Diario di viaggio: dalla Sicilia fino al limite della Scozia

Dalla Sicilia al nord della Scozia? Si può fare. Non scordatevi l’ombrello però: noi non abbiamo mai visto tanta pioggia, ma davvero è valsa la pena perdersi in quei paesaggi sconfinati.

di Annibale, Mariadina e Alberto

Un faro a Dunnet Head, il punto più a nord della Scozia continentale, con le isole Orcadi sul fondo

7 agosto
Finalmente è il giorno della partenza con il nostro Arca 407. Alle 18.00 salutiamo casa e ci dirigiamo al porto di Palermo. Ci imbarchiamo sulla Motonave Superba della GNV (circa 400 euro x 2 adulti, 1 bambino ed un camper, in cabina) direzione Genova. Alle 21.00 salpiamo. La serata scorre piacevolmente girando per la nave, giocando a carte e guardando la tv che abbiamo in cabina.

8 agosto
Giornata tranquilla di navigazione, anche se alle 15.00 mentre dormivamo in cabina è entrato un addetto al piano per dirci che dovevamo lasciarla in quanto la dovevano pulire. Abbiamo protestato giacché era impensabile che qualcuno entrasse in cabina mentre noi eravamo li e secondo me la dovevamo lasciare a Genova. In ogni modo alle17.15 eravamo al porto di Genova dove abbiamo sbarcato intorno alle 18.00. Raggiungiamo Villafranca d’Asti dove andremo ad incontrare Roberto e Raffaella, una coppia di camperisti che abbiamo conosciuto su Facebook.

9 agosto: Km 313
Partiamo alla volta di Druento (TO) per andare a trovare Graziella, Michele e Simona, i nostri amici torinesi incontrati durante il viaggio in Germania dell’anno scorso. Nel pomeriggio iniziamo il nostro viaggio che ci porterà in Gran Bretagna. Cominciamo così i circa 70 Km che ci separano dal Frejus (Bardonecchia) dove arriveremo per le 19.10. Continuiamo il nostro viaggio lungo le autostrade francesi, che come è noto sono carissime, ma utilissime! Ci fermiamo intorno alle 21.00 in un’area di servizio (aire De Guires). Cena e nanna.

10 agosto: Km 818
Lunga tappa di avvicinamento. Lungo il tragitto abbiamo fatto diverse soste e alle 22.00 circa eravamo a Calais “Car Ferries”. Il nostro autista/papà oggi ha percorso 818 km… Memorabile! Giunti nel parcheggio Ticket Office decidiamo di andare a chiedere i prezzi del traghetto nei 2 box office presenti. Ci dirigiamo dapprima alla “P & O Ferries” e apprendiamo che il costo della traversata è di circa 180 euro per x 2 adulti, 1 bambino e 1 camper: annotiamo i prezzi e ci dirigiamo alla “Seafrance”, e scopriamo che i prezzi cambiano a seconda se si vuole fare la traversata di giorno o di notte (di notte l’abbattimento del prezzo è di circa il 50%), ma noi siamo interessati a fare la traversata di giorno per poter ammirare le famose bianche scogliere di Dover. Quindi decidiamo di fare il biglietto – A/R al costo di 260,00 euro per 2 adulti, 1 bambino ed 1 camper. La partenza è prevista per domani mattina alle 7.05, ma come sempre si deve essere all’imbarco 1 ora prima. Rientriamo in camper. Fuori piove e c’è molto freddo.

