Il mio primo viaggio in camper

Novelli camperisti? Avete progettato il vostro primo viaggio “vero”, quello ben più lungo del solito weekend? Alcuni consigli per non trovarsi in difficoltà.

Il primo viaggio in camper. Abbiamo preso tutto? Abbiamo caricato troppo? Alla seconda domanda si risponde velocemente: fate un salto in pesa con l’equipaggio e i bagagli al gran completo e vedete se uscite fuori dalla portata massima del veicolo. In Italia i controlli di peso non sono frequenti ma le sanzioni salate con tanto di decurtazione di punteggio dalla patente (per i possessori di B). Ancora più attenzione a questo aspetto dovranno fare i camperisti che decidono di scavalcare le Alpi. In Svizzera e in Austria, infatti, sembra che il controllo del peso del camper sia diventato una sorta di sport nazionale per le forze di polizia.

Fatto questo primo doveroso appello passiamo ad analizzare i diversi aspetti della preparazione del viaggio.

Il primo è di carattere psicologico: rispetto alle partenze programmate a tavolino e alle prenotazioni “rigide” in strutture di accoglienza. Il vantaggio del camper e che si può andare tranquillamente “alla ventura”. Verosimilmente si fa un programma di massima su un comprensorio o una nazione da visitare. Ma se la stagione è piovosa, i luoghi o l’accoglienza deludenti, si può invertire la rotta e con uno o due pieni di gasolio, cambiare i progetti “in corso d’opera” anche radicalmente.

SAPERE DOVE ANDIAMO
Cambi di programma repentini a parte, consigliamo vivamente di non arrivare impreparati nei luoghi che si decide di visitare. Sapere in anticipo che cosa ci si aspetta di trovare, da una parte toglie un po’ di sorpresa, dall’altra permette di non tralasciare visite a luoghi incantevoli o storicamente interessanti solo perché non sono dislocati lungo la strada maestra e a comprendere meglio ciò che si vede. I mezzi non mancano per questo: internet è ormai il luogo per eccellenza per informarsi e in libreria la cartografia e le guide abbondano. A proposito di cartografia, consigliamo ai possessori di navigatore satellitare di non rinunciare, comunque, a un buon atlante stradale cartaceo con scala 1:200.000. Chi va all’estero avrà grande beneficio dall’imparare qualche parola della lingua locale: negli uffici pubblici le lingue principali non sono un problema, ma saper ordinare un chilo di pomodori dal venditore ambulante sarà divertente, viene molto apprezzato e alle volte si riceve qualche attenzione in più. In questo senso portate con voi un piccolo vocabolario per turisti.

COSA PORTARE
Viaggiare in autonomia per qualche settimana comporta qualche attenzione in più rispetto ai viaggi brevi. Tra le dotazioni base da avere al seguito, alcune sono da ritenere indispensabili:

• Cavo di alimentazione della corrente: permette di alimentare la batteria di servizio e fornire la corrente a 220 volt al camper attraverso le colonnine di servizio dei campeggi e delle aree attrezzate. Occorre che il cavo abbia una lunghezza di almeno 15 metri con agli estremi le spine tipo CE. In Italia nei campeggi e nelle aree attrezzate sono universalmente adottate. A volte all’estero capitano strutture che utilizzano le prese locali. Sono in vendita nei negozi di accessori gli adattatori più utilizzati in Europa.

• Tubo per l’approvvigionamento idrico: una quindicina di metri di tubo in Pvc permettono di riempire il serbatoio dell’acqua. La maggior parte delle fontane hanno l’attacco filettato ma può variare il diametro della fontana. Nei negozi di giardinaggio sono in vendita attacchi con doppia filettatura per adattarsi alle diverse esigenze. Esistono anche attacchi universali in gomma morbida che si adattano alle diverse forme e diametri di uscita. É bene averli entrambi. Il tubo è meglio se riporta stampigliato “per alimenti”. Stanno avendo successo i tubi avvolgibili piatti. Decisamente più costosi, hanno il merito di occupare meno spazio a parità di lunghezza. Utile inoltre, avere una tanica per acqua potabile da 10 litri. Questa permette di poter far scorta di acqua potabile evitando di acquistare l’acqua minerale e, sopratutto quando non ci si appoggia a strutture, poter rifornirsi alle fontane non avvicinabili con il camper.

• Cunei livellamento: servono, opportunamente posizionati sotto le ruote a compensare le imperfezioni della pendenza del terreno. Avere l’autocaravan perfettamente in piano, aiuta molti aspetti del vivere a bordo: lo scarico della doccia evacua efficacemente, si dorme meglio, si è più comodi a tavola, le pentole non scivolano sui fornelli e, specialmente nei modelli più datati, il frigorifero ad assorbimento avrà una resa maggiore.

