Necropoli etrusche, un castello, numerose chiese: ecco le caratteristiche del borgo sorto su un altopiano della Val d’Orcia.
Dolci colline, sullo sfondo il monte Cetona e un castello che domina un piccolo altopiano: questa è l’immagine che accoglie il visitatore giunto a Sarteano, in provincia di Siena. La bellezza della Val d’Orcia è nota, i suoi colori, i profumi che inebriano con la bella stagione la rendono misteriosa e ed estremamente affascinante anche in inverno. I paesi che la puntellano sono tutti piccoli gioielli, ricchi di storia e tradizioni che a volte si perdono nei millenni. È questo il caso di Sarteano, che venne scelto come dimora dagli Etruschi di cui restano diverse necropoli a testimonianza. La più affascinante è quella delle Pianacce che ospita la Tomba della Quadriga Infernale. Questa sepoltura è decorata da uno dei più significativi cicli pittorici dell’arte etrusca con la rappresentazione di un demone che esce dall’Ade circondato da diverse figure mitologiche.
Ma entriamo in paese e facciamo un giro tra le vie del centro, protetto dalle mura medioevali. Entriamo dalla Porta di Mezzo e imbocchiamo corso Garibaldi sui cui lati si trovano Palazzo dei Goti del XIII secolo, i Palazzi Sisti e Berdini, postumi di circa un secolo. In pochi minuti avremo raggiunto piazza San Lorenzo che prende il nome dalla Collegiata cinquecentesca che ospita. La chiesa conserva al suo interno alcune pregevoli opere come un coro ligneo intarsiato e una statua di Cristo legato nota come “Ecce homo”. Oltre alla Collegiata, sulla piazza di affaccia anche Palazzo Cennini al cui interno potrete scoprire il bellissimo chiostro quattrocentesco dove, oggi come una volta, si lavorano e conservano i prodotti agricoli. Il palazzo è oggi privato, ma i proprietari (la famiglia Cozzi Lepri) permettono la visita del chiostro in cui si possono anche degustare prodotti locali ed organizzare banchetti ed eventi. Lasciata San Lorenzo, continuiamo su corso Garibaldi e superata la Porta della Monalda seguiamo le possenti mura della Rocca. Costruita nel 1038, la Rocca risente della ristrutturazione a opera del Vecchietta nel XV secolo. Imboccando via Lecci si raggiunge il complesso del Convento di Santa Chiara, oggi diventato un residence-ristorante, dove vi consigliamo di fermarvi per il pranzo. Mangiare nelle antiche sale costruite direttamente sulle mura castellane circondati dal silenzio e dalla pace varrà bene il conto. Fortunatamente il prossimo tratto di strada è in discesa, così il vostro succulento pranzetto non sarà un impiccio troppo grande, e conduce alla Chiesa di San Martino nell’omonima piazza. Il vero punto d’interesse è la campana del campanile: la più antica d’Italia, databile intorno al 1282. Attraversando la porta umbra arriverete poi all’ultima tappa: Palazzo Gabrielli dove è ospitato il Museo Civico di Archeologia.
Le bellezze di Sarteano sono anche altre: ci sono numerose chiesette, altri bei palazzi e dei dintorni magnifici da percorrere in bici, ma lasciamo a voi il compito di scoprirle.
DA GUSTARE
Sicuramente i “pici” (una pasta lunga, lontana parente dello spaghetto) sono uno dei prodotti più tipici di queste zone. In particolare sono apprezzati i pici alle briciole, con alici, aglio, timo e una manciata di briciole di pane tostato. A Sarteano poi si produce un ottimo olio di oliva che viene celebrato con una festa tutti gli anni nel mese di novembre.
DOVE MANGIARE
• Osteria da Gagliano, via Roma 5, tel. 0578 68022
• Ristorante Santa Chiara, Piazza Santa Chiara, www.conventosantachiara.it
SOSTA CAMPER
Sarteano si può sostare nella comoda area riservata in piazza Morgantini, all’interno di un più ampio parcheggio. Il punto sosta è provvisto di attacco per caricare l’acqua e scarico per i WC nautici, gratuito e illuminato.
Camping Parco delle Piscine tel. 0578 26971
INFORMAZIONI
www.comune.sarteano.siena.it
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