Divertimento sulla neve: cosa fare in montagna. Italia ed Europa

Mete, spunti e eventi per vivere la montagna e divertirsi anche senza lanciarsi nelle discese. Chi ha detto che la montagna in inverno è solo dei provetti sciatori? Camminate con le racchette, gli anelli di fondo e gli eventi, ce n’è davvero per tutti i gusti. In Italia e in Europa.

Bambini in pista e divertimenti pazzi per tutte le età

In compagnia, si sa, tutto è più bello. Soprattutto quando a rallegrare le giornate ci sono le risate e gli schiamazzi divertiti dei bambini, che siamo certi impareranno ad amare presto la montagna. Soprattutto se si scelgono le località attrezzate per accoglierli e quelle che lasciano più tranquilli i genitori. Ma se i figli sono già un po’ cresciuti e sono anche un po’ spericolati? Ecco le destinazioni dove la montagna diverte e soddisfa anche chi bambino vuole un po’ tornarci.

In Italia: Kinderpark e giochi, ma anche fat bike e gokart

Paradiso per famiglie, la Val di Fiemme offre diverse possibilità per trascorrere le vacanze con i bambini. A partire dalle Magic Ski Week, settimane in cui i più piccoli sciano gratis fino ai 12 anni non compiuti (dal 27.01 al 10.02.2019). Per avvicinare i bambini allo sci, si usa un approccio ludico e istruttivo nei quattro Ski-Kindergarten: il Regno di Cermislandia sull’Alpe Cermis a Cavalese, Bip Club a Pampeago, Il Regno dei Draghi a Gardonè e La Tana degli Gnomi- Laricino Park a Bellamonte. E per il divertimento in famiglia? Basta provare una discesa con i tubby, ciambelle di gomma. A Passo Lavazé si trovano allo snowpark Malga Varena e Lavaé, dove ci sono anche piste per snowbike, monosci, slittini e bob; risalita con tapis roulant. Anche Ziano di Fiemme offre la possibilità ai più piccoli di scivolare su ciambelle e slittini. Per provare un brivido in più, si fa invece un giro sulla slittovia Alpine Coaster Gardoné, che offre l’emozione di sfrecciare a bordo di slitte a due posti nei boschi del Latemar con paraboliche e curve: un divertimento che piacerà a grandi e piccini.

Spostandosi nella Val di Sole, gli adolescenti può spericolati proveranno la Funslope, un po’ pista un po’ snowpark, perfetta per coloro che amano lo sci acrobatico e il freestyle: non è mai troppo tardi per tornare bambini e giocare con salti e trampolini. Anche i bambini possono provare qualche acrobazia presso il family park Family Fun di circa 250 metri, posto proprio accanto a FunSlope.

Un parco giochi realizzato interamente con la neve è il biglietto da visita di Livigno, in Valtellina, dove i più piccoli sono accolti al Livin’Ice Park, con scivoli e discesine. Gonfiabili e la simpatica mascotte Lupigno, invece, sono i protagonisti del Kinder Club Lupigno, dotato anche di area interna per i pomeriggi più freddi e le pause pranzo.

Se a Livigno la mascotte è un bel lupacchiotto, a Obereggen, in Val d’Ega, si fa amicizia con l’Orso Bruno che accoglie tutti all’ingresso di Brunoland, la sua casa adibita a parco per i più piccoli, situata sulla pista Eben, mentre nello Yeti’s Kinderland, Casa Neve – Prima Neve e nello Snowpark si allenano nuovi sciatori e mini-promesse dello snowboard. Piccole acrobazie per muovere i primi passi nel mondo del freestyle si muovono anche al Family Fun Line e allo Kids Line dello snow park di Carezza, sulla pista Moser, mentre il percorso delle leggende di Re Laurino insegna che comportamento avere sulle piste. Tra l’altro, verso valle (Nova Levante) si trova un percorso a tema, sulla leggenda del sovrano più famoso delle Dolomiti.