• Cassetta attrezzi e ricambi: sono finiti i tempi delle meccaniche da riparare al bordo della strada. In caso di guasto al motore l’attrezzo più utile e una buona assicurazione per il recupero del mezzo fino alla più vicina officina autorizzata. Molto si può fare, invece, in cellula. Un po’ di viti da legno di diverse dimensioni per riparare al volo un’antina, del materiale elettrico assortito, una pompa dell’acqua di scorta, fascette stringitubo e da elettricista, la solita bomboletta di olio spray mille usi e una trousse di attrezzi assortiti: chiavi, brugole, pinze, cacciavite e via dicendo. Nel materiale è buona cosa investire qualche euro in un amperometro. Questo dispositivo permette, tra le altre cose di diagnosticare interruzioni sui circuiti ed eventuali dispersioni.

• Scorte alimentari: ci sono due scuole di pensiero. Alcuni prima di partire caricano il camper come se dovessero attraversare il deserto del Sael, altri preferiscono acquistare i prodotti in loco. La seconda ipotesi contribuisce a valorizzare la figura del camperista come turista “attivo” nel costruire la ricchezza dei luoghi che visita. Inoltre il mercato globale permette di trovare ovunque la nostra marca di spaghetti preferita. Meglio, quindi concentrarsi sulla base: sale, spezie, condimenti, detersivi e qualche scatoletta per fronteggiare le “emergenze”, cercando, invece di assaporare i prodotti locali. In particolare l’acqua minerale: pesa molto e si trova ovunque ed è inutile aggiungere peso a una massa gravata già al limite di portata.

• Stoviglie: Qui entriamo in un terreno minato. L’ideale sarebbe acquistare un set di pentole da campeggio: sono razionali occupano poco spazio e cucinano a dovere. Ma la decisione spetta al cuoco o alla cuoca che spesso non intende rinunciare ai suoi attrezzi di tutti i giorni. Pollice verso, invece, verso vetro e porcellana per piatti e bicchieri. Pesano e si rompono con grande facilità. In questo senso la plastica a fatto passi da gigante e ci sono piatti e bicchieri anche eleganti oltre che pratici.

• Vestiario: anche in questo caso non c’è una regola se non quella di tendere verso abiti sportivi in grado di far fronte a mutamenti climatici repentini e con un numero sufficiente di cambi da non costringere a fare un bucato ogni giorno.

• Sacchi a pelo o lenzuola? La disponibilità di letti sempre pronti sulle autocaravan consente di imbandire il letto come a casa con lenzuola e coperta, anche se la soluzione non è molto pratica. Utilizzando dei sacchi letto o dei sacchi a pelo è comunque consigliabile proteggere il materasso con un lenzuolo o con un telo in spugna in modo da salvaguardare i coprimaterasso, di solito anch’essi lavabili ma con maggiore difficoltà.

• I passatempo: durante le vacanze si riscopre il tempo per dedicarsi ad attività che di solito ci neghiamo nella routine quotidiana per mancanza di tempo. Molti si fanno accompagnare dall’intrattenimento televisivo anche in viaggio. A costo di apparire degli inguaribili romantici, ci sentiamo di consigliare la riscoperta della lettura di libri, dei giochi di carte o i giochi da tavolo con tutta la famiglia, magari facendosi accompagnare da una buona colonna sonora musicale.

Leggi anche: L’intrattenimento a bordo

 

outdoor Camping Vidor

OUTDOOR
Con la bella stagione buona parte della vita da campo si svolge all’esterno del camper. A tal proposito ricordiamo che questo aspetto del vivere “en plein air” è godibile nei campeggi o in alcune aree private, mentre nei parcheggi o nella sosta libera è espressamente vietato dal codice della strada qualunque tipo di attendamento, ivi compresa l’apertura delle finestre quando queste fuoriescono dalla sagoma del veicolo. Men che meno è permesso aprire verande o posizionare il camper su cunei o piedini di stazionamento. Quindi, dove è permesso, ci si può attrezzare di tavolo e sedie per vivere sotto la veranda. Molto pratici, ma non comodissimi, i tavoli che integrano nella struttura anche le sedute. Le più comode ma anche più ingombranti sono le classiche poltroncine pieghevoli. Un buon compromesso è offerto da sedie e poltrone con chiusura a ombrello, che incontrano sempre più il favore degli equipaggi. Utile anche avere al seguito una o due amache che, dove l’alberatura lo consente, rappresentano il top per i pisolini pomeridiani.
Gli amanti del barbecue dovranno fare i conti con i regolamenti di molti campeggi che vietano l’accensione di fuochi. Per costoro un’alternativa è rappresentata dai grill con fiamma a gas, decisamente meno romantici rispetto al rituale dell’accensione della carbonella ma estremamente più pratici e sicuri. Se il barbecue è per voi irrinunciabile scegliete camping che dispongono di aree comuni dedicate.
Gli sport: avere abbondante spazio di carico permette ai nemici dell’ozio di sperimentare nuove attività sportive armonizzabili con la scelta della meta. Trekking e cicloturismo sono le attività immediatamente praticabili e alla portata di tutti. Il camper diventa il campo base di escursioni più o meno lunghe e al ritorno sarà possibile mangiare qualcosa indipendentemente dall’orario o farsi una doccia rigenerante. Ma è possibile anche avventurarsi in attività mai praticate: un Kayak legato sul portapacchi permetterà piacevolissime passeggiate sugli specchi d’acqua senza comportare una spesa eccessiva. Altri preferiscono un piccolo gommone a motore che trova posto senza difficoltà nel garage, permettendo di raggiungere angoli di costa meno battuti dal turismo di massa. Molti, specie tra le coppie, approfittano del garage per portarsi al seguito uno scooter per meglio muoversi in loco o fare gite in giornata senza dover spostare l’ingombrante camper. Qualunque cosa si faccia, si tenga sempre presente che il peso delle attrezzature sia compatibile con il carico utile residuo.
Didattica: non comportano peso aggiuntivo e neanche una spesa aggiuntiva passatempi che favoriscano un maggior contatto con la natura. Divertirsi, con l’aiuto di un buon manuale, a identificare animali e piante è un’ottima esperienza didattica per i più giovani ma non solo. Attrezzatevi di macchina fotografica, binocolo e una lente di ingrandimento e potrete dare nome e cognome a piante, uccelli, insetti, conchiglie, minerali. Sono cose importanti. Potrete raccogliere reperti o realizzare fotografie, magari allegandoli a un “diario di bordo” da scrivere insieme a tutta la famiglia. Sembra una fatica in utile ma è bellissimo rileggere questi taccuini anche a distanza di anni.

