Un telo per tetto: vacanze in tenda!

Simpatica, economica e pratica, è la soluzione più giovanile per andare in campeggio. Ma molti modelli sono adatti anche alla famiglia. La tenda: esperienza unica per figli e genitori, è vero spirito pionieristico, massima economicità e divertimento assicurato. Un approccio economico e divertente per tutta la famiglia. Cosa serve per iniziare, i consigli su dove andare. 

Moltissimi tra noi ricorderanno la loro prima notte in tenda: grande emozione, l’odore del telo nuovo ancora con le pieghe del confezionamento, il tepore del sacco a pelo e il risveglio al mattino con il sorriso sulle labbra. Se volete fare un regalo ai vostri figli, portateli in vacanza in tenda!
Da anni la vecchia tenda con paleria in pesante metallo e telo in cotone è solo un ricordo, così come la “pratica” tenda canadese. I moderni “igloo” (tecnicamente, tende a cupola) pesano pochissimi chili, si montano in dieci minuti e, a conti fatti, costano davvero poco. Evidentemente chi sceglie la tenda opta per la vacanza all’aria aperta: in tenda ci si va solo a dormire o, al massimo, a cambiarsi o a leggere un libro nel pisolino pomeridiano. In compenso è l’unico ricovero da campeggio che svincola dall’auto. Si può praticare il campeggio anche spostandosi con i mezzi pubblici, la moto, la bici o l’aereo.  Una vacanza in tenda è un’esperienza divertente e alla portata di tutti. Con poche centinaia di euro ci si può attrezzare di tutto punto e godere di una splendida vacanza scegliendo tra le migliaia di campeggi che punteggiano la Penisola… Ma le opportunità si moltiplicano se consideriamo gli altri paesi affacciati sul Mediterraneo. Si tratta di un’esperienza estremamente positiva, perfetta per la giovane coppia o i gruppi di amici, così come per la famiglia con figli sufficientemente “svezzati”. In estate, montagna, mare o lago saranno alla vostra portata, così come le città attrezzate di camping.
Requisiti necessari, un minimo di spirito di avventura e di adattamento alla vita comunitaria tipica del campeggio. Per i ragazzi è una vera scuola di vita. Lavare le poche stoviglie e la biancheria sarà un piacere da condividere insieme: il campeggio è un’ottima occasione per rimescolare le regole e le (cattive) abitudini che talvolta si hanno a casa, un vero toccasana per gli equilibri di tutta la famiglia. Per gli adolescenti o i preadolescenti sarà uno spasso scoprire che è facile fare amicizia anche senza facebook, e che innamorarsi dell’olandesina con la quale si condivide il tavolo da ping pong valeva una vacanza così originale. Tra i più piccoli la libertà della quale godono in campeggio verrà registrata nella memoria tra i ricordi più belli dell’infanzia. E poi tranquilli, tra l’offerta dei campeggi c’è di tutto: potrete scegliere tra la soluzione più essenziale per “duri e puri” del camping, come il campeggio-villaggio con animazioni, piscine, ristoranti e supermercati. Non c’è un meglio o un peggio: è solo questione di gusti. Così come è questione di gusti il luogo dove andare: le attrezzatissime riviere dell’alto Adriatico, i suggestivi paesaggi del Tirreno o le affascinanti isole. Per chi ama la montagna, in estate non c’è che l’imbarazzo della scelta… Mettete in conto i temporali estivi però, e una buona attrezzatura per dormire al caldo di notte.

COSA SERVE
Le attrezzature da campeggio si differenziano molto a secondo delle esigenze e del veicolo di trasporto. Neanche a farlo apposta c’è una relazione diretta tra la scomodità del mezzo di trasporto e lo scarso confort delle attrezzature. Chi viaggia a piedi, in moto, in bici dovrà attrezzarsi con lo strettissimo necessario. Chi dispone di un’automobile può tirare un respiro di sollievo e attrezzare un campo di tutto rispetto. Ma attenzione. Anche in questo caso molto dipende se intendiamo fermarci a lungo nello stesso campeggio o se abbiamo intenzione di fare turismo itinerante. In questo caso non possiamo pensare di passare buona parte della vacanza a smontare e rimontare il campo, e dovremo dotarci di attrezzature veloci. Tenda, materassino, sacco a pelo, tavolino e sedie, fornello, stoviglie e pentole, illuminazione, martello per i picchetti, telo di protezione… Ma è solo l’inizio: barbeque, amaca, il filo per stendere e ogni -genere di conforto sono i ben venuti. Vediamo con che criterio scegliere le attrezzature più importanti.

