Spazioso all’interno ma compatto fuori, usato ma nuovo, veloce ma che non consumi troppo, imponente ma che si possa guidare con la patente B. E naturalmente che costi quasi nulla. Ecco come si sceglie il camper perfetto.
Siamo diventati matti? No, semplicemente abbiamo presentato in chiave ironica la sintesi delle richieste più frequenti tra coloro che si avvicinano per la prima volta all’idea di acquistare un camper. Poche idee e molto confuse, spesso i neofiti si innamorano di un’idea astratta più che di un progetto concreto.
Vale la pena fare un po’ di chiarezza per gli amici che vogliono unirsi a noi nell’avventura più bella del mondo, aiutandoli a scegliere il primo camper senza compiere passi falsi grazie a questa guida all’acquisto.
Camper: guida all’acquisto
Nuovo o usato?
L’unica ragione valida per scegliere un camper usato rispetto al nuovo è nel budget a disposizione. Ovviamente possono capitare occasioni clamorose di equipaggi che dopo aver acquistato un camper nuovo se ne devono sbarazzare immediatamente per diverse ragioni. In questo caso è come comprare un veicolo nuovo con un fortissimo sconto. Il mercato dei camper usati è vastissimo. Si trovano ancora facilmente camper di 30 anni fa a poche migliaia di euro e moltissimi usati tra i dieci e i vent’anni di anzianità spesso sopravvalutati. Si tenga presente che in linea generale minore è la spesa iniziale, maggiore sarà l’onere delle inevitabili sostituzioni e riparazioni a bordo. Una buona idea nella scelta di un veicolo usato potrebbe essere quella di affidarsi a un concessionario che abbia revisionato a fondo il camper in vendita e sul quale offre la garanzia legale. Il budget ragionevole da mettere in conto – a nostro avviso – parte da 20mila euro.
Quanto costa un camper nuovo?
Se avete deciso di acquistare un camper nuovo, vuole dire che avete un budget che va dai 60mila euro in su o che siate in grado di offrire le garanzie necessarie per un programma di rateizzazione. I concessionari spingono volentieri in questa direzione, di solito ci guadagnano e comunque le compagnie finanziarie hanno sviluppato programmi ad hoc per il prodotto camper anche con piani di pagamento decennali. Oltre alle spese di acquisto mettete in conto i primi accessori indispensabili: il tendalino per esempio (dai 7-800 euro), il portabici o, per chi non ne può fare a meno, l’impianto antenna satellitare e TV. Non particolarmente oneroso è il premio assicurativo e la tassa di proprietà, mediamente inferiori a quello che si paga per le automobili.
Perché i prezzi sono così differenti?
Possibile che tra due camper nuovi apparentemente identici per tipologia, dimensioni e disposizione degli interni ci siano anche 20mila euro di differenza nel prezzo di listino? A cosa si rinuncia se si acquista un cosiddetto entry level rispetto a un camper di segmento più alto se hanno le stesse funzioni e la stessa meccanica? Fa lievitare il prezzo, tra le altre cose, la dotazione del veicolo base (cioè se sono compresi l’aria condizionata, gli specchietti retrovisori elettro-comandati, il cruise control e altre dotazioni solitamente raccolte in pacchetti offerti di serie o meno).
A bordo le differenze di prezzo sono determinate, tra le altre cose, dalla qualità delle finestre, dalla presenza o meno di oblò finestrati, dal design dei mobili, dalla loro finitura e dalla dotazione in fatto di ferramenta e sistemi di chiusura. Pesano inoltre sul prezzo finale la natura dei tessuti di cuscinerie e tendaggi, la qualità delle schiume utilizzate per le sedute e per i materassi, la presenza o meno di rete a doghe sotto ai letti, la cura della diffusione del riscaldamento anche nei punti più critici e il tipo di elettronica per il controllo del frigorifero piuttosto che della caldaia. In ogni caso la tendenza è quella di offrire camper entry level sempre più accattivanti, un po’ più cari. Alcune aziende producono gamme super economiche di solito destinate alle flotte noleggio: vanno benissimo, ma si tenga presente che saranno meno facilmente rivendibili in futuro.
Quale meccanica?
Ecco un aspetto che interessa molto poco al neo camperista. In realtà c’è poco da dire: Fiat, con il suo Ducato è ancora in cima alla lista delle meccaniche più richieste, Ford Transit è un’alternativa valida ed economica, insieme al Citroen Jumper e al Peugeot Boxer (questi due hanno la stessa cabina del Ducato ma con motori diversi), mentre il top di gamma viene rappresentata da Mercedes Benz Sprinter o Iveco Daily.
