Luciano Patrucco è il più giovane rappresentante di una stirpe che si dedica da generazioni alla tradizione florovivaistica del Ponente ligure. Ci racconta la nascita di una buona idea, l’area attrezzata Al Roseto, e di come è avvenuto il matrimonio con il mondo dei camperisti
• C’era una volta un roseto… Cosa è avvenuto ad un certo punto della vostra storia, quando siete stati stregati dal turismo in camper?
Diciamo che la crisi globalizzata e i cambiamenti avvenuti nel settore della floricoltura sono stati decisivi per aprire gli orizzonti a nuove idee. La nostra attività di vivaisti di rose è cominciata nel 1946, nell’immediato dopoguerra, e da allora abbiamo sempre operato nel settore, che però negli ultimi 10-15 anni ha subito una radicale trasformazione sia a livello geografico (le produzioni importanti oggi si fanno in Africa e in Sud America), sia a livello economico: essendo i fiori beni voluttuari, con le generali condizioni di crisi, c’è stata una contrazione dei consumi e dei prezzi all’ingrosso. Obbligati dalla globalizzazione dei mercati, abbiamo dovuto necessariamente spostare la produzione in Eritrea e in Etiopia. I nostri terreni della Riviera dei Fiori (da sempre intensamente sfruttati per la produzione di piantine di rose) non furono più adatti allo scopo, ed essendo questi relativamente vicini alle spiagge e al mare di Diano Marina (meno di 1 km), abbiamo iniziato a pensare a una diversificazione, con l’idea di convertire l’area dandole un indirizzo turistico. Creare un’area attrezzata per caravan e camper è stata una logica conseguenza, data la già elevata frequentazione dei turisti itineranti nella nostra zona, pur mantenendo fede alle origini storiche e al contesto in cui l’area attrezzata è sorta, a cominciare dal nome “Area Attrezzata al Roseto”.
• Da imprenditori agricoli a operatori turistici… come è cambiata la vostra vita?
In realtà possiamo dire che la nostra vita si è arricchita di qualcosa di nuovo, anche perché, pur in maniera diversa e facendo fronte alle attuali esigenze di mercato, continuiamo tutt’oggi l’attività florovivaistica, che resta sempre l’attività principale e che è il lavoro che amiamo fare da sempre. Il connubio fra le due cose è stata la chiave di svolta per convincerci che era giunto il momento di affacciarci al mondo del turismo, senza molta esperienza, ma con occhi e orecchie aperte per capire le reali necessità e i desideri dei turisti itineranti. Sono proprio i clienti dell’area attrezzata che ci hanno consigliato e indicato al meglio le vie da seguire per sviluppare l’Area Attrezzata al Roseto.
• Camperisti questi sconosciuti, cosa vi aspettavate e cosa vi ha sorpreso conoscendo questo mondo?
Non sapevamo bene cosa aspettarci dai camperisti, avevamo parecchi punti interrogativi sulla tipologia di clientela che sarebbe venuta a visitarci, poi, senza fare troppi pensieri, abbiamo imparato a conoscere questo mondo eterogeneo nella pratica, giorno dopo giorno, ospite dopo ospite. Una cosa che senz’altro ci ha sorpreso è stata la soddisfazione e i complimenti ricevuti, soprattutto per averci fatto notare che in altre aree difficilmente hanno trovato cortesia e disponibilità da parte dei gestori, spesso poco interessati e attenti alle esigenze degli ospiti.
• Da prato recintato a vera e propria area attrezzata: come è cresciuta la struttura, stagione dopo stagione?
Tutt’oggi, quando si arriva alla reception dell’A.A., viene consegnato un foglietto dove gli ospiti possono dare consigli su come migliorare/ottimizzare l’area e i servizi connessi. Molto semplicemente non abbiamo fatto altro che stilare una statistica delle richieste più ricorrenti e utilizzare questo strumento come linea guida sugli interventi da fare per sviluppare e migliorare sempre più la struttura e offrire i servizi più richiesti. Oggi, passati ormai quattro anni dall’apertura di quel “prato recintato”, l’area attrezzata ha preso forma plasmata dagli stessi nostri ospiti, ma ancora i lavori non sono da considerarsi ultimati (e probabilmente non finiranno mai), molte sono le novità in cantiere e molte altre ce ne saranno in futuro!
• Un po’ accoglienza turistica, un po’ vivaio: come le due attività si sposano tra loro? I camperisti mostrano apprezzamento per la vostra attività?
Certamente, chi viene a trovarci ama la pace e la tranquillità e ama stare in un contesto agricolo, a contatto con la natura, le piante, i fiori. Molti ospiti, inoltre, sono molto preparati e esperti in materia, altri sono semplicemente simpatizzanti o appassionati e ci chiedono consigli su come curare il loro giardino o le loro piante sul balcone. Moltissimi restano affascinati quando ci vengono a trovare in primavera quando possono gustarsi lo spettacolo del roseto fiorito, trovando la visita un’esperienza inebriante per i profumi e i colori che li circondano.
• Avendo a che fare con i camperisti c’è mai stato un momento nel quale hai pensato: ma chi me lo ha fatto fare?
Beh, diciamo che qualche testa calda ci è anche venuta a far visita ogni tanto, ma possiamo considerare questa come un’eccezione alla regola. Siamo invece rimasti piacevolmente sorpresi di come, in generale, il camperista sia una persona educata e rispettosa delle regole, così come dei vicini e del luogo in cui sosta col proprio camper. Piuttosto la domanda che ci siamo posti è stata un’altra: “Ma perché non l’abbiamo fatto prima?!?” •
Area Attrezzata Al Roseto
Via Case Sparse in Regione San Siro, Diano Castello (IM)
Tel. 0183 429540 – Cell. 338 8747313
www.alroseto.it