L’atleta: il camper per sentirsi a casa

Elisa Rigaudo, medaglia di bronzo nei 20 chilometri di marcia femminile alle Olimpiadi di Pechino 2008, vive il camper come un luogo di relax, di tranquillità e di affetti che puoi portare sempre con te. Un modo per “staccare” davvero da tutte le tensioni delle gare e rendere meno pesanti le lunghe trasferte.

Nella giornata di venerdì 19 settembre, in occasione della fiera “Mondo Natura”, la neo campionessa olimpica Elisa Rigaudo ha ricevuto in regalo un camper, un McLouis Tandy: SEA, responsabile della distribuzione del marchio, ha subito raccolto ed esaudito il desiderio espresso da Elisa in una sua precedente intervista, quello appunto di comprarsi presto un camper. Così alle 10.30 presso lo stand McLouis è avvenuta la cerimonia di consegna. Noi di Vita in Camper c’eravamo e abbiamo scambiato quattro chiacchiere con la campionessa.

Cara Elisa, due sogni realizzati nel giro di pochi mesi: uno sportivo (la medaglia olimpica) e uno personale (il camper). Come è nato questo suo interesse per gli autocaravan?
Da piccola i miei genitori portavano me e i miei fratelli in vacanza in campeggio. Avevamo una tenda e il desiderio dei miei era quello di potersi presto comprare un camper. 

Quindi una passione ereditata dai genitori…
Più che altro il merito va a mio fratello Ivano, che qualche anno fa ha acquistato il suo primo camper con cui mi seguiva nelle varie trasferte di gara. Raggruppava qualche amico e insieme a sua moglie partiva al mio inseguimento. Io viaggiavo in aereo, ma ad ogni gara potevo rifugiarmi nel camper di Ivano per un caffè o anche solo per rilassarmi un po’. Sono questi momenti che mi hanno fatto innamorare del camper: mi sembrava di essere a casa in qualsiasi posto del mondo io mi trovassi!

Ha ragione, il bello del camper è proprio quello di poter avere sempre un “pezzo” di casa propria con sé e di poter ripetere quei piccoli gesti quotidiani che ci regalano serenità.
Infatti! Poter bere un caffè preparato con la moka, guardarsi un film quando se ne ha voglia… Insomma, sentirsi quasi a casa, circondati dalle cose che ci sono familiari e soprattutto, quando è possibile, portarsi dietro anche le persone care. I ricordi più belli che ho dei momenti passati in camper con mio fratello sono quelli in cui rivedo i miei nipotini saltellare allegramente da una parte all’altra o mettersi a giocare sul tavolino. 

Bellissimi ricordi, davvero. Quali sono ora i progetti per il suo camper?
Già da un po’ avevo in mente l’idea di andare in camper sul Colle dell’Agnello, dormire in quota (siamo a circa 2.900 metri) e scendere a Saluzzo per allenarmi. Solo che avrei potuto farlo se mio fratello mi avesse prestato il suo camper… Ora credo che sarà una delle prime cose che farò. E poi comincia il periodo delle sagre dalle mie parti…

È qui che scende in campo Vita in Camper: regaliamo ad Elisa una copia del nostro giornale e lei si mostra subito interessata.

Ecco Elisa, le lasciamo una copia di Vita in Camper. Crediamo che riuscirà a trovare la sagra giusta con cui inaugurare il suo Tandy.
Così adesso, oltre ad avere il mezzo, ho anche le mete da raggiungere. Vi ringrazio molto, prenderò sicuramente spunto dal vostro giornale. Pensate che quando io e mio marito abbiamo costruito la nostra attuale casa abbiamo voluto un garage enorme, alto tanto quanto bastasse ad ospitare un camper, che avevamo già pensato di acquistare.

Quindi presto potremo incontrarla a qualche fiera?
È possibile, anzi me lo auguro anche perché vorrei presto realizzare un mio sito in cui coniugare le esperienze atletiche con quelle personali, le mie impressioni, i miei viaggi… Anche in camper ovviamente!

Elisa, la ringraziamo per la sua gentilezza, le diamo ufficialmente il benvenuto nel mondo del turismo itinerante e speriamo di aver guadagnato una nuova lettrice…
Certamente! Il nostro popolo cresce, sempre più sportivi scelgono il camper per spostarsi e da oggi anche una medaglia olimpica.

Un ufficiale Benvenuto ad Elisa!

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