Altra destinazione per famiglie è certamente il comprensorio Pontedilegno-Tonale (www.pontedilegnotonale.com), dove si può contate su scuole di sci professionali e con maestri pazienti. Poi, nel colorato Fantaski al Passo Tonale, un parco giochi sulla neve dedicato ai bambini di tutte le età, che comprende anche i servizi di miniclub e di baby-sitting, avvicinarsi allo sci è facile e divertente. Ai bambini sono dedicate anche le serate Fun Kids organizzate settimanalmente per trascorrere dei momenti in allegria sulla neve a base di musica ed animazione, Contest Disney XD, simpatiche gare di sci, truccabimbi, Cioccolata calda e frittelle, Baby fiaccolata. Altre emozioni si possono provare con le escursioni in slitta trainata dai cani husky della Scuola di Sleddog del Tonale, dove Armen Khatchikian introduce al mondo dei “musher” e insegnerà a guidare la slitta facendola scivolare sulla neve in modo silenzioso.

In Europa… La zona turistica di Villach, in Carinzia, è particolarmente rinomata per l’attenzione che viene riservata a chi indossa gli sci per la prima volta, a maggior ragione se si tratta di baby sciatori. Sul Lago di Faak è possibile noleggiare l’attrezzatura e imparare a scivolare sulla neve guidati da preparati maestri: qui si trova una vera e propria scuola di sci per bambini, con tapis roulant e giostra sciistica. Da non dimenticare, anche l’Alpe Gerlitzen una destinazione ideale per chi muove i primi passi con gli sci, tanto che ha ottenuto dalla federazione funivie austriache, la certificazione “Welcome Beginners”. E per i genitori che vogliono concedersi un momento di totale libertà e sciare in pista da soli è a disposizione il Kinderpark, la qualificata scuola di sci per bambini e apposite piste per i più piccini.

Sempre in Austria, ma nel Tirolo, Stubai è un grande comprensorio sciistico su ghiacciaio adatto alle famiglie, con 26 impianti di risalita e 64 chilometri di piste. Accoglie i più piccoli con il BIG Family Ski Camp e la BIG Family FunSlope e accontenta gli adulti: i bambini sciano gratuitamente se accompagnati da un genitore pagante.

 

Ciaspole: il bello di camminare nella neve

Dimenticate le vecchie racchette da neve in legno, ingombranti e non molto pratiche da indossare. Le ciaspole adesso sono in plastica, si fissano agevolmente allo scarpone, sono facilmente trasportabili. E hanno prezzi tutto sommato piuttosto contenuti (basti pensare che un modello base, sul sito di Decathlon è venduto intorno ai 50 euro). Forse è questo mix di ingredienti, abbinato alla possibilità di praticare sport all’aria aperta, senza folla e in contesti suggestivi, ad aver determinato il successo delle camminate nella neve con le racchette. Si costeggiano boschi ovattati e si procede nel silenzio, avvistando con un po’ di fortuna anche gli animali selvatici. Ma non bisogna mai dimenticare le regole di sicurezza e l’attenzione che la montagna richiede.

Prima di partire per una ciaspolata, pensate all’attrezzatura: il meteo varia in fretta in montagna, quindi meglio controllare il bollettino valanghe e avere con sé uno zaino pratico e capiente, non troppo pesante da riempier con un cambio t-shirt. Da non dimenticare, guanti in lana o fibra e cappello, crema protettiva e occhiali da sole, mentre addosso si mettono pantaloni tecnici, giacca a vento e scarponcini impermeabili. Per completare l’attrezzatura, soprattutto se si pratica il fuoripista, meglio dotarsi di ARTVA, la radio ricetrasmittente che permette di essere localizzati in caso di valanga.

Le ciaspole non richiedono impianti di risalita, i sentieri sono per la maggior parte dei casi liberi e, se non in particolari zone, la guida non è obbligatoria. Insomma, un metodo “green” di interpretare la montagna, adatto a chi cerca la passeggiata rilassante così come la salita più impegnativa.

