Un Puma come amico

Maurizio, nostro lettore, si racconta. Ha scelto di viaggiare con un veicolo ricreazionale che ha fatto storia: un Puma 600 della Camper Italia

La mia avventura in camper comincia più di 20 anni fa, quando mio padre ebbe la splendida idea di comprare il suo primo camper, affacciandosi così al mondo della vita all’aria aperta. Era un mezzo costruito a Lastra a Signa (FI) di marca LIAF, su motorizzazione Bedford (lungo circa 7 metri ma con soli 3 posti letto!).

Questo nuovo modo di vivere le vacanze mi diede l’opportunità di apprezzare, sin da bambino, il piacere di essere liberi, di poter viaggiare andando ovunque si volesse. E poi andare in camper negli anni ‘80 non era cosa da tutti: molti non sapevano neanche come fosse fatto un camper e spesso chi ci incontrava per strada ci chiedeva se ci fossero all’interno il bagno, la cucina, i letti… Nel giro di pochi anni ho visto i camper evolversi: toilette con serbatoi nautici, stufe con aria canalizzata, finestre con zanzariere.

Ho visto anche moltissime famiglie che prima trainavano la caravan passare al motorizzato. Anche a casa mia non si restava insensibili ai continui miglioramenti: seguivamo tutte le fiere di settore dell’epoca (Torino, Firenze, Rimini) e mio padre ha sostituito spesso il camper. Siamo passati dal Liaf ad un CI 545 e poi a ben tre Mobilvetta: Yatch 60, Top Driver 61, Icaro S12. Forse è proprio con quest’ultimo mezzo che mi sono veramente reso conto che i camper della fine anni ‘80 – inizio anni ‘90 erano i migliori.

Ecco perché avendo deciso di acquistarne uno tutto mio ho iniziato la ricerca partendo proprio da questa categoria di camper, basandomi sui ricordi positivi legati alla mia infanzia. La mia convinzione era che i migliori mezzi mai costruiti prima fossero i Camper Italia che andavo spesso a vedere in fabbrica (la ditta era situata vicino a casa mia, a Calenzano) sognando di poterne presto possedere uno. Dopo molte ricerche andate a vuoto, sono finalmente riuscito a trovare un mezzo che facesse al caso mio e non ho esitato ad acquistarlo: un Camper Italia PUMA 600 su meccanica Volkswagen LT 35 a 6 cilindri.

In soli 6 metri di lunghezza ospita 6 posti letto così ricavati: matrimoniale in mansarda, matrimoniale ricavabile dalla dinette e 2 comodi letti a castello in coda posti lateralmente. Accanto ad un capiente armadio,che troviamo di fronte alla porta di ingresso, c’è il gruppo cucina con un ampio piano di appoggio, ma il vero pezzo forte ritengo sia il bagno: molto spazioso con addirittura la “vasca”.

La cellula abitativa è realizzata in monoblocco di vetroresina, quindi una sicurezza nel tempo contro le infiltrazioni che sono sempre in agguato, i mobili sono in legno e la capacità di carico è di ben 240 litri di acqua e 100+100 litri di recupero di acque grigie e scure. Inoltre ha sei posti omologati. Voglio ringraziare l’ing. Marco Scagliarini per aver dato vita a questi favolosi mezzi e ora che ne possiedo uno mi rendo conto ancora meglio di come, 20 anni fa, fossero superiori agli altri. Mi piacerebbe molto poterlo incontrare per fargli personalmente i complimenti! Per concludere, voglio dire a chiunque possieda un mezzo un po’ datato di cercare di valorizzarlo, mettendolo a posto, poiché i camper vecchi anno bisogno di maggiori cure rispetto ai nuovi e magari di iscriverlo nel registro storico ASI così da avere un valore aggiunto, per potersi, come me, vantare di avere un veicolo ricreazionale storico!

Marzo 2008

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