Dover
Dover

11 agosto: Km 20 circa
Alle 7.05 puntuali salpiamo per l’Inghilterra. Per me è un ritornare indietro nel tempo, a quando, bambina venni in Inghilterra per la prima volta con la macchina. Da allora tante altre volte ci sono tornata, ma mai più via terra. Intorno alle 8.15 scorgiamo le famose “bianche scogliere di Dover”e a me, che sono un’inguaribile romantica, fa un bell’effetto. Alle 8.30 sbarchiamo ed iniziamo questa nuova avventura con la guida a sinistra, non prima di aver posizionato il nostro orologio indietro di un’ora. Alla prima rotonda Annibale, come tutti, guarda nella direzione sbagliata, ma si ravvede subito e con tanta tensione percorriamo i pochi chilometri che ci separano da Canterbury. Arrivati nella cittadina troviamo posto in un parcheggio per bus vicinissimo al centro, dove è possibile passare la notte (paghiamo £ 5.00 per 12 ore). Scarichiamo le nostre bici e ci avventuriamo lungo un sentiero ciclabile che costeggia il fiume, sino ad arrivare davanti alla famosa Cattedrale. Dalla piazzetta non sembra un granché…ma basta passare l’arco dove è posizionato il ticket office per vederla nella sua immensità e maestosità. Paghiamo il biglietto ed entriamo. Il piano su cui poggia la Cattedrale è circondato da uffici dell’entourage dell’Arcivescovado. Dopo aver visto la Cattedrale cominciamo la visita attraverso le strade acciottolate di questa cittadina sino ad arrivare al Castello Normanno, diroccato ma pieno di fascino. Prima di rientrare in camper passiamo dal supermercato davanti il nostro posteggio. Alle 17.30 riprendiamo le bici e ritorniamo in centro. Che strano vedere le strade che stamattina brulicavano di turisti, deserte. Ma è un qualcosa a cui ci dovremo abituare. Sarà sempre cosi! Alle 17.30 tutte le cittadine è come se smettessero di vivere. I negozi chiudono e la gente si rinchiude in casa, salvo poi uscire alle 21.00 per recarsi nei pub dove fra una chiacchiera e un bicchiere di birra si intratterranno sino alle 23.00, orario in cui chiudono. Comunque è molto suggestiva. Alle 21.00 ritorniamo al camper per cenare, stasera pasta con piselli.

West Gate Canterbury
West Gate Canterbury

12 agosto: Km 230
La mattina è dedicata alla ricerca di un negozio che venda batterie. Annibale ieri sera si è accorto di un’anomalia della batteria del camper, e per evitare spiacevoli inconvenienti abbiamo deciso di cambiarla. Alle 13.00, dopo il pranzo, ci dirigiamo alla volta di Oxford, dove arriveremo alle ore 15.30 circa. Il tempo di trovare un Park & Ride libero e sono le 16. Abbiamo trovato posto al “Redbridge P & R”, vi si accede non dall’entrata principale ma dalla parte laterale, quasi di fronte all’entrata del campeggio, che stranamente si trova lì, ed inoltre si deve alzare una barra. Se trovate la barra chiusa basta andare alla reception del posteggio e chiedere al personale di aprirla. Fuori c’è freddo e pioviggina. Decidiamo di berci un bel thè caldo (non per niente siamo in Inghilterra) e dopo di andare a vedere un negozio di articoli da campeggio che c’è proprio vicino al parcheggio.

Oxford
Oxford

13 agosto: Km 90
Stamattina colazione e via con le bici alla scoperta di Oxford e dei suoi College. Percorriamo la St. Aldates Road e dopo circa 7 chilometri incrociamo il maestoso “Christ church College”. Posteggiamo le bici ed entriamo. Facciamo il biglietto family ed iniziamo la visita. Terminata la visita usciamo dal retro e vediamo dall’esterno l’Oriel College, di stile tardo-gotico; alla fine della strada c’è Hight Street, una grande strada piena di negozi. La mia guida ci segnalava da vedere Covered market, ma dopo esserci stati posso dire che non è un granché. Ritorniamo sulla St.Aldates Rd per riprendere le bici e ci incamminiamo sino al semaforo, poi proseguiamo per Cornmarket St. (all’angolo si può vedere la Torre Sassone, punto d’incontro in città); proseguiamo la nostra passeggiata per andare a vedere la famosa Radcliffe Camera e la Bodleine library a cui è unita tramite un tunnel sotterraneo. Di fronte alla Bodleian si vede un piccolo ponte, versione minuscola del Ponte di Rialto; oltrepassato questo ponte, una stradina tra alte mura conduce al Bridge of Sight, una copia del famoso ponte dei sospiri di Venezia, da qui si accede al “New College”. Evitiamo di entrare al college (entrata gratuita) e ci dirigiamo attraverso Hight St., Queen St.(graziosa strada pedonale) e New Rd per andare a vedere il Castello di Oxford… che delusione!  Per alleviare tale delusione ci fermiamo al “Westgate Shopping Centre” per fare degli acquisti…..Fuori pioviggina. Riprese le bici ritorniamo al camper; sono le 15.00 e decidiamo di spostarci a Woburn, dove domani dovremmo vedere lo Zoo Safari. Giungiamo a Woburn che sono le 18.50 e vediamo un parcheggio dove già sosta un altro camper. Mentre io cucino, Annibale va a fare un giro di perlustrazione e Alberto dorme. Il parcheggio è ampio e un po’ isolato. C’è un divieto per la sosta notturna scritto molto piccolo e non ben visibile e nessun divieto per i camper. Ceniamo con minestrone caldo. La temperatura è di quindici gradi e piove. Dimenticavo, prima di entrare nel parcheggio siamo andati a vedere l’entrata del Safari Park che dista circa 1 Km e lungo la strada abbiamo visto centinaia di cerbiatti e cervi, che spettacolo!

