La prima volta in Norvegia. Una coppia di camperisti alle prese con il grande nord. Un viaggio divertente, con piccole incomprensioni e grandi soddisfazioni.
Con coraggio abbiamo deciso di rinunciare alle vacanze protetti dal sole del Mediterraneo per dirigerci decisamente a nord per lasciarci affascinare dai celebri fiordi del Sud-Ovest della Norvegia. Un mucchio di chilometri, ma non abbastanza per i tanti amici che subito hanno sentenziato: “Ma come, visto che andate fin lassù perché non andate anche a Capo Nord?”. Sì, insomma: come chiedere a un turista norvegese in vacanza sulle Dolomiti di proseguire per la Sicilia visto che ormai è in Italia… L’intenzione poi è quella di concentrarci soprattutto sulle bellezze paesaggistiche, quindi rinunceremo a visitare grosse città come Oslo, Copenaghen e Stoccolma.
Lunedì 16 Giugno
Caselette (TO) – Amtzell Km 473
Partiamo alle 15. Percorriamo la Torino – Milano e poi verso Como – Chiasso, il San Bernardino, Bregenz e arriviamo ad Amtzell, in Germania, dove conosciamo un’ottima area camper in un luogo collinare ameno e non troppo lontana dall’uscita dell’autostrada in direzione Ravensburg. È sera e non c’è il traffico che normalmente si incontra nell’attraversamento di Bregenz. Prima di entrare in Germania facciamo in Austria il rifornimento di gasolio.
Martedì 17 Giugno
Amtzell – Flensburg Km 943 (tot. 1.416)
Oggi una lunga tappa di trasferimento: Wurzburg, Fulda, Hannover, Hamburg e finalmente Flensburg. Non conoscendo le regole danesi in fatto di sosta notturna decidiamo di pernottare in Germania, scelta che si rivelerà azzeccata in quanto in Danimarca, da come capiremo poi, non sempre è possibile sostare liberamente di notte. A Flensburg, cittadina sul mare al confine con la Danimarca, seguiamo i cartelli che indicano il parcheggio camper, ma la cosa è più complessa di quanto si potrebbe supporre. I lavori in corso ci indirizzano su deviazioni che potremmo definire poco intuitive e ci ritroviamo con altri camper a girare come i matti. Alla fine, bruciando sul filo di lana un camperista spagnolo, riusciamo a parcheggiare nell’ultimo punto che offre la possibilità di avere la parabola libera da alberi… Il parcheggio è gratuito, è in riva al mare, non ha carico e scarico, ma per una notte di passaggio va più che bene.
Mercoledì 18 Giugno
Flensburg – Hirtshals Km 404 (tot. 1.820)
Poco dopo essere entrati in Danimarca facciamo carico e scarico in un’area di sosta in autostrada. Ci dirigiamo verso Nord lungo la E 45 per deviare sulla E 29 arrivando a Hirtshals intorno a mezzogiorno, porto di imbarco per Kristiansand in Norvegia. Sorpresa: alla biglietteria della compagnia Fjord Line impariamo che si pagano 16 euro in più rispetto all’acquisto on-line. L’impiegata allo sportello mi consiglia di collegarmi col mio PC alla rete wi-fi della biglietteria spiegandomi come ottenere la password progressiva dall’apposita macchinetta appesa alla parete: questa modalità ci permetterà di risparmiare… Efficienza scandinava! La traversata è per l’indomani; ne approfittiamo per visitare la graziosa Hirtshals. Una passeggiata ci porta sulla spiaggia a est del porto e a sud del faro con una visita al Bunker Museum, dedicato alle linee difensive durante l’occupazione tedesca.
Per la sosta notturna c’è uno spiazzo vicino al porto ed è possibile fare lo scarico presso la stazione di servizio all’ingresso del paese. Approfittatene anche per fare il pieno. Il gasolio in Norvegia è più caro!