In Italia: itinerari panoramici ed emozioni nella neve

 

Fra i tanti itinerari percorribili sulle montagne del Friuli Venezia Giulia con le racchette da neve, i due percorsi in Val Gleris, un luogo di folte abetaie silenziose e innevate, sono ideali per iniziare. Fuori dall’agglomerato di Pontebba, nel comprensorio montano di Tarvisio in provincia di Udine, in località Studena Alta, partono il Sentiero della Volpe e quello dell’Orso, basterà inforcare le ciaspole e scegliere l’itinerario che più ci aggrada. Il primo, lungo circa 4,5 km è adatto per una passeggiata di un’ora ed è ideale per incontrare e fotografare numerosi animali come cervi, caprioli, camosci. Si parte dalla Casa del Fondo e ci si inoltra lungo il tracciato della pista da sci, salendo in maniera costante e ammirando lo spettacolo delle montagne. Fra boschi di abeti e faggi, il percorso sale per qualche chilometro fino alle cime dei Sette Picche. La discesa più semplice è quella sulla propria traccia. Il Sentiero dell’orso di 3,5 km e dislivello 120 metri è adatto per i neofiti. Partendo dal Bar da Biondo e seguendo le indicazioni, si scopre un sentiero semplice tra gli alberi.

Ciaspolate, sia di giorno sia di notte al chiaro della luna (il calendario delle uscite guidate viene aggiornato nella sezione eventi del sito www.turismofvg.it), si fanno tranquillamente in Carnia. A Forni di Sopra, ciaspe ai piedi, si percorrono o i 3,5 km dell’anello corto o gli 8 Km dell’anello lungo. La partenza è nella zona retrostante il Complesso Sportivo in località Davost. In alternativa, l’itinerario a Ravascletto è con vista sulle vette, boschi di abete rosso e casere, ma richiede un impegno di circa 4 o 5 ore a/r. Per gli escursionisti più allenati c’è la possibilità di arrivare fino a Casera Valsecca a quota 1871 metri, mentre a quelli inesperti si consiglia la discesa a ritroso.

Suggestiva e poco impegnativa – ma non per questo meno appassionante – l’itinerario che parte alle Cinque Torri (Bl), in Veneto. Si prende la seggiovia da Cortina d’Ampezzo (www.cortinadolomiti.eu) e si raggiunge il Rifugio Scoiattoli a 2.260 metri. Quindi si comincia a scendere tenendosi alla destra delle torri fino al Rifugio Cinque Torri, da cui si prosegue per la pista forestale che porta a Cianzopè e alla strada del passo Falzarego: il parcheggio Col Gallina servito dal bus è vicino.

Cogne
Cogne

In Alto Adige, sull’altipiano del Renon (www.ritten.com/it) si diverte anche chi non scia grazie alle tante le escursioni da fare a piedi o con le ciaspole, grazie ai sentieri panoramici invernali ben segnalati, alcuni dei quali percorribili persino con i passeggini! Imperdibile il Premium Panorama Tour: dalla cabinovia Cima Lago Nero, si segue un percorso di circa tre ore con una vista indimenticabile sulle Dolomiti, che conduce a Cima del Lago Nero e al Corno del Renon. A quest’ultimo ci si può arrivare anche accompagnati dalla guida Josef Innerebner, che organizza escursioni guidate con le ciaspole.

Il Trentino risponde puntando sulla Val di Non, una montagna dolce, con versanti morbidi, perfetti per il divertimento dei bambini e degli sciatori meno esperti. Ed è un paradiso per ciaspolatori. Oltre alla famosa Ciaspolada, non mancano corse non competitive e escursioni guidate organizzate dall’Agenzia di Promozione Turistica della Val di Non (www.visitvaldinon.it/it/cosa-fare/escursioni-trentino/ciaspole): si va tra le malghe delle Maddalene o fino al panoramico Corno di Tres; si cammina dal Malga Bordolona al Passo Palù o fino alla cima del Monte Macaion.