14 agosto: Km 81
Stamattina la temperatura era di 12 gradi e continua a piovere. Ci prepariamo per andare a vedere lo Zoo Safari. Lungo la strada intravediamo la maestosa Woburn Abbey, una residenza signorile appartenente al Conte di Bedford. È visitabile ma noi non andiamo. Alle 10 aprono i cancelli e dopo avere pagato i biglietti iniziamo il percorso con i rinoceronti e le giraffe. Poi continuando il percorso si accede alla zona degli animali feroci. Le tigri o i leoni sono a un passo da noi… senza recinzione né gabbie. Alberto è entusiasta. Ma il bello deve ancora venire. Appena entriamo nella zona delle scimmie le vediamo arrampicarsi sulle altre macchine, spostando spazzole, specchietti e noi ridiamo. Poi due si arrampicano sul nostro camper e cominciano a giocare con l’antenna del CB. Annibale cerca di frenare per farle scendere ma loro non demordono. Ci penserà il guardiano alla fine del giro a farle scendere. Pranziamo dentro lo zoo e poi ripartiamo in direzione di Cambridge. Sappiamo che è impossibile sostare per la notte a Cambridge e quindi ci dirigiamo a Cherry Hinton dove c’è un campeggio del Caravan Club Site. Appena arrivati, dopo avere convinto i gestori a farci entrare non essendo caravan e non essendo iscritti al Club, facciamo scarico e carico e dopo ci sistemiamo. Il prezzo è caro, £ 27.00 per una notte. Annibale scarica le bici e ci facciamo un giro in cerca di un supermercato che troviamo a circa 1,5 Km dal campeggio. Scorte di pane e frutta e si ritorna.

Cambridge
Cambridge

15 agosto: Km 168
Questa mattina dopo colazione spostiamo il camper in un Park & Ride. Dapprima eravamo andati al “Madingley”, che è il più vicino al centro, ma non accettano i camper e ci inviano al “Trumpington”, che dista circa 7 Km dal centro. Arrivati al parcheggio Annibale scarica le bici e, anche se sono dubbiosa sulla distanza, ci incamminiamo. La strada è sempre diritta e per niente faticosa. Lungo la strada incrociamo il Fitzwilliam Museum: è un imponente edificio di stile neoclassico ed è stato uno dei primi musei inglesi aperti al pubblico. Noi non lo visitiamo anche se gratuito. Continuiamo la nostra passeggiata ed incrociamo il primo dei tanti college, il St. Catherine. Poi a seguire il Kings’s College, che decidiamo di visitare. Paghiamo il biglietto per vedere la famosa Cappella, che devo essere sincera è superlativa con le grandi vetrate dipinte ed il tetto a ventaglio; ma non ci fanno visitare il College all’interno. Chi non volesse vedere la cappella ma solo il college dall’esterno lo potrà fare gratuitamente… Usciamo e ci dirigiamo speranzosi verso il Trinity College, famoso tra l’altro perché fu frequentato dal principe Carlo. Lo abbiamo trovato chiuso. Continuiamo la nostra passeggiata e andiamo ad ammirare la Round Church, una chiesa circolare fatta costruire dai Templari. Dopo pranzo gironzoliamo nel mercatino di Market Place e ci dirigiamo per una bella passeggiata lungo i famosi Backs: i vari sentieri che scorrono paralleli al fiume ci consentono di ammirare i college dal retro e di attraversare alcuni ponti, tra cui il Bridge of Sight e il Mathematical Bridge, un ponte in legno che sembra fragilissimo ma che resiste da più di 300 anni. Terminata la visita riprendiamo la strada che ci porta al Park & Ride. Una mezz’oretta di cammino piacevolissimo. Decidiamo di ripartire per Edwingstowe (paese reso celebre dalla leggenda di Robin Hood) dove arriveremo per le 19.30. È un bel paesino! Troviamo un parcheggio e ci sistemiamo. Domani mattina andremo a vedere la famosa Foresta di Sherwood, dove l’eroe leggendario trovava rifugio con la sua banda di ribelli.

