Avventure croate

Mare stupendo, spettacolari parchi naturali nell’entroterra e città ricche di storia. Benvenuti sull’altro lato dell’Adriatico!

Trovare un difetto in una vacanza in Croazia? Difficile. Il mare è spettacolare, i campeggi più o meno belli ma di sicuro abbondanti, la rete viaria ha fatto passi da gigante e anche durante le vacanze agostane permette spostamenti relativamente veloci. Ecco, tra i difetti possiamo segnalare la disavventura capitata a qualcuno di trovarsi per strada con la caravan agganciata e la bora che soffia… In questo caso occorre fermarsi, perché anche se in estate il vento non è così forte come in inverno, fa davvero paura. Tra l’altro chi non avesse voglia di percorrere tutto il nordest italiano per raggiungere Trieste e il confine con la Slovenia per arrivare poi in Croazia, può scegliere l’opzione traghetto con porto di imbarco a Venezia, Ravenna, Ancona, Pescara… Insomma, la Croazia è una meta perfetta per il caravanista. Resta l’imbarazzo della scelta su dove andare.
Il nostro consiglio è di non cercare di fare “tutto e subito”. Scegliete un’area geografica, piazzate la vostra roulotte nel campeggio che desiderate (sul sito ufficiale www.camping.hr/it sono descritti in dettaglio oltre 250 campeggi) e godetevi il mare raggiungendo in barca le isole, a volte oasi protette e veri paradisi naturalistici. Anche le città hanno un centro storico di tutto rispetto: spesso di origine romana, buona parte di queste hanno conosciuto il massimo splendore durante il periodo di dominazione veneziana e ne portano addosso quella che adesso si è rivelata una preziosa eredità a beneficio dell’interesse turistico. Di seguito spunti e informazioni per organizzare al meglio la vostra vacanza.

I Laghi di Plitvice

Pitvice

Di proposito non cominciamo con il mare ma con un vero miracolo della natura: il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice. Questo grande sistema di specchi d’acqua collegati tra loro da spettacolari cascate, sono tra le prime cose da andare a vedere, prima di farsi prendere dal meccanismo mare-bagno-campeggio. Indicativamente, da Trieste proseguiamo per Fiume e poi Senj, quindi per Otocac e Plitvice. Sono 215 chilometri. Se siete già sulla costa dalmata sono meno di due ore da Zara (via Karlobag e Gospic), una strada di montagna che ci porta a consigliare di lasciare la caravan in campeggio e partire di buon mattino in auto. Questo parco sembra l’opera di un’artista un po’ matto, innamorato di tutti i colori del verde e del blu, con una particolare predilezione per il turchese. Una tonalità splendida, che ci accompagna per tutta la visita e che resta il ricordo più tenace che ci si porta a casa dopo aver visitato i 16 laghi di Plitvice. Sono disposti in fila l’uno dopo l’altro come gioielli su di uno scaffale e costituiscono un magnifico parco di montagna, situato all’interno della Croazia, nel bacino del Danubio. Scarpe da trekking e giacca a vento leggera per affrontare il saliscendi dei sentieri e i 18 chilometri di passerelle di legno (non è obbligatorio percorrerli però tutti). Lungo tutta la vallata 92 cascate e cascatelle di varietà incredibile deliziano l’occhio e l’orecchio del visitatore. I percorsi di visita vanno dal livello normale dell’acqua fino a costoni montuosi di altezza anche considerevole. Se si vuole visitare tutto il parco non se ne esce prima di sei ore. Parte della visita può essere fatta a bordo del trenino panoramico, che ha le ruote gommate e consente di ammirare alcuni degli scenari più belli nel massimo silenzio, così come è possibile compiere tratti in natanti spinti da silenziosi motori elettrici sui laghi più estesi. Chi volesse trattenersi più giorni ha a disposizione diversi campeggi, tra questi il più bello è il Camping Korana (Čatrnja 167 – HR47245, Rakovica – Tel. +385 (0)53 751 014 www.np-plitvicka-jezera.hr).

