La Costa del Cilento | Fra spiagge e il mito della Magna Grecia

Da Paestum a Palinuro, viaggio tra mare, buona cucina e resti archeologici

La stagione migliore per gustarsi, questi luoghi è sicuramente la primavera, per via di un clima piuttosto mite e con piogge scarse. Paestum, la Paistom dei Lucani e la Poseidonia greca, oggi parte del comune di Capaccio, ha una spiaggia di sabbia finissima lunga 14 km, che, meteo permettendo, può essere vissuta dedicandosi alla pesca, alle passeggiate e all’osservazione dei romantici tramonti.

Tempio di Hera a Paestum

Il Tempio di Hera, detto Basilica (560 A.C.), è invece il più antico e appartiene alla prima generazione dei grandi templi in pietra.

Agropoli

Un paesino sovrastato da una antica catena di torri di avvistamento, con il piccolo ma ben attrezzato porto e la chiesa della Madonna di Costantinopoli, la patrona del paese fin dal ‘500.

Proseguendo, oltre il massiccio del Monte Tresino, si arriva a Santa Maria di Castellabate, sede dell’omonima Area Marina Protetta: qui è obbligatorio parcheggiare il camper o sostare in località Lago se siete interessati a prendere la corriera per Castellabate, divenuto famoso negli ultimi anni come set del film “Benvenuti al Sud”.

Palinuro

Rinomata meta estiva e approdo di Enea dalle tante vestigia d’arte come la Chiesa di S. Maria di Loreto in Piazza Virgilio, la Fontana del ‘700 con pitture a pastello e l’Antiquarium che custodisce fra i reperti delle monete greche Pal-Mol, usate dagli antichi abitanti della vicina collina di Molpa, oggi zona-camping dove, in tenuta da trekking, si va per passeggiare nella vegetazione a strapiombo sul mare di Capo Palinuro fino al rudere del Castello, casa del fantasma di Donna Isabella, alla perenne ricerca dell’amante perduto.

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