16 agosto: Km 114
Ci dirigiamo verso la Foresta di Sherwood che dista appena 1 Km. Posteggiamo il camper nel parcheggio (£ 4,00) e ci dirigiamo al Visitors Center, dove ci danno una piccola guida del parco. Nel negozio di souvenirs Alberto si fa comprare un arco e delle frecce. Qui conosciamo una famiglia di Lamezia. Loro sono sulla via del ritorno. Ci incamminiamo insieme per andare a vedere la famosa “Major Oak” (Quercia grande) che ha più di 800 anni e che leggenda vuole fosse rifugio di Robin Hood. Arrivati li la si vede, immensa. Si narra che erano tre querce che si sono unite in una sola. In effetti è maestosa ed è ormai così vecchia che i rami sono sorretti con dei sostegni per mantenerla diritta. Foto di rito e poi si va verso gli stands, dove Alberto al costo di £. 2 può cimentarsi con il tiro con l’arco. Nel pomeriggio, dopo aver salutato la coppia di Lamezia, proseguiamo il nostro viaggio in direzione di York dove arriveremo intorno alle 18.00 posteggiando al St. George in Fields, un parcheggio vicino al fiume e vicino al centro storico. Non possiamo stare per la notte ma noi non abbiamo avuto problemi. Con le bici prendiamo il sentiero che costeggia il fiume fino alla maestosa Cattedrale, che qui viene chiamata Minstral. Girovaghiamo per le strade di York e ci dirigiamo verso la famosa Shamblas, una stradina medievale piccolissima, i cui tetti sembrano toccarsi. È deserta ed è facile immaginare come doveva essere in origine.

Major Oak
Major Oak

17 agosto: Km 189
Appena svegli, siamo andati a mettere subito il ticket giornaliero. Quindi inforcate le bici ci dirigiamo alla Cattedrale per visitarla. Il biglietto è £. 9,00 a testa ed Alberto non paga. C’è anche la possibilità con un ulteriore biglietto di £. 5,00 di salire sulla torre, ma soprassediamo. La visita alla Cattedrale è molto interessante. È seconda per importanza a quella di Canterbury. Di stile gotico, ha delle bellissime vetrate colorate ed è immensa. Nella cripta c’è un museo di vestigia romane e normanne. Alle 14.30 partiamo in direzione Alnwick, piccola cittadina nota per un castello dove hanno girato diverse scene di Harry Potter. Al castello c’è un posteggio dove si può sostare. Qui incontriamo un camper di spagnoli che avevamo già incontrato a Oxford. Soliti saluti e piccola conversazione in cui apprendiamo che loro hanno preso la multa nel posteggio di York dove siamo stati noi.

Castello di Alnwick
Castello di Alnwick

18 agosto: Km 160
Visita al castello. Il biglietto costa £ 13,95 per gli adulti e £ 7,20 per i bambini, ma ne vale la pena, specie per i bambini. Il castello è tutt’ora abitato. Oltre alle stanze di rappresentanza si possono visitare la sala da pranzo, la biblioteca del duca con quadri del Canaletto e la sala delle guardie. Il personale sa come trattare i bambini e nelle varie stanze fanno guardare o prendere oggetti ai bimbi. Finita la visita assistiamo a uno spettacolo di “Falconeria” e visitiamo gli stands dove gratuitamente puoi indossare le divise complete di maglia di ferro, elmo e spade dei soldati inglesi e i bambini possono partecipare a diversi laboratori gratuiti. Alle 13.30, stanchi ma soddisfatti, ritorniamo in camper per proseguire per Edimburgo. Lungo la strada, al confine tra Inghilterra e Scozia, su un grande cartello è scritto “Failte Gu Alba”, benvenuti in Scozia. Arrivati a Edimburgo ci rechiamo al Caravan Club Site, ma non avevano posto e ci dirottano verso il “Mortonhall Caravan & Camping Park”. Durante lo spostamento abbiamo modo di ammirare il centro di Edimburgo che ci fa un’ottima impressione, anche se non potremo usare le nostre bici essendoci molte salite. Arrivati al campeggio ci dicono che per stasera non c’è posto, ma domattina sarà possibile entrare. Ci fanno sistemare nel “Late arrivals” per £. 27,00 (carissimo!!!) con elettricità. Io ne approfitto subito per usare la lavanderia.