Zara e Sebenico

Tramonto a Zara

Torniamo sulla costa, nei pressi di Zara. Siamo nel cuore dei luoghi di vacanza dei tedeschi che, come vedrete, affollano i campeggi affacciati sul bellissimo mare, caratterizzato per lo più da una scogliera calcarea chiara che contribuisce a rendere così particolare il blu dei primi metri di costa. Ma vale la pena dedicare una giornata o qualche serata a Zara. Le occasioni non mancheranno nel pulsante centro economico e culturale della Croazia, soprattutto in estate, attraverso numerosi eventi culturali e festival. Ma arrivateci nel tardo pomeriggio. Si dice che da Zara si goda il tramonto più bello del mondo e Zadar (nome in croato di Zara) rende omaggio al mare e al sole in infiniti modi, tra cui la musica del curioso “organo marino” e la luce misteriosa del Saluto al Sole, due installazioni situate nel nuovo porto turistico.
A Sibenik (Sebenico) vale il viaggio la Cattedrale di San Giacomo, nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. Il suo stile tardo gotico si inserisce a perfezione in un centro storico dove prevale l’influenza veneziana. Passeggiando nella parte antica della città potrete ritrovarvi all’interno di fortezze dall’aspetto severo, chiese romaniche e rinascimentali, arcate gotiche. Da Zadar e Sibenik partono numerose rotte per le isole. Da visitare, anche in più giorni, quelle di Uglian e Pasman, collegate tra loro da una strada e punteggiate da piccoli borghi affacciati sul mare e immersi nella macchia mediterranea, una meta turistica assai gettonata, ben servita, affollata. Ma ne vale la pena. In giornata, poi, con le navi turistiche, da godere è anche lo spettacolo naturalistico del Parco delle Isole Kornati (le Incoronate), un arcipelago di 147 isole quasi tutte disabitate dove la natura, tra mare e vento, ha creato grotte e promontori da togliere il respiro per bellezza e particolarità. L’ideale per visitare queste isole è affidarsi alle escursioni giornaliere e godersi il trasporto via mare.
Per campeggiare potete appoggiarvi allo Zadar Camping Borik, Majstora Radovana 7 – tel. +385(0)23206555 – www.campingborik.com

