Maremma: fuga in camper

La Maremma, con la sua bellezza incontaminata e la sua autenticità, è la destinazione perfetta per chi cerca un mix di natura, storia e relax. E quale momento migliore per scoprire questo angolo nascosto della Toscana che il ponte del 2 giugno, quando il sole è caldo, ma non ancora soffocante, e la voglia di evadere dalla routine è alle stelle?

La Maremma

Il termine Maremma storicamente indicava quella zona della Toscana caratterizzata da paludi e piane alluvionali. Ora indica una area che comprende la provincia di Grosseto e si spinge oltre la fascia costiera, a comprendere un territorio di colline e pianure che si vestono dei colori delle stagioni e digradano dolcemente verso il mare.

La costa

È lui, il mare, che è ancora il protagonista di molte vacanze di chi decide di visitare questa zona. Su questo tratto di costa si affacciano rinomate località come Castiglione della Pescaia e Capalbio, con spiagge di incantevole bellezza, anche se alcune poco praticabili in alta stagione. Come la gettonatissima Cala Violina, dove la sabbia riecheggia nella baia con una dolce melodia suonata dalle onde. Potete raggiugerla a piedi da Puntone in circa 4 km. O fare una deviazione lungo il percorso e andate a Cala Martina, meno conosciuta e meno affollata perché ha ciottoli al posto della sabbia.

Optando per una delle spiagge più rinomate, come quella delle Rocchette, avrete vista su un verde promontorio con il forte. Dal litorale di Castiglione della Pescaia avrete davanti l’incredibile panorama sul golfo con le isole dell’arcipelago toscano. Gustatevi il tramonto da qui, magari con il cesto del pic nic per smorzare l’appetito.

Maremma viaggio
Castiglione della Pescaia

In spiaggia a cavallo

Se siete alla ricerca di esperienze indimenticabili, l’ideale è una passeggiata sulla spiaggia a cavallo. Nessun problema sia per i cavallerizzi provetti sia per neofiti. Sono numerosi i maneggi che offrono vari tipi di escursioni, declinate a seconda del livello e della difficoltà dell’itinerario. Tra pinete e dune, solitamente i percorsi si snodano su tracciati carichi di storia e di bellezze naturalistiche. Sono conditi di racconti e leggende legate a una costa battuta da pirati, ma con angoli che hanno ispirato anche una vita dedita al lavoro e alla preghiera. Ecco perché spuntano tra il verde i ruderi dell’Abbazia di San Rabano. All’alba o al tramonto, le passeggiate saranno tinte di colori rosati, accompagnate dalla brezza sul viso e dagli spruzzi sollevati dagli zoccoli dei cavalli.

Il Parco della Maremma

Nel punto della costa che va da Principina a Mare a Talamone, siamo nel Parco della Maremma, con i monti dell’Uccellina nell’immediato entroterra. I percorsi, a piedi, in bicicletta, a cavallo appunto, attraversano luoghi che mantengono una natura selvaggia. Qui è facile incontrare una fauna variegata e si odono, oltre il silenzio, i versi degli uccelli e lo sciabordio del mare. Le spiagge sono arredate solo da ciò che la natura vi lascia, come tronchi portati dal mare, ottimi punti di appoggio per riposare o strumenti per creare capanne per i piccoli e avventurosi viaggiatori. Fare il bagno a Cala di Forno o a Collelungo – che prende il nome dalla torre di avvistamento – è una delle esperienze più suggestive perché vi sembrerà di essere in una oasi di pace con un mare limpido a vostra, quasi, totale disposizione.

L’entroterra

La Maremma non si esaurisce nell’incantevole blu del mare. Si dipinge dei verdi brillanti dei prati e dei frutti degli olivi, del giallo dei borghi tufacei e di quello dei girasoli, dei rossi e bianchi dei grappoli di uva che pendono dai filari e dei manti di cavalli e buoi che pascolano allo stato brado. Maremma significa immergersi nella storia degli Etruschi e in quella dei butteri, che cercano di mantenere vivi antichi riti e tradizioni. Ed è scoprire il territorio tra viali di cipressi e ruscelli gorgoglianti. È la convivialità locale, sedersi al tavolo all’aperto di una trattoria e ordinare uno dei vini locali, come il Morellino di Scansano, o un piatto di pappardelle al ragù di cinghiale.