Edimburgo
Edimburgo

19 agosto
La fermata dell’autobus è a circa 200 metri dal campeggio. Scendiamo in Princess Street, una grande strada che divide in due Edimburgo; da un lato è piena di negozi e dall’altra costeggia il parco. Ci inerpichiamo lungo un sentiero che sale sul colle dalla cui sommità vediamo il castello. Sulla piana del castello è stata montata un’impalcatura in acciaio per la “Edinburgh Military Tattoo”, il celebre festival con parate militari in costume con tanto di cornamuse. Facciamo i biglietti (£. 44,00 in tutto) ed entriamo. Questo castello è stato costruito su un vulcano spento e si erge alto su tutta la città. È bellissimo, ben tenuto e per girarlo tutto abbiamo impiegato circa 3 ore. Tra l’altro abbiamo visto la piccola Cappella di Santa Margherita in stile normanno, la Great Hall, gli Appartamenti Reali con la piccola stanza in cui la Regina Maria Stuarda diede alla luce il figlio, le prigioni e i gioielli della corona. Ma soprattutto una splendida vista su tutta Edimburgo. È stata una bella mattinata. Abbiamo giusto il tempo di finire la visita ed entrare in un negozio di souvenirs, che fuori si scatena un diluvio. Apriamo l’ombrello e ci dirigiamo verso la Camera Obscura, un edificio di quattro piani alla cui sommità – con un sistema di specchi – si riesce a vedere tutta la città circostante ed i suoi abitanti. Nella dimostrazione sembrava che con dei piccoli foglietti di carta si riuscisse a prendere un pedone e alzarlo. Nelle altre stanze giochi vari in 3D, ologrammi e specchi deformanti. Ci siamo divertiti molto! Finita la visita usciamo e iniziamo a percorrere il famoso Royal Mill fra tanti negozi e tantissima gente. Lungo il percorso abbiamo visitato la Cattedrale di St. Gilles con splendide vetrate: in questa chiesa si riuniscono, ogni anno, i cavalieri nominati dalla regina. Lungo il viale molti gli spettacoli che gli artisti di strada improvvisavano.

Castello di Edimburgo
Castello di Edimburgo

20 agosto
Lasciamo il campeggio intorno alle 10 e ci spostiamo in città sostando al parcheggio del Palazzo Reale, vietato ai camper. È venuto un custode e gli abbiamo spiegato che non c’era un altro parcheggio per il nostro camper, essendo abbastanza lung, e che comunque volevamo stare solo 2 ore (gli abbiamo mostrato il ticket) giusto il tempo della visita ai dintorni. Ci ha dato il permesso. Visto il poco tempo a disposizione abbiamo visitato il Palazzo Reale (Palace of Holyrood) dall’esterno. È molto bello e nei giardini c’era una banda di suonatori di cornamuse. Accanto al Palazzo Reale c’è il Parlamento Scozzese. Una costruzione moderna. Ci sarebbe piaciuto entrare, le visite sono consentite e gratuite, ma avevamo poco tempo. Risaliamo sino al Royal Mill e vediamo dapprima la White Horse Close, l’antica locanda e stazione di posta e la casa del famoso riformatore scozzese John Knox poi. Alle 13,30 torniamo al camper e ripartiamo subito per Rosslyn per andare a vedere la famosa cappella; infatti, sia io sia Annibale avendo letto “Il codice da Vinci” siamo curiosi di vederla dal vivo. Seguiamo le indicazioni per la Cappella e ci fanno posteggiare nel parcheggio dei pullman. Il tempo di mangiare un panino e fuori si scatena un diluvio. Vento e pioggia orizzontale. Dopo un’ora di attesa in cui il tempo non cambiava, a malincuore proseguiamo in direzione di Lock Ness. Attraversiamo Forth Bridge, un ponte lunghissimo di circa 3 km. Il paesaggio cambia. Le montagne sono coperte da erica. Lungo il tragitto attraversiamo Perth, in passato capitale della Scozia. Continuiamo il nostro viaggio lungo una strada che non consente di andare oltre i 60 km/h, a tratti si riuscivano a sfiorare i 90… Finalmente alle 19,30 siamo a Inverness. Da qui cominciamo a circumnavigare il lago di Ness. Sarà il forte vento che increspava le onde, sarà l’orario oppure tutti i racconti che ho sempre sentito, ma trovarmi a Lock Ness è un’emozione grandissima. Sono super felice. Un altro tassello si è messo nel mio quadro dei posti da vedere!  Lungo il percorso ci sono diverse piazzole panoramiche e noi ne approfittiamo per scattare foto. Arriviamo a Drumnadrochit dove c’è il visitor’s center. Facciamo qualche acquisto e ci informiamo per trovare un campeggio. Ce ne indicano uno in fondo alla strada. Il campeggio è una fattoria e i posti camper sono attaccati alle stalle. Il tutto per £ 17.00, “profumo” di campagna compreso nel prezzo.

