Favignana, fuori stagione è meglio!

L’isola maggiore delle tre sorelle che compongono le Egadi è Favignana. Dall’alto ha la forma di una farfalla: con le ali spiegate e il mare che la circonda sembra un grande cielo azzurro. All’aria, questo mare, sembra aver rubato anche la trasparenza.

Le cale che consentono l’accesso alle acque limpide si contano sulle dita delle mani, infatti la costa è per lo più rocciosa, di un materiale poroso e friabile: il tufo. Numerose sono gli scavi che svuotano porzioni più o meno gigantesche di terreno per l’estrazione della pietra tufacea. L’approvvigionamento della materia avviene tramite un intaglio a blocchetti – oggi meccanicamente un tempo a forza di braccia umane! – che conferisce al paesaggio un curioso aspetto a mosaico. In alcuni casi, quando la vena di materia utile si esaurisce e la cavità diventa inutilizzabile, questi luoghi vengono trasformati in giardini.  Affacciandosi dai muretti a secco posti agli argini delle vie si scoprono enormi cascate di buganvillea fucsia intenso, acceso da un bollente sole che scalda da marzo a ottobre; mentre, gli orti e gli alberi da frutto scampano all’arsura protetti dall’ombra delle alte pareti che scendono sotto il livello del mare.

La costante presenza del sole rende questo luogo adatto a un turismo fuori stagione, anzi, il periodo che va da metà luglio a fine agosto andrebbe rigorosamente evitato, se quello che cercate è il beneficio di rilassanti nuotate solitarie, anziché snervanti bagni di folla agostana e code agli imbarchi.

L’accesso ai veicoli ricreazionali è controllato e, in alta stagione, bisogna dimostrare di avere prenotato una piazzola presso i campeggi o stanze di case e alberghi; una soluzione per evitare ammassamenti di veicoli che intaccherebbero irrimediabilmente l’equilibrio eco ambientale e paesaggistico di questo eden. Fortunatamente, i campeggi sono attrezzati per accogliere camper e caravan, in alcuni casi durante tutto l’anno, per la fortuna di chi può scappare al mare quando il freddo nelle città attanaglia e deprime.
Ma un paio di giorni possono bastare per visitare Favignana, magari inserendo questa tappa in un giro più completo della Sicilia.

La rete viaria del territorio è piuttosto ridotta e la maggior parte delle strade che portano alla cale e alle spiagge è sterrata, perciò la bicicletta o il motorino diventano indispensabili. In poche ore si compie il giro completo dell’isola con un orizzonte azzurro-turchese che siamo abituati a vedere solo nei depliant maldiviani. Invece siamo in Sicilia, a 9 miglia di distanza da Trapani, e l’acqua cristallina lambisce insenature scavate nella costa rocciosa che prendono il nome di cala Rossa, cala Azzurra, cala Rotonda.
Scegliendo la via del mare, a bordo di gommoni o barche a vela, si scoprono insenature dove si svelano affascinanti giochi cromatici, generati dalla luce del sole che penetra dalle strette fessure rocciose, le più famose sono la Perciata e la grotta del Bue marino, anticamente abitata dalla foca monaca.
A sera il piccolo paese riserva un’accoglienza semplice, fatta di piccole pizzerie e ristoranti che in media offrono buon pesce fresco a prezzi accettabili. All’ora dell’aperitivo c’è un variopinto locale che va per la maggiore tra gli affezionati ospiti dell’isola. Si tratta del wine bar Il Camarillo Brillo, dove ottimi vini si accompagnano a un buffet ricco e sostanzioso di insalate, olive, alici e altri sapori mediterranei in un ambiente rilassato e allegro..

Il buio della sera fa risaltare il candore delle pareti illuminate di Villa Florio, la storica famiglia che ha fortemente contribuito allo sviluppo della pesca del tonno sull’isola, mentre a Marsala è rinomata per la produzione vinicola. Ai Florio, fino al 1874, appartenne lo stabilimento della Tonnara. Sul porto si affaccia anche il monte più alto dell’isola, sormontato dal forte di Santa Caterina, raggiungibile attraverso una gradinata panoramica. A nord di Favignana spunta dall’acqua un altro promontorio, Levanzo, la più piccola delle isole Egadi.

La terza, altrettanto meritevole di una visita, è Marettimo, interessante per gli appassionati di trekking che trovano numerosi sentieri in mezzo alla natura incontaminata. Levanzo e Marettimo possono essere la mèta per una gita, visto che le dimensioni del territorio sono ancora più ridotte (6 e 12 km quadrati di estensione) e non esistono strutture ricettive per veicoli ricreazionali.

DA GUSTARE

Il tonno rosso, la qualità più pregiata di tonno pescato nella fase cosiddetta “da corsa”, ovvero quasi al termine della lunga migrazione che porta il branco verso le acque più calde per l’accoppiamento.
La bottarga di tonno, da consumare semplicemente grattugiata sulla pasta condita con olio di oliva.
Le cassatele, diverse dalle tipiche cassate siciliane, queste sono dei ravioli fritte, ripieni di crema di ricotta e scaglie di cioccolato.

DOVE MANGIARE

In genere tutti i ristoranti offrono menù tipici, ma il più rinomato e di fascia medio alta è il Ristorante Egadi, nel centro storico.
Camarillo Brillo Wine Bar, offerta di buone etichette di vini e all’ora dell’aperitivo ricco buffet. Via V. Emanuele (corso principale).
Ristorante Bar Cavallo, Contrada Cavallo, 75 Cell. 347 232 5412
Quello Che C’e C’e Ristorante mediterraneo: Via Garibaldi 38 Tel. 0923 921480

CAMPEGGI

Attenzione: l’accesso all’isola è controllato, informarsi su quando è necessario fornire prenotazione camping. Polizia Municipale: 0923 921670
Camping Village Miramare Strada Prov. Punta Sottile Aperto da fine aprile a ottobre, 30 piazzole circa. www.villaggiomiramare.it
Camping Ega’d Contrada Arena. Circa 120 piazzole www.campingegad.com

COME ARRIVARE

Siremar (aliscafi e traghetti da e per Favignana) telefono: 0923921368 Favignana;
Ustica Lines (aliscafi e traghetti da e per Favignana) call center: 0923873813 Trapani;

INFORMAZIONI

Ufficio Informazioni Turistiche Piazza Madrice 8
www.turismo.trapani.it/it/1008/favignana.html

 

 

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