Le Alpi lombarde non deludono affatto gli appassionati escursionisti, tanto che risulta difficile scegliere una meta fra le moltissime disponibili. La Val Brembana è abbastanza vicina a Milano e comodamente raggiungibile da Bergamo, per cui perché non approfondire la conoscenza di questo territorio, con escursioni fuori dal circuito turistico convenzionale? Per farlo si va a Foppolo (1508 m), rinomata località sciistica, dove parte un percorso non molto lungo, ideale per un atletico distacco da ski-lift troppo affollati. Il sentiero CAI 202 si inerpica dal paese e, in poco più di un’ora raggiunge diversi alpeggi, per poi continuare fino alla Baita Cornellini a 1800 m, al Lago e al Passo di Dordona (2061 m), alle trincee della Grande Guerra, donando una stupenda veduta delle cime dei Monti Disgrazia e Bernina. Da Foppolo a Carona la strada è breve. Da qui ha inizio il lungo sentiero CAI 211 che ha i Laghi Gemelli come meta finale. Attenzione però, 15 chilometri di cammino e 900 metri di dislivello non sono mai da sottovalutare. E la ciaspolata parte subito in salita fra boschi e torrenti ghiacciati, tanto che in certi periodi dell’anno, l’uso dei ramponi non è da escludere.

Per trovare degli itinerari più impegnativi, dedicati a esperti camminatori invernali, ci spostiamo a ovest, in Piemonte, in provincia di Cuneo, all’interno del Parco del Monviso, per una ciaspolata al Colle Ciarbonet fra il Vallone di Unerzio e la Valle Maira. L’escursione è piuttosto difficoltosa, lunga ma estremamente interessante; sarebbe meglio quindi affidarsi alla guida di un accompagnatore naturalistico: per info, www.monvisopiemonte.com. Gli stessi noleggiano l’attrezzatura e sono promotori di simpatiche iniziative, come MoonViso, escursioni con le ciaspole in notturna.

Sleddog
Sleddog

Arrivati a questo punto parrebbe che le racchette da neve siano una prerogativa nordica e alpina. Ma non è proprio così, anche gli Appennini Italiani offrono le loro stupende passeggiate invernali. In Toscana, il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, sull’Appennino tosco-romagnolo vanta numerosi sentieri che d’estate vengono percorsi a piedi, mentre in inverno sono fruibili con le ciaspole.  L’Ente promuove ogni inverno un ricco calendario di escursioni guidate nel Parco, consultabili e prenotabili direttamente dal sito www.parcoforestecasentinesi.it.

Persino la Calabria è meta di ciaspolatori. La Sila innevata diventa ogni inverno la meta preferita dagli escursionisti che, nel Parco Nazionale della Sila, trovano diverse associazioni e imprese che organizzano gite per gruppi omogenei di camminatori. Un’organizzazione molto attiva è Orme nel Parco (ormenelparco.it).

Infine, in Abruzzo, nel comprensorio sciistico Prati di Tivo, con il Corno Grande e il Corno Piccolo, si va con le ciaspole lungo il crinale dell’Arapietra: il panorama qui è una favola e spazia sul Paretone e sulla catena del Gran Sasso.