Castello di Eilean Doyle
Castello di Eilean Donan

21 agosto: Km 225
Si parte direzione Urquart Castle, un castello in rovina con una bellissima vista sul lago. Il posteggio del castello è pieno di macchine e autobus, quindi ci accontentiamo di vederlo e fotografarlo dal di fuori approfittando di un posto disabili e dell’autorizzazione del custode. Proseguiamo in direzione di Dunrobin Castle. Riattraversiamo Inverness e saliamo su un ponte che la collega alla Black Isle e su di un altro che collega quest’ultima alla terraferma. Molto suggestivo! Raggiungiamo il Castello di Dunrobin che sono le 17.30 e lo troviamo chiuso. Riusciamo a vedere i meravigliosi giardini e un matrimonio. Che carini nei loro abiti tradizionali!
Continuiamo la nostra strada e a Wick ci fermiamo in un Tesco (famosa catena alimentare inglese) per fare acquisti. Proseguiamo attraversando un paesaggio brullo, pochissime case e moltissime pecore, sino ad arrivare a John O’Groat’s, il paese più a nord della Scozia. Ci dirigiamo al campeggio vicino alle imbarcazioni e in riva al mare: il posto è bellissimo e si riescono a vedere le Isole Orcadi, un arcipelago di circa 70 isole. Il campeggio è minimalista, ma la posizione è strategica per chi vuole effettuare l’escursione alle isole. Noi non andremo per mancanza di tempo! Una curiosità: i bagni e la cucina sono chiusi a chiave che ti consegnano all’entrata.

22 agosto: km 321
Questa mattina lasciamo il campeggio e posteggiamo a circa 200 metri. La scelta del campeggio è stata obbligata. Qui in Scozia, come Inghilterra, è vietato dormire fuori. Andiamo a vedere “l’ultima casa Scozzese” al cui interno c’è un museo un po’ strano. Ci sono foto di naufragi e qualche oggetto strano. Foto di rito sotto il segnale che indica le distanze dal Polo Nord e da Londra. Fatte le foto e con un vento terribile ci dirigiamo verso “Duncarsby Head”, un promontorio a picco sul mare con un faro. Il vento è fortissimo. Facciamo una passeggiata e andiamo ad ammirare i famosi “Faraglioni”. Da qua ci dirigiamo, percorrendo delle “single Truck” in mezzo al niente più assoluto, a Dunnet Head, un altro promontorio con relativo faro da cui si vede un panorama bellissimo. Facciamo le solite foto di rito e ritorniamo a Dunnet per andare a vedere la famosa Dunnet Bay, una spiaggia con sabbia bianca e finissima. Quando arriviamo, a causa della bassa marea, lo spettacolo della spiaggia è ancora più bello. Il mare è distante circa 700/800 m. Alberto ed io ci incamminiamo per andare a mettere i piedi nelle acque del mare del Nord. Pochi secondi di immersione e già non li sentiamo più. Ho notato che gli Scozzesi dove ci sono posti d’interesse turistico mettono un campeggio con i servizi essenziali e divieti “No Overnight” nei posteggi vicini. Furbi!
Da qua proseguiamo per Thurso e poi in parte rifacciamo la stessa strada del giorno precedente sino a Dingwall, dove giriamo e tagliamo passando nel mezzo delle Highlands. Percorriamo delle “single truck” sino a Dornie. La strada nel primo tratto è brulla per poi diventare una foresta fitta di abeti e betulle. Non abbiamo incontrato nemmeno una macchina per circa 90 km. Che strana sensazione, il silenzio più assoluto. Nessun essere umano, nessun rumore, solo noi ed il nostro camper… Finalmente arriviamo a Dornie e troviamo posto proprio di fronte al Castello di Eilean Donan, vicino ad un pub. Che magnifica vista! Io aspettavo questo momento! Avevo visto questo castello tantissime volte raffigurato nei depliants e quindi lo fotografo subito in versione notturna. Questo è il castello in cui hanno girato le scene di “Highlander”. È tardi! Fuori comincia a piovere. Ceniamo e stanchi andiamo a nanna. In realtà abbiamo fatto solo 300 chilometri, ma le single trucks mettono a dura prova il guidatore.

