In Alta Provenza lungo le gole che il fiume Verdon ha scavato nei millenni. Paesaggi mozzafiato ma anche tanti spunti per un divertimento assicurato nelle acque del più avventuroso tra i fiumi di Francia.
Un paesaggio fatto di roccia, acqua e foreste: queste sono le Gorges du Verdon, canyon spettacolari e altissimi, e sul fondo di questi un fiume, il Verdon, che nella bella stagione si anima di mille attività, dalla semplice balneazione nelle spiaggette create dalle anse del fiume alla discesa in Kajak, in canotto o con i loro derivati (ciambelle e altre diavolerie che si sono inventati da queste parti per attirare il turismo). Strade panoramiche, alcune da percorrere con un po’ di attenzione, vi permetteranno di godere di viste mozzafiato. Molti paesini sono caratteristici e ben restaurati. E molti anche i campeggi spesso economici. Di seguito un itinerario che si può svolgere nell’arco di tre giorni. La nostra prima tappa è Gréoux les Bains, terza stazione termale di Francia. Qui, il paesaggio agricolo lascia spazio a un più selvaggio e naturale territorio boscoso che disegna il dolce saliscendi delle strade scivolando, lieve, lungo le sue curve sinuose sino alla spettacolare magia delle acque verdi del fiume Verdon e dei suoi laghi.
Gréoux les Bains
È un piccolo villaggio che apre le porte alle Gole del Verdon e agli splendidi laghi.
Gréoux è dominata dalle rovine del suo castello e caratterizzata dalla sua fervente attività che ruota intorno alle Terme Troglodite Gallo-Romane. Qui gli appassionati del genere potranno fare una tappa all’insegna della salute. Dal momento in cui l’uomo ha messo piede su questo territorio, si è accorto delle virtù dell’acqua che sgorga a 42° centigradi, sulfurea e ricca di calcio, sodio, magnesio e oligo elementi. Un toccasana per chi ha problemi di reumatismi, alle articolazioni o alle vie respiratorie, e un vero benessere anche per chi è sano come un pesce. Il centro termale (di fronte c’è un piazzale dove parcheggiare il camper), offre esercizi di acqua gym, massaggi rilassanti con le essenze provenzali o i bagni di fango. Insomma, il miglior benvenuto nelle gole del Verdon! Una passeggiata per il paese vi consentirà di visitare i bastioni del XIII e XIV secolo. Non perdetevi una visita a Le Petit Monde d’Emilie, Museo delle miniature e dei giocattoli con ricostruzioni della vita del paese, in Avenue des Alpes al 16. Abbiamo anche un consiglio per mangiare: La Terrasse des Marroniers in Avenue des Marroniers, dove si mangia con poco mentre per bere una bottiglia di vino locale si spendono circa 15 euro.
Quinson
Proseguendo lungo il nostro itinerario per la Route de Esparron Sur Verdon D82 arriviamo a Quinson.
È un piccolo villaggio medioevale posto in posizione assolutamente strategica. Bagnato dalle acque del Verdon, è abitato sin dall’alba dell’umanità per via della particolare conformazione fisica con le falesie di roccia calcarea che permettevano all’uomo primitivo di trovare riparo nelle grotte e avere abbondante acqua. Il ritrovamento di numerosi reperti archeologici risalenti l’età della pietra lo portano a essere un centro di rilevante importanza storico geologica e sede del Museo della Preistoria delle Gole del Verdon, la cui visita non bisogna assolutamente mancare. Il più importante ritrovamento è stato fatto nella grotta di “La Baume Bonne”. Il paese attira gli appassionati degli sport d’acqua ma anche i rocciatori che si cimentano nelle diverse discipline di arrampicata. Se non avete un’imbarcazione da fiume vostra, potrete noleggiare a Quinson Kayac, canoe, pedalò o piccole barche con motore elettrico e percorrere otto chilometri di canyon lungo il quale si aprono grotte che hanno offerto rifugio al celebre brigante Gaspard de Besse e che oggi offrono rifugio agli uccelli acquatici. Pagaiando potreste anche imbattervi nelle tartarughe d’acqua. Alla fine del percorso il fiume si aprirà sul lago d’Esparron. Tornati in paese riprendete la strada che svolta a sinistra, la D11 in direzione di Riez, che vi porterà sul Plateaux de Valendole regalandovi una splendida vista sulla valle coltivata di Quinson.
Riez
È un’attiva cittadina tipicamente provenzale in cui il sabato e il mercoledì si tiene un vivace mercato locale.