Nei veicoli di fascia medio-alta e alta la meccanica Fiat Ducato e Mercedes Sprinter può essere accoppiata al telaio posteriore AL-KO. Si tratta di una struttura costruita ad hoc per lo specifico allestimento e comporta una serie di vantaggi in termini di peso, distribuzione delle masse e baricentro. Consente di avere l’asse posteriore a ruote ammortizzate indipendenti (come sulle automobili) anziché su assale unico con balestre e ammortizzatore di derivazione commerciale come proposto dal telaio originale Fiat.
Per la coppia o per la famiglia?
I camper non sono tutti uguali. La scelta si fa prima di tutto in base a che tipo di equipaggio siamo. Una coppia, dal carattere sportivo o dalle abitudini più tradizionali?
Una famiglia, con bambini piccoli o già con figli grandi? Di sicuro sappiate che la vita a bordo del camper costringe a qualche compromesso. Questo però non deve essere un vero impedimento, tale da rovinare la vostra idea di vita all’aria aperta. Ecco le quattro tipologie.
Minivan
Si tratta di una meccanica di tipo automobilistico con carrozzeria originale che viene isolata e arredata all’interno con dinette (la zona del tavolo), cucina, letti e riscaldamento, quasi sempre sono senza toilette.
– Per chi: soprattutto per chi usa il veicolo tutti i giorni come automezzo e all’occorenza come camper essendo equipaggiato di tutto il necessario.
– Punti forti: compattezza, versatilità, stabilità a velocità autostradali, facilità nella guida, tenuta dell’usato.
– Punti deboli: mancanza del bagno e toilette, isolamento mediamente inferiore rispetto ad altre tipologie.
Furgonato o camper puro
Si tratta di un furgone con carrozzeria originale che viene isolata, finestrata e arredata all’interno con dinette (la zona del tavolo), cucina, bagno e letti, da qualche anno sono disponibili anche con tetto sollevabile per ospitare due posti letto aggiuntivi.
– Per chi: soprattutto per la coppia sportiva proiettata verso la vita all’esterno del camper, ma anche per le famiglie di campeggiatori più “radicali”.
– Punti forti: compattezza, rigidità carrozzeria, aerodinamica, consumi, stabilità a velocità autostradali, facilità nella riparazione della carrozzeria, tenuta dell’usato.
– Punti deboli: scarsa libertà di movimento a bordo, isolamento mediamente inferiore rispetto ad altre tipologie.
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Profilato o semintegrale compatto
Spesso si associa al suffisso “van”, si tratta di un allestimento tradizionale con pareti a sandwich ma con un larghezza che si ferma tra 210 e 220 centimetri rispetto i 230 centimetri di larghezza delle scocche standard. L’idea è quella di offrire le medesime caratteristiche di agilità dei camper puri ma con caratteristiche di abitabilità e di isolamento maggiori.
– Per chi: sono allestimenti indirizzati alla coppia, possono avere un letto d’emergenza ricavato dalla dinette, più raramente un letto basculante.
– Punti forti: compattezza, aerodinamica, isolamento.
– Punti deboli: minore libertà di movimento a bordo rispetto a scocche più grandi, armadi piccoli, cucina e bagno spesso un po’ sacrificati.
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Profilato o semintegrale tradizionale
Sono veicoli confortevoli e dalla linea elegante. La generosa scocca è raccordata alla cabina del veicolo da un cupolino in vetroresina o in materiale plastico. Di solito proposti in lunghezze totali che variano da 6,5 a 7,5 metri, offrono a bordo un living accogliente anche per ricevere gli amici, una cucina generosa, toilette ben attrezzata e con spazio doccia dedicata e una raffinata camera da letto che può proporre un letto matrimoniale centrale, una coppia di letti singoli, o, nei modelli più compatti, un letto matrimoniale trasversale. Più raro il letto matrimoniale ad angolo con toilette affiancata. Quasi sempre presente il gavone garage, molto spesso i letti sono ad altezza variabile.
– Per chi: nasce per soddisfare i bisogni della coppia matura o che non ama rinunciare al comfort.
– Punti forti: comfort abitativo per la coppia, spazi di stivaggio generosi.
– Punti deboli: dimensioni esterne importanti, scarsa attitudine all’accoglienza notturna.
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Profilato o semintegrale con letto saliscendi
Da una quindicina di anni stanno spopolando tra i camperisti. Sono semintegrali in tutto e per tutto ai quali è associato un letto con meccanismo saliscendi sopra la zona living. Questo permette di estendere le possibilità di ospitalità per la notte a quelle coppie che di tanto in tanto viaggiano con amici, figli o nipoti. La presenza del letto può influenzare la forma del tetto del camper o comunque fa sì che l’altezza totale del veicolo sia maggiore rispetto ai profilati tradizionali.
– Per chi: l’equipaggio ideale è la coppia che di tanto in tanto ha ospiti per la notte.