Duncarsby Head
Duncarsby Head

23 agosto: km 294
Apriamo gli oscuranti e la vista del castello è meravigliosa! Ci rechiamo subito al posteggio del castello e andiamo a fare i biglietti (il family costa £. 20). Attraversiamo il ponte di pietra ed entriamo nella corte del castello dove si possono visitare diverse sale. Finita la visita ritorniamo al camper e ci dirigiamo sull’Isola di Skye. Attraversiamo un ponte e il paesaggio che ci troviamo davanti ci lascia senza fiato. Camminiamo tra valli brulle, incrociamo cascate, laghetti e poi quasi sempre il nulla. Il tutto sotto una pioggia incessante e la nebbia che avvolge alcuni monti. Che spettacolo per i nostri occhi, meglio che essere in un film! Arriviamo a Dunvegan con un certo languorino e decidiamo di andare a mangiare in un localino tipico dei panini, patatine e zuppa per £. 24. Fuori continua a piovere! Finito il pranzo, ci dirigiamo verso il castello, ma la forte pioggia ci ha fatto desistere dal visitarlo. Così a malincuore decidiamo di lasciare l’isola e di incamminarci verso Fort Williams, sperando che il tempo migliori. Arriviamo a Fort Williams che sono le 19,30. Piove ancora. In un parcheggio, alla fine del paese, incontriamo dei camperisti di Brescia con cui dopo cena ci intratteniamo a conversare.

24 agosto: km 400
Ha continuato a piovere per tutta la notte. Annibale va a fare il biglietto per il parcheggio (£. 2.50 per tutto il giorno). Andiamo a vedere le Neptune’s Staircase, un gruppo di 8 chiuse costruite per compensare il dislivello tra 2 laghi. Terminata la visita, decidiamo di partire per Chester. Per far ciò dovremo percorrere un bel po’ di chilometri. Percorriamo la A82, una strada tra valli verdi! All’inizio è una normale strada, poi si restringe perché passiamo tra alte rocce con cascate, e poi di nuovo immense distese di verde con fiumiciattoli e qualche sporadica casa molto isolata. Di alberi neanche l’ombra! Lungo il percorso ci sono delle piazzole sosta per ammirare il paesaggio. La strada prosegue e dopo Crianlarich il paesaggio comincia a cambiare. Attraversiamo la Argyll Forest, una foresta di pini. Si iniziano ad intravedere piccole frazioni. Da Ardul a Tarbet la strada è strettina ma ben segnalata. Dopo Tarbet la strada ricomincia ad essere negli standard del posto. Entriamo dentro Glasgow (che decidiamo di non visitare) e prendiamo l’autostrada. Ci fermeremo verso le 19.00 in un autogrill a Penrith. Finalmente non piove più. Dopo un po’ parlando con uno scozzese scopriamo che per sostare qua per la notte occorre pagare £. 18,00… Da pazzi! Decidiamo quindi di andare in un campeggio a 20 chilometri da qui, il Wild Rose Park. La strada per raggiungerlo è piccolina e piena di dossi. Arriviamo e ci sistemiamo al Late arrivals con luce.

