruita nel 1393 per volere di Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano. Questa costruzione ci fa capire come la zona di Valeggio fosse di straordinaria importanza, trovandosi vicino a uno dei più importanti guadi del fiume. Il ponte fu terminato nel 1395 e in seguito collegato con il sovrastante Castello Scaligero e integrato in un complesso fortificato detto “Serraglio”, che si estese per ben 16 chilometri. Il castello presenta alcune interessantissime testimonianze architettoniche, come la torre Tonda, risalente al XII secolo, mentre il resto del complesso è databile intorno al XIV secolo. È ancora visibile uno dei tre ponti levatoi che un tempo proteggevano la fortezza. Sempre a Borghetto è da visitare la piccola chiesa dedicata a San Marco Evangelista. Costruita nel Settecento sopra i resti di una pieve romanica del secolo XI dedicata a Santa Maria, conserva ancora al suo interno due pregevoli affreschi appartenenti alla costruzione originale. Appena usciti dalla chiesa, prima di attraversare il Ponte San Marco, osservate le mura antiche. In esse è incastonata una statua di San Giovanni Nepumoceno, che protegge chi cade nel fiume dall’annegamento.
Nel centro di Valeggio merita una visita la chiesa di San Pietro in Cattedra, risalente al 1753. Anche questo luogo sacro fu edificato sopra i resti di una chiesa precedente, risalente al Seicento, anche se esistono testimonianze che descrivono una pieve romanica risalente al 1145. Sotto la navata neoclassica di questa chiesa sono conservate alcune pregevoli opere: sopra il portale d’ingresso si trova un affresco del Settecento, raffigurante la cacciata dei mercanti dal tempio, mentre sulla sinistra si trova un organo a canne completamente restaurato e perfettamente funzionante del 1812, opera di G. B. Sona, appartenente alla scuola veneto-gardesana del XVIII secolo.
In via Murari, infine, si trova il già citato Palazzo Guarienti, costruito nel XVII secolo in un rigoroso e severo stile neoclassico. Una targa ricorda come Napoleone, fermatosi a riposare nelle stanze del palazzo, fu quasi catturato dagli Austriaci, che attaccarono inaspettatamente il paese.
Una delle attrazioni più rinomate di Valeggio sul Mincio, infine, è il Parco Sigurtà. Questi è una spettacolare oasi di natura creata nel 1617 come tenuta di Villa Maffei ed è stato visitato da personaggi illustri come Napoleone III e il premio Nobel per la medicina e la fisiologia Konrad Lorenz. Trasformato dal conte Carlo Sigurtà in un parco lussureggiante e ricco di rarità botaniche, l’opera è stata proseguita dal figlio Giuseppe e dal nipote Enzo, fino a farlo diventare un parco-giardino. Su una superficie di 560.000 metri quadrati si può ammirare lo spettacolo di flora e fauna che ha reso il Parco Sigurtà, a detta di molti, uno dei cinque giardini più straordinari del mondo.
SPECIALITÀ DA GUSTARE
Il primo piatto irrinunciabile con cui iniziare un pasto valeggese è costituito dai celebri tortellini di Valeggio, fatti a mano e cucinati con burro e salvia, ma speciali anche in brodo. Questo particolare tortellino, tra l’altro, ha una tragica storia alle spalle. Viene anche chiamato “nodo d’amore”, perché ricorderebbe il nodo di un fazzoletto di seta, intrecciato da due amanti prima di gettarsi nel Mincio. Infine, con il fiume così vicino, i secondi piatti non potevano non essere dominati dal pesce: luccio in salsa, trota e anguilla. Da provare anche i vini Doc della zona: il Bianco di Custoza e il Bardolino.
SOSTA CAMPER
• Camper Parking Visconteo, Strada Provinciale 55 Viscontea pianeggiante su ghiaia, comoda per visitare il centro del paese distante pochi minuti a piedi, illuminata, docce, servizi igienici.
• Agricampeggio Borghetto Via Monte Borghetto 13. 16 piazzole di sosta aventi ciascuna bagno privato esclusivo.
• Area attrezzata di Monzambano, Via degli Alpini 9. 130 piazzole tutte dotate di allaccio elettrico
INFORMAZIONI
www.valeggio.com
www.camperistidimonzambano.it
Giulia Paffi Federico Diodati Andrea Massimiliano Nannetti guardate che bello!!!!
Bellissimo
Con un ottimo agricamping nelle vicinanze, a un passo da Verona e dal Lago di Garda e (se ci sono bambini) i parchi divertimento del Garda, è una meta perfetta per un weekend lungo! Parco Sigurtà imperdibile! In questo periodo è nel pieno la fioritura dei tulipani
Ci sono stata …è veramente bello
visto varie volte! Bellissimo!
Tutto bello….io darei il via ad una bella “danza del sole”…che ne dite?!
Bello