Meravigliosa Spalato

Spalato

Proseguendo verso sud ecco Split, Spalato, centro sotto l’egida dell’Unesco: la città, elegante e vivacissima, custodisce una delle opere dell’ingegno romano più preziose al mondo, il palazzo imperiale di Diocleziano. Dalla tarda antichità fino ai giorni nostri, questa spettacolare architettura è giunta in parte intatta e all’interno delle mura romane pulsa ancora adesso la vita, fra chiese romaniche e palazzi gotici. La cattedrale di San Doimo, patrono della città, sorge all’interno del mausoleo di Diocleziano e nobilita un centro storico, anch’esso tutelato dall’Unesco, fatto di piazzette, bei palazzi, chiese e locali dove godersi il relax di una vacanza all’insegna della bellezza.
Da Spalato in pochi chilometri siamo a Trogir (in italiano Traù), isola collegata alla terraferma, anch’essa sito Unesco patrimonio dell’Umanità. La Trogir antica è un museo a cielo aperto in perfetto stile veneziano. Circondata da mura, vi si accede da Porta Marina e Porta Terraferma. Il suo salotto è piazza Ivana Pavla II, un tempo Piazza dei Signori. Molti e quasi infiniti i tesori della città, fra musei ed edifici, tutti da scoprire semplicemente passeggiando con curiosità.
Ma da Spalato partono i traghetti per raggiungere le numerose isole dell’arcipelago che si staglia di fronte alla città, tra queste l’isola di Hvar. Anche qui il dominio veneziano si fa sentire fortemente nelle architetture dei due centri urbani, Hvar e Stari Grad. Hvar città, circondata da mura, è uno scrigno di tesori gotici e rinascimentali, con un centro storico lastricato in marmo. Stari Grad gioca l’asso della posizione strategica, a nord dell’isola, al vertice di un fiordo circondato da verdissime colline. Poche, come nel resto delle isole croate, le spiagge di sabbia, ma quelle di ghiaia, tra le rigogliose pinete, sono il meglio per tuffarsi in un mare trasparente e pulitissimo.
Il traghetto da Spalato ci permette di sbarcare su un’altra isola meravigliosa, Korkula, dove tra colline e alture rocciose sorgono borghi medievali di raro fascino. Il nucleo antico di Korcula è talmente ricco di edifici pregevoli da regalarle l’appellativo di Piccola Dubrovnik. Tra i vicoli e lungo le mura si respira un’atmosfera suggestiva e non si può non notare l’influenza di Venezia. La chiesa di San Marco custodisce due opere del Tintoretto e c’è chi vuole Korcula terra natale di Marco Polo. Tra le spiagge dell’isola, quelle sabbiose sono a sud e quella di Pupnatska Luka viene considerata la più bella. A nord, invece, tra calette e boschi, numerose sono le spiagge di ciottoli bianchissimi.
Da Korcula possiamo imbarcarci per Lastovo, una natura senza pari, atmosfere antico-veneziane e la tranquillità dei paesaggi e delle persone: fra ulivi, vigneti e frutteti, la gente trascorre un’esistenza a metà tra la vita contadina e l’attività della pesca. Nelle trattorie si mangia pesce freschissimo mentre si osserva il mare che, in poche miglia, diventa quello italiano delle Isole Tremiti. L’arcipelago di Lastovo è una riserva statale e questo la dice lunga sulla qualità del mare e della natura dell’isola.
Tornati a Spalato un diversivo potrebbe essere il Biokovo, con i suoi 1750 metri d’altezza: rappresenta quasi una rarità geologica, poiché non sono molti i monti così alti a un passo dal mare.

Ston, capolavoro di pietra

Ston

Il viaggio lungo la costa riprende per raggiungere la parte più meridionale della Croazia. Attraverseremo uno stretto territorio di Bosnia affacciato sul mare. Si raccomanda di avere sempre carte di identità valide per l’espatrio e non di prossima scadenza (almeno tre mesi di validità). Rientriamo in Croazia, e a circa 60 chilometri a nord di Dubrovnik lasciamo la Statale costiera 8 per la deviazione verso la penisola di Peljesac. Pochi chilometri e siamo a Ston.
La sua posizione strategica è testimoniata dal poderoso numero di fortificazioni, mura, torri di avvistamento che caratterizzano questo borgo. Una cinta muraria di cinque chilometri lo collega a Mali Ston in un susseguirsi di ben quaranta baluardi difensivi. Inutile dire che il punto di forza di questa tappa sono le architetture militari, risalenti al Trecento.

Di fronte a Ston si trova l’isola di Mljet, splendida soprattutto dal punto di vista naturalistico. Raggiungibile giornalmente in traghetto dal porticciolo di Prapratno, sulla penisola di Peljesac (in alternativa anche da Dubrovnik), sull’isola si può portare il proprio automezzo, ma non tutte le navi accettano le caravan. Verdissima, Mljet ha coste sabbiose e fondali incontaminati. Il parco protetto, a nord, ne fa la riserva più importante della costa dalmata. Per fare il bagno, la parte sud dell’isola ha spiagge sabbiose e piccole trattorie. Oltre allo spettacolo della natura e del mare pulitissimo, Miljet vanta un monastero benedettino risalente al XII secolo che sorge su un isolotto al centro del Lago Grande, nel parco. Il monastero, non più abitato, racchiude anche la chiesa di Santa Maria, interessante.
Sulla Penisola di Peljesac possiamo appoggiarci al Camping Zacono, via Brijesta 10, Brijesta/Pelješac, – tel. +385(0)98344204 – www.brijesta.com e a Prapratno al Camping Prapratno, tel. +385(0)20754000 – www.duprimorje.hr

