Pontremoli: alla scoperta delle misteriose statue Stele

 

Lungo la Via Francigena, ai piedi del Passo della Cisa, un centro che custodisce un’altissima concentrazione di una specie di menhir “nostrani”, le misteriose statue stele della Lunigiana.

“Ma chi erano, Marziani?”. La domanda di un bambino che con i genitori visita le sale del Castello del Piagnaro di Pontremoli, nel quale ha sede il museo delle statue Stele, forse meglio riassume il mistero che per secoli ha avvolto queste strane lastre di pietra scolpite alte poco più di un metro. Antropomorfe sicuramente, ma con quella testa a forma di mezza luna, la faccia stilizzata. Davvero un bel rompicapo lasciato in queste terre migliaia di anni fa e che ha portato i primi cristiani a spaccare tutte quelle che ritrovavano, nell’ossessione si trattasse di idolatria. Un vero peccato.

In realtà sono le testimonianze delle prime opere scultoree dell’uomo risalenti all’epoca del rame e poi del ferro. Su esse ancora molto c’è da scoprire, ma nel museo, dove vengono presentate in una situazione di penombra che bene fa risaltare le forme e regala suggestioni a piene mani, già si possono identificare le più remote dalle più recenti.

Statue Stele, ph Comune di Pontremoli
Statue Stele, ph Comune di Pontremoli

Ma facciamo un passo indietro, a quando lasciamo l’A15 all’uscita di Pontremoli o percorrendo la SS 62 della Cisa e ci fermiamo a Pontremoli, posta ai piedi dello spartiacque appenninico che fu confine tra il Ducato di Parma e il Granducato di Toscana.

Pontremoli, il ponte
Pontremoli, il ponte

La visita la centro, castello compreso, non porta via più di mezza giornata, compresa una sosta in una delle trattorie tradizionali dove assaporare i “testaroli” conditi con salsa di basilico o il tradizionale baccalà fritto. Si tratta di una meta, quindi, che si può inserire in una più ampia visita della Lunigiana. Sistemato il camper nei grandi piazzali sterrati sulle rive del Magra, si può cominciare la visita a questo centro che, storicamente, per la sua posizione lungo la Via Francigena, ebbe una grande importanza, tanto da essere spesso citata nei documenti storici.

Ne parla nei suoi diari Sigeric, l’arcivescovo di Canterbury, nel 990, scritti percorrendo l’antica via di pellegrinaggio. Ma anche Federico II nel 1247 la definì “la chiave dell’Appennino”. I bei palazzi signorili presenti nel borgo risalgono, invece, al 1600 e 1700, quando lo sviluppo economico scrollò di dosso alla cittadina la severità medioevale della pietra arenaria delle sue mura. Bello poi passeggiare nei vicoli, i “surcheti”, caratterizzati da archi di controspinta tra un edificio e l’altro. Oltre al già citato castello, altri sono i simboli di Pontremoli. Sopra a tutti il Campanone, la torre centrale della cortina di Cazzaguerrra, un piccolo “muro di Berlino” che nel 1300 separava Guelfi e Ghibellini. Due secoli dopo la torre fu trasformata in campanile. Nella stessa piazza si può visitare il Duomo del 1600.

Pontremoli, via centrale
Pontremoli, via centrale

E ancora, passeggiando per il centro, si passa sui ponti in sasso medioevali dalla caratteristica forma a schiena d’asino, arrivando al più antico teatro della regione apuana, risalente a 700, oggi perfettamente restaurato. Notevoli le antiche torri e i più “moderni” palazzi signorili risalenti a tre quattro secoli fa.

DA GUSTARE
Piatto tipico sono i testaroli, una pasta di antica origine. Poi i porcini, le torte di erbe, dolci e pietanze a base di castagna, tra i dolci la spongata, e l’ottimo miele.

SOSTA CAMPER
Area in via del Seminario
, Pontremoli, GPS N 44.3766, E 9.88164.
A ingresso città, ponte sul Magra, arrivando da Sud, sulla sinistra. Zona non illuminata ma tranquilla.

Nelle vicinanze, Area Agricampeggio La luna e il Falò a Careola
Telefono: 320 555 5561

INFORMAZIONI
Museo delle Statue Stele Lunigianesi
, Castello Del Piagnaro, Pontremoli – www.statuestele.org

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Pontremoli, lungo il Magra
Pontremoli, lungo il Magra

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