QUALE COMPRARE
A vederle sembrano tutte uguali ma in realtà, tra tenda e tenda, ci sono differenze sostanziali. Comprare la tenda sbagliata significa trovarsi a galleggiare nel catino al primo acquazzone o a sudare fin dalle prime ore del mattino nelle belle giornate estive. Se sottodimensionata ci si dorme scomodi. Non ci sono grossi problemi, invece, riguardo al montaggio, operazione in genere piuttosto semplice e veloce. Semplificando, la dimensione giusta di una tenda in rapporto alle persone che dovrà ospitare, è quella indicata nella custodia meno una. Se si pensa quindi di dormirci in due, è meglio orientarsi su una tenda adatta a tre persone. È così possibile vestirsi ed entrare e uscire senza disturbare chi ancora riposa. Inoltre, le tende da tre persone spesso consentono di sistemare all’interno un materasso pneumatico matrimoniale. Le indicazioni sulla capacità riportate dal costruttore sono indicative e calcolate su criterio di massima razionalizzazione degli spazi vitali, utile nell’uso sportivo, ma non quando la priorità l’ha il confort.

MONO O DOPPIO TELO
Le tende mono telo sono una forte tentazione. Possono pesare poco più di un chilo, costano qualche decina di euro e sono velocissime da montare. Solitamente hanno la paleria esterna a incrocio, una o due entrate e non hanno veranda.  Vanno bene per climi caldi e asciutti, potrebbero essere la soluzione ideale come tenda di emergenza o al seguito nel cicloturismo e trekking. Non tengono a lungo sotto un acquazzone e se la notte è un po’ fresca è probabile la formazione di condensa. La traspirazione è garantita dall’apice della cupola costituita da una zanzariera accoppiata con un lembo di telo esterno. Meglio orientarsi sulle tende a doppio telo: richiedono qualche minuto in più nel montaggio ma consentono di dormire sonni tranquilli anche con pioggia e vento forte. Anche in questo caso, la forma più diffusa è l’igloo, ma sono disponibili modelli a tunnel. Le tende a doppio telo prevedono spesso un’abside più o meno vasto.

LA TENDA E I MATERIALI
La tenda viene fornita chiusa in una sacca al cui interno ci sono i teli, la paleria e, in un’altra sacchetta, i picchetti e i cordini di tiraggio. Il campeggiatore sa che dovrà acquistare qualche picchetto in più e il mazzuolo in gomma. Evitate di utilizzare i sassi per piantarli: un colpo male assestato potrebbe lacerare il telo. Il pavimento della tenda è costituito dal catino fatto per isolare perfettamente dall’umidità del terreno ed essere al tempo stesso leggero e robusto. Il materiale utilizzato è principalmente uno speciale tessuto di nylon spalmato, impermeabile, leggero ed elastico. Se la tenda è di qualità, le cuciture saranno nastrate. Su un terreno con pietre aguzze il tessuto di nylon si buca facilmente. Si consiglia di pulire il terreno e accoppiare lo stesso tessuto di nylon con un telo di polipropilene per una maggiore protezione. Le pareti interne sono di tessuto sintetico o misto cotone nylon, più o meno leggero, in alcuni casi è traspirante, più spesso sulla porta. Il telo di copertura è impermeabile. Realizzato in poliestere o nylon è trattato per essere più o meno resistente alla pioggia battente, ai raggi ultravioletti e a sopportare le raffiche di vento. Come per il catino le cuciture devono essere rese impermeabili. Le tende di qualità hanno una targhetta sulla confezione che indica l’intensità di pioggia che possono sopportare senza far passare l’acqua all’interno.  Lo scheletro della tenda è costituito dalla paleria. Sono bacchette che si congiungono, tenute insieme da un filo elastico passante, che ne facilita il montaggio. A fissare a terra la tenda ci pensano i picchetti e i chiodi. Le tende da trekking, a volte, sono dotate di picchetti in alluminio ultraleggeri, ma non sempre funzionali al tipo di terreno.I chiodi e i picchetti comunemente sono in ferro e, piantandoli, girano intorno a sassi e ostacoli dando solidità all’ancoraggio. Si trovano anche chiodi in acciaio per terreni più duri, in grado di spaccare certi tipi di roccia e palette da applicare ai picchetti per terreni sabbiosi. I meno adatti in assoluto sono i picchetti in nylon che, a grandi doti di leggerezza, contrappongono una fragilità sostanziale se la qualità del terreno dove si pianta la tenda non è simile al giardino di casa. Vale la pena soffermarsi un attimo sui cordini tiranti. Questi, se ci sono, è bene montarli sempre, anche se la tenda è autoportante. Ci si accorge della loro utilità durante gli improvvisi temporali notturni, quando il vento schiaccia un telo contro l’altro compromettendone in parte l’impermeabilità e trasformando una vacanza da sogno in un vero incubo.

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