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Castel Ritaldi: sulle colline umbre tra boschi, sentieri e mulini

 

Un frantoio medioevale sulle colline umbre che tra boschi, sentieri e mulini permette di scoprire bellezze naturali e architettoniche.

Percorrendo la strada che da Spoleto porta a Montefalco, sulla cima della collina di Scagliano ai piedi dei Monti Martani, si erge il paese di Castel Ritaldi.
Il nome stesso ne rievoca il passato medioevale: roccaforte del territorio denominato “Normandia”, che comprendeva numerosi castelli e borghi. Lo stesso Castel Ritaldi nacque dalla fusione di tre borghi attigui: Colle del Marchese, Castel S.Giovanni e Castel Ritaldi.
Ma il periodo di maggior sviluppo il paesino lo ebbe dopo le lotte tra potere imperiale ed ecclesiastico tra il XII e il XV secolo e che lo videro passare definitivamente nelle mani della Chiesa. Sorsero in quel periodo numerose chiese come quelle di Santa Maria e San Nicola, che si affiancarono alla Pieve di San Gregorio Magno edificata nell’anno mille. La denominazione di “pieve” viene infatti attribuita alle chiese costruite prima di quel periodo e sono numerose nella provincia di Perugia .
Potremmo percorrere la strada che porta fuori dal centro e raggiungere la Pieve cominciando a calarci tra gli aromi di olive e acque fresche. Dare uno sguardo al territorio di Castel Ritaldi riserverà numerose sorprese. Potremmo imbatterci in uno dei mulini ad acqua non più funzionanti che si trovano lungo le rive del Ruicciano. I sentieri che si snodano intorno al borgo, disegnati in mezzo ai boschi, risalgono la collina fino agli uliveti, e quale mezzo migliore per scoprirli se non la bici o, per i più arditi, un cavallo?
Se la vostra fede è grande, tappa obbligata diventa il Santuario della Madonna della Bruna. La costruzione, in stile rinascimentale-bramantesco, fu edificata per commemorare il miracolo avvenuto sulle sponde del torrente Tatarena. La leggenda narra che nel 1506 un gruppo di pellegrini, che si recava a Montefalco per venerare la Beata Chiara, sostò all’ombra delle querce secolari in riva al torrente. Quando si alzarono per ripartire, non riuscirono a risollevare lo stendardo se non dopo aver fatto dipingere sul muro della chiesa l’immagine rappresentata sullo stendardo stesso. Il giorno dopo, il lavoro era stato ultimato per mano divina.

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Castel Ritaldi, porticato
Castel Ritaldi, porticato

E divino è anche l’olio che viene prodotto a Castel Ritaldi (membro dell’associazione “Città dell’Olio”) grazie ad una coltivazione biologica e alla produzione di diverse varietà di oli (moraiolo, leccino, frantoiano, San Felice). Ogni anno, inoltre, viene organizzata una mostra-mercato dell’olio denominata “Il FrantoTipico”.
Profumi e sapori si uniscono in un paesaggio reso ancora più suggestivo dalle viuzze medioevali del centro e dal calore degli abitanti, che hanno mantenuto i modi semplici ed ospitali della gente di campagna.
E per chi volesse prolungare il soggiorno nella zona, in circa mezz’ora si raggiungono altre località ricche di storia, arte ed antiche tradizioni come Assisi.

Specialità da gustare
I piatti tipici sono quelli della tradizione umbra, ricca di legumi e sapori forti, ovviamente accompagnati dal vino Sagrantino che qui ha la sua patria. Molto particolari sono i cosiddetti Don Chisciotte, barchette d’insalata ripiene di rucola e spezie accompagnate da salame Umbrotto e condite con olio locale DOP. Da non perdere è l’arrosto di maiale al Sagrantino, una vera prelibatezza dal gusto deciso.

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Informazioni
www.castelritaldi.eu

Castel Ritaldi, veduta
Castel Ritaldi, veduta

 

 

 

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