HirtshalsGiovedì 19 Giugno
Hirtshals – Kristiansand (traghetto) Km 20 (tot. 1.840)
L’imbarco è nel pomeriggio, un forte vento non ci annuncia nulla di buono, di passare la mattinata sulla spiaggia non se ne parla nemmeno. In attesa dell’ora di imbarco andiamo a parcheggiare in prossimità del faro visto ieri.
Nel pomeriggio traghettiamo. Il mare è parecchio mosso, tanto che al check-in ci danno delle compresse per il mal di mare… Andiamo bene: le prendiamo per non rischiare di soffrire durante la traversata. Le poltrone sono comode e riusciamo persino ad appisolarci un po’.
Arrivati a Kristiansand ci parcheggiamo in via Blokkhusgata, in una bellissima zona residenziale sul lungomare. Incredibile: la fila di camper parcheggiati è piuttosto lunga ma nessuno dei residenti si lamenta e non ci sono vigili a multarci. Dopo aver cenato, dal momento che è ancora giorno, ci facciamo un giro a piedi in centro dove c’è musica in piazza, birra e allegria diffusa.
Venerdì 20 Giugno
Kristiansand – Flekkefjord Km 186 (tot. 2.026)
Appena usciti da Kristiansand, sulla E39 c’è una stazione di servizio con carico e scarico. Sosta a Mandal; qui in una banca cambiamo cento euro in Corone Norvegesi per le piccole spese. Solo dopo capiremo che è possibile pagare ovunque con la carta di credito, anche tra le bancarelle del mercato molte hanno il POS. In banca, invece, ci pelano: ci sono stati trattenuti ben venticinque euro di commissioni!
Ci dirigiamo verso il faro della cittadina di Lindesnes, considerato il punto più a sud della Norvegia. Il biglietto d’ingresso costa 70 corone per adulti, 50 (5,30 euro) per i senior. I capelli brizzolati, mi consentono di pagare la tariffa più bassa. È compreso anche un caffè al bar.
Il luogo è veramente suggestivo, tant’è che decidiamo di visitare anche il successivo faro a Lista. A questo punto impostando la destinazione di Flekkefjord, il navigatore ci porta su una strada sterrata. L’unica anima viva presente ci consiglia di tornare indietro per prendere la strada giusta. Decisamente migliore, ma anche questa si restringe e diventa sterrata. Proseguiamo per una decina di chilometri con il terrore di incrociare qualcuno e finalmente, ritorniamo sulla E39 dove ci troviamo subito a transitare sotto la porta automatica di un “pedaggio volante”. Non abbiamo capito bene il criterio con cui vengono posizionati, sembrano disposti a casaccio, a parte agli ingressi delle città più importanti.
Arriviamo a Flekkefjord, dove abbiamo programmato di pernottare. Ci parcheggiamo sul molo, dove ci sostano già parecchi altri camper. Il parcheggio è a pagamento dalle 9 alle 17 al costo di 11 corone all’ora pagabili con carta di credito al parchimetro senza bisogno di impostare il pin. Le istruzioni sono in norvegese. Il centro del paese è caratteristico con tutte le casette bianche in legno. Il paese sembra addormentato ma scopriremo che ci sarà musica in piazza fino a tardi per festeggiare anche qui l’inizio dell’estate.
Sabato 21 Giugno
Flekkefjord – Camping Preikestolen Km 254 (tot. 2.280)
Prendiamo la 44 fino a Stavanger. Entusiasti dei fari visti il giorno prima, ci dirigiamo verso il faro di Eigeroya, ma la strada si restringe sempre più. Rinunciamo e torniamo indietro ma la disavventura continua con una pecora che ci blocca la strada e non ne vuol sapere di spostarsi…
Strada facendo visiteremo il faro di Obrestad.
Arriviamo a Stavanger dove litighiamo col parchimetro che ci addebita la tariffa senza rilasciare lo scontrino. Lasciamo un messaggio sul cruscotto e andiamo a fare un giro in città. È il 21 giugno, un momento dell’anno molto sentito, c’è musica in piazza e festa grande.