Dubrovnik

Strada of Dubrovnik

Una vera meraviglia, la ciliegia sulla torta per un viaggio indimenticabile. Da qui in molti preferiscono fare ritorno via nave verso l’Italia piuttosto che ripercorrere il lento viaggio a ritroso. Il centro storico di Ragusa (è il nome italiano della città croata, da non confondere con la Ragusa siciliana) inizia da Porta Pile, con la sua piazza su cui si affacciano chiese e conventi e al centro della quale svetta la “Fontana di Onofrio”. Dalla piazza parte lo “Stradun”, via principale dell’antica “Repubblica di Ragusa”, che sbocca in piazza della Loggia, elegantissimo salotto circondato da palazzi gotici e rinascimentali di marcato sapore veneziano. Da Piazza delle Erbe, sede del mercato cittadino, una scalinata conduce a Sant’Ignazio, chiesa gesuita coeva della cattedrale. Il quartiere di Pustijerna, sempre all’interno del centro storico, è, con i suoi vicoli, uno dei luoghi più suggestivi che si possano incontrare lungo il viaggio. Il giro delle mura risalgono all’anno Mille e si possono percorrere interamente a piedi. Da qui si gode un impagabile panorama sulla città, e sale un brivido all’idea che tanta bellezza era costantemente sotto il tiro dei mortai solo pochi anni fa.
Da Dubrovnik ci spostiamo all’estremo sud della Croazia, a Cavtat (Ragusa vecchia) e Konavle, la “Valle dei canali”.

Cavtat è una vivacissima cittadina, tanto dal punto di vista dell’offerta turistica quanto da quello culturale. Nobilitata da un fastoso passato romano – di cui restano ville e palazzi non ché fondali stracolmi di anfore – vanta edifici dalle raffinatissime architetture e golfi poetici perfetti per cene a lume di candela. Si trova poco sotto Dubrovnik, all’inizio di quella che viene chiamata la Valle dei canali, la Konavle. Siamo al confine con il Montenegro e le Bocche di Cattaro, in una terra collinare ricca di tradizioni ancora vive nei numerosi paesini che la punteggiano, per lo più borghi agricoli dell’entroterra.
Da Dubrovnik partono collegamenti con Lopud, isola dell’arcipelago delle Elafitski, nota per le sue splendide spiagge di sabbia, rare in Croazia. A bordo possono salire solo passeggeri, del resto l’isola sono poco più di quattro chilometri quadrati quasi pianeggianti.
Lopud è la seconda isola dell’arcipelago per grandezza, dopo Sipan e prima di Kolocep. Si trova in mezzo alle due (anch’esse raggiungibili in traghetto) e per questo è anche chiamata Isola di Mezzo. Le isole di questo arcipelago – che deve il suo nome ai Greci e significa “isole dei cervi” – sono tredici, ma solo le tre menzionate sono abitate. Lopud è oggi quella a maggior vocazione turistica: un solo paesino, un monastero, chiesette rurali e ville patrizie rendono l’isola un piccolo gioiello, perfetto per chi ama la tranquillità e il mare. La baia di Sunj è la spiaggia più bella ed è adatta anche per chi viaggia con bambini. Sipan è invece un’isola rocciosa e fortemente collinare, con poche spiagge ma numerosi edifici gotici e chiesette medievali. Molto simile anche Kolocep, senza auto, con belle baie scavate lungo la costa rocciosa e un mare pescosissimo che regala prelibate aragoste da gustare nei due borghi del paese.

A Dubrovnik il Campind Solitudo è praticamente una istituzione e un ottima base di appoggio per visitare città e isole nei dintorni. È in Vatroslava Lisinskog 60 – Tel. +385 (0) 52 465 010

Camping Solitudo, via Lisinskog 17, campeggio non naturista (Textile) – tel. +385(0)20465010, www.camping-adriatic.com

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