Parco Archeominerario di San Silvestro

Sul trenino dei minatori, per tornare tutti un po’ bambini. Visita al Parco Archeominerario di San Silvestro, a pochi chilometri dalla Costa degli Etruschi, alla scoperta delle miniere e della vita dei minatori toscani.

Si immaginano le miniere come luoghi lontani nello spazio e nel tempo, posti di lavoro per chi non aveva altro, in luoghi dove spesso c’è poco altro. Nella zona di Campiglia Marittima, ci sono monti che per secoli, e fino a qualche decennio fa, hanno dato lavoro a uomini toscani, del sud della provincia di Livorno. Quella che ora vediamo come una zona vocata al turismo lento all’insegna dell’enogastronomia d’eccellenza, per secoli ha ricevuto sostentamento dalla ricchezza delle rocce che padri e figli, nonni e nipoti hanno scavato per ricavarne metalli preziosi. La vita di questi lavoratori non dev’essere stata facile nemmeno qui, ma i minatori hanno lottato con ogni forza contro la chiusura della miniera: il loro lavoro, la loro vita.
E così una visita al Parco Archeominerario di San Silvestro diventa un momento di doppiamente emozionante: si incontra un pezzo di storia d’Italia e si torna per qualche ora tutti bambini, che giocano al minatore con il caschetto in testa.

A piedi o col trenino, alla scoperta delle miniere

Le gallerie minerarie visitabili dei Parchi Val di Cornia sono il Temperino e la Lanzi-Temperino, entrambe scavate a partire dalla metà del 1800.
La Galleria del Temperino si trova a pochi passi dal Centro Visite e si percorre a piedi, con la guida che mostra le rocce, i minerali metalliferi di rame, piombo, argento e zinco, raccontando, oltre alla storia della miniera, anche le tecniche usate per l’estrazione dei minerali fin dall’epoca antica.
La Galleria Lanzi-Temperino si visita invece a bordo di uno speciale treno minerario che collega l’area d’ingresso del parco con la Valle dei Lanzi, sullo sfondo della quale spicca il villaggio medievale di Rocca San Silvestro. La visita a bordo del trenino giallo è sicuramente indicata per chi ha bambini, che resteranno entusiasti, soprattutto i più piccoli.
Ma visitare la miniera a bordo del trenino è un’esperienza molto affascinante anche per gli adulti, un immedesimarsi nella vita dei minatori che lavorarono qui fino alla fine degli anni ’70. La stazione di partenza, che si raggiunge in qualche minuto a piedi dal Centro Visite, permette di fare una passeggiata tranquilla durante la quale si può entrare nella Stazione Earle per conoscere qualcosa in più su questo lavoro, ad esempio come avvenivano gli scavi, ed entrare nella vita dei lavoratori, nel refettorio in questo caso, che si trova proprio davanti alla stazione di partenza. Dedicate un po’ di tempo a quest’ultimo luogo, non ve ne pentirete. Nella mensa dei minatori vengono proiettate immagini della vita in miniera e si trovano informazioni sui momenti della dismissione, degli scontri sindacali, della rivendicazione del posto di lavoro.
A questo punto è il momento di salire a bordo: si entra lentamente dentro la montagna, passando dalle gallerie un tempo popolate di uomini che entravano bianchi e uscivano neri. A un certo punto si arriva in un grande antro, dove si possono osservare degli attrezzi da lavoro, dei carrelli con cui il minerale veniva trasportato. Ci si guarda intorno, sembra incredibile tutto quel vuoto dentro la montagna! Gli occhi guardano tutto attorno, ma bisogna guardare in fretta: la guida ha annunciato che le luci si spengeranno. E così, nel buio del ventre della terra, verrà letta una poesia scritta da un minatore sulla vita in miniera.
Il treno raggiunge poi la Valle dei Lanzi, offrendo la possibilità, a chi ne avrà voglia, di fare ritorno a piedi in un’ora o poco meno di camminata: il sentiero Quota 212, una strada bianca di interesse panoramico e naturalistico, percorre in parte il tracciato di una ferrovia mineraria a scartamento ridotto costruita dagli inglesi all’inizio del XX secolo per collegare la miniera con gli impianti di trattamento. I più pigri possono optare per il trenino, ma il consiglio è quello di acquistare il biglietto completo e abbinare alla visita della miniera quella del villaggio medievale di Rocca San Silvestro.

Il villaggio medievale di Rocca San Silvestro

La passeggiata che dalla stazione della Valle dei Lanzi arriva a Rocca San Silvestro si snoda in gran parte all’ombra del bosco. Se avete prenotato la visita guidata del borgo, avrete circa cinquanta minuti di tempo a disposizione. Ai piedi della rocca troverete un chiosco e tavoli e panche per fare un picnic, ma non avrete occhi che per lei: la rocca, un borgo medievale abitato dall’XI al XIV secolo e poi abbandonato completamente, cosa che lo ha fatto rimanere come settecento anni fa, immobile in una fotografia che attraversa secoli di storia. I resti, scavati di recente dagli archeologi dell’Università di Siena, mostrano le case dei minatori, quella del signore (la proprietà del borgo e del territorio circostante era all’epoca della famiglia Della Gherardesca), la chiesa, il cimitero. La vostra guida vi farà fare un tuffo nel Medioevo e voi quasi li vedrete, gli uomini e le donne dell’epoca, vivere e lavorare, dormendo nelle piccole case, rigorosamente sul soppalco, perché al pian terreno venivano coricati gli animali. La bianchissima pietra vi sembrerà viva e basterà aguzzare gli occhi per scoprire che già all’epoca esistevano giochi come il filetto.

Info

Il Parco Archeominerario di San Silvestro si trova a pochi chilometri dalla Costa degli Etruschi e dallo splendido mare di San Vincenzo e Piombino ed è ben segnalato. Nei pressi della sede del museo, si trova un grande parcheggio dove lasciare il proprio camper, risalire la stradina bianca seguendo le indicazioni e recarsi alla biglietteria. È da lì che partono tutti i tour, guidati. Nell’edificio della biglietteria si trova anche il centro visite, che offre interessanti pannelli e reperti sulla geologia del territorio. Si trovano anche materiali archeologici provenienti dallo scavo del villaggio medievale di San Silvestro e una collezione di minerali raccolti nell’area intorno a Campiglia.
Vi sono diverse possibilità di visita del parco, dislocato su un’area piuttosto ampia e a cui è possibile abbinare la visita del villaggio medievale Rocca San Silvestro. Da segnalare che entrambe le miniere visitabili hanno una temperatura costante di 14°C.
Prezzi: dai 3€ del percorso a piedi ai 20€ del tour completo del Parco: Rocca S. Silvestro, Miniera del Temperino, Galleria con treno. Pacchetti famiglia disponibili solo per tour completi.

parchivaldicornia.it/parchi-archeologici/parco-archeominerario-di-san-silvestro/

Sosta

Punto sosta presso il parcheggio del parco, senza servizi, aperto tutto l’anno (in inverno solo sabato e domenica). In alternativa Area Sosta Camper Orticillo, Località le Pinete, Frazione di Riotorto, Piombino. areacampertoscana.it

 

Testo di Silvia Cerigi – Foto D.R.
Rivista Vita in Camper n. 136 Set/Ott 2021

Articoli Correlati