– Punti forti: aerodinamica da veicolo per la coppia e ospitalità da veicolo famigliare.
– Punti deboli: il letto abbassato limita nell’utilizzo la zona giorno spesso ostruendo anche la porta d’ingresso.
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Mansardato o motorcaravan
È una tipologia diffusa soprattutto in Italia, dove sono molte le famiglie con figli che viaggiano in camper. La scocca è costruita per ospitare sopra la cabina di guida una cuccetta con letto matrimoniale. Altri due letti sempre pronti sono disponibili in coda sotto forma di letto matrimoniale, letti a castello o letti singoli. Una cucina con frigorifero generoso, un bagno con doccia e una capace dinette (quando non addirittura doppia) completano la dotazione.
– Per chi: la famiglia da tre a sei persone.
– Punti forti: posti letto sempre pronti numerosi, mediamente grandi spazi per lo stivaggio e per la vita a bordo.
– Punti deboli: minore aerodinamica, maggiori consumi, maggiore esposizione al vento laterale.
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Motorhome o integrale
Per molti camperisti si tratta del punto di arrivo. Il motorhome non conserva nulla dell’aspetto del veicolo meccanico di base perché la carrozzeria è costruita completamente dall’allestitore. Questo permette ai costruttori di proporre i propri canoni estetici anche nella carrozzeria esterna: frontali aerodinamici più o meno aggressivi, specchi retrovisori calanti tipo coach, parabrezza con vedute panoramiche invidiabili. La parte frontale è realizzata in vetroresina e irrobustita per rispondere agli standard di sicurezza imposti all’industria degli autoveicoli. Oltre ad essere belli e imponenti, i motorhome sono anche estremamente confortevoli nella vita a bordo. In viaggio si sta seduti su poltrone extra serie con cinture di sicurezza integrate, l’abitacolo di guida è largo come il resto della scocca e attrezzato con generosi vani per bottiglie, guide, mappe. Altro punto qualificante dei motorhome è il letto basculante che in pochi secondi può essere abbattuto sulla zona guida dopo aver reclinato in avanti gli schienali delle poltrone della cabina. Questo può essere l’unico letto a bordo nei modelli più compatti, ma di solito si associa a una camera da letto posteriore.
– Per chi: per la coppia, ma il comfort del letto basculante lo rende idoneo anche per la famiglia.
– Punti forti: posti letto sempre pronti numerosi, grande comfort della zona guida, esclusività del design.
– Punti deboli: maggiore costo per la complessità della struttura.
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In montagna con il camper!
Sono molti i camperisti-sciatori o comunque amanti della montagna che utilizzano il proprio veicolo per weekend sulla neve o settimane bianche. In linea teorica tutti i camper sono adatti allo scopo: sono isolati e muniti di riscaldamento. Nei fatti ci sono prodotti più adatti di altri. Ecco le caratteristiche che dovrebbe avere il vostro mezzo se siete appassionati di montagna.
Buona vivibilità a bordo In inverno in montagna sono molte le ore passate a bordo: letti sempre pronti proporzionati all’equipaggio, doccia comoda (anche per appendere le giacche umide), dinette in grado di accogliere qualche amico per una partita a carte serale.
Gavone riscaldato Un gavone garage dove riporre sci, scarponi e attrezzature ad asciugare.
Cura zone notte È importante che i materassi poggino su rete a doghe per permettere una corretta traspirazione evitando la formazione di condensa sul piano d’appoggio. Fondamentale il riscaldamento perimetrale, in particolar modo quando i letti sono dislocati lungo le pareti o si dorme in mansarda, appendice particolarmente esposta.
Doppio pavimento Sempre presente sui camper allestiti su telaio AL-KO (ma non solo), consente di creare una camera termica dove impianti e serbatoi sono al riparo dal gelo.
Serbatoi coibentati A volte è una soluzione che si richiede con i cosiddetti pacchetti invernali. Il serbatoio delle acque grigie, se non inserito nel doppio pavimento, è esposto sotto al pianale del veicolo. Per far sì che non ghiacci deve essere coibentato e munito di una resistenza elettrica sulla valvola.
Impianto di riscaldamento adeguato La maggior parte dei camper adotta la caldaia Combi della tedesca Truma. Questa è disponibile in due modelli, da 4 e 6 kW. La più potente, se non è di serie, è normalmente disponibile in opzione: è sicuramente la scelta più appropriata, specie sui camper con oltre sette metri di lunghezza.
Il camper dei bambini
Un’esperienza fantastica… Purché il camper che abbiamo scelto sia compatibile con le esigenze della famiglia e dei bambini. Il mansardato è il veicolo perfetto, ma valutate attentamente le soluzioni a bordo. I letti a castello per i più piccoli sono la più classica delle soluzioni, meglio se ben dimensionati (i figli crescono più in fretta di quanto un camper invecchi).