Dopo la passeggiata in centro e un pranzo veloce, torniamo indietro ripercorrendo un tratto di strada già effettuato all’andata, riusciamo anche fare scarico e carico presso una stazione di servizio, per poi proseguire verso Lauvvik, all’imbarco del traghetto che ci porta a Oanes all’imbocco del Lysefjord. All’arrivo, sull’altra sponda troviamo un parcheggio dove si potrebbe pernottare, ma decidiamo di proseguire: per domani abbiamo in programma la salita al celebre Preikestolen, la roccia a picco sul fiordo. In serata siamo al Camping Preikestolen.
Domenica 22 Giugno
Camping Preikestolen – Sand Km 115 (tot. 2.395)
Lasciamo il campeggio e andiamo a parcheggiare nel primo parcheggio, gratuito, per fare un minore percorso a piedi in salita. La camminata è più faticosa del previsto, due le ore necessarie per il percorso definito “facile”. Arriviamo al Preikestolen percorrendo nell’ultimo tratto il “cliff trail” anziché lo “hill trail” che avrebbe imposto un po’ più di salita, ma che permette di arrivare al pulpito dall’alto godendone di una migliore vista. Trascorriamo un’oretta ad ammirare il magnifico paesaggio con l’ansia nel guardare i turisti seduti con le gambe penzoloni sul baratro di 600 metri. Consigliamo di andarci al mattino presto quando c’è meno gente. Anche il parcheggio si è riempito di auto e camper.
Riprendiamo il viaggio sulla 13 in direzione Nord. La costa, estremamente frastagliata, costringe a prendere diversi traghetti. Ad Ardal ci fermiamo a fare carico-scarico presso una stazione di servizio. Copriamo in traghetto la tratta Hjelmeland – Nesvik per continuare sempre sulla 13 fino ad arrivare a Sand. Qui ci capita una piccola disavventura. In una strettoia, incrociando un altro camper, tocchiamo una staccionata di una casa staccando alcune assicelle di legno. Immediatamente esce la proprietaria a cui, dopo essermi profuso in infinite scuse, devo riparare la recinzione seduta stante. Nel frattempo lei divertita fotografa il mio intervento.
Lunedì 23 Giugno
Sand – Arna Km 255 (tot. 2.650)
Proseguiamo sulla 13. Qui la strada si dirige nell’interno e abbiamo un primo assaggio delle montagne norvegesi. Raggiungiamo una stretta gola dove l’antica strada scavata nella roccia a picco sul torrente è stata sostituita dalle gallerie. A pranzo ci fermiamo in corrispondenza della bellissima cascata Latefossen.
A Odda proseguiamo sulla 550. A Utne la strada diventa parecchio stretta, ci conforta che prima di noi un autobus ci faccia strada. Qui ci sono molte coltivazioni di ciliegi. Lungo la strada ci sono chioschi che le vendono, ma non c’è fisicamente nessuno. Scopriremo poi che è tutto “self service”, nel senso che si prendono i cestini e si lasciano le monete nella scatola sul banco!!! Chissà se questo sistema funzionerebbe anche sul suolo patrio… A Jondal prendiamo il traghetto per Torvikbygd per dirigerci verso Norheimsud. Vediamo dei graffiti preistorici che dimostrano che queste terre erano abitate fin dall’antichità. Poco dopo Norheimsud ci fermiamo alla cascata di Steindalfossen dove è possibile vedere la caduta d’acqua dalla parte posteriore. Qui all’ufficio turistico ci viene dato un suggerimento che si dimostrerà utilissimo: anziché arrivare direttamente a Bergen ci consigliano di fermarci ad Arna, parcheggiare e raggiungere la città col treno che ha il vantaggio di essere veloce (dieci minuti) e di costare poco, di evitarci i pedaggi per l’ingresso in città e i successivi parcheggi e, soprattutto, consente di arrivare direttamente in centro. Seguiamo il consiglio, ma prima, vista l’ora, pernottiamo ad Arna nel parcheggio del centro commerciale direttamente con vista mare.
Martedì 24 Giugno
Arna – Aurland Km 163 (tot. 2.813)
Dopo aver spostato il camper nel vicino parcheggio della stazione (gratuito), saliamo sul primo treno. Le corse sono frequenti e Bergen si raggiunge con un percorso tutto in galleria. In città sono approdate diverse navi da crociera che hanno scaricato torme di turisti. Visitiamo il quartiere anseatico e il mercato del pesce. Davanti al Bryggen, lo storico quartiere lungomare della città, la strada è trafficata e rumorosa, camion e autobus vanno avanti e indietro. Al rinomato mercato del pesce non ci facciamo mancare un assaggio di salmone.
Tornati in treno al nostro camper, prendiamo la E16 in direzione Voss. Strada facendo facciamo una sosta alla cascata di Tvindefossen. Vogliamo fermarci a Flam, ma non è possibile pernottare. Proseguiamo fino a Aurland dove ci parcheggiamo per la notte vicino al molo.
Mercoledì 25 Giugno
Aurland – Area parcheggio strada 15 Km 252 (tot. 3.065)
Torniamo a Flam, parcheggiamo (ora di giorno si può) e acquistiamo un biglietto per una gita sul fiordo, andata di due ore fino a Gudvangen con la barca e ritorno in autobus, rivelatasi una bellissima navigazione. L’alternativa potrebbe essere quella di prendere direttamente il traghetto col camper al seguito da Gudvangen per Kaupanger, considerando che il ramo più suggestivo del fiordo è appunto quello di Gudvangen che presenta dei tratti molto stretti. Ritorniamo a Flam giusto in tempo per il pranzo. Scegliamo di non fare il viaggio turistico consigliato sulla ferrovia Flamsbana, considerata la più spettacolare della Norvegia, e riprendiamo la strada. Poco dopo ci infiliamo nel Laerdalstunnelen, una galleria di ben 24,5 chilometri. Prendiamo poi il traghetto fra Fodnes e Kaupanger. Qui all’imbarco un ragazzo vende cestini di fragole. Sono un po’ care ma decisamente buone. Breve sosta alla chiesetta di Kaupanger, poi sulla 55 verso Lom. Ad un certo punto la strada si inerpica e diviene improvvisamente stretta. Incrociamo subito due camper in senso inverso e dobbiamo fare una lunga retromarcia per farli passare. In cima il paesaggio è innevato e ci sono i fondisti di alcune squadre nazionali europee che si allenano.
Scendiamo fino a Lom, dove visitiamo una chiesa antica in legno. Proseguendo sulla 15 giungiamo in un’area. Un cartello indica che quella è un’area di riposo e “invita” a scegliere uno dei numerosi campeggi della zona per pernottare; poco dopo arriva pure un’auto con targa francese e gli occupanti montano addirittura la tenda sul prato… e dire che noi ci stavamo creando dei problemi!
Giovedì 26 Giugno
Area parcheggio strada 15 – Skjelbostad Km 280 (tot. 3.345)
Svoltiamo sulla 63 in direzione Geiranger. La strada sale e raggiungiamo nuovamente la neve. Sopra di noi la nebbia: peccato, avremmo potuto visitare il ghiacciaio Dalsnibba.
Arriviamo a Geiranger. La strada consente di vedere il paesino dall’alto e la visione d’insieme è molto bella. Anche qui ci sono un paio di navi da crociera ormeggiate in rada. Col senno di poi sarebbe valsa la pena rimanere una notte qui, nel locale camping con vista sul fiordo, ma decidiamo su due piedi una variante al programma: anziché proseguire via strada, prendiamo il traghetto che ci porterà direttamente ad Hellesylt. Anche se caro (780 NOK) ci consente di effettuare una crociera sul fiordo facendoci risparmiare un lungo tratto di strada di montagna. Peccato sia un po’ nuvoloso, ma comunque il fiordo è molto bello e ne valeva veramente la pena.
Ci dirigiamo lungo la 60 per poi prendere il traghetto per quello che sarà l’ultimo degli attraversamenti di fiordi a Sykkylven, alla volta di Magerholm. Arriviamo infine ad Alesund: il parcheggio camper è sul mare con docce e corrente, peccato che ci batta un vento fortissimo da Nord, pure freddo. Si paga al parchimetro con carta di credito. Intuisco, da quello che è scritto, che è sufficiente pagare qualcosa, poi se si sfora l’orario la macchinetta ha comunque memorizzato il numero della carta e fa pagare la differenza. In un’oretta facciamo il giro del centro, se così lo si può chiamare, tant’è vero che chiediamo informazioni se il centro sia proprio quello o se sia da un’altra parte. Le case sono molto belle, in stile art decò, però sono solo le 18 e non c’è praticamente nessuno in strada nel centro. A differenza dei nostri i centri storici, quelli delle cittadine norvegesi non sembrano avere una funzione di aggregazione e anche i negozi sono pochi e poco appariscenti. Ritorniamo al parcheggio, giusto il tempo per farci una doccia e decidiamo di proseguire per trovare un luogo meno ventoso. Proseguiamo sulla 111 e poi sulla E136 in direzione di Andalsnes. Poco prima di arrivarvi vediamo altri camper parcheggiati vicino ad una piccola darsena e ci fermiamo anche noi per la notte in riva al mare.
Venerdì 27 Giugno
Skjelbostad – Hamar Km 343 (tot. 3.688)
Partiamo al mattino che non c’è una nuvola. Ad Andalsnes continuiamo sulla E136 che si dirige nell’interno in direzione di Lillehammer. Il primo tratto di strada è estremamente panoramico. Facciamo un paio di soste per fotografare rapide e cascatelle. Poi il paesaggio si fa meno interessante e il tempo diviene brutto, a tratti piove. Giunti a Lillehammer parcheggiamo vicino al centro, una sola via con casette e negozietti. Strada facendo ci fermiamo alla chiesetta di Sor Fron. Per la sera giungiamo ad Hamar dove troviamo posto insieme ad altri numerosi camper nei pressi del centro nautico al porto turistico sul lago.
Sabato 28 Giugno
Hamar – Kristinehamn (S) Km 315 (tot. 4.003)
Partiamo dopo aver scaricato e rifornito. Spendiamo le ultime corone norvegesi rimaste facendo gasolio. Qualche chilometro più tardi rimpiangiamo di non averne più: diverse bancarelle vendono delle deliziose fragole. Procediamo sulla 24 e poi sulla 2. Facciamo una breve sosta a Kongvinger per una rapida visita alla fortezza. Pranziamo nell’area di sosta posta sul confine della Svezia. Subito dopo il traffico ci rallenta: è sabato e i norvegesi vanno a far compere nei centri commerciali posti dopo il confine, evidentemente più convenienti dei loro. Nel pomeriggio arriviamo a Kristinehamn. Seguendo i cartelli, cercando un posto per la notte, arriviamo fino alla statua di Picasso richiamata da tutte le indicazioni stradali. Alla fine troviamo un sosta camper in riva al canale dietro al supermercato Lidl (175 corone svedesi, con elettricità, docce e wi-fi).
Domenica 29 Giugno
Kristinehamn – Jonkoping Km 247 (tot. 4.280)
Il tempo è brutto, ma le previsioni per i giorni successivi danno miglioramento per cui decidiamo di dirigerci verso Jonkoping, dove avevamo individuato un camping sul lago Vatten per trascorrere qualche giorno di relax. Tra uno scroscio di pioggia e l’altro riusciamo anche a farci una piccola passeggiata in riva al lago.
Lunedì 30 Giugno
Jonkoping – Arild Km 280 (tot. 4.560)
Ripartiamo verso il mare in direzione Halmstad. Subito dopo Ljungby pranziamo in una graziosa area di sosta in riva ad un laghetto ameno. Arrivati sul mare sosta breve a Tyosand, un posto di case chic. Ci fermiamo per pernottare ad Arild, nei pressi del porticciolo. Il paesino è molto carino.
Martedì 1 Luglio
Arild – Helsingborg Km 80 (tot. 4.640)
Proseguiamo verso la punta della penisola dove c’è il faro Kullens e un bel parcheggio. Visitiamo il promontorio, compresa la silver grotte, quindi proseguiamo verso Hoganas. Dopo una breve visita al parco botanico Krapperup ci dirigiamo a Helsingborg in modo da visitare città.
Mercoledì 2 Luglio
Helsingborg – Trelleborg Km 167 (tot. 4.807)
Facciamo scarico e scarico presso il camping a Raa e ci dirigiamo verso Malmo costeggiando il mare. Ci fermiamo a Landskrona. Al chiosco informazioni della piazza centrale ci forniscono tutte le indicazioni turistiche sul posto. Dopo un breve giro a piedi secondo l’itinerario consigliato, visitiamo il locale museo (ingresso dalle ore 12, gratuito) che si rivela un’autentica sorpresa. Qui sono stati raccolti reperti legati alla vita di tutti i giorni della popolazione locale, dalla preistoria ad oggi. Pranziamo sul lungomare a Nord di Landskrona vicino al porticciolo e alla belle casine caratteristiche di pescatori fronte mare. Dopo diverse soste giungiamo infine a Trelleborg, dove ci parcheggiamo in un posteggio a Nord della città, sul mare. L’indomani ci aspetta il traghetto.
Giovedì 3 Luglio
Trelleborg – Pelzerhaken Km 63 (tot. 4.870)
Iniziamo la giornata con una levataccia, il traghetto parte infatti alle 6:30 e bisogna presentarsi un’ora prima all’imbarco. Pur essendo una traversata lunga si scorge quasi sempre la costa. Arriviamo a Travemunde infilandoci nel golfo di Lubecca. Ne approfittiamo per una rapida visita alla bella città tedesca e raggiungiamo il punto sosta di Penzerhaken dove abbiamo programmato di trascorrere il giorno successivo sulla spiaggia. I prossimi giorni saranno tappe di trasferimento, con una sosta in una cittadina termale tedesca e un po’ di riposo e shopping in quota a Livigno.
Considerazioni finali
Il percorso seguito si è ispirato all’itinerario “numero tre” contenuto sul depliant ricevuto dall’ente turistico norvegese dopo averne fatta richiesta su internet. La carta stradale, ricevuta anch’essa col depliant, si è dimostrata più che sufficiente per il viaggio insieme al nostro vecchio navigatore. Stupenda la parte norvegese per merito delle bellezze paesaggistiche incontrate, bella ed interessante quella svedese. Forse non sarebbe stato male percorrerlo in senso inverso per finire con un vero e proprio crescendo di bellezze.
Questo non è un viaggio economico, i chilometri da percorrere sono parecchi e il costo del carburante è la spesa che incide di più sul totale finale. Per le autostrade norvegesi occorre fare la registrazione preventiva sul sito www.autopass.no che comporta un pagamento anticipato di 300 NOK con restituzione a posteriori della cifra non utilizzata. Attenzione alla scelta della compagnia di navigazione quando si traghetta: abbiamo verificato la notevole differenza di prezzo fra le varie compagnie. Sono comunque cari i traghetti interni in Norvegia che consentono di attraversare i fiordi facendo in alcuni casi risparmiare anche centinaia di chilometri. Si pagano direttamente al momento dell’imbarco dichiarando la lunghezza del mezzo. La differenza fra sotto e sopra i sei metri è consistente. In Norvegia è tutto caro, alimenti e bevande compresi. Partire con la cambusa ben fornita è un bel risparmio. Per pernottare nei campeggi occorrerebbe la carta internazionale dei camping o in alternativa quella scandinava da fare sul posto al costo di circa 13 euro. In Norvegia e Svezia, salvo specifiche restrizioni, si può pernottare ovunque col camper. Parecchie stazioni di servizio dislocate all’ingresso delle città hanno possibilità gratuita di carico e scarico, qualche difficoltà in più è presente in Svezia.
Maggiori informazioni: Visitnorway.it