E in Europa… Oltre il confine, in territorio austriaco, il comprensorio sciistico di Kitzbüheler (www.kitzbueheler-alpen.com), tra il le montagne di Kitzbüheler Horn e Hahnenkamm, offre piste per ogni grado di difficoltà crescente fino alla famosa “Streif”, un tracciato tra i più difficili al mondo. Il comprensorio è meta prediletta anche di chi ama il fuoripista, lo scialpinismo, e manco a dirlo, le escursioni con le racchette da neve. Una camminata si può intraprendere da Kitzbühel ad Hagstein: il percorso parte dalla stazione intermedia della cabinovia Kitzbüheler Horn e seguendo l’itinerario n°31 si va dritti al rifugio Adlerhütte dopo aver attraversato una pineta innevata, dove parte una leggera salita seguita da una discesa che termina alla locanda Gasthof Hagstein. Per arrivare fino alla locanda occorre 1 ora e mezza, la difficoltà è data dal dislivello totale del tracciato che va dai 760 metri della stazione di partenza fino a quota 1250 m. In alternativa, a poca distanza dal centro di Kitzbühel, nel parcheggio del rinomato comprensorio dell’Hahnenkamm, si trova la partenza del sentiero n°47, primo tratto di un itinerario molto impegnativo consigliato solo ad atleti esperti, lungo 6,4 km. La prima tappa si conclude davanti alla locanda Waldwirtschaft Einsiedelei dopo aver superato un dislivello di ben 300m. Ma non è finita: attraverso il vecchio sentiero Seidlalmweg (n° 46) si giunge alla malga Seidlalm, a quota 1200 m sotto la cima Seidlkopf. In questo luogo, nel 1966, fu concepita l’idea della Coppa del Mondo di sci. La cucina della baita è rinomata in tutta la regione e quasi ci si dimentica che appena fuori c’è il famoso Seidalmsprung, il punto di partenza della gara di discesa libera sulla pista “Streif”. Se non siete ancora dei grandi atleti ma non volete rinunciare allo spettacolare sentiero, il consiglio è quello di percorrerlo in senso opposto (Seidlalm – Einsiedelei – Hahnenkammparkplatz) raggiungendo la malga Seidlalm, in taxi. In questo modo il giro si accorcia e il dislivello da superare sarà solo di 200 metri.

Sci di fondo: gli anelli più belli

Simile per filosofia alle ciaspole, lo sci di fondo ha la sua schiera di appassionati e di tracciati da affrontare in Italia e nelle vicine montagne europee. Chi si avvicina per la prima volta a questo sport deve sapere che il fondo è una disciplina tecnica e impegnativa: per questo, per imparare i giusti movimenti e scoprire le diverse tecniche, meglio iniziare con qualche lezione con istruttore. Le basi sono indispensabili, anche per capire quali attrezzatura acquistare: per partire, meglio dimenticare l’attrezzatura delle categorie racing per gli agonisti, meglio puntare sulla categoria sport e sci da fondo larghi e stabili. Per il set completo di sci, attacco e scarpa si può spendere dai 180 ai 200 euro a salire.

Scivolare sulla neve: Italia, tra i silenzi dei boschi e l’adrenalina delle competizioni

Non è forse il carosello sciistico più famoso del nord Italia e forse il motivo di così poco clamore va cercato nella completa assenza di piste da sci alpino. Eppure il Dolomiti Nordicski (www.dolomitinordicski.com) vanta numeri da record. I suoi circa 1.300 km di piste da fondo o sci nordico, distribuite in 12 diversi comprensori (Alta Badia, Valle Anterselva, Val Casies-Monguelfo-Tesido, zona delle Tre Cime nelle Dolomiti, Osttirol, Cortina d’Ampezzo, Comelico Sappada, Auronzo-Misurina-Lorenzago di Cadore, Valli di Tures e Aurina, Alpe di Siusi-Val Gardena, Forni di Sopra e San Vigilio/San Martin – Dolomites) ne fanno uno dei caroselli di sci di fondo più grandi d’Europa. Grazie alle strutture pensate per un target di sportivi ultraspecifico, si fa, lame ai piedi, un bel tour nel cuore delle Dolomiti: si va dal Tirolo al Comelico e dal Cadore alla Carnia e lo skipass ha prezzi ragionevoli, che vanno dai 6/8 euro per la tessera giornaliera zona, valida per una giornata nell’unica zona indicata, ai 35 euro per il settimanale e ai 90 euro della tessera stagionale, che permettono l’accesso a tutte le piste del comprensorio. Tra i tracciati da considerare si segnalano i 26 km di anelli del Centro del fondo di Armentarola a San Cassiano, in Alta Badia, con percorsi adatti a sportivi e principianti. Sul sito www.altabadia.org si scaricano tranquillamente i file GPX, per il trasferimento di dati GPS dei tracciati; mentre per migliorare lo stile ci si può rivolgere agli istruttori qualificati della scuola di sci di fondo Alta Badia ad Armentarola – San Cassiano (www.scuolafondo.it).

