Mete Arezzo e dintorni, un viaggio tra preziosi borghi toscani

Mete Arezzo : città e borghi dove riscoprire il nostro passato, natura incontaminata e affascinante, tradizioni e buona cucina: cercate una sola ragione per non visitare l’aretino.

mete Arezzo

Mete Arezzo e della sua provincia: quasi due milioni di visitatori l’anno non possono sbagliare! Il trend positivo, che vede da un po’ di tempo a questa parte, crescite percentuali annue di visitatori a due cifre, è la conferma che, finalmente, il mondo sta riscoprendo un angolo d’Italia bellissimo, rimasto relativamente in ombra per via dei “giganti circostanti”, Firenze, l’Umbria, la costa Toscana. Ovunque centri storici suggestivi, testimonianza di un medioevo che qui è stato particolarmente fiorente e percorso da personaggi illustri. L’aspetto paesaggistico, poi, non fa che risaltare la bellezza di questi luoghi, con angoli di vera natura selvaggia: si pensi al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, i suoi alti crinali dove il lupo è riapparso, le sue foreste e gli eremi. Altro aspetto invitante per dedicare a questi luoghi un viaggio approfondito è l’ottima ospitalità della quale si gode: dall’agriturismo, all’aperitivo nel bar sulla piazza, specie nei centri minori, sarà un salutare tuffo in ritmi umani più consoni a un’esistenza decente. Per visitare le mete di Arezzo, i camperisti troveranno molte aree attrezzate e più in generale, numerosi punti ideali per una sosta, anche in posti affascinanti e isolati.

Mete Arezzo e Dintorni

La Verna
La Verna

La provincia si può suddividere nelle seguenti aree: il Casentino, dove dal Monte Falterona nasce l’Arno. Dal Lago degli Idoli, alle acque sulfuree di Chitignano, a quelle curative di Calcedonia e dei Bagni di Cetica, le acque hanno un ruolo da protagonista La natura incontaminata è qui protetta nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, al cui interno si trova il monastero di Camaldoli e il santuario francescano de La Verna. Numerosi i castelli che punteggiano l’intero Casentino, come il castello dei Conti Guidi a Poppi, quello di Porciano a Stia e quello di Romena a Pratovecchio. Segnato dalle lotte medioevali tra Firenze Arezzo, il Valdarno aretino vide il fiorire di costruzioni fortilizie agli inizi del XIV sec. tra questi gli attuali San Giovanni Valdarno, Castelfranco di Sopra, Terranuova Bracciolini. Per tutta la valle, tra il verde intenso di querce e vigne e il giallo ocra delle crete, spuntano campanili e torri di antichi borghi, pievi e castelli: Loro Ciuffenna, Gropina e Cennina. La Valdichiana aretina era già nota ventidue secoli fa come granaio d’Etruria. Le tombe a tumulo di Camucia e del Sodo, i reperti rinvenuti a Farneta, Foiano, Cingano, Castiglion Fiorentino e il museo dell’Accademia Etrusca di Cortona, testimoniano che gli etruschi popolarono questa valle bonificandola. Dall’alto di Cortona, la città che la domina dal suo alto colle, si può ammirare al meglio la vastità delle sue ordinate colture. Confinante con Umbria, Marche ed Emilia e parallela al Casentino, la Valtiberina è attraversata dal corso superiore del Tevere. Per la sua strategica posizione geografica, costituisce un ottimo punto di partenza per esplorare gli splendidi territori che la circondano, ancora poco frequentati dal turismo di massa. Muoversi alla scoperta di Sansepolcro, Monterchi e Caprese Michelangelo, fino ad arrivare ad Arezzo, il capoluogo.

Arezzo

Arezzo, Giostra del Saracino
Arezzo, Giostra del Saracino

Arezzo sorge su una collina nella Toscana orientale a ridosso dell’Appennino Tosco-Romagnolo. Come testimonia l’architettura stessa della città, vanta un’origine antichissima che l’ha vista essere una delle maggiori città etrusche e successivamente una strategica città romana. La parte più elevata della città conserva uno spiccato aspetto medievale, dominata dalla Cattedrale e dalla Fortezza Medicea. La Cattedrale, che presenta nel suo aspetto tratti gotici, custodisce pregevoli opere d’arte tra le quali La Maddalena di Piero della Francesca e le vetrate istoriate di Guillaume de Marcillat. Al centro della città Piazza Grande dispiega una vera antologia di stili architettonici. Accanto alle torri medievali, si ergono l’imponente Loggiato Vasariano, una delle più interessanti opere architettoniche rinascimentali; il Palazzo della Fraternita dei Laici, bell’esempio di sintesi di architettura gotica e rinascimentale e l’abside della Pieve di Santa Maria. Piazza Grande, a giugno e a settembre, diventa lo scenario della Giostra del Saracino, torneo cavalleresco di origini medioevali.

