CAMPER: stile di viaggio, stile di vita – A cura di Sonja Vietto Ramus
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Simone Niccolai, presidente di APC, l’Associazione Produttori Caravan e Camper che riunisce le aziende produttrici italiane ed estere del reparto caravanning. Ecco numeri e novità di questo “stile di vita” che piace sempre di più
Dopo alcune stagioni in cui è mancato il prodotto per ragioni che tutti conosciamo, la situazione sembra ora capovolta: in rete c’è molto ma manca la domanda. Cosa intende fare APC per stimolare la richiesta di questo settore?
“Intanto mi permetto di osservare che, a mio parere, occorrerebbe approfondire meglio il tema: da ciò che vediamo dalle statistiche, dire che manca la domanda sembrerebbe in contrasto con i dati immatricolativi degli ultimi sette/otto mesi che vedono una ripresa dell’immatricolato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ciò premesso, siamo ben coscienti del fatto che nei prossimi anni la domanda avrà probabilmente un trend di crescita – mi permetta di usare un termine banale ma chiaro – “normale” e normalizzata e costante sarà la produttività delle aziende che vengono da due stagioni molto incostanti per i motivi che ben conosciamo. Quindi quello a cui si faceva riferimento nella domanda è un effetto di transizione che tenderà a scomparire. Sul tema relativo al ruolo di APC per stimolare la domanda, APC si sta muovendo su molteplici linee strategiche. La più importante e diretta è un cospicuo investimento in comunicazione che l’Associazione sta facendo per il secondo anno consecutivo. Infatti, anche in questa stagione, APC si rivolge al grande pubblico, proponendo l’idea del camper come strumento di libertà per il tempo libero, una sorta di “nuovo lusso”. La campagna informativa, ma soprattutto emozionale, dal titolo “Vivi la libertà con stile. Scegli il camper” è già partita sui canali digital e social media dallo scorso autunno. I primi di febbraio 2024 è partita anche la campagna TV, con quattro spot di 30” e 15” che hanno l’obiettivo di offrire un’immagine più “cool&trendy” del camper e dei suoi utilizzatori e stimolare a provare il camper anche chi, magari, finora non l’aveva mai preso in considerazione. Gli spot APC continueranno ad andare in onda sino alla fine di marzo, prima sui canali RAI (in primis RAI1, RAI2 e RAI3) e, dopo alcune settimane, anche su LA7 con una presenza significativa in prime time. La nostra Associazione da sempre è impegnata nella divulgazione e nella promozione del camper come stile di viaggio e di vita, unico nel suo genere e che offre grandi vantaggi. Come sappiamo, il camper permette di viaggiare con i propri affetti, con i propri amici o in solitaria, in linea con le proprie esigenze, scoprendo ogni giorno luoghi differenti, nel totale comfort. Questo è il messaggio centrale che cerchiamo di veicolare con la campagna pubblicitaria di cui dicevo poc’anzi. Tuttavia, la campagna di comunicazione non è l’unico strumento che utilizziamo. Da sempre la nostra Associazione sensibilizza le Istituzioni (dai Comuni, alle Regioni, al Governo) affinché venga creata una rete capillare di aree di sosta attrezzate su tutto il territorio italiano, premessa indispensabile per favorire la crescita del comparto e l’incoming di camperisti esteri verso il nostro Paese. Per questo interloquiamo costantemente con le Istituzioni, spiegando l’importanza di creare un’area di sosta camper e l’utilità economica che le imprese del territorio traggono dall’accoglienza dei turisti itineranti. Questo verso le Istituzioni è un lavoro poco appariscente, lungo e impegnativo, ma riteniamo che sia indispensabile. Peraltro sta cominciando a dare i suoi frutti. Ricordiamo, ad esempio, gli stanziamenti e i Bandi di diverse Regioni italiane (Toscana, Sardegna, Abruzzo e altre) affinché i Comuni possano dotarsi di un’area di sosta camper o riqualificare un’area di sosta già presente. Un altro strumento di promozione è certamente il Salone del Camper, del quale siamo co-organizzatori assieme a Fiere di Parma, e che si svolge ogni anno a settembre. Il Salone del Camper è – in primis – uno strumento di marketing per avvicinare neofiti e curiosi. Cerchiamo di coinvolgere il visitatore guidandolo verso la percezione della libertà che il camper regala, la possibilità di portare Fido sempre con sé o, magari, di lavorare in smart working, svegliandosi ogni mattina davanti a un panorama diverso.”
Il camper lifestyle è un trend di viaggio che sembra piacere sempre di più. Parlando di numeri, quale è stato l’andamento del 2023 e quali sono le prospettive per il 2024?
