Probabilmente l’idea di agganciarsi un rimorchio imponente dietro all’auto è il freno maggiore per molti automobilisti attratti dal campeggio ma terrorizzati all’idea di affrontare una retromarcia con il treno auto più caravan. Ecco i nostri consigli.
Trainare la caravan: probabilmente l’idea di agganciarsi un rimorchio imponente dietro all’auto è il freno maggiore per molti automobilisti attratti dall’idea del campeggio ma terrorizzati all’idea di affrontare una retromarcia con il treno auto più caravan. In realtà è solo questione di prenderci la mano e sposare una filosofia di viaggio più vicina a quella del camionista per il quale non è la velocità in assoluto a fare la media ma la costanza nel procedere. È un fatto che viaggiando a 80 km/h difficilmente la velocità media sarà molto inferiore e in una giornata possiamo ipotizzare di coprire una distanza di 800 km. Ma non dimentichiamoci che possiamo fermarci, riposare, mangiare e pernottare contando sulla nostra caravan per riprendere il viaggio il giorno seguente perfettamente riposati.
Trainare la caravan
L’auto del caravanista
Ogni auto ha riportato sul libretto la massa massima trainabile. Sarebbe bene che questa fosse superiore rispetto alla caravan che intendiamo trainare per non creare una situazione di sforzo eccessivo del motore. Il motore diesel è decisamente più adatto rispetto al motore a benzina. Infatti nella guida con rimorchio molta importanza avranno i valori di coppia mentre le caratteristiche che rendono i motori a benzina brillanti, in accelerazione e velocità sono meno importanti. Le auto più desiderate dai caravanisti sono i SUV per le loro eccezionali doti di stabilità, trazione integrale e generosa potenza ma vanno benissimo anche i monovolume per l’aerodinamicità con il rimorchio. Ma le Station Wagon sono le più diffuse per la loro polivalenza come auto di famiglia, buone trattrici e con molto spazio nel bagagliaio. Alcuni costruttori tedeschi hanno tra gli optional dei dispositivi elettronici antisbandata che coordinano elettronicamente il comportamento di motore e freni se il rimorchio dovesse sbandare. Gli accessori che l’auto dovrà adottare sono il gancio traino e le prolunghe per gli specchietti retrovisori laterali.
Agganciamoci
La prima operazione per trainare la caravan e con la quale familiarizzare è quella di aggancio alla caravan. Si tratta di avvicinare il gancio all’occhione del timone, quindi si solleva la caravan sfruttando la manovella del ruotino e si fa scendere nella posizione di aggancio facendo scattare la maniglia sul timone: uscirà un piccolo perno verde che segnala l’avvenuto agganciamento, si aziona il pulsante dello stabilizzatore, si connette la spina a 13 poli, quindi si abbassa la leva del freno del rimorchio.
Un trucco per accertarsi che la caravan sia ben agganciata è quello di provare a sollevarla con la manovella del ruotino. Se si sgancia, evidentemente, l’operazione non era stata eseguita correttamente. Ci si accerta che i piedini siano ben sollevati si regolano gli specchi e il viaggio può cominciare. Spendiamo due parole per gli specchi che con il treno allineato questi devono consentire di vedere tutta la fiancata della caravan e quanto più margine possibile verso l’esterno.
Si marcia!
Prima, seconda, terza… 1.300 chili si avvertono, ma se il motore è sufficientemente generoso basterà sfruttare la parte più alta della coppia per trainare la caravan. Attenzione ai limiti di velocità, sono molto inferiori a quelli delle altre vetture.
In Italia, in autostrada è di 80 chilometri orari, un limite forse obsoleto, ma che in compenso non affatica il motore viaggiando a velocità costante e permette di contenere i consumi a valori quasi normali.
Il motore deve essere sempre in coppia: un motore ben in tiro stronca sul nascere le oscillazioni del rimorchio per le raffiche di vento o semplicemente per i mulinelli prodotti dai veicoli in sorpasso. Se si dovessero verificare oscillazioni del rimorchio non bisogna frenare ma accelerare per “tirare” la caravan e rimetterla in linea.