Rispetto alla mansarda: siete sicuri di avere sufficiente agilità per salire e scendere dalla scaletta anche nel pieno della notte? In alternativa i bambini possono dormire in mansarda (è sempre prevista una rete di protezione anticaduta) e voi nei letti posteriori, a questo punto meglio optare per un letto matrimoniale o due letti singoli da adulti.
La doccia è un altro elemento indispensabile: una sciacquata veloce prima di andare a dormire diventa un impegno quotidiano in campeggio quando i bambini rientrano alla base.
La doppia dinette, una soluzione che si trova su alcuni mansardati, è un tavolo e una seduta aggiuntiva dedicata ai loro giochi, ai compiti scolastici e alla merenda.
In vacanza con Fido
Moltissimi amanti dei cani comprano il camper spinti dalla voglia di superare i limiti di accessibilità imposti da molte strutture turistiche tradizionali. Il “miglior amico dell’uomo”, in realtà, ha pochissime richieste nei confronti dei padroni rispetto alle caratteristiche del camper: di solito viaggiano accoccolati nella loro cuccia sistemata il più vicino possibile ai loro padroni. Alcuni camperisti sistemano la cuccia del cane nel gavone garage quando questo è comunicante con l’interno della cellula abitativa. Dunque, questa è una caratteristica da tenere in considerazione.
Altra caratteristica desiderabile è che un oblò sia munito di ventola, utile qualora doveste lasciare il cane a bordo in estate. Se non è presente di serie la potete richiedere al concessionario che provvederà a montarla con spesa relativamente contenuta.
Grande, piccolo o medio?
Spesso il neofita si fa suggestionare positivamente o negativamente dalle dimensioni del camper. “Troppo grande non lo riesco a guidare” oppure “È piccolo, mi sento soffocare”, sono i commenti che più frequentemente si sentono da chi sale per la prima volta su un camper.
In realtà grande o piccolo è solo questione di abitudine, meglio scegliere con criteri più razionali. Una volta stabilite le vostre reali esigenze in fatto di letti e spazi a bordo, dovrete tenere presente che i camper “grandi” – vale a dire quelli tra i 7 e i 7,5 metri di lunghezza – sono guidabili come gli altri. I problemi sorgono, semmai, se ci si deve fermare a fare la spesa e nelle manovre dove lo spazio è limitato. Inoltre ai camper lunghi oltre sette metri è interdetta la terza corsia di sorpasso in autostrada e potrebbero pagare una tariffa maggiore su certe compagnie di navigazione.
Sette metri, o meglio 699 centimetri, è la taglia ritenuta perfetta per il compromesso e molte sono le proposte in questo senso.
I camper compatti, lunghi cioè fino a 6 metri, hanno il vantaggio di una guidabilità automobilistica in ogni condizione e una maggiore possibilità di parcheggio. Sono la soluzione per gli equipaggi più itineranti che prediligono le toccate e fuga da una località all’altra. In questo senso valutate attentamente anche la maggiore agilità di una scocca un po’ più stretta.
La dinette, il centro della vita (a bordo)
La dinette è il complesso di tavolo e sedute che costituisce il cuore della vita a bordo. Intorno ad essa si consumano i pasti, ci si intrattiene con amici vecchi e nuovi, si guarda la televisione e si viaggia. La disposizione più diffusa rimane la semidinette, vale a dire un tavolo alle spalle dei sedili della zona guida: questi, arrivati a destinazione, girano su se stessi diventando due poltrone orientate sul tavolo, ma nelgli ultimi anni sta crescendo la richiesta di dinette face-to-face cioè con due divanetti longitudinali per avere maggiore spazio e abitabilità.
Il comfort di questo spazio va misurato con attenzione in base a quelle che sono le esigenze dell’equipaggio e al desiderio di ospitalità. Sedetevi, valutate la grandezza del tavolo, il comfort di tutte le sedute, il posizionamento del supporto TV, la qualità dell’illuminazione giorno/notte di questo spazio così importante.
L’importanza del “garage”
Buona parte degli allestimenti dedicano una generosa e preziosa porzione del volume posteriore al cosiddetto gavone garage, ossia un ripostiglio accessibile dall’esterno adatto a trasportare gli oggetti più importanti, perfino uno scooter o una motocicletta leggera. Più comunemente è utilizzato per trasportare le biciclette, accessorio praticamente immancabile a corredo del camper per tutti coloro in grado di pedalare.
Si tratta di uno spazio riscaldato, illuminato e di solito dotato di ganci per l’ancoraggio delle cinghie. In alternativa, se questo genere di gavone non è previsto, si può adottare il portabici esterno, utile ma che non offre la stessa sicurezza per le biciclette che restano esposte alle intemperie e alla vista di malintenzionati.
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