Appena 38 abitanti in questa frazione montana del comune di Foligno (PG). Una sorta di paese-presepe incastonato tra monti e ruscelli.
Rasiglia è un piccolo paese umbro situato lungo la strada statale che porta in alta Valnerina. La sua più grande attrazione sono i numerosi canali e ruscelli che formano un denso intreccio tra le case in pietra del paese. Si tratta delle acque del fiume Menotre che scorre attraverso semplici ma spettacolari opere di canalizzazione, che nell’insieme creano un labirinto di piccoli rivi, cascatelle e ponti di legno tra le case nel paese stesso.
I pochi abitanti di questa fiabesca frazione si sono riuniti in una associazione per la conservazione e la promozione delle sorgenti di Rasiglia. Queste sorgenti sono dette: Capovena, situata nella parte alta dell’abitato dove l’acqua sgorga da una roccia in una grotta; Alzabove, che nasce sotto il monte Carosale ed alimenta l’acquedotto della Valle Umbra sud; Venarella, di fronte al campo sportivo, alimenta l’acquedotto per Verchiano; le Vene, in località Chieve; la Vena Pidocchiosa, in località Pallailla e infine le Vene di Campolungo, nel fosso di Volperino.
Il borgo ha il tipico aspetto medievale e la sua storia risale agli inizi del XIII secolo, quando Rasiglia era un’importante centro per i traffici commerciali tra Adriatico e Tirreno in quanto situata sull’antica via della Spina. Nel XIV secolo a difesa di questa strada furono costruite alcune fortificazioni, tra cui il castello dei Trinci signori di Foligno.
Rasiglia fu sempre importante per le attività artigianali, soprattutto a partire dal ‘600, quando si costruirono mulini e opifici che prosperavano grazie alla ricca presenza di acque e sorgenti del fiume Menotre. Gualchiere, mulini a grano, lanifici e tintorie per la lavorazione di tessuti pregiati prosperarono ancora per tutto l’Ottocento e la prima metà del Novecento ma dopo la seconda guerra mondiale i lanifici si trasferirono in città, determinando anche uno spopolamento della zona.
Rasiglia, cosa vedere
Oltre a passeggiare tra le acque del borgo, rilassandosi al dolce suono dei ruscelli tra medievali case in pietra e il verde della natura circostante, a Rasiglia si può visitare il castello costruito tra il XIV ed il XV secolo per volere dei signori Trinci di Foligno, sulle rovine dell’antico Castrum roccha Rasilie ad uso militare. Attualmente sono visibili un tratto di mura con due torri difensive minori, ristrutturate nel corso degli anni novanta, il rudere del mastio, parzialmente restaurato nel 2006.
Il Santuario della Madonna delle Grazie, situato presso il greto del fosso Terminara, a circa 1 km dal castello di Rasiglia, risale al 1450, ad opera del vescovo di Foligno Antonio Bolognini per dare dimora definitiva, dopo vari trasferimenti in altre diocesi, alla statua della Madonna in terracotta, inginocchiata in adorazione del Bambino.
La chiesa ha un bel portico, sorretto da sei pilastri e tre colonnine in travertino con steli che simboleggiano i popoli di Roviglieto, Scopoli e Volperino. Vicino all’ingresso si trova la finestra “del viandante”, così chiamata per chi rivolge uno sguardo ed una preghiera alla Madonna quando il santuario è chiuso. All’interno le pareti sono adornate da 40 composizioni ad affresco. Il santuario è stato restaurato a seguito dei danni provocati dal sisma del 1997.
Maggiori informazioni
www.rasigliaelesuesorgenti.com
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