La cappella Bacci nella Basilica di San Francesco accoglie lo straordinario ciclo di affreschi della Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca, una delle più alte testimonianze della pittura rinascimentale italiana. Nella Chiesa di San Domenico, semplice costruzione a navata unica, si conserva la croce dipinta di Cimabue, opera giovanile dell’artista. Molte altre chiese e palazzi testimoniano con la loro bellezza e la loro originalità stilistica la civiltà aretina e la sua importanza nelle varie epoche storiche. Ricordiamo tra queste la Badia delle Sante Flora e Lucilla, la Chiesa della Santissima Annunziata, edifici come Palazzo Pretorio e Palazzo dei Priori, e a qualche minuto fuori le mura della città, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, la Pieve romanica di Sant’Eugenia al Bagnoro.

I musei della città offrono ai visitatori la possibilità di ammirare una varietà di beni di inestimabile valore artistico: il Museo Archeologico Gaio Cilnio Mecenate, il Museo Statale d’Arte Medievale e Moderna, il Museo e Casa Vasari, la Casa Museo Ivan Bruschi e il Museo Diocesano.

• Dove sostare: area attrezzata in via Pier Luigi da Palestrina angolo via Tarlati, presso il parcheggio del campo sportivo; Camping Villaggio Le Ginestre: Loc. Ruscello 100, www.campingleginestre.it

Arezzo, Piazza Grande, le Logge Vasari
Arezzo, Piazza Grande, le Logge Vasari

Sestino


Il centro storico è raccolto intorno alla sua Pieve romanica dedicata a San Pancrazio. Di notevole interesse, al suo interno, una grande croce dipinta di scuola riminese del XIV secolo e la cripta. La storia del luogo può essere ripercorsa visitando l’Antiquarium Sestinate, dove sono conservati importanti reperti archeologici di età romana. Per ammirare il paesaggio, tipicamente appenninico, è d’obbligo una sosta al Sasso di Simone (m. 1210 slm). Per la sua posizione strategica Cosimo I De’ Medici lo scelse come luogo per progettare la costruzione di una città fortificata.

• Dove sostare: area attrezzata segnalata nei pressi del campo sportivo.

Cortona

Toscana, Cortona, Eremo delle Celle
Dai suoi 600 metri d’altezza domina l’intera Valdichiana fino a scovare le cime dell’Amiata. L’aspetto medievale degli edifici e i vicoli conferiscono alla città un’atmosfera molto coinvolgente. La Basilica di Santa Margherita e il Santuario Francescano delle Celle invitano il turista a scoprire Cortona dall’alto. Camminando, invece, in Ruga Piana, attuale via Nazionale, unica via pianeggiante della città, s’incontra piazza della Repubblica, dominata dal medievale Palazzo Comunale, Palazzo Casali, ora sede del Museo dell’Accademia Etrusca. All’estremità nord della città, di fronte alla Cattedrale è il Museo Diocesano, un piccolo forziere che custodisce opere di grandi artisti. Fuori città, ai piedi della collina, si trovano i Meloni I e II del Sodo, tombe etrusche ad ipogeo del VI secolo a.C.

• Dove sostare: appena fuori dalle mura.

Monte San Savino

Toscana, Monte San Savino, Palazzo Comunale
Il centro storico si sviluppa dal Cassero, antica fortezza del XIV secolo, poi lungo Corso Sangallo, fiancheggiato dalle rinascimentali Logge dei Mercanti, dal Palazzo di Monte, oggi sede del Comune, da Palazzo Pretorio con la sua Torre, dalla Pieve e la chiesa di Sant’Agostino che custodisce una bella Assunzione di Giorgio Vasari. A poca distanza dal centro storico il Santuario di Santa Maria delle Vertighe, chiesa già documentata nell’XI secolo.
• Dove sostare: piazzale campo sportivo.

Anghiari


Splendido borgo medievale alle pendici delle colline tra il torrente Sovara e la valle del Tevere. Salendo gradatamente dalla pianura, appare il Borghetto, primo insediamento medievale circondato da possenti mura cinquecentesche; il Campano, torre medievale, che quasi come un faro, guida il viaggiatore alla scoperta del luogo; la Badia, antica chiesa rupestre, fondata dai monaci camaldolesi intorno all’anno 1000. Nel cuore del centro storico, Palazzo Taglieschi, sede del Museo Statale che raccoglie testimonianze artistiche di notevole pregio. In primavera, i vicoli e le viuzze del borgo antico si animano di curiosi e le botteghe spalancano le loro porte ai visitatori che ogni anno, numerosi, non perdono occasione di visitare la tradizionale Mostra Mercato dell’Artigianato e della Valtiberina Toscana.