“Sì, il camper è trendy perché incarna dei valori a cui molti – nella nostra epoca – aspirano: scappare dalla “pazza folla”, godersi ogni attimo di tempo libero senza dover programmare, cambiare meta in qualsiasi momento, vivere la socialità in modo più genuino, scoprire nuovi territori cosiddetti “minori”, assaporare le squisitezze enogastronomiche del nostro Paese (magari anche portandosene un po’ di scorta a casa!) ed essere maggiormente in contatto con la natura. Il 2023 era partito decisamente male, con immatricolazioni fortemente inferiori rispetto a quelle dei primi cinque mesi del 2022. Da giugno 2023 a oggi, invece, il trend si è invertito, all’inizio in maniera più timida ma consolidandosi sempre più, mese dopo mese, cosa che ci ha consentito – a fine anno 2023 – di osservare una sostanziale stabilità di numeri rispetto all’anno precedente, nonostante i dati in netto calo dei primi cinque mesi dell’anno. Un altro elemento che valutiamo in modo positivo e incoraggiante è che – seppure contenuta nei numeri assoluti – questa “ripresa” si è mantenuta costante da giugno 2023 a oggi (NdR: febbraio 2024). Le immatricolazioni nell’ultimo quadrimestre 2023 (da settembre a dicembre 2023) hanno segnato addirittura un +27,97% e anche gennaio 2024 ha avuto segno positivo. Il trend, quindi, fa ben sperare per il 2024. Non dobbiamo però dimenticare che l’attuale periodo storico è tutt’altro che semplice. Gli scenari per il 2024 sono potenzialmente positivi ma le incognite economiche e sociali e l’instabile situazione geopolitica a livello mondiale potrebbero orientare in maniera diversa questo andamento. Ritengo comunque che le potenzialità del mercato italiano non siano ancora del tutto espresse, anzi vedo potenziale. È un auspicio che ci scambiamo e che potrebbe forse anche venire corroborato dal progressivo calo dei tassi di interesse. Ovviamente, non ho la sfera di cristallo, ma vedo segnali positivi seppure in un mondo fatto di luci ma anche di tante ombre.”
Secondo le stime di APC, quanti sono i camperisti italiani e stranieri che ogni anno scelgono di trascorrere le vacanze in Italia? E quali sono le mete e le attività che riscuotono il maggior gradimento?
“L’Italia è conosciuta in tutto il mondo per la bellezza delle sue mete turistiche, la sua splendida natura, le tradizioni locali e l’eccellente enogastronomia. A livello europeo, è una delle destinazioni preferite per le vacanze in camper e caravan sia per i turisti stranieri che per gli italiani stessi. Tedeschi, olandesi, austriaci e francesi sono da anni i principali clienti che decidono di visitare il Belpaese così come sono tantissimi anche gli italiani che trascorrono le loro vacanze in camper alla scoperta del proprio Paese. Dati certi riguardo al numero di camperisti che soggiornano nel nostro Paese non ne abbiamo, purtroppo. Però qualche numero lo possiamo citare: su un parco circolante italiano stimato in oltre 260.000 camper, riteniamo che un buon 95% circoli in Italia, almeno per alcuni giorni all’anno, anche se la meta della vacanza fosse l’estero. Inoltre, il camper è sempre più un mezzo da tempo libero, non solo da vacanza, quindi da utilizzare anche nel weekend per fare turismo di prossimità. Il numero degli stranieri camperisti è altrettanto difficilmente valutabile. Tuttavia, possiamo dire che è un numero da migliorare. E lo potremmo/dovremmo migliorare dato che il potenziale non manca. Bisognerebbe però che l’Italia facesse ancora passi avanti nel dotarsi delle necessarie infrastrutture. In molti territori del nostro Paese, purtroppo, le aree di sosta camper sono ancora insufficienti. Certo, anche i camperisti hanno le loro mete preferite. Ma con tutto il patrimonio storico/artistico e naturalistico/paesaggistico che abbiamo, è veramente difficile fare una classifica delle mete. Anche perché il turismo in camper è un turismo diffuso, per definizione, e perciò si contrappone al tema delle mete, tipico invece del turismo di massa. È comunque certo che il mare resta una delle mete privilegiate.”
Quando si pratica turismo en plein air è importante seguire regole che salvaguardino anche i luoghi in cui si sosta, e allo stesso tempo è fondamentale poter far affidamento su un certo tipo di servizi. Partendo da queste considerazioni, qual è la situazione del turismo itinerante in Italia? Quali sono le esigenze specifiche di chi pratica questo tipo di turismo?