In Trentino, la Val di Fiemme gioca un ruolo da protagonista, grazie anche al successo che la Marcialonga (70 chilometri di pista su cui si sfidano ogni anno migliaia di fondisti) conferma di anno in anno: l’attesa finisce il 27 gennaio (www.marcialonga.it). Al di là dell’evento, gli appassionati possono godersi 150 chilometri di piste fra boschi e scenari dolomitici, divise tra lo Stadio del Fondo di Lago di Tesero, il Centro Fondo Passo Lavazè-Oclini e la pista Marcialonga. Il plus? Per i neofiti di questa disciplina, la Val di Fiemme offre corsi gratuiti di sci di fondo, con una lezione collettiva per i possessori della FiemmE-motion Winter Card.

L’altopiano dei Sette Comuni di Asiago , in provincia di Vicenza (Veneto), sfida a mettersi alla prova in un’infinità di chilometri di piste e altrettanti Centri Fondo tra i 1500 e i 2000 metri di altitudine: i più importanti sono il Gallio, il Campolongo a Rotzo e il Fontanella a Luisana.

Fa da contraltare, Cogne, in Valle d’Aosta, che conquista schiere di appassionati fondisti con le sue piste ormai leggendarie, protagoniste di diverse manifestazioni sportive nazionali e internazionali. Ed è il mese di febbraio ad aprire il calendario degli appuntamenti con un weekend di tutto sport. Dall’1 al 3 febbraio infatti arriveranno a Cogne campioni e sciatori – grandi e piccoli – per la 37ma edizione della Marciagranparadiso. Il 16 e 17 febbraio, invece, qui arriva la Coppa Europa di Sci di Fondo, un avvenimento imperdibile in cui sarà possibile ammirare la tecnica di grandi campioni, che si sfidano sul tracciato tecnico del Prato di S. Orso, che si aprono sullo splendido scenario del Gran Paradiso. D’altronde, con oltre 80 km di piste e 12 anelli, Cogne è la regina dello sci da fondo: le piste iniziano dal paese e dalle frazioni di Cretaz, Epinel Valnontey e Lizzaz e sono collegate tutte tra loro con anelli di diversa lunghezza e difficoltà. In particolare Valnontey è la più lunga e appassionante, gli sci scivolano nella neve fresca e lungo il tragitto è è possibile incontrare gli animali del parco in libertà, come camosci e stambecchi.

Scendendo lo stivale, è la Toscana a dare le più grandi soddisfazioni, con le piste da sci di fondo all’Abetone (www.abetone.com). a breve distanza dal centro cittadino parte il primo anello che si sviluppa nel bosco e lungo il sentiero Majori: l’immersione nella natura è totale. Più impegnativo il tracciato in salita Val di Luce, mentre la pista di Maresca è la più storica.

E in Europa… Un’altra zona ricca di sentieri è quella di Matterhorn (www.matterhornparadise.ch/it), intorno alla cittadina turistica di Zermatt, in Svizzera. Qui, sia chi pratica sci di fondo classico e pattinato apprezza i 15 chilometri di pista di fondo tra Täsch e Randa. La prima si trova in un fondovalle pianeggiante, la seconda è più adatta a chi cerca qualcosa di più impegnativo a livello tecnico.

Abetone
Abetone

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