• Dove sostare: area attrezzata presso il parco pubblico Campo della Fiera.

Anghiari (credit battaglia.anghiari.it)
Anghiari (credit battaglia.anghiari.it)

Valdarno


Molte le località spesso minori che meritano una breve visita. Nel borgo di Pergine Valdarno i resti del castello sono inseriti all’interno di una cornice naturalistica di grande suggestione. Il paesaggio dolce tra colline ricoperte di vigneti e oliveti accompagnano il viaggiatore. Bucine assunse un’importante funzione strategica nel medioevo come castello posto a controllo della Val d’Ambra. Poco distante dall’abitato è interessante una sosta alla Pieve romanica di Galatrona per ammirare una fonte battesimale attribuito a Luca della Robbia. Famoso il castello di Cennina, per la sua architettura castellare. Terranuova Bracciolini è l’ultima “terra murata” costruita da Firenze. Conserva le antiche mura e le torri della sua fondazione. Originariamente chiamata Castel Santa Maria, deve il cambiamento toponomastico al grande umanista del XV secolo Poggio Bracciolini, che qui nacque nel 1380. Affreschi del ‘300 e ‘400 sono conservati nella Chiesa di San Biagio ai Mori. Di grande fascino è il panorama delle Balze che si scorge salendo fin sopra il piccolo borgo di Persignano.

Ponte a Buriano

Toscana, Ponte a Buriano
Restiamo in Valdarno per una visita naturalistica alla riserva di Ponte a Buriano, grande area palustre dove vivono il germano reale e la gallinella d’acqua e varie specie di airone. Il Ponte con le sue arcate eleganti, le secolari fortificazioni del Castellare (l’antico Castiglione degli Ubertini), di Penna e di Rondine che dominano terre ormai pacificate e i ruderi degli antichi molini testimoniano l’importanza che ha sempre avuto il fiume e l’uso delle sue acque come mezzo di trasporto, fonte di energia e di vita.

• Dove sostare: nelle località circostanti.

Loro Ciuffena

Loro Ciuffenna
Loro Ciuffenna


Il paese conserva intatta la sua architettura medievale della quale rimangono testimonianza il ponte e un vecchio mulino, attrazione del piccolo borgo. Le sale del Municipio ospitano il Museo Venturino Venturi, con opere dell’artista nato in questo luogo. Il museo presenta una raccolta di sculture in bronzo, in legno ed oggetti in ceramica. A pochi chilometri dal centro storico si incontra la suggestiva Pieve di San Pietro a Gròpina. La lettura dei suoi capitelli è simile ad un grande viaggio in un labirinto di segni e di simboli, che si svelano al visitatore attraverso una profonda meditazione. Da non perdere una visita al piccolo nucleo del Borro, antica residenza del Duca Amedeo d’Aosta.

Eremo di Camaldoli

Camaldoli
Camaldoli


Immerso nella foresta di abeti secolari è Camaldoli, uno dei maggiori luoghi della spiritualità toscana. L’Eremo, fondato da San Romualdo intorno al 1012, con le sue venti celle, è luogo di solitudine e contemplazione. La chiesa, dedicata a San Salvatore, ha subito numerose trasformazioni. Ricca di decorazioni barocche conserva nella cappella di Sant’Antonio Abate una pala in terracotta invetriata di Andrea della Robbia. Di fronte alla chiesa si trova la cella di San Romualdo, l’unica aperta al visitatore. Qualche chilometro più a valle sorge il complesso architettonico formato dal Monastero, la Foresteria e la Chiesa dei Santi Donato e Ilariano. L’interno, di forme barocche, ospita opere giovanili di Giorgio Vasari.

Castiglion Fiorentino, Torre del Cassero
Castiglion Fiorentino, Torre del Cassero

Castiglion Fiorentino


Di origine etrusco-romana, conserva quasi intatta la cinta muraria medioevale dominata dal Cassero. Nel piazzale, scavi archeologici hanno portato alla scoperta di un’area sacra databile al V secolo a.C. Nella Pinacoteca Comunale sono conservate preziose opere di oreficeria del XIII secolo e dipinti di Margarito, Taddeo Gaddi, Bartolomeo della Gatta e Giorgio Vasari. Il loggiato cinquecentesco antistante Palazzo Comunale è come un balcone naturale dal quale ammirare la Val di Chio, passaggio naturale tra la Valdichiana e la Valtiberina. L’appuntamento con la cultura, lo sport, la musica e l’enogastronomia è a primavera con il Maggio Castiglionese, un mese ricco di eventi. La terza domenica di giugno è, invece, dedicata al Palio dei Rioni Castiglionesi, corsa di cavalli che si svolge nella piazza Garibaldi, fuori le mura.
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