“Nella tarda primavera e nella stagione estiva i campeggi e i villaggi turistici – che però restano purtroppo chiusi nel restante periodo dell’anno – offrono servizi di ottimo livello a camperisti e caravanisti. Il limite di queste strutture ricettive (per i camperisti) è dato dalla loro collocazione geografica (per lo più soltanto al mare e in riva ai laghi) e ai calendari di apertura. Occorrerebbe ampliare il calendario, sia anticipando l’apertura dei campeggi, sia ritardandone la chiusura, così come – sempre più – viene fatto in altri Paesi europei, con la consapevolezza che – ormai – si usufruisce del tempo libero tutto l’anno e non solo in estate. Poi ci sono le aree di sosta che devono crescere, sia in quantità che in qualità. In Italia si stima che ve ne siano circa 2.000. In Francia siamo a oltre il doppio e in Germania stanno già puntando ad averne il triplo. Un’area di sosta ben progettata può offrire tutti i servizi necessari al camperista, compreso un buon livello di sicurezza, grazie ai sistemi di videosorveglianza, di illuminazione a led e alle sbarre automatiche di ingresso. Le necessità base di chi usa il camper sono il carico di acqua fresca, lo scarico delle acque grigie/nere, un allaccio elettrico, tranquillità e sicurezza. Poi, oggi, grazie alle app, si può automatizzare tutto, compreso la prenotazione, il pagamento della sosta e dei servizi. Insomma, è tutto molto più semplice e sicuro. Inoltre, i camper hanno raggiunto un livello ottimale di comfort per cui si può anche rinunciare a usufruire di bagni e docce tipo campeggio: un camper ha praticamente già “tutto” a bordo.”
Sono sempre più in crescita gli equipaggi che viaggiano con gli amici a quattro zampe e quelli che decidono di sfruttare il proprio mezzo per lo smart working, i cosiddetti nomadi digitali. Come hanno cambiato il camper lifestyle queste tipologie di viaggiatori?
“Mentalità, stile e modo di viaggiare in camper sono cambiati nel corso degli anni e le ultime stime ci dicono che il 40% dei camperisti viaggia con animali domestici al seguito. Per non lasciare mai a casa l’amico a quattro zampe, il camper è la soluzione ottimale: gli spazi e le caratteristiche stesse di questo veicolo lo rendono perfetto per accogliere, in un ambiente famigliare, il cane o il gatto (ma anche altre tipologie di animali), ormai componenti a tutti gli effetti della famiglia. Forse è anche per questo che il camper è in crescita. C’è poi il fenomeno dello smart working, applicato a quelle tipologie di professioni che si possono svolgere in qualsiasi luogo da remoto, grazie al semplice utilizzo di tecnologie digitali e alla connessione a internet. Il camper rispecchia alla perfezione quel desiderio di libertà assoluta tanto ricercata dai nomadi digitali che scelgono questo tipo di veicolo per la sua versatilità e il livello di comfort in grado di garantire un’eccellente qualità di vita e godere ogni giorno di un diverso panorama: mare, lago, monti, borghi antichi o parchi naturali. La vacanza in camper oggi è sicuramente pet friendly e high-tech!”
Qual è l’identikit del camperista italiano? C’è una tipologia di mezzo (camper o van) più acquistato e/o noleggiato dagli italiani?
“Delineare l’identikit vero e proprio del camperista non è affatto semplice. Anzi, in realtà quasi non esiste un profilo definito poiché questa tipologia di viaggiatore difficilmente si lascia ricondurre a una categoria omogenea. È trasversale, come si usa dire. Per sfatare un luogo comune possiamo però iniziare col dire ciò che non è un camperista: non si diventa camperisti per risparmiare. Chi acquista un camper gode generalmente di un tenore di vita medio/alto. Con disponibilità un po’ più limitate, ci si può concedere un camper usato. A scegliere questa tipologia di vacanza sono solitamente viaggiatori in una fascia di età compresa fra i 40 e i 75 anni (ma a volte anche oltre!), chi ha, insomma, raggiunto una certa stabilità economica e lavorativa. Gli equipaggi sono piuttosto variegati: soprattutto coppie, ma anche famiglie con bambini o figli adolescenti, amici. Se dovessimo aggiungere una caratteristica a questa sorta di profilo del camperista potremmo dire che è sempre più “pet friendly”. Per quanto riguarda la tipologia di prodotto richiesto, la domanda sta prendendo due filoni specifici: c’è chi cerca il camper versatile (furgonato) non oltre i 6 metri di lunghezza, utilizzabile anche come seconda auto, e chi si orienta invece verso una versione più lussuosa, un profilato oltre i 6,50 metri o magari un motorhome di 7-8 metri di lunghezza, a garanzia di altissimo comfort.”