Punto Sosta Strada La Palud

COME USARE IL CAMPER: IL CODICE D’ONORE
Ci sono una serie di comportamenti che aiutano il camperista a essere meglio accettati dagli altri camperisti, dai gestori delle strutture e dagli abitanti delle località che si visitano. In linea generale il “codice non scritto” non si discosta dalle regole del comune buon senso.
In strada: avere un mezzo imponente non significa comportarsi da re della strada. In autostrada non bisogna creare difficoltà a chi viaggia più veloce di noi: non cambiate corsia costringendo auto e moto a brusche e pericolose decelerazioni. Tenete presente che siete in vacanza, viaggiate con la famiglia al seguito, non avete nessuna media oraria da rispettare e che, comunque, il ritardo di qualche secondo nell’affrontare un sorpasso è praticamente ininfluente su tempi di percorrenza lunghi. Nelle strade di montagna, se vedete che dietro a voi si forma il classico serpentone di auto, accostate quando le condizioni consentono di farlo in sicurezza e lasciate passare il flusso.
In sosta: rispettate le norme che regolano i parcheggi. Evitate di piazzarvi di fronte a esercizi commerciali, monumenti abitazioni che si affacciano sulla strada. In linea generale è meglio sostare un po’ defilati e raggiungere il centro del paese a piedi o in bici. Qualora ci fossero divieti di sosta o ordinanze anticamper, per quanto discutibili, evitate di questionare con la polizia locale. Serve solo a peggiorare la situazione. Semmai chiedete dove è possibile sostare e se vi viene negata questa possibilità, se volete toglietevi una soddisfazione, dichiarate in tono educato e sereno che gli operatori commerciali del paese dovranno rinunciare ai vostri quattrini e che vi adopererete per segnalare la cosa agli altri camperisti. Ciò accade di solito nelle località turistiche più rinomate e capita che i divieti siano stagionali. Per coerenza è bene non tornare in quei luoghi nemmeno quando i camperisti sono bene accetti per mancanza di altre forme di turismo. Se si sosta fuori dai centri urbani accertatevi, se possibile, che il terreno dove ci si ferma abbia un proprietario chiedendo il permesso: difficilmente viene negato. Inoltre sempre più aziende agrituristiche predispongono spazi riservati ai camper: un’ottima opportunità per una fermata tranquilla dove acquistare ottimi prodotti locali. Nelle soste in aree attrezzate e campeggi attenetevi al regolamento. Ci sono aree attrezzate che tollerano forme di campeggio permettendo di aprire i tendalini o posizionare sedie e tavolo fuori dal camper. Parlatene prima con il gestore al fine di evitare noiose polemiche.
Va da se che il comportamento da tenere deve essere rispettoso dei vicini evitando di costringere questi ad ascoltare la vostra musica o a seguire in sonoro il telefilm che state guardando.
Se avete un cane tenete presente che c’è anche chi ha paura di questi animali: voi sapete che Fido non morderebbe nessuno ma gli altri no. Molta attenzione va data a dove fanno i bisognini, portando gli animali lontano da dove di solito giocano i bambini e comunque guinzaglio, museruola e paletta con sacchetto al seguito sono un corredo obbligatorio in qualunque struttura. Utilizzando i servizi di smaltimento delle acque, lasciate pulito come vorreste trovare. Una volta scaricati i serbatoi, richiudete le valvole evitando che questi gocciolino sulla strada.

Buon primo viaggio… in camper!

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