È il posto giusto dove fare incetta di prodotti tipici della zona, tra cui ottimi saponi artigianali ottenuti con le tipiche essenze provenzali di lavanda e olio d’oliva. Profumi che vi accompagneranno per tutta la permanenza in Alta Provenza. Troverete anche tessitori che vi propongono tovaglie dai colori vivaci con disegni floreali o artigiani di splendide maioliche, o semplicemente agricoltori che vi offriranno il loro fresco raccolto per salubri minestre profumate. Tutto ciò contornato dalla splendida cornice storica di questa città all’interno di uno spazio verde nel quale svetta il colonnato del tempio romano dedicato probabilmente ad Apollo. Del resto questa città, fondata nel I secolo d.C., è la più antica della Provenza. Poco lontano, il Battistero e le rovine della Cattedrale. Di fianco al Battistero e ai resti del Tempio di Apollo, costituito dalle quattro colonne, si trova un campo in terra battuta e prato dove molti camperisti si fermano a passare la notte. Non è una sosta ufficiale, ma sembra esserne permesso l’uso. Altrimenti all’interno del parcheggio principale della cittadina si trovano sette posti riservati ai camper con pozzetto per lo scarico. Anche qui abbiamo da consigliare un ristorante nel quale ci siamo trovati bene: Le Rempart , in Rue du Marchè 17. Trasferta a Moustiers S.te Marie, passando per S.te Coix du Verdon per farci rapire dal verde-blu dell’acqua del lago artificiale di Sainte Croix. A questo punto il nostro consiglio è di rilassarvi sulle rive, ammirando lo splendido villaggio di Ste Croix che si affaccia sullo specchio d’acqua da un promontorio roccioso.
Moustiers-Sainte-Marie
Splendida città famosa per le sue maioliche, è un gioiellino incastonato ai piedi delle montagne.
Difficilissimo resistere alla tentazione offerta delle botteghe artigiane che si affacciano nelle stradine del centro medioevale che espongono le loro preziose maioliche, ancora lavorate nel modo più artigianale. La chiesa di Nostra Signora è un bell’esempio di lombardo romanico e vale una visita. Il paese è avvolto da una misteriosa leggenda. Chi collocò la stella di un cavaliere appesa a 227 metri di altezza tra due “piton” di roccia? Riprendiamo il viaggio passando per Castellane sino a raggiungere Entrevaux percorrendo una delle più suggestive e spettacolari strade della Provenza, la D952 Route de Crêtes. Un tragitto di 23 chilometri circa con ben 14 belvedere a indicarne l’estremo interesse paesaggistico. I belvedere, ampi e posizionati in strategiche posizioni, permettono di godere dei colori e dello spettacolo offerto dal canyon, che con le sue grigie pareti verticali precipita lo sguardo verso lo splendido verde del fiume Verdon. Arrivati a Castellane prendiamo la D955 per Entravaux. Il piccolo villaggio, abbracciato dal fiume così come a volerne sottolinearne il valore nel caso passando per distrazione dovesse sfuggirvi, vi accoglie con un ponte ad arco collegato da una Porta Muraria accompagnandovi nei viottoli in salita sino alla Cittadella (XVII-XVIII Sec.) e al Museo che dominano dall’alto del promontorio la cittadina e la sua Cattedrale. Il percorso, tra il Museo e la Cittadella, dura circa venti minuti ed è un itinerario facile: è possibile effettuarlo solo a piedi, il dislivello e di 160 metri.
Sapori di Provenza
Ricca di profumi e di sole, la cucina provenzale risente delle influenze italiane e mediterranee.
Come la cucina nostrana, sa proporre sia i piatti più semplici sia quelli elaborati, anche a felici reinterpretazioni da parte dei giovani cuochi più intraprendenti. Tra i piatti che strappano l’applauso sicuramente troviamo i crostini con la tapenade e l’omelette, la zuppa di asparagi selvatici di Pourcelles, charlotte ai tre peperoni, faraona con le spezie e i fichi, stufato d’agnello alla crema d’aglio, rana pescatrice al finocchio, sogliole arrosto alla salvia, funghi farciti con la ricotta e il pesto, gnocchi di patate con il timo e il rosmarino, gelato alla verbena, charlotte con le pere e il pan di spezie, crème brûlée ai calissons, soufflé di pane ai fiori di arancio. Se cercate qualcosa di veloce ed economico i ristoranti propongono sempre (di solito anche quelli più distinti) uno o più menù a prezzo fisso che difficilmente vi deluderanno. Ottimo anche il concetto di insalata che preparano nelle tavole calde: ricchissime e sostanziose sostituiscono un pasto completo senza problemi.
Voglia di Shopping
Moustiers-Sainte-Marie è la patria delle maioliche realizzate in modo artigianale. Sono oggetti perfetti anche per regali importanti.
Tutto quanto è legato alla lavanda qui trova spazio nelle botteghe e nei mercati. Dai sacchetti di grani da mettere in armadi e cassetti (perfetti anche per quelli del camper o da appendere allo specchietto al posto dei profumi chimici) alle boccette di olio essenziale. I saponi naturali eccellenti per le pelli delicate, l’olio d’oliva, il vino e il miele non devono mancare nel cestino della spesa. Gli amanti delle minestre troveranno in questa zona anche il piccolo farro, un cereale antico e molto nutriente che qui ha un marchio Dop.
SOSTA CAMPER
• Camping La Pinéde (mar.-nov.) Gréoux Les Baines, Route de Saint Pierre BP34
• Camping Saint-Jean (apr.-ott.) Moustiers Sainte Marie, Route de Riez
• Domaine Du Petit Lac (apr.-ott.) Moustiers Sainte Marie Route du Lac, www.lepetitlac.com
• Aire Naturelle De Camping Du Mont Denier (apr.-ott.), Moustiers Sainte Marie
Leggi anche Tour in Francia per chi è alle prime esperienze in camper
Costa Azzurra: natura, lusso e scorci incantevoli