Cattedrale di Chester
Cattedrale di Chester

25 agosto: km 190
Questa mattina ci siamo diretti alla reception per pagare la notte: grande è stata la sorpresa quando ci hanno detto che non dovevamo pagare niente e che potevamo utilizzare sia i servizi che fare scarico e carico acqua. È la prima volta che ci succede! Finite le operazioni per il camper si parte per Chester, dove arriveremo intorno alle 14.30. Ci dirigiamo al Little Roodee Park (costo £. 5,90 per 6 ore poi £. 2,50 per la notte). Chester è una bella cittadina il cui centro storico è racchiuso da mura. Ci dirigiamo da Lower Bridge verso la Cattedrale, una magnifica opera di struttura medievale. Era un’abbazia benedettina. Per raggiungere la cattedrale rimaniamo colpiti dai negozi che si trovano al primo piano di abitazioni in stile tutor (si chiamano Rows) e che si snodano per le quattro vie principali. Dopo la visita alla Cattedrale andiamo a vedere l’orologio più famoso d’Inghilterra dopo il Big Ben. Si trova sopra la Eastgate, la porta orientale della grande cinta muraria. Foto di rito e poi continuiamo il nostro giro in bici per le vie acciottolate del centro storico. Entriamo in alcuni negozi e poi con molta calm, e sempre assaporando la gioia di questo viaggio, ritorniamo in camper. Durante questa pedalata per le vie del centro, abbiamo notato diverse sculture di rinoceronti, colorati in modo diverso. Mi sono informata ed ho scoperto che si tratta di una mostra estiva per divertire i turisti, con tanto di merchandise, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza.

26 agosto: km 197
Lasciamo Chester in direzione Stratford upon Avon, famosa in tutto il mondo per aver dato i natali a William Shakespeare. Abbiamo perso tempo per attraversare Birmingham (caotica), comunque alle 14.45 arriviamo e ci sistemiamo in un posteggio per caravan e camion. Si può sostare la notte al costo di £. 4,50. Piove sempre. Non prendiamo le bici e andiamo a piedi, dirigendoci a vedere la casa natale di Shakespeare, solo dal di fuori, ed il centro cittadino. Continuiamo il nostro giro e ci rechiamo alla Holy Trinity Church per vedere la Tomba di Shakespeare.

StoneHenge
StoneHenge

27 agosto: km 197
Partenza per Stonehenge, dove arriveremo alle 13.30. Troviamo posto in una stradina adiacente i Menhir e pranziamo con vista sui megaliti. Già da fuori si possono vedere e fotografare, ma noi abbiamo preferito fare il biglietto (£. 43 per biglietto family) ed entrare. Abbiamo preso le audio guide in italiano comprese nel prezzo ed abbiamo iniziato il percorso. È una bella sensazione “starci dentro”… Forse mi sono fatta suggestionare, ma provo una strana sensazione. Alle 18.00 ripartiamo per Winchester, dove arriveremo alle 19, e ci dirigiamo in un posteggio Long Stay vicino ad un Tesco. Winchester si pensa fosse l’antica Camelot.

28 agosto: km 249
Questa mattina paghiamo £. 3,50 per 4 ore. Con le bici ci dirigiamo alla Great Hall, per vedere la famosa “tavola rotonda” di Re Artù. È una grande tavola appesa al muro in cui ci sono scritti i nomi di re Artù e dei cavalieri. Alberto è felice. Inoltre all’interno c’è una mostra di filati ed una signora gentilmente ha spiegato ad Alberto e a noi, come dalla lana di pecora già lavata si fanno i gomitoli. Interessantissimo! Inoltre in esposizione ci sono diversi “fusi”, telai e il nostro “tombolo”, un particolare telaio. Finita la visita, ci dirigiamo a vedere la Cattedrale, che è nota per essere la più bella dell’Inghilterra del sud. Dopo pranzo partenza per Dover. Il nostro viaggio sta per terminare e oggi un bel sole ci da il suo saluto e il suo arrivederci alla prossima volta che torneremo e che sicuramente ci sarà. Perché l’Inghilterra, ma soprattutto la Scozia, meritano di essere riviste.

Maggiori informazioni: www.visitscotland.com


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