L’adozione degli stabilizzatori sul gancio ha ridotto di molto gli effetti di questo fenomeno. Vengono installati di serie su quasi tutte le caravan o sono disponibili tra gli optional: noi li consigliamo. Attenzione: l’effetto dell’oscillazione aumenta con l’aumentare della velocità. Sopra i 120 km/h questo può diventare incontrollabile. I sorpassi in autostrada vanno eseguiti senza manovre brusche con lo sterzo ma con accelerazioni piene, scalando di marcia prima di iniziare la manovra e cercando il punto più alto della coppia per cambiare. Tenete conto che il tempo per completare la manovra sarà triplicato rispetto a quanto facciamo con la sola auto e, soprattutto, che molti automobilisti non capiscono le esigenze di chi traina. Non costringiamo quindi chi sopraggiunge a bruschi rallentamenti che possano dare luogo a situazioni critiche. Durante il sorpasso cerchiamo di non superare mai i 100 km orari (nei paesi ove è consentito) e in ogni caso di avere ancora potenza disponibile per contrastare un eventuale oscillazione nel rientro. Nella viabilità ordinaria, ponete attenzione ai limiti di sagoma nella cartellonistica. Nelle svolte allargate la traiettoria per compensare la diversa dinamica di svolta della caravan rispetto all’auto. Sono manovre più semplici di quanto sembra e con un po’ di pratica vi verranno automatiche.
La retromarcia
L’abilità di un buon caravanista si vede al momento di innestare la retromarcia. Infatti il rimorchio si dirige dalla parte opposta rispetto a quella impartita alle ruote sterzanti dell’auto. Si procede quindi girando un po’ a destra e un po’ a sinistra per bilanciare la traiettoria serpeggiante facendo in modo che lo spigolo posteriore della caravan non vada mai oltre lo spigolo opposto dell’auto, altrimenti non riuscirete a controsterzare. Se ciò dovesse accadere, raddrizzate la caravan andando in avanti e ricominciate da capo.
Trainare la caravan nel Codice della Strada
• La caravan viene definita all’articolo 56 del codice della strada al comma 2, lettera E: “caravan: rimorchi ad un asse o a due assi posti a distanza non superiore ad un metro, aventi speciale carrozzeria ed attrezzati per essere adibiti ad alloggio esclusivamente a veicolo fermo;”. Nello stesso articolo si definiscono anche gli altri tipi di rimorchi.
• L’auto ha dei limiti di massa trainabili al punto F2 del libretto. La caravan che scegliete dovrà avere un peso di massa a vuoto inferiore. Naturalmente qualora la massa a pieno carico della caravan dovesse essere superiore al limite di carico dell’auto dovrete comunque restare entro i limiti dettati dal libretto di circolazione dell’auto.
• La sagoma della caravan in larghezza può eccedere al massimo di 70 centimetri rispetto alla larghezza della carrozzeria dell’auto. Fa fede quanto riportato sui documenti dei relativi mezzi.
• La guida del treno auto più caravan è autorizzata con la patente B, purché la somma della massa complessiva di auto e rimorchio non superi le 3,5 tonnellate. Oltre quel valore occorre conseguire l’estensione E alla patente B. Dal 19 gennaio 2013, è stata introdotta la patente B96 (D.Lgs. 18 aprile 2011, n.59), che consente di trainare rimorchi di una certa consistenza (il peso totale del treno motrice più rimorchio non deve superare 4,25 t). Per ottenere la patente B 96 ci si dovrà sottoporre a una prova di guida con vettura e rimorchio. Si può conseguire anche contestualmente al conseguimento della patente B.
• Revisione: la revisione roulotte è obbligatoria per tutte le caravan che sono state immatricolate nel 1997 e negli anni precedenti. La revisione per i rimorchi leggeri è stata regolamentate per l’ultima volta il 17 gennaio 2003 attraverso un decreto ministeriale e per ora funziona a “richiamo”.
• I limiti di velocità imposti in Italia al treno auto più caravan sono di 50 km/h nelle strade urbane, 70 km/H sulle strade extraurbane e 80 km/h sulle autostrade.
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