Cuore elegante e prezioso del Trentino, si lascia scoprire in primavera, quando la natura esplode e colora il Giardino Botanico del Monte Boldone.
Bisogna approfittare della bassa stagione per apprezzare la montagna anche dal punto di vista artistico e culturale. La primavera, con il ritorno del tepore e del risveglio della natura, crea l’atmosfera giusta per conoscere Trento. La città si lascia scoprire, svelando un carattere di vera a propria città d’arte con le vie e i palazzi dalla forte impronta rinascimentale. Uno splendore culturale frutto di un passato storico segnato da importanti eventi politici. Trento fu fondata dai romani col nome di “Tridentum” nella seconda metà del primo secolo a.C., dopo che le legioni militari dell’Impero la percorsero alla conquista dei territori transalpini. Un glorioso capitolo della storia tridentina, poi, si aprì nel 1027, quando il potere di governare la città fu conferito ai vescovi. Da allora, per otto secoli, Trento visse un’epoca di espansione che la portò a divenire sede di uno dei più importanti concili ecumenici della chiesa cattolica, che si insediò nel 1545 e terminò nel 1563.
I percorsi turistici nel centro storico di Trento, solitamente, prendono come punto di partenza il Castello del Buonconsiglio, il monumento simbolo della città che ci riporta a un’altra epoca di grande splendore: il Cinquecento. In quel periodo a guidare il principato arrivò un cardinale umanista che si distinse per una profonda e raffinata passione per le arti. Il generoso mecenate si chiamava Bernardo Cesio e grazie ai suoi interventi, nel periodo di governo tra il 1485 e il 1539, Trento fu ”vestita” di un nuovo stile rinascimentale. Le case già esistenti furono affrescate e vennero erette nuove costruzioni, come il Magno Palazzo, uno scrigno d’arte che andò ad aggiungersi alla parte più antica del castello costruito nei del Duecento. Oggi l’intero palazzo è conosciuto come Castello del Buonconsiglio ed è arrivato ai giorni nostri in splendida forma. La parte antica, detta “Castelvecchio“, è riconoscibile dalla Torre Grande o Torre d´Augusto, le merlature a coda di rondine, le finestre gotiche e la loggia gotico-veneziana, e il Magno Palazzo conserva uno straordinario patrimonio in stucchi, sculture e affreschi. Inoltre, nella Torre dell’Aquila, è conservato uno dei più significativi esempi della pittura cavalleresca medievale.

Proseguendo verso il Duomo si incontrano altri imponenti edifici che prendono il nome di Torre Verde (torre medievale dalla caratteristica cuspide eretta nel 1450) e Palazzo Trautmannsdorf, edificato sul finire del 1600 sulla Via del Suffragio, nota per i caratteristici portici che un tempo ne facevano il quartiere degli artigiani e dei commercianti di lingua tedesca. Per accedere alla Piazza Duomo si percorre via Belenzani, una delle più belle e colorate vie della città, su cui si affacciano suntuosi palazzi del rinascimento. Ecco, quindi, il salotto di Trento, Piazza Duomo, dove si svolgono importanti manifestazioni e dove scroscia l’acqua della barocca Fontana del Nettuno risalente al 1767, opera dello scultore Francesco Antonio Giongo. Lungo è l’elenco di architetture, monumenti e spazi museali che arredano la città e meritano attenzione. Perciò, non rimane che dedicare a Trento un weekend, con sosta del camper presso l’area di sosta appena fuori Trento centro. Giardino in alta quota ma, visto che siamo sulle Dolomiti e rinomata è la bellezza naturalistica di questi luoghi, non sarebbe sbagliato ritagliare una mezza giornata nel corso del weekend per raggiungere l’area naturalistica del Monte Bordone.

Il promontorio sorge a pochi chilometri dalla città e ospita un Giardino Botanico Alpino, considerato tra i più antichi e più grandi delle Alpi. Il parco si trova a un’altitudine di 1.500 metri, ha un’estensione di oltre dieci ettari e fu fondato verso la fine degli anni ’30. Attualmente ospita una raccolta di oltre 1.000 specie di piante di alta quota delle Alpi e dei principali gruppi montuosi del Pianeta. Il giardino Botanico si trova sul Monte Bondone, in località Viote, ed è raggiungibile da Trento in poco più di mezz’ora utilizzando la strada statale 45 bis in direzione Riva del Garda e seguendo le successive indicazioni per il Monte Bondone.
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DA GUSTARE
Si sposano così, di solito, i formaggi e i salumi con i vini trentini: formaggio Casolét della Val di Sole, con il Müller Thurgau; carne salada con il Marzemino; lucanica Trentina con il Marzemino; spressa delle Giudicarie e del Trentingrana con il Trento D.O.C. metodo classico; puzzone di Moena e i formaggi di Cavalese con il Teroldego Rotaliano. I dessert sono principalmente a base di frutta come lo strudel di mele della Val di Non e i Piccoli Frutti della cooperativa Sant’Orsola. Questa Cooperativa Agricola ha aperto un centro visitatori dove si svolgono visite per conoscere le tecniche di coltivazione, acquistare e degustare fragole, lamponi, mirtilli, ribes…
Cooperativa Agricola Sant’Orsola, via Lagorai 131, Pergine Valsugana (TN), tel. 0461 518111
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SOSTA CAMPER
Area attrezzata all’uscita di Trento Centro dell’A 22, camper service e sosta 24 ore.
Parking San Severino via Sanseverino, cinque stalli gratuiti.
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