I borghi

I tre borghi affascinanti di Pitigliano, Sovana e Sorano sono accumunati dalla roccia tufacea su cui sono stati costruiti e che conferisce loro un aspetto suggestivo in particolar modo al tramonto, quando rocce e case si accendono di colori aranciati. Un primo approccio può portarvi a guidare lungo le vie che collegano i borghi, tra le colline, senza altra meta che il luogo perfetto da cui scattare foto, ma sarebbe un peccato non dedicare qualche ora a ognuno di questi paesi.

Maremma viaggio
Pitigliano

Pitigliano

Pitigliano ha un cuore molto antico, essendo abitata fin dall’epoca preistorica, ma sono le stradine strette di origine medioevale, i palazzi rinascimentali e il quartiere ebraico a determinare la sua impronta interna. Quella esterna è data dalle case che sembrano emergere dalla roccia sottostante, formando un unico muro protettivo. Detta anche Piccola Gerusalemme, difficile partire senza aver provato il dolce tipico di origine ebraica e un calice di vino. Qui le cantine sono state create nel tufo e vengono aperte durante un evento che ha luogo ogni anno a settembre.

Sorano e Sovana

Una sosta a Sorano e Sovana vi porterà definitivamente in un tempo lontano. Nel Parco Archeologico Città del Tufo le vestigia del passato sembrano infatti rivivere in un paesaggio naturale incontaminato e selvaggio. Si dividono in necropoli, che si trovano nei pressi di Sovana e sono immerse in un paesaggio di boschi e roccia, e in insediamenti rupestri, a Sorano e San Quirico. Tra i percorsi più suggestivi sono le vie cave, strade scavate dagli Etruschi nelle colline e la cui funzione rimane ancora un mistero.

Tesori sotto-sopra

Nel cuore della parte settentrionale della provincia di Grosseto si snodano altri percorsi che è consigliabile percorrere secondo una mobilità alternativa: che siano i vostri piedi, le ruote agili di una bicicletta o le forti gambe di un cavallo, muoversi è una scoperta nuova a ogni collina a cui si arriva. Qui ai viali di cipressi e ai campi coltivati, ai laghetti e ai ruscelli si alternano i resti di antiche civiltà e quelli legati all’estrazione mineraria. Quest’ultimo è il vero fil rouge della zona e si può seguire all’interno del Parco Nazionale delle Colline Metallifere Grossetane, istituito nel 2003 e diventato parte di una rete di geoparchi a livello mondiale. Gli itinerari possibili, sia naturalistici che museali, sono accessibili partendo da una delle diverse porte del parco e si snodano in diverse località.

Altre deviazioni

A Massa Marittima il borgo merita una visita perché è un piccolo gioiello, e poi per il percorso nella vecchia cava, opportunamente allestito. Prima di arrivare a Gavorrano, deviazione al Lago dell’Accesa, che si dice nasconda sotto le sue acque un paese intero. Presso le rive sono stati ritrovati una necropoli e resti compatibili con un insediamento dove si estraeva metallo. A Gavorrano esiste una galleria visitabile, mentre a Follonica il Museo Magma – Museo delle Arti in Ghisa della Maremma – offre uno sguardo sulla produzione siderurgica che ha segnato la storia della la zona. A Monterotondo Marittimo si passeggia al Parco delle Biancane in un paesaggio lunare caratterizzato da emissioni di vapore e ribollimenti di fango, in mezzo agli straordinari colori di cui qui la natura si riveste.

Campeggi

Stella del Mare Camping Village, a pochi passi dalla spiaggia delle Rocchette.

PuntAla Camp & Resort, con servizi, attività, sistemazioni e offerte consultabili sul sito:

Cieloverde Camping Village a Marina di Grosseto.

Area sosta camper Oasi di Maremma, a Marina di Grosseto.

Agricampeggio Poggio del Castagno, vicino a Pitigliano.

Agricampeggio Podere Mulinaccio, in località Castel di Pietra Gavorrano.

 

Crediti fotografici: Depositphotos.com

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