La Roccaccia, dimora della potente famiglia dei Guidi, la leggenda del baratto a Palazzo Borghi e le belle tradizioni romagnole: un borgo tutto da scoprire.
Modigliana, il borgoC’è un centro storico testimone del dominio della potente famiglia dei Conti Guidi, che ne fecero la loro residenza principale fino al passaggio, nel 1377, ai fiorentini. Ci sono colline e paesaggi tipici di questa parte di Romagna che si affaccia sulla Toscana. C’è tutta la serenità di un borgo che ha fatto del “saper vivere bene” il suo biglietto da visita. Modigliana è così, sospesa a metà tra storia e leggenda, incastonata nella media valle del Tramazzo, dove scorre il fiume Marzeno. Simbolo della città è la Rocca dei Conti Guidi, detta Roccaccia, il cui nucleo originario è datato tra il XII e il XIII secolo. Ben visibile dalla strada che conduce a Dovadola attraverso il monte Trebbio, è ancora ben conservata dal lato est, mentre dalla parte ovest presenta un suggestivo spaccato, che mostra l’interno del grande torrione. A rendere Modigliana interessante dal punto di vista storico e culturale contribuiscono anche la Tribuna e Piazza Pretorio.
La Tribuna è una singolare costruzione composta da due campaniletti e da un’edicola con la statua della Madonna con Bambino, eretta sopra il grande torrione semicircolare, databile tra il XV e il XVII secolo. Nel torrione si apre la porta principale d’ingresso alla seconda cerchia di mura, attraverso la quale si accede al centro storico della città. Considerata la più bella piazza medievale dell’intera provincia di Forlì Cesena, Piazza Pretorio è raggiungibile dalla porta ad arco che introduce nel Borgo Vecchio. Vi si affacciano Palazzo Pretorio, riconoscibile dalla pietra a vista di tipo toscano, che fu sede del Podestà fino dal 1377: oggi ospita la Pinacoteca Comunale Silvestro Lega (1826-1895), considerato tra i maggiori esponenti del movimento dei Macchiaioli, con un’interessante esposizione di opere otto-novecentesche. Sempre da Piazza Pretorio, è possibile ammirare l’ex chiesa dei SS. Sebastiano e Rocco (1550), sede dei Padri Scolopi, che oggi ospita attività culturali. Ruota attorno alla leggenda del “baratto” la storia di Palazzo Borghi: tradizione vuole che Filippo d’Orléans, pretendente al trono di Francia, sostando a Modigliana ebbe dalla moglie una bimba chiamata Maria Stella, poi scambiata con il figlio maschio del carceriere Chiappini per non pregiudicare la successione al trono. Da visitare il Museo Civico Don Giovanni Verità (1807-1885), il sacerdote patriota che nell’agosto del 1849 ospitò a casa sua Giuseppe Garibaldi durante la fuga in Romagna, con una sezione risorgimentale e un’ala dedicata alla cantante lirica Pia Tassinari (1903-1995). Interessanti il Duomo, l’antica Pieve di S. Stefano in Juviniano e l’Oratorio di Gesù Morto, ricavato nella cripta della Pieve, dove ammirare il Compianto su Cristo Morto, un gruppo di legno dipinto del XV secolo raffigurante la deposizione di Cristo. In periferia, in direzione Faenza, si trova il ponte di San Donato detto della Signora: un imponente manufatto a schiena d’asino formato da tre archi, di cui quello centrale molto alto sul fiume.
SPECIALITA’ DA GUSTARE
Si inizia con cappelletti, passatelli, tortelli e tagliatelle, tutti preparati a mano. Consigliata l’ottima carne di Razza Bovina Romagnola, accompagnata dal Sangiovese. Da assaggiare anche il Casatella, formaggio a pasta bianca , il Raviggiolo, formaggio di mucca con presidio Slow Food e il Pecorino. A condire il tutto, l’olio d’oliva di frantoio. Per chiudere in bellezza, assaggiate il Dolce al cioccolato Rocca dei Guidi.
DOVE MANGIARE
• Ristorante Tre La Cantina dei Conti, via Saffi 14
• Agriturismo Cento Tigli, via Tredoziese, 7 – www.centotigli.it
SOSTA CAMPER
• AA presso l’Azienda Agricola Il Pratello in via Morana 14 a Modigliana
Tel. 0546942038 – 3351358728 – www.ilpratello.net
Vi aspetta un’area dove potervi fermare in totale tranquillità, approfittando della buona cucina dell’agriturismo.
•Parcheggio